Yasminelle

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Questa voce ha solo scopo illustrativo e non sostituisce il parere di un medico: leggi le avvertenze.

1 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE

Yasminelle 0,02 mg/3 mg compresse rivestite con film.

2 COMPOSIZIONE

Ogni compressa contiene 0,020 mg di etinilestradiolo (come clatrato di betadestrina) e 3 mg di drospirenone.


Eccipiente: lattosio 46 mg


Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere il foglio illustrativo.

3 FORMA FARMACEUTICA

Compressa rivestita con film.


Compressa rosa chiaro, rotonda con facce convesse, su una delle quali sono impresse le lettere “DS” in un esagono regolare.

4.1 INDICAZIONI

Contraccezione orale.

4.2 POSOLOGIA

Via di somministrazione: uso orale.


Come assumere Yasminelle

Le compresse devono essere assunte ogni giorno circa alla stessa ora, se necessario con una piccola quantità di liquido, e nell’ordine indicato sulla confezione blister. La posologia è di una compressa al giorno per 21 giorni consecutivi. Ciascuna confezione successiva deve essere iniziata dopo un intervallo di sette giorni, durante il quale si verifica generalmente un’emorragia da sospensione. Questo inizia in genere a 2-3 giorni di distanza dall’assunzione dell’ultima compressa e può non essere ancora terminato prima dell’inizio della confezione successiva.


Come iniziare il trattamento con Yasminelle

Nessun uso precedente di contraccettivi ormonali (nel mese precedente)

La prima compressa deve essere assunta il primo giorno del ciclo mestruale naturale (cioè il primo giorno della mestruazione).


Passaggio da un contraccettivo ormonale combinato (contraccettivo orale combinato (COC), anello vaginale o cerotto transdermico)

L’assunzione di Yasminelle deve iniziare preferibilmente il giorno dopo l’ultima compressa attiva (l’ultima compressa contenente i principi attivi) del precedente COC, o al più tardi il giorno dopo il consueto intervallo libero da pillola o dopo l’ultima compressa di placebo del precedente COC. Nel caso sia stato usato un anello vaginale o un cerotto transdermico, l’assunzione di Yasminelle deve iniziare preferibilmente il giorno della rimozione, o al più tardi quando dovrebbe essere effettuata l’applicazione successiva.


Passaggio da un contraccettivo a base di solo progestinico (pillola a base di solo progestinico, iniezione, impianto) o da un sistema intrauterino a rilascio di progestinico (IUS)

La donna può passare a Yasminelle in qualsiasi momento se utilizza la pillola a base di solo progestinico (nel caso di un impianto o di uno IUS, il giorno della sua rimozione; nel caso di un iniettabile, il giorno in cui dovrebbe essere praticata l’iniezione successiva); tuttavia, in tutti questi casi, la donna deve essere avvertita di adottare un metodo contraccettivo di barriera supplementare per i primi 7 giorni di assunzione.


Dopo un aborto nel primo trimestre di gravidanza

E’ possibile iniziare immediatamente, senza bisogno di misure contraccettive supplementari.


Dopo un parto o un aborto nel secondo trimestre di gravidanza

L’assunzione delle compresse deve iniziare fra il 21° e il 28° giorno dopo un parto o un aborto nel secondo trimestre di gravidanza. In caso di inizio successivo, la donna deve essere avvertita di adottare un metodo contraccettivo di barriera supplementare per i primi 7 giorni. Tuttavia, se nel frattempo si fossero avuti rapporti sessuali è necessario escludere una gravidanza, oppure attendere la mestruazione successiva, prima di iniziare ad usare il COC.


Per le donne che allattano vedere paragrafo 4.6.


Comportamento in caso di mancata assunzione di compresse

Se il ritardo nell’assunzione di una compressa è inferiore alle 12 ore, la protezione contraccettiva viene mantenuta. La donna deve assumere la compressa appena se ne ricorda e quindi assumere le compresse successive alla solita ora.


Se il ritardo nell’assunzione di una compressa è superiore alle 12 ore, la protezione contraccettiva può essere ridotta. Nel caso di mancata assunzione di compresse valgono i seguenti principi:

  1. L’assunzione delle compresse non deve mai essere interrotta per più di 7 giorni.
  2. Sono necessari 7 giorni di assunzione ininterrotta delle compresse per ottenere un’adeguata soppressione dell’asse ipotalamo-ipofisi-ovaio.


