Differenze tra le versioni di "Aspirina compresse 500mg"

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(1 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE)
 
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|title= Aspirina compresse 500 mg - Indicazioni, Posologia, Effetti collaterali, Interazioni
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==1 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE==
 
==1 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE==
 
'''ASPIRINA 500 mg compresse'''
 
'''ASPIRINA 500 mg compresse'''
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Una compressa contiene:
 
Una compressa contiene:
  
principio attivo: acido acetilsalicilico 500 mg
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[[:categoria:principi attivi|Principio attivo]]: [[acido acetilsalicilico]] 500 mg
  
 
<br/><u>ASPIRINA 400 mg compresse effervescenti con vitamina C</u>
 
<br/><u>ASPIRINA 400 mg compresse effervescenti con vitamina C</u>
  
Una compressa contiene: principi attivi:
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Una compressa contiene: [[:categoria:principi attivi|Principi attivi]]:
  
*acido acetilsalicilico 400 mg
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*[[acido acetilsalicilico]] 400 mg
*acido ascorbico (Vitamina C) 240 mg
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*[[acido ascorbico]] (Vitamina C) 240 mg
  
 
<br/>Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere il foglio illustrativo.
 
<br/>Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere il foglio illustrativo.
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Compresse effervescenti
 
Compresse effervescenti
 
  
 
==4.1 INDICAZIONI==
 
==4.1 INDICAZIONI==
 
Terapia  sintomatica  degli  stati  febbrili  e  delle  sindromi raffreddamento.
 
Terapia  sintomatica  degli  stati  febbrili  e  delle  sindromi raffreddamento.
  
Trattamento sintomatico di mal di testa e di denti, nevralgie, dolori mestruali, dolori reumatici e muscolari.
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Trattamento sintomatico di [[cefalea|mal di testa]] e di denti, nevralgie, [[dolori mestruali]], [[dolori reumatici]] e muscolari.
 
 
  
 
==4.2 POSOLOGIA==
 
==4.2 POSOLOGIA==
ASPIRINA 500 mg compresse adulti:    1-2 compresse come dose singola, ripetendo, se necessario, la dose ad intervalli di 4-8 ore fino a 2- 3 volte al giorno. Le compresse vanno sempre prese con acqua, tè, limonata, etc.
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'''ASPIRINA 500 mg compresse adulti:'''   1-2 compresse come dose singola, ripetendo, se necessario, la dose ad intervalli di 4-8 ore fino a 2- 3 volte al giorno. Le compresse vanno sempre prese con acqua, tè, limonata, etc.
  
  
ASPIRINA 400 mg compresse effervescenti con vitamina C:  1-2 compresse come dose singola , ripetendo, se necessario, la dose ad intervalli di 4-8 ore fino a 3-4 volte al giorno. Aspirina C deve essere sempre sciolta prima dell'uso (1 compressa in mezzo bicchiere d'acqua).
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'''ASPIRINA 400 mg compresse effervescenti con vitamina C:'''   1-2 compresse come dose singola , ripetendo, se necessario, la dose ad intervalli di 4-8 ore fino a 3-4 volte al giorno. Aspirina C deve essere sempre sciolta prima dell'uso (1 compressa in mezzo bicchiere d'acqua).
  
  
 
L’uso del prodotto è riservato ai soli pazienti adulti.
 
L’uso del prodotto è riservato ai soli pazienti adulti.
  
Utilizzare sempre il dosaggio minimo efficace ed aumentarlo solo se non è sufficiente ad alleviare i sintomi (dolore e febbre) . Non superare le dosi consigliate: in particolare i
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Utilizzare sempre il dosaggio minimo efficace ed aumentarlo solo se non è sufficiente ad alleviare i sintomi (dolore e [[febbre]]) . Non superare le dosi consigliate: in particolare i pazienti anziani dovrebbero attenersi ai dosaggi minimi sopraindicati.
 
 
pazienti anziani dovrebbero attenersi ai dosaggi minimi sopraindicati.
 
  
 
I soggetti maggiormente esposti al rischio di effetti indesiderati gravi, che possono usare il farmaco solo se prescritto dal medico, devono seguirne scrupolosamente le istruzioni (vedere paragrafo 4.4).
 
I soggetti maggiormente esposti al rischio di effetti indesiderati gravi, che possono usare il farmaco solo se prescritto dal medico, devono seguirne scrupolosamente le istruzioni (vedere paragrafo 4.4).
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==4.3 CONTROINDICAZIONI==
 
==4.3 CONTROINDICAZIONI==
 
'''ASPIRINA compresse e ASPIRINA compresse effervescenti con vitamina C sono controindicate in caso di:
 
'''ASPIRINA compresse e ASPIRINA compresse effervescenti con vitamina C sono controindicate in caso di:
*ipersensibilità ai principi attivi ( acido acetilsalicilico e acido ascorbico), ad altri analgesici (antidolorifici) / antipiretici (antifebbrili) / farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) o ad uno qualsiasi degli eccipienti;
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*ipersensibilità ai principi attivi ( [[acido acetilsalicilico]] e [[acido ascorbico]]), ad altri [[analgesici]] (antidolorifici) / antipiretici (antifebbrili) / farmaci [[antinfiammatori]] non steroidei ([[FANS]]) o ad uno qualsiasi degli eccipienti;
*ulcera gastroduodenale;
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*[[ulcera]] gastroduodenale;
* diatesi emorragica;* insufficienza renale, cardiaca o epatica gravi;
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* diatesi emorragica;
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* insufficienza renale, cardiaca o epatica gravi;
 
