Auradol

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Auradol 2,5 mg compresse contiene frovatriptan, un farmaco per il trattamento dell’emicrania appartenente alla classe dei triptani (agonisti selettivi dei recettori della 5-idrossitriptamina (5HT1)).

Auradol 2,5 mg compresse è un medicinale per il trattamento della fase cefalalgica di un attacco o crisi di emicrania, con o senza aura (una strana sensazione momentanea che si prova prima di un’emicrania, che varia da persona a persona, ma può alterare, ad esempio, la vista, l’odorato o l’udito).

Auradol 2,5 mg compresse non deve essere assunto per prevenire un attacco di emicrania.

1 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE

AURADOL 2,5 mg compresse rivestite con film.

2 COMPOSIZIONE

Ogni compressa rivestita con film contiene 2,5 mg di frovatriptan (come succinato monoidrato).

Eccipienti: circa 100 mg di lattosio per compressa

Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere il foglio illustrativo.

3 FORMA FARMACEUTICA

Compressa rivestita con film.

Rotonda, biconvessa, rivestita con film di colore bianco, riportante su di un lato il contrassegno “m” e sull’altro “2.5”.

4.1 INDICAZIONI

Trattamento acuto della fase cefalalgica dell’attacco di emicrania con o senza aura.

4.2 POSOLOGIA

In generale

Frovatriptan deve essere assunto il prima possibile dopo l’inizio dell’attacco di emicrania ma è efficace anche quando assunto ad uno stadio avanzato. Frovatriptan non deve essere usato come profilassi. La compressa deve essere ingerita intera con dell’acqua.

Se il paziente non ottiene beneficio dopo la prima dose di frovatriptan, per lo stesso attacco non deve essere assunta una seconda dose, perché non si è evidenziato alcun beneficio. Frovatriptan potrà essere usato per attacchi di emicrania successivi.


Adulti (dai 18 ai 65 anni di età)

La dose raccomandata di frovatriptan è 2,5 mg.

Se dopo un iniziale sollievo la cefalea ricompare, può essere assunta una seconda dose rispettando un intervallo di almeno 2 ore tra le due dosi.

La dose totale giornaliera non deve superare i 5 mg al giorno.


Bambini e adolescenti (sotto i 18 anni)

Non vi sono dati sull’uso di frovatriptan nei bambini e negli adolescenti. Pertanto, l’uso in questa fascia di età non è raccomandato.


Anziani (oltre 65 anni)

I dati sull’uso del frovatriptan in pazienti oltre i 65 anni sono ancora esigui. Pertanto, l’uso in questa categoria di pazienti non è raccomandato.


Insufficienza renale

Non è richiesto aggiustamento posologico in pazienti con insufficienza renale (vedi 5.2 Proprietà farmacocinetiche).


Insufficienza epatica

Non è richiesto aggiustamento posologico in pazienti con insufficienza epatica lieve o moderata (vedi 5.2 Proprietà farmacocinetiche). Frovatriptan è controindicato in pazienti con grave insufficienza epatica (vedi 4.3 Controindicazioni).

4.3 CONTROINDICAZIONI

  • Ipersensibilità verso frovatriptan o ad uno qualsiasi degli eccipienti
  • Pazienti con anamnesi di infarto miocardico, cardiopatia ischemica, vasospasmo coronarico (per es. angina di Prinzmetal), malattie vascolari periferiche, pazienti con sintomi o segni suggestivi di cardiopatia ischemica.
  • Ipertensione arteriosa grave o moderatamente grave, ipertensione lieve non controllata.
  • Pregresso accidente cerebrovascolare (CVA) o attacco ischemico transitorio (TIA).
  • Grave insufficienza epatica (Child-Pugh C).
  • Contemporanea somministrazione di frovatriptan con ergotamina, derivati ergotaminici (incluso metisergide) o con altri agonisti dei recettori della 5- idrossitriptamina (5-HT1).

4.4 AVVERTENZE E PRECAUZIONI

Il frovatriptan deve essere usato solo quando sia stata formulata una precisa diagnosi di emicrania.