Di conseguenza, nella pratica quotidiana possono essere dati i seguenti consigli:

1a settimana

La compressa dimenticata deve essere assunta non appena la donna se ne ricordi, anche se ciò comporta l’assunzione di due compresse contemporaneamente. Quindi si deve continuare ad assumere le compresse regolarmente come previsto. Inoltre per i successivi 7 giorni è necessario adottare un metodo contraccettivo di barriera, come il profilattico. Se nei 7 giorni precedenti si sono avuti rapporti sessuali, deve essere presa in considerazione la possibilità che si sia instaurata una gravidanza. Quanto maggiore è il numero di compresse dimenticate e più tale dimenticanza è vicina all’intervallo libero da pillola, tanto più elevato è il rischio di gravidanza.


2a settimana

La compressa dimenticata deve essere assunta non appena la donna se ne ricordi, anche se ciò comporta l’assunzione di due compresse contemporaneamente. Quindi si deve continuare ad assumere le compresse regolarmente come previsto. Se le compresse sono state assunte in modo corretto nei 7 giorni precedenti, non è necessario adottare altri metodi contraccettivi supplementari. Tuttavia, se è stata dimenticata più di una compressa, si deve raccomandare l’impiego di precauzioni aggiuntive per 7 giorni.


3a settimana

Considerata l’imminenza dell’intervallo libero da pillola di 7 giorni, il rischio di ridotta affidabilità contraccettiva è maggiore. Tuttavia, modificando lo schema di assunzione delle compresse, si può ancora prevenire la riduzione della protezione contraccettiva. Adottando una delle due seguenti opzioni, non è pertanto necessario adottare misure contraccettive supplementari, a condizione che nei 7 giorni precedenti la prima compressa dimenticata tutte le compresse siano state assunte correttamente. In caso contrario, è necessario seguire la prima delle due opzioni ed adottare anche misure contraccettive supplementari nei 7 giorni seguenti.


  1. La compressa dimenticata deve essere assunta non appena la donna se ne ricordi, anche se ciò comporta l’assunzione di due compresse contemporaneamente. Quindi è necessario continuare ad assumere le compresse regolarmente come previsto. La confezione successiva deve essere iniziata immediatamente dopo la fine di quella in uso, cioè senza osservare alcuna pausa fra le due confezioni. È improbabile che si verifichi emorragia da sospensione fino al termine della seconda confezione; tuttavia, durante l’assunzione delle compresse, possono presentarsi spotting o sanguinamento da rottura.
  2. Si può anche consigliare di interrompere l’assunzione delle compresse della confezione in uso. In tal caso, si deve osservare un intervallo libero da pillola che duri fino a 7 giorni, compresi quelli nei quali sono state dimenticate le compresse, e successivamente riprendere con una nuova confezione.

Se la donna ha dimenticato di prendere le compresse e, nel primo regolare intervallo libero da pillola, non si presenta emorragia da sospensione, deve essere considerata l’eventualità di una gravidanza in atto.


Raccomandazioni in caso di disturbi gastro-intestinali

In caso di gravi disturbi gastro-intestinali (per esempio vomito o diarrea), l’assorbimento può risultare incompleto e devono essere adottate misure contraccettive supplementari.

In caso di vomito entro 3-4 ore dall’assunzione di una compressa, è necessario assumere quanto prima una nuova compressa (sostitutiva). Se possibile, la nuova compressa deve essere assunta entro 12 ore dalla consueta ora di assunzione. Se passano più di 12 ore, si applicano le stesse istruzioni relative alla dimenticanza di compresse, come illustrato nel paragrafo 4.2 “Comportamento in caso di mancata assunzione di compresse”.

Se non si vuole modificare il consueto schema posologico, si dovrà prelevare la(e) compressa(e) necessaria(e) da un’altra confezione.


Come spostare un’emorragia da sospensione

Per ritardare una mestruazione si deve continuare con un’altra confezione di Yasminelle senza osservare l’intervallo libero da pillola. L’assunzione può essere proseguita per il tempo desiderato fino alla fine della seconda confezione. Durante tale assunzione prolungata, possono presentarsi sanguinamenti da rottura o spotting. L’assunzione di Yasminelle deve riprendere regolarmente dopo il consueto intervallo libero da pillola di 7 giorni.

Per spostare le mestruazioni ad un altro giorno della settimana rispetto a quello in cui si verificano con lo schema attuale, si può consigliare di abbreviare il primo intervallo libero da pillola per i giorni desiderati. Quanto più breve sarà tale intervallo, tanto maggiore sarà la possibilità di non presentare

emorragia da sospensione e si verificheranno sanguinamenti da rottura o spotting durante la confezione successiva (come quando si vuole ritardare la mestruazione).


