Triaminic flu

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Questa voce ha solo scopo illustrativo e non sostituisce il parere di un medico: leggi le avvertenze.

1 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE

TRIAMINICflu compresse effervescenti

2 COMPOSIZIONE

Una compressa effervescente contiene - Principi attivi: paracetamolo 250 mg; feniramina maleato 20 mg; fenilefrina cloridrato 10 mg.

Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere il foglio illustrativo.

3 FORMA FARMACEUTICA

Compresse effervescenti

4.1 INDICAZIONI

Trattamento dei sintomi dell’influenza e del raffreddore.

4.2 POSOLOGIA

Il prodotto va assunto a stomaco pieno.

1 compressa effervescente ogni 4-6 ore. Dose massima giornaliera: 6 compresse effervescenti. Non superare le dosi consigliate; in particolare i pazienti anziani dovrebbero attenersi ai dosaggi minimi sopraindicati. Le compresse effervescenti vanno sciolte in un bicchiere di acqua immediatamente prima della assunzione.

4.3 CONTROINDICAZIONI

Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Bambini al di sotto dei 12 anni, gravidanza ed allattamento.

Durante o nelle due settimane successive a trattamento con antidepressivi.

Alterazioni del sangue quali granulocitopenie e porfirie intermittenti. Gravi alterazioni funzionali del rene. Affezioni cardiovascolari, ipertensione arteriosa, feocromocitoma, ipertiroidismo. Affezioni delle basse vie respiratorie compresa l’asma bronchiale. Ipertrofia prostatica, ritenzione urinaria di qualsiasi origine, stenosi piloriche e duodenali o di altri tratti dell’apparato gastroenterico ed urogenitale, glaucoma ad angolo acuto, diabete mellito, epilessia.

I prodotti a base di paracetamolo sono controindicati nei pazienti con manifesta insufficienza della glucosio-6-fosfato deidrogenasi ed in quelli affetti da grave anemia emolitica. Grave insufficienza epatocellulare.

4.4 AVVERTENZE E PRECAUZIONI

Dopo breve periodo di trattamento, comunque non superiore a 3 giorni, senza risultati apprezzabili, consultare il medico.

Somministrare con cautela nei soggetti con insufficienza renale o epatica.

Dosi elevate e prolungate del prodotto possono provocare un’epatopatia ad alto rischio ed alterazioni a carico del rene e del sangue anche gravi. Possono inoltre comparire disturbi gastro-intestinali e reazioni cutanee su base allergica; in tali casi sospendere la somministrazione.

Particolare cautela va anche usata nel determinare le dosi in soggetti anziani in considerazione della loro maggiore sensibilità verso gli antistaminici e verso la fenilefrina.

Durante il trattamento con paracetamolo prima di assumere qualsiasi altro farmaco controllare che non contenga lo stesso principio attivo, poiché se il paracetamolo è assunto in dosi elevate si possono verificare gravi reazioni avverse. Invitare il paziente a contattare il medico prima di associare qualsiasi altro il farmaco. Vedere anche il paragrafo 4.5 “Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione”.

4.5 INTERAZIONI

Il prodotto contiene saccarosio, di ciò si tenga conto in caso di diabete e di diete ipocaloriche.

L’uso degli antistaminici contemporaneamente a certi antibiotici ototossici può mascherare i primi segni di ototossicità, la quale può rivelarsi solo quando il danno è irreversibile.

TRIAMINIC flu può interagire con alcool, ipnotici, sedativi, tranquillanti, metoclopramide, anticoagulanti (derivati cumarinici), antidepressivi triciclici, anti MAO, barbiturici, neurolettici, causando effetti additivi; tali sostanze non vanno perciò assunte contemporaneamente al TRIAMINICflu.

E’ sconsigliabile la somministrazione concomitante di ipoglicemizzanti orali.

E’ sconsigliato l’uso del prodotto se il paziente è in trattamento con antiinfiammatori.

Usare con estrema cautela e sotto stretto controllo durante il trattamento cronico con farmaci che possono determinare l'induzione delle monossigenasi epatiche o in caso di esposizione a sostanze che possono avere tale effetto (per esempio rifampicina, cimetidina, antiepilettici quali glutetimmide, fenobarbitale, carbamazepina). La somministrazione di paracetamolo può interferire con la determinazione della uricemia (mediante il metodo dell'acido fosfotungstico) e con quella della glicemia (mediante il metodo della glucosio-ossidasi-perossidasi).

4.6 GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Non somministrare in caso di gravidanza accertata o presunta o durante l’allattamento.

4.7 EFFETTI SUL GUIDARE/USARE MACCHINARI

Poiché l’effetto secondario più frequente degli antistaminici è la sonnolenza, di ciò devono essere avvertiti i soggetti che potrebbero guidare autoveicoli o attendere ad operazioni richiedenti integrità del grado di vigilanza.

4.8 EFFETTI INDESIDERATI

Possono manifestarsi disturbi gastroenterici (nausea, vomito, pirosi gastrica, costipazione, diarrea). Gli antistaminici possono causare anche sonnolenza, astenia, eruzioni cutanee su base allergica, secchezza delle fauci, fotosensibilizzazione, eccitazione, tremori, insonnia e, ad alte dosi, convulsioni, difficoltà respiratorie per ispessimento delle secrezioni bronchiali, raramente alterazioni ematiche. In rari casi e, specie negli anziani, cefalea, extrasistoli, tachicardia ed ipotensione. Sono stati inoltre raramente osservati rialzo pressorio e bradicardia riflessa, conseguente all’effetto simpaticomimetico della fenilefrina.

Con l'uso di paracetamolo sono state segnalate reazioni cutanee di vario tipo e gravità inclusi casi di eritema multiforme, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica. Sono state segnalate reazioni di ipersensibilità quali ad esempio angioedema, edema della laringe, shock anafilattico. Inoltre sono stati segnalati i seguenti effetti indesiderati: trombocitopenia, leucopenia, anemia, agranulocitosi, alterazioni della funzionalità epatica ed epatiti, alterazioni a carico del rene (insufficienza renale acuta, nefrite interstiziale, ematuria, anuria), reazioni gastro-intestinali e vertigini.

4.9 SOVRADOSAGGIO

In caso di sovradosaggio, il paracetamolo può provocare citolisi epatica che può evolvere verso la necrosi massiva ed irreversibile.


DATA DI REVISIONE DEL TESTO: Giugno 2010 </div>