Il frovatriptan non è indicato per il trattamento dell’emicrania emiplegica, basilare od oftalmoplegica.

Analogamente ad altri trattamenti per gli attacchi di emicrania è necessario escludere altre condizioni neurologiche potenzialmente gravi, prima di curare la cefalea di pazienti senza una precedente diagnosi di emicrania o di pazienti con diagnosi di emicrania, ma che presentano sintomi atipici. È da notare che i pazienti con emicrania presentano maggior rischio per alcuni eventi cerebro-vascolari (per esempio CVA o TIA).

Non è stata stabilita la sicurezza e l’efficacia del frovatriptan durante la fase di aura, precedente la fase di cefalea emicranica.

Analogamente ad altri agonisti dei recettori 5-HT1, frovatriptan non deve essere somministrato a pazienti che sono a rischio di malattia coronarica (CAD), incluso i forti fumatori o i pazienti che seguono un trattamento sostitutivo della nicotina, senza una preliminare valutazione cardiovascolare (vedi 4.3 Controindicazioni). Si deve porre particolare attenzione alle donne in menopausa e agli uomini di oltre 40 anni di età che presentino questi fattori di rischio.

Tuttavia, una valutazione cardiovascolare può non individuare tutti i pazienti con patologie cardiovascolari. Molto raramente sono occorsi gravi eventi cardiaci in pazienti che hanno assunto agonisti dei recettori 5-HT1 pur in assenza di malattie cardiovascolari di base.

La somministrazione di frovatriptan può associarsi a sintomi transitori quali dolore toracico o sensazione di costrizione toracica che può essere intensa ed estendersi alla gola (vedi 4.8 Effetti indesiderati).


Nei casi in cui i sintomi sopracitati inducano a sospettare una cardiopatia ischemica, non devono essere assunte ulteriori dosi di frovatriptan e devono essere condotti ulteriori accertamenti.

Occorre attendere 24 ore dalla l’assunzione di frovatriptan prima di somministrare un prodotto ergotamino-simile. Devono trascorrere almeno 24 ore dalla somministrazione di un prodotto contenente ergotamina prima di assumere frovatriptan (vedi 4.3 Controindicazioni e 4.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione).

In caso di un uso troppo frequente (ripetute somministrazioni, per diversi giorni consecutivi, corrispondono ad un uso non corretto del farmaco), la sostanza attiva può accumularsi e provocare un aumento degli effetti collaterali.

L’uso prolungato di qualsiasi tipo di analgesico per cefalea può peggiorare la condizione stessa. Qualora si sperimenti o si sospetti questa situazione, rivolgersi al medico ed interrompere il trattamento. Nei pazienti che soffrono di cefalea frequente o quotidiana nonostante (o a causa di) un uso regolare di farmaci per la cefalea si deve prendere in considerazione la possibilità di MOH (cefalea da abuso di farmaci).

Non superare la dose di frovatriptan raccomandata.

Questo medicinale contiene lattosio, pertanto non devono assumere frovatriptan i pazienti con rare forme ereditarie di intolleranza al galattosio, con deficit primario di lattasi o con malassorbimento di glucosio-galattosio.

Gli effetti indesiderati possono essere riscontrati più comunemente durante la somministrazione concomitante di triptani (agonisti 5HT) e preparazioni contenenti l’Erba di San Giovanni (Hypericum perforatum).

4.5 INTERAZIONI

ASSOCIAZIONI CONTROINDICATE

Ergotamina e derivati dell’ergotamina (incluso metisergide) ed altri 5 HT1 agonisti.

Rischi di ipertensione, spasmo delle arterie coronariche dovuto all’effetto vasospastico additivo, quando utilizzati contemporaneamente per lo stesso attacco di emicrania (vedi 4.3 Controindicazioni).

Gli effetti possono essere additivi. Si raccomanda di attendere almeno 24 ore dalla somministrazione di prodotti a base di ergotamina prima di somministrare frovatriptan. Si raccomanda, invece, di attendere 24 ore dalla somministrazione di frovatriptan prima di somministrare un prodotto a base di ergotamina (vedi 4.4. Avvertenze speciali e precauzioni di impiego).