4.3 CONTROINDICAZIONI

I contraccettivi orali combinati (COC) non devono essere usati in presenza delle condizioni sotto elencate. Nel caso in cui una di tali condizioni si presenti per la prima volta durante l'uso del COC, il medicinale deve essere sospeso immediatamente.

  • Trombosi venosa in atto o pregressa (trombosi venosa profonda, embolia polmonare);
  • trombosi arteriosa in atto o pregressa (ad es. infarto miocardico) o condizioni prodromiche (ad es. angina pectoris e attacco ischemico transitorio);
  • accidenti cerebrovascolari in atto o pregressi;
  • presenza di un fattore di rischio grave o di più fattori di rischio per la trombosi arteriosa:
  • predisposizione ereditaria o acquisita alla trombosi venosa o arteriosa, come APC- resistenza, deficit di antitrombina-III, deficit di proteina C, deficit di proteina S, iperomocisteinemia e anticorpi antifosfolipidi (anticorpi anticardiolipina, lupus anticoagulant);
  • grave malattia epatica in atto o pregressa, fino al ritorno alla normalità dei valori della funzionalità epatica;
  • insufficienza renale grave o acuta;
  • tumori epatici (benigni o maligni) in atto o pregressi;
  • patologie maligne accertate o sospette, dipendenti dagli steroidi sessuali (ad es. degli organi genitali o della mammella);
  • sanguinamenti vaginali di natura non accertata;
  • anamnesi di emicrania accompagnata da sintomi neurologici focali;
  • ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti di Yasminelle compresse rivestite con film.

4.4 AVVERTENZE E PRECAUZIONI

Avvertenze

In presenza di una qualsiasi delle seguenti condizioni/fattori di rischio, i benefici dell’uso dei COC devono essere valutati attentamente rispetto ai rischi per ciascuna donna e discussi con la donna prima che decida di iniziare l’assunzione del medicinale. In caso di peggioramento, esacerbazione o comparsa per la prima volta di una qualsiasi di tali condizioni o fattori di rischio, la donna deve rivolgersi al medico. Il medico deciderà se è necessario interrompere l’uso del COC.


Disturbi circolatori

L’uso di qualsiasi contraccettivo orale combinato (COC) comporta un aumento del rischio di tromboembolismo venoso (TEV) rispetto al non uso. Il rischio aggiuntivo di TEV è più elevato durante il primo anno d’uso quando la donna utilizza per la prima volta un COC o quando la donna riprende l’uso del COC dopo un intervallo libero da pillola di almeno un mese.


Gli studi epidemiologici hanno evidenziato che l’incidenza di TEV nelle donne senza fattori di rischio noti per la TEV che usano COC a basso dosaggio estrogenico (<50 microgrammi di etinilestradiolo), varia da circa 20 casi per 100.000 donna-anni (per i COC contenenti levonorgestrel) a 40 casi per 100.000 donna-anni (per i COC contenenti desogestrel/gestodene). Questo a fronte di 5-10 casi per 100.000 donna-anni per le non utilizzatrici e 60 casi per 100.000 gravidanze. La TEV è fatale nell’1- 2% dei casi.


Gli studi epidemiologici hanno dimostrato che il rischio di TEV per i COC contenenti drospirenone è più elevato che per i COC contenenti levonorgestrel (cosiddetti preparati di seconda generazione) e può essere simile al rischio associato ai COC contenenti desogestrel/gestodene (cosiddetti preparati di terza generazione).


Gli studi epidemiologici hanno anche associato l’uso di contraccettivi orali combinati ad un aumentato rischio di tromboembolismo arterioso (infarto miocardico, attacco ischemico transitorio).

Molto raramente, in donne che usavano la pillola contraccettiva, sono stati riportati casi di trombosi in altri distretti vascolari, ad esempio, vene e arterie epatiche, mesenteriche, renali, cerebrali o retiniche. Non c’è consenso su una possibile associazione di questi eventi con l’uso dei contraccettivi ormonali.


