Travogen crema dermatologica

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Questa voce ha solo scopo illustrativo e non sostituisce il parere di un medico: leggi le avvertenze.

1 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE

TRAVOGEN 1% crema

2 COMPOSIZIONE

100 g di TRAVOGEN crema contengono:

Principio attivo: isoconazolo nitrato 1 g.

Eccipienti: alcool cetostearilico.

Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere il foglio illustrativo.

3 FORMA FARMACEUTICA

Crema.

4.1 INDICAZIONI

Micosi superficiali (dermatofizie, candidosi, pityriasis versicolor) eritrasma.

4.2 POSOLOGIA

Salvo diversa prescrizione medica la posologia di Travogen è di 2 applicazioni al giorno.

Un trattamento locale delle infezioni da miceti deve avere, in genere, la durata di 2-3 settimane e talora anche di 4 nei casi ribelli. Su specifica prescrizione medica sono possibili trattamenti anche di durata maggiore. Per evitare recidive è opportuno che il trattamento sia proseguito per almeno due settimane dopo la guarigione clinica.

4.3 CONTROINDICAZIONI

Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

Ipersensibilità accertata o presunta ad altri derivati imidazolici antifungini.

4.4 AVVERTENZE E PRECAUZIONI

Per assicurare il buon successo del trattamento è necessario osservare scrupolosamente alcune precauzioni igieniche tra le quali quella di asciugare con cura gli spazi interdigitali in caso di micosi localizzata ai piedi. Spesso è opportuno, in caso di lesioni interdigitali, inserire tra le dita una compressa di garza impregnata di Travogen crema.

In caso di applicazione al viso, evitare di porre il prodotto a contatto degli occhi. Lavare accuratamente le mani dopo l’uso del medicinale. L’uso, specie se prolungato, dei prodotti per uso topico può dar luogo a fenomeni di sensibilizzazione. In tal caso occorre interrompere il trattamento ed istituire una terapia adeguata.

Questo medicinale contiene alcool cetostearilico pertanto può causare reazioni cutanee locali (ad es. dermatiti da contatto).

4.5 INTERAZIONI

Sono possibili reazioni di sensibilità crociata tra isoconazolo, miconazolo, econazolo e tioconazolo.

4.6 GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Gravidanza

Nelle donne in stato di gravidanza il prodotto va somministrato solo in caso di effettiva necessità e sotto il diretto controllo medico.

Allattamento

Non sono disponibili dati sul passaggio dell’isoconazolo nel latte materno; sulla base dei dati di farmacocinetica e considerando la via di somministrazione si ritiene che esso sia scarso. Il rischio per i neonati/lattanti non può essere escluso.

I neonati non devono venire a contatto con la pelle trattata del seno.

4.7 EFFETTI SUL GUIDARE/USARE MACCHINARI

Non pertinente.

4.8 EFFETTI INDESIDERATI

Fenomeni irritativi ed eruzioni cutanee, di insorgenza assai rara, dermatite da contatto, reazioni allergiche.

4.9 SOVRADOSAGGIO

Non sono noti casi di sovradosaggio da isoconazolo nitrato.


DATA DI REVISIONE DEL TESTO: Dicembre 2012 </div>