ASSOCIAZIONI NON RACCOMANDATE

Inibitori della monoamminossidasi

Frovatriptan non è substrato delle MAO-A, tuttavia non può essere escluso un potenziale rischio di sindrome serotoninica o ipertensione (vedi 5.2 Proprietà farmacocinetiche).


ASSOCIAZIONI CHE RICHIEDONO CAUTELA

Inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (citalopram, fluoxetina, fluvoxamina, paroxetina, sertralina)

Potenziale rischio di ipertensione, vasocostrizione coronarica o sindrome serotoninica.

L’assoluta osservanza delle dosi consigliate è un fattore essenziale per prevenire questa sindrome.


Metilergometrina

Rischi di ipertensione, costrizione delle arterie coronariche.


Fluvoxamina

Fluvoxamina è un potente inibitore del citocromo CYP1A2 ed ha mostrato di aumentare i livelli ematici di frovatriptan del 27-49%


Contraccettivi orali

Nelle donne che assumono contraccettivi orali la concentrazione di frovatriptan è del 30% superiore alle donne che non assumono contraccettivi. Non è stato riferito un aumento dell’incidenza di eventi avversi.


Hypericum perforatum (Erba di San Giovanni) (per via orale)

Così come con altri triptani, può aumentare il rischio di comparsa della sindrome serotoninica.

4.6 GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Gravidanza

Non è stata accertata la sicurezza dell’uso di frovatriptan nelle donne in gravidanza.

Studi su animali hanno dimostrato tossicità riproduttiva (vedi 5.3 Dati preclinici sulla sicurezza). Il rischio potenziale per l’uomo è sconosciuto. Frovatriptan non deve essere usato durante la gravidanza se non in caso di effettiva necessità.

Allattamento

Frovatriptan e/o i suoi metaboliti vengono escreti nel latte di ratti in allattamento con una concentrazione massima fino a quattro volte superiore a quella rilevata nel sangue. Sebbene non sia noto se frovatriptan o i suoi metaboliti vengano escreti nel latte materno, la somministrazione di frovatriptan alle donne che allattano non è raccomandata a meno che non sia indispensabile. In questo caso deve osservato un intervallo di 24 ore.

4.7 EFFETTI SUL GUIDARE/USARE MACCHINARI

Non sono stati effettuati studi sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari.

L'emicrania o il trattamento con frovatriptan possono causare sonnolenza. I pazienti devono essere informati al fine di valutare la loro capacità di svolgere azioni complesse, come guidare, durante attacchi di emicrania o dopo aver assunto frovatriptan.

4.8 EFFETTI INDESIDERATI

Frovatriptan è stato somministrato a più di 2700 pazienti alla dose raccomandata di 2.5 mg e gli effetti collaterali più comuni (<10%) includono capogiro, astenia, parestesia, cefalea e vampate di calore. Gli effetti indesiderati riportati nei protocolli clinici con frovatriptan sono stati transitori, generalmente lievi o moderati e si sono risolti spontaneamente. Alcuni dei sintomi riferiti come effetti indesiderati potrebbero essere sintomi associati ad emicrania.

La tabella seguente mostra tutte le reazioni avverse che sono state considerate correlate al trattamento con frovatriptan 2.5 mg e che hanno mostrato una incidenza maggiore rispetto al placebo in 4 protocolli placebo controllati. Sono elencati secondo incidenza decrescente e per apparato.

Classificazione per sistemi e organi

Molto comune

> 1/10

Comune
>1/100
<1/10
Non comune
>1/1000 <1/100
Raro
>1/10000
<1/1000
Molto raro
< 1/10,000