I sintomi degli eventi trombotici/tromboembolici venosi o arteriosi o di un accidente cerebrovascolare possono comprendere:

  • dolore unilaterale e/o gonfiore ad una gamba;
  • forte e improvviso dolore toracico, indipendentemente dall’irradiazione al braccio sinistro;
  • improvvisa mancanza di respiro;
  • insorgenza improvvisa di tosse;
  • cefalea insolita, grave e prolungata;
  • improvvisa perdita parziale o completa della vista;
  • diplopia;
  • linguaggio indistinto o afasia;
  • vertigini;
  • collasso con o senza attacchi epilettici focali;
  • improvvisa debolezza o intorpidimento molto marcato di un lato o di una parte del corpo;
  • disturbi motori;
  • addome “acuto”.


Il rischio di complicazioni tromboemboliche venose nelle utilizzatrici di contraccettivi orali combinati aumenta con:

  • aumento dell’età;
  • anamnesi familiare positiva (tromboembolismo venoso in un fratello/sorella o in un genitore in età relativamente giovane). Se si sospetta una predisposizione ereditaria, la donna deve consultare uno specialista per un parere, prima di decidere di assumere qualsiasi COC;
  • prolungata immobilizzazione, interventi chirurgici maggiori, qualsiasi tipo di intervento chirurgico alle gambe o traumi maggiori. In tali situazioni è consigliabile interrompere l’uso della pillola (nel caso di chirurgia elettiva, almeno quattro settimane prima) e non riprenderlo fino a due settimane dopo la completa ripresa della mobilità. Se l’uso della pillola non è stato interrotto in anticipo, deve essere preso in considerazione un trattamento antitrombotico;
  • obesità (indice di massa corporea superiore a 30 kg/m²);
  • non c’è consenso sul possibile ruolo delle vene varicose e della tromboflebite superficiale sull’esordio o sulla progressione della trombosi venosa.


Il rischio di complicazioni tromboemboliche arteriose o di accidenti cerebrovascolari nelle utilizzatrici di contraccettivi orali combinati aumenta con:

  • aumento dell’età;
  • fumo (alle donne di età superiore ai 35 anni deve essere fortemente raccomandato di non fumare se desiderano usare un COC);
  • dislipoproteinemia;
  • ipertensione;
  • emicrania;
  • obesità (indice di massa corporea superiore a 30 kg/m2);
  • anamnesi familiare positiva (tromboembolismo arterioso in un fratello/sorella o in un genitore in età relativamente giovane). Se si sospetta una predisposizione ereditaria, la donna deve consultare uno specialista per un parere, prima di decidere di assumere qualsiasi COC;
  • valvulopatia;
  • fibrillazione atriale.


La presenza di un fattore di rischio grave o di più fattori di rischio per malattie vascolari può anche rappresentare una controindicazione. Deve essere considerata anche la possibilità di una terapia anticoagulante. Le utilizzatrici di COC devono essere specificamente avvisate di contattare il medico qualora si manifestino possibili sintomi di trombosi. In caso di trombosi sospetta o accertata, l’uso del COC deve essere interrotto. Deve essere adottato un idoneo metodo contraccettivo alternativo a causa della teratogenicità della terapia anticoagulante (cumarinici).


Deve essere tenuto presente l’aumento del rischio di tromboembolismo durante il puerperio (per informazioni su "Gravidanza e allattamento" vedere paragrafo 4.6).


Altre condizioni mediche che sono state associate a eventi avversi vascolari comprendono diabete mellito, lupus eritematoso sistemico, sindrome emolitico-uremica, malattie infiammatorie croniche dell’intestino (morbo di Crohn o colite ulcerosa) e drepanocitosi.


Un aumento nella frequenza e nella gravità dell’emicrania durante l’uso di un COC (che può essere prodromico di un evento cerebrovascolare) può rappresentare un motivo d’interruzione immediata del COC.


Tumori

In alcuni studi epidemiologici è stato riportato un aumentato rischio di cancro della cervice nelle utilizzatrici di COC per lunghi periodi (> 5 anni), ma è tuttora controverso in che misura questo risultato sia attribuibile agli effetti confondenti dovuti al comportamento sessuale e ad altri fattori quale il papilloma virus umano (HPV).


Una meta-analisi di 54 studi epidemiologici ha evidenziato che le donne che usano attualmente COC hanno un rischio relativo lievemente aumentato (RR=1,24) di avere diagnosticato un cancro della mammella. L’eccesso di rischio scompare gradualmente nel corso dei 10 anni successivi all’interruzione dei COC. Poiché il cancro della mammella è raro nelle donne al di sotto dei 40 anni, il numero di casi in più di cancro della mammella diagnosticati in donne che usano o che hanno usato recentemente COC è modesto in rapporto al rischio complessivo di cancro della mammella. Tali studi non forniscono alcuna prova di una relazione causale. L’aumento del rischio osservato può essere dovuto ad una più precoce diagnosi di cancro della mammella nelle donne che usano COC, agli effetti biologici degli stessi o ad una combinazione di entrambi i fattori. Il cancro della mammella diagnosticato nelle utilizzatrici di COC tende ad essere clinicamente meno avanzato rispetto a quello diagnosticato nelle donne che non ne hanno mai fatto uso.


Nelle donne che assumono COC sono stati riportati raramente tumori epatici benigni e, ancor più raramente, tumori epatici maligni. In casi isolati, questi tumori hanno provocato emorragia intraddominale che ha messo la paziente in pericolo di vita. Se una donna che assume un COC dovesse presentare forte dolore nella parte alta dell’addome, ingrossamento epatico o segni indicativi di emorragia intraddominale, nella diagnosi differenziale deve essere presa in considerazione la possibilità che si tratti di un tumore epatico.


Con l’uso dei COC a più alto dosaggio (50 μg di etinilestradiolo) il rischio di cancro dell’endometrio e dell’ovaio è ridotto. Rimane da confermare se questo valga anche per i COC a più basso dosaggio.


Altre condizioni

La componente progestinica di Yasminelle è un antagonista dell’aldosterone con proprietà di risparmio del potassio. Nella maggior parte dei casi, non sono da attendersi aumenti dei livelli di potassio. In uno studio clinico, tuttavia, in alcune pazienti con compromissione della funzionalità renale lieve o moderata che assumevano contemporaneamente medicinali risparmiatori di potassio, i livelli sierici di potassio sono aumentati leggermente, ma non in modo significativo, durante l’assunzione di drospirenone. Quindi, si raccomanda di monitorare il potassio sierico durante il primo ciclo di trattamento nelle pazienti che presentino insufficienza renale e che abbiano un valore di potassio


sierico pre-trattamento nella parte alta dell’intervallo di riferimento, e ciò in modo particolare se assumono contemporaneamente medicinali risparmiatori di potassio. Vedere anche il paragrafo 4.5.


Le donne con ipertrigliceridemia o storia familiare di tale condizione possono presentare un aumentato rischio di pancreatite durante l’uso di COC.


Benché in molte donne che assumono COC sia stato riscontrato un lieve innalzamento della pressione sanguigna, un aumento clinicamente rilevante è raro. Solo in questi rari casi è giustificata un’immediata sospensione dei COC. Se, durante l’uso di un COC in una paziente con preesistente ipertensione, i valori pressori sono costantemente elevati o un incremento significativo della pressione sanguigna non risponde adeguatamente alla terapia antiipertensiva, il COC deve essere sospeso. Se ritenuto appropriato, l’impiego del COC può essere ripreso qualora, a seguito di terapia antiipertensiva, la pressione sanguigna si sia normalizzata.


Sia durante la gravidanza sia durante l’assunzione di COC è stata riportata comparsa o aggravamento delle condizioni di seguito elencate: ittero e/o prurito da colestasi, formazione di calcoli biliari, porfiria, lupus eritematoso sistemico, sindrome emolitico-uremica, corea di Sydenham, herpes gravidico, perdita dell’udito da otosclerosi; tuttavia non ci sono prove conclusive di una correlazione tra dette condizioni e l’uso di COC.


Nelle donne con angioedema ereditario, gli estrogeni esogeni possono indurre o aggravare i sintomi dell’angioedema.


Disturbi acuti o cronici della funzionalità epatica possono richiedere l’interruzione del trattamento con il COC fino a quando gli indici di funzionalità epatica non siano tornati alla norma. La ricomparsa di ittero colestatico e/o prurito da colestasi già manifestatosi in gravidanza o durante un precedente trattamento con steroidi sessuali richiede l’interruzione del COC.


Sebbene i COC possano avere un effetto sulla resistenza periferica all’insulina e sulla tolleranza al glucosio, non vi è evidenza della necessità di modificare il regime terapeutico nelle pazienti diabetiche che usano COC a basso dosaggio (contenenti <0,05 mg di etinilestradiolo). Tuttavia, le donne diabetiche devono essere attentamente monitorate, specialmente all’inizio del trattamento con COC.


Durante l’uso di COC è stato riportato aggravamento della depressione endogena, dell’epilessia, del morbo di Crohn e della colite ulcerosa.