Non nota

Patologie del

sistema emolinfopoietico

Linfoadenopatia

Disturbi del metabolismo e della

nutrizione

Disidratazione

Ipoglicemia

Disturbi psichiatrici

Ansia, insonnia, stato confusionale,

nervosismo, agitazione,

depressione, depersonalizzazione


Incubi, disturbi di personalità

Patologie del sistema nervoso

Capogiro, parestesia, cefalea, sonnolenza, disestesia, ipoestesia

Disgeusia, tremore, disturbi

dell’attenzione, letargia, iperestesia,

sedazione, vertigini, contrazioni muscolari

involontarie

Amnesia, ipertonia, ipotonia, iporiflessia, disturbi del movimento

Patologie dell’occhio

Disturbi della vista

Dolore all’occhio, irritazione all’occhio,

fotofobia

Cecità notturna

Patologie dell’orecchio e del labirinto


Tinnito, otalgia

Fastidio, disturbo

e prurito

all’orecchio, iperacusia

Patologie cardiache

Palpitazioni, tachicardia

Bradicardia

Patologie vascolari

Vampate

Sensazione di freddo alle estremità,

ipertensione

Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche


Costrizione alla gola


Rinite, sinusite, dolore faringolaringeo

Epistassi, singhiozzo,

iperventilazione, disturbi respiratori,

irritazione della gola


Patologie gastrointesinali



Nausea, secchezza delle fauci, dispepsia, dolori addominali

Diarrea, disfagia,

flatulenza, fastidio

allo stomaco, distensione

addominale

Costipazione,

eruttazione, malattia da reflusso gastroesofageo, sindrome del colon irritabile, formazione di bolle sulle labbra, dolore alle labbra, spasmo esofageo, formazione di bolle sulla mucosa orale, ulcera

peptica, dolore alle ghiandole salivari, stomatite, odontalgia

Patlologie della cute

e del tessuto sottocutaneo

Iperidrosi

Prurito

Eritema,

piloerezione, porpora, orticaria

Patologie del sistema muscoloscheletrico

e del tessuto connettivo

Rigidità

muscoloscheletrica, dolore

muscoloscheletrico, dolore alle estremità,

dolore alla schiena, artralgia

Patologie renali e

urinarie

Pollachiuria, poliuria

Nicturia, dolore

renale

Patologie dell’apparato

riproduttivo e della mammella


Mastodinia


Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione

Fatica, fastidio toracico

Dolore toracico, sensazione di calore,

intolleranza al calore e al freddo, dolore,

astenia, sete, fiacchezza, aumento

delle forze

malessere

Piressia

Esami diagnostici

Aumento della

bilirubina nel sangue, diminuzione del calcio nel sangue, analisi delle urine alterate

Traumatismo e avvelenamento

morso

In due studi clinici a lungo termine gli effetti osservati non sono stati diversi da quelli riportati nella tabella.


Reazioni di ipersensibilità di frequenza non nota, includenti manifestazioni cutanee e anafilassi, sono state riportate nel post-marketing.

4.9 SOVRADOSAGGIO

I dati sul sovradosaggio da compresse di frovatriptan sono limitati. La dose massima singola per via orale di frovatriptan somministrata a pazienti con emicrania di sesso maschile e femminile è stata di 40 mg (16 volte la dose clinica raccomandata di 2,5 mg) e la massima singola dose somministrata a soggetti maschi sani è stata di 100 mg (40 volte la dose clinica raccomandata). Entrambe non sono state associate ad effetti collaterali diversi da quelli indicati al paragrafo 4.8. Comunque, dopo la commercializzazione è stato riportato un grave caso di vasospasmo coronarico dopo assunzione di una dose di frovatriptan pari a quattro volte quella raccomandata per tre giorni consecutivi, in un paziente che assumeva un antidepressivo triciclico come terapia profilattica per l’emicrania. Il paziente si è ristabilito.

Non esiste alcuno specifico antidoto per frovatriptan. L’emivita di eliminazione di frovatriptan è approssimativamente di 26 ore (vedi 5.2 Proprietà farmacocinetiche).

Non sono noti gli effetti dell’emodialisi o della dialisi peritoneale sulle concentrazioni plasmatiche di frovatriptan.

Trattamento

In caso di sovradosaggio di frovatriptan, il paziente deve essere monitorato con attenzione per almeno 48 ore e deve essere effettuato ogni trattamento di supporto necessario.


DATA DI REVISIONE DEL TESTO: Agosto 2010