Occasionalmente può verificarsi cloasma, specialmente nelle donne con una storia di cloasma gravidico. Le donne con tendenza al cloasma devono evitare l’esposizione al sole o ai raggi ultravioletti durante l’uso dei COC.


Questo medicinale contiene 46 mg di lattosio per compressa. Le pazienti affette da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di lattasi o da malassorbimento di glucosio-galattosio che seguono una dieta senza lattosio devono tenere conto di questa aliquota.


Esame/consulenza medica

Prima di iniziare o di riprendere l’uso di Yasminelle, è necessario eseguire un’anamnesi completa (compresa quella familiare) e escludere una gravidanza in corso. Deve essere misurata la pressione del sangue e deve essere effettuato un esame fisico completo, tenendo presenti le controindicazioni (vedere paragrafo 4.3) e le avvertenze (vedere paragrafo 4.4). La donna deve essere anche indirizzata ad una attenta lettura del foglio illustrativo e all’osservanza dei consigli riportati in esso. La frequenza e il tipo dei controlli devono essere adattati alla singola paziente, seguendo le linee guida consolidate per la pratica clinica.


Le pazienti devono essere avvisate che i contraccettivi orali non proteggono dall’infezione da HIV (AIDS) o da altre malattie a trasmissione sessuale.


Ridotta efficacia

L’efficacia dei COC può diminuire in caso di mancata assunzione di compresse (vedere paragrafo 4.2), di disturbi gastro-intestinali (vedere paragrafo 4.2) o di somministrazione contemporanea di altri medicinali (vedere paragrafo 4.5).


Ridotto controllo del ciclo

Con tutti i COC possono verificarsi sanguinamenti vaginali irregolari (spotting o emorragia da rottura), specialmente nei primi mesi d’uso. Pertanto, la valutazione di eventuali sanguinamenti irregolari ha significato solo dopo un periodo di assestamento di circa tre cicli di trattamento.


Se i sanguinamenti irregolari persistono o si manifestano dopo cicli precedentemente regolari, si deve prendere in considerazione una eziologia non ormonale e devono essere attuate misure diagnostiche adeguate per escludere forme maligne o una gravidanza. Tali misure possono includere il raschiamento.


In alcune donne può non verificarsi emorragia da sospensione durante i giorni di intervallo libero da pillola. Se il COC è stato assunto secondo le indicazioni riportate nel paragrafo 4.2, è improbabile che la donna sia incinta. Tuttavia, se precedentemente alla prima mancata emorragia da sospensione il COC non è stato assunto secondo le indicazioni, oppure le emorragie da sospensione non verificatesi sono due, è necessario escludere una gravidanza prima di proseguire l’uso del COC.


4.5 INTERAZIONI

Nota: devono essere consultate le informazioni riportate nel Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto dei medicinali concomitanti per identificare possibili interazioni.


Influenza di altri medicinali su Yasminelle

Le interazioni tra i contraccettivi orali ed altri medicinali possono causare emorragie da rottura e/o insuccesso del metodo contraccettivo. In letteratura sono state riportate le seguenti interazioni.


Metabolismo epatico

Possono verificarsi interazioni con i medicinali che inducono gli enzimi epatici, che possono risultare in un aumento della clearance degli ormoni sessuali (ad esempio, fenitoina, barbiturici, primidone, carbamazepina, rifampicina, bosentan e medicinali per l’HIV (ad esempio, ritonavir, nevirapina) e potenzialmente anche oxcarbazepina, topiramato, felbamato, griseofulvina e i prodotti contenenti il rimedio erboristico Erba di San Giovanni (Hypericum perforatum)). L’induzione enzimatica massima si osserva generalmente dopo circa 10 giorni, ma può persistere per almeno 4 settimane dopo la sospensione della terapia.


Interferenza con la circolazione enteroepatica

Sono stati riportati insuccessi del metodo contraccettivo anche con alcuni antibiotici come le penicilline e le tetracicline. Il meccanismo di tale effetto non è stato chiarito.

Comportamento da seguire in caso di terapie concomitanti

Le donne trattate per brevi periodi con una qualsiasi delle suddette classi di medicinali o singoli principi attivi (induttori degli enzimi epatici), a parte la rifampicina, devono adottare temporaneamente un metodo contraccettivo di barriera oltre al COC, per tutta la durata della somministrazione contemporanea del medicinale e nei 7 giorni successivi alla sospensione del trattamento.


Le pazienti che assumono rifampicina devono adottare un metodo contraccettivo di barriera in aggiunta al COC per il periodo della somministrazione della rifampicina e nei 28 giorni successivi alla sospensione del trattamento.


Alle donne in trattamento a lungo termine con principi attivi che inducono gli enzimi epatici, si raccomanda di utilizzare un altro metodo contraccettivo non ormonale affidabile.


Le donne in trattamento con antibiotici (a parte la rifampicina, vedi sopra) devono continuare ad usare il metodo di barriera per 7 giorni dopo la fine del trattamento.


Se la somministrazione del medicinale concomitante continua oltre il termine della confezione corrente del COC, la confezione successiva di COC deve essere iniziata senza osservare il consueto intervallo libero da pillola.


I principali metaboliti del drospirenone nel plasma umano vengono prodotti senza il coinvolgimento del sistema del citocromo P450. E’ improbabile che gli inibitori di tale sistema enzimatico influenzino il metabolismo del drospirenone.


Influenza di Yasminelle su altri medicinali

I contraccettivi orali possono influenzare il metabolismo di alcuni principi attivi. Di conseguenza, le concentrazioni plasmatiche e tissutali di questi possono aumentare (ad esempio ciclosporina) o diminuire (ad esempio lamotrigina).


Sulla base degli studi di inibizione in vitro e degli studi di interazione in vivo eseguiti in donne volontarie che usavano omeprazolo, simvastatina e midazolam come substrato marker, un’interazione del drospirenone, alla dose di 3 mg, con il metabolismo di altri principi attivi è improbabile.


Altre interazioni

Nei pazienti senza insufficienza renale, l’uso concomitante di drospirenone e di ACE inibitori o FANS non ha mostrato di esercitare un effetto significativo sul potassio sierico. Tuttavia, l’uso contemporaneo di Yasminelle con antagonisti dell’aldosterone o diuretici risparmiatori di potassio non è stato studiato. In questo caso, deve essere monitorato il potassio sierico durante il primo ciclo di trattamento. Vedere anche paragrafo 4.4.


Esami di laboratorio

L’uso di steroidi ad azione contraccettiva può influenzare i risultati di alcuni esami di laboratorio, fra cui i parametri biochimici relativi alla funzionalità epatica, tiroidea, surrenalica e renale, i livelli plasmatici delle proteine (carrier), quali ad es. la globulina legante i corticosteroidi e le frazioni lipido/lipoproteiche, i parametri del metabolismo glucidico ed i parametri della coagulazione e della fibrinolisi. Le variazioni generalmente rimangono entro i limiti di norma. Il drospirenone provoca un aumento dell’attività reninica plasmatica e dell’aldosterone plasmatico, a causa dalla sua debole attività antimineralcorticoide.

4.6 GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Yasminelle non è indicato in gravidanza.


Nel caso di insorgenza di una gravidanza durante l’utilizzo di Yasminelle, il medicinale deve essere immediatamente sospeso. Studi epidemiologici di grandi dimensioni non hanno rivelato né aumento del rischio di malformazioni congenite in bambini nati da donne che avevano fatto uso di COC prima della gravidanza, né effetti teratogeni in caso di assunzione accidentale di COC durante la gravidanza.


Studi sugli animali hanno mostrato effetti indesiderati durante la gravidanza e l’allattamento (vedere paragrafo 5.3). In base a questi dati nell’animale non possono essere esclusi effetti indesiderati dovuti all’azione ormonale dei principi attivi. Tuttavia, l’esperienza clinica generale con i COC durante la gravidanza non ha fornito alcuna evidenza di un reale effetto indesiderato nell’uomo.


I dati disponibili sull’uso di Yasminelle in gravidanza sono troppo limitati per poter trarre conclusioni circa gli effetti negativi di Yasminelle sulla gravidanza o sulla salute del feto o del neonato. Ad oggi non sono disponibili dati epidemiologici rilevanti.


La lattazione può essere influenzata dai COC, in quanto questi possono diminuire la quantità e modificare la composizione del latte materno. Quindi, l’uso dei COC non deve essere di norma raccomandato fino a quando lo svezzamento non sia stato completato. Modeste quantità di steroidi ad azione contraccettiva e/o dei loro metaboliti possono essere escrete nel latte materno durante l’uso di COC. Tali quantità possono avere effetti sul bambino.

4.7 EFFETTI SUL GUIDARE/USARE MACCHINARI

Non sono stati condotti studi sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari. Non è stato osservato alcun effetto sulla capacità di guidare o di usare macchinari nelle utilizzatrici di COC.

4.8 EFFETTI INDESIDERATI

Per gli effetti indesiderati gravi nelle utilizzatrici di COC vedere paragrafo 4.4.


Nel corso dell’impiego di Yasminelle sono state riportate le seguenti reazioni avverse:


La tabella sottostante riporta le reazioni avverse per sistemi e organi secondo MedDRA (MedDRA SOC). Le frequenze sono derivate dai dati degli studi clinici.

Frequenza delle reazioni avverse

Classificazione per

sistemi e organi

Comune
≥1/100, <1/10
Non comune
≥1/1.000, <1/100
Raro
≥1/10.000, <1/1.000

Infezioni ed infestazioni

candidosi, herpes simplex

Disturbi del sistema immunitario

reazione allergica

asma

Disturbi del metabolismo e della nutrizione

aumento dell’appetito

Disturbi psichiatrici

labilità emozionale

depressione, nervosismo, disturbo del sonno,

Patologie del sistema nervoso

cefalea

parestesia, vertigine

Patologie dell’orecchio e del labirinto

ipoacusia

Patologie dell'occhio

disturbo della vista

Patologie cardiache

extrasistoli, tachicardia

Patologie vascolari

embolia polmonare, ipertensione, ipotensione, emicrania, vena varicosa

tromboembolismo

Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche

faringite

Patologie gastrointestinali

dolore addominale

nausea, vomito, gastroenterite, diarrea, costipazione,

disturbi gastrointestinali

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo

acne

angioedema, alopecia, eczema, prurito,

eruzione cutanea, secchezza della pelle, seborrea,

disturbi cutanei

eritema nodoso, eritema multiforme

Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo

dolore al collo, dolore alle estremità, crampi muscolari

Patologie renali e urinarie

cistite

Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella

dolore al seno, ingrossamento del seno, dolorabilità mammaria, dismenorrea, metrorragia

neoplasia mammaria, mastopatia fibrocistica, galattorrea,

cisti ovarica, vampate di calore, disturbo mestruale, amenorrea, menorragia, candidosi vaginale, vaginite, secrezione vaginale,

disturbo vulvovaginale, secchezza vaginale, dolore pelvico, sospetto PAP test

diminuzione della libido

Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione

edema, astenia, dolore,

sete eccessiva, aumento della sudorazione

Esami diagnostici

aumento di peso

diminuzione di peso

Si è utilizzato il termine MedDRA più appropriato per descrivere una specifica reazione, i suoi sinonimi e le condizioni correlate.


Nelle utilizzatrici di COC sono state riportate le seguenti reazioni avverse gravi, discusse nel paragrafo 4.4 “Avvertenze speciali e precauzioni di impiego”:

  • disturbi tromboembolici venosi;
  • disturbi tromboembolici arteriosi;
  • ipertensione;
  • tumori epatici;
  • insorgenza o aggravamento di condizioni per le quali l’associazione con l’uso di COC non è dimostrata: morbo di Crohn, colite ulcerosa, epilessia, mioma uterino, porfiria, lupus eritematoso sistemico, herpes gravidico, corea di Sydenham, sindrome emolitico-uremica, ittero colestatico;
  • cloasma;
  • disturbi cronici o acuti della funzionalità epatica possono richiedere l’interruzione dei COC fino a quando gli indici di funzionalità epatica non siano ritornati nella norma;
  • nelle donne con angioedema ereditario gli estrogeni esogeni possono indurre o aggravare i sintomi dell’angioedema.


La frequenza di diagnosi di cancro alla mammella tra le utilizzatrici di contraccettivi orali è aumentata molto lievemente. Dato che il cancro alla mammella è raro nelle donne di età inferiore ai 40 anni, il numero di casi in più è modesto rispetto al rischio complessivo di cancro alla mammella . Non è noto se vi sia un nesso di causalità con i COC. Per ulteriori informazioni vedere i paragrafi 4.3 e 4.4.

4.9 SOVRADOSAGGIO

Non si ha ad oggi esperienza di sovradosaggio con Yasminelle. Sulla base dell’esperienza generale con i contraccettivi orali combinati, i sintomi che possono verificarsi in tal caso sono: nausea, vomito e, nelle ragazze giovani, lievi sanguinamenti vaginali . Non vi sono antidoti e il trattamento deve essere sintomatico.


DATA DI REVISIONE DEL TESTO: Luglio 2013