* deficit della glucosio –6-fosfato deidrogenasi (G6PD/favismo);
 
* deficit della glucosio –6-fosfato deidrogenasi (G6PD/favismo);
* trattamento concomitante con metotrexato (a dosi di 15 mg/settimana o più) o con warfarin (vedere paragrafo 4.5);
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* trattamento concomitante con [[metotrexato]] (a dosi di 15 mg/settimana o più) o con [[warfarin]] (vedere paragrafo 4.5);
* anamnesi  di  asma  indotta  dalla  somministrazione  di  salicilati  o  sostanze ad attività simile, in particolare farmaci antinfiammatori non steroidei;
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* anamnesi  di  [[asma]] indotta  dalla  somministrazione  di  salicilati  o  sostanze ad attività simile, in particolare farmaci [[antinfiammatori]] non steroidei;
* ultimo trimestre di gravidanza e allattamento (vedere paragrafo 4.6);
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* ultimo trimestre di [[gravidanza]] e allattamento (vedere paragrafo 4.6);
 
* bambini e ragazzi di età inferiore a 16 anni.
 
* bambini e ragazzi di età inferiore a 16 anni.
  
 
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== 4.4 AVVERTENZE E PRECAUZIONI ==
==4.4 AVVERTENZE E PRECAUZIONI==
 
 
''Reazioni di ipersensibilità''
 
''Reazioni di ipersensibilità''
  
''''''L’acido acetilsalicilico e gli altri FANS possono causare reazioni di ipersensibilità (compresi attacchi d’asma, rinite, angioedema o orticaria).''''''
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L’[[acido acetilsalicilico]] e gli altri [[FANS]] possono causare reazioni di ipersensibilità (compresi attacchi d’[[asma]], rinite, [[angioedema]] o [[orticaria]]).
  
Il rischio è maggiore nei soggetti che già in passato hanno presentato una reazione di ipersensibilità dopo l’uso di questo tipo di farmaci (vedere paragrafo 4.3) e nei soggetti che presentano reazioni allergiche ad altre sostanze (es. reazioni cutanee, prurito, orticaria).
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Il rischio è maggiore nei soggetti che già in passato hanno presentato una reazione di ipersensibilità dopo l’uso di questo tipo di farmaci (vedere paragrafo 4.3) e nei soggetti che presentano reazioni allergiche ad altre sostanze (es. reazioni cutanee, [[prurito]], [[orticaria]]).
  
Nei soggetti con asma e/o rinite (con o senza poliposi nasale) e/o orticaria le reazioni possono essere più frequenti e gravi.
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Nei soggetti con [[asma]] e/o rinite (con o senza poliposi nasale) e/o [[orticaria]] le reazioni possono essere più frequenti e gravi.
  
 
In rari casi le reazioni possono essere molto gravi e potenzialmente fatali.
 
In rari casi le reazioni possono essere molto gravi e potenzialmente fatali.
  
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<br/>Nei casi seguenti la somministrazione del farmaco richiede la prescrizione del medico dopo accurata valutazione del rapporto rischio/beneficio:
  
'''Nei casi seguenti la somministrazione del farmaco richiede la prescrizione del medico dopo accurata valutazione del rapporto rischio/beneficio:'''
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*''Soggetti a maggior rischio di reazioni di ipersensibilità (vedere sopra)''
 
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*''Soggetti a maggiore rischio di lesioni gastrointestinali''
* ''Soggetti a maggior rischio di reazioni di ipersensibilità (vedere sopra)''
 
* ''Soggetti a maggiore rischio di lesioni gastrointestinali''
 
 
 
L’acido acetilsalicilico e gli altri FANS possono causare gravi effetti indesiderati a livello gastrointestinale (sanguinamento, ulcera, perforazione). Per tale motivo questi farmaci non devono essere usati dai soggetti affetti da ulcera gastrointestinale o sanguinamenti gastrointestinali. È prudente che ne evitino l’uso anche coloro che in passato hanno sofferto di ulcera gastrointestinale o sanguinamenti gastrointestinali. Il rischio di lesioni gastrointestinali è un effetto dose correlato,  in quanto la gastrolesività è maggiore in soggetti che fanno un uso di dosi più elevate di acido acetilsalicilico.
 
 
 
  
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L’[[acido acetilsalicilico]] e gli altri [[FANS]] possono causare gravi effetti indesiderati a livello gastrointestinale (sanguinamento, [[ulcera]], perforazione). Per tale motivo questi farmaci non devono essere usati dai soggetti affetti da [[ulcera]] gastrointestinale o sanguinamenti gastrointestinali. È prudente che ne evitino l’uso anche coloro che in passato hanno sofferto di [[ulcera]] gastrointestinale o sanguinamenti gastrointestinali. Il rischio di lesioni gastrointestinali è un effetto dose correlato, in quanto la gastrolesività è maggiore in soggetti che fanno un uso di dosi più elevate di [[acido acetilsalicilico]].
 
Anche i soggetti con abitudine all’assunzione di forti quantità di alcool sono maggiormente esposti al rischio di lesioni gastrointestinali (sanguinamenti in particolare).
 
Anche i soggetti con abitudine all’assunzione di forti quantità di alcool sono maggiormente esposti al rischio di lesioni gastrointestinali (sanguinamenti in particolare).
  
* ''Soggetti con difetti della coagulazione o in trattamento con anticoagulanti'': Nei soggetti affetti da difetti della coagulazione o in trattamento con anticoagulanti l’acido acetilsalicilico e gli altri FANS possono causare una grave riduzione delle capacità emostatiche esponendo a rischio di emorragia.
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*''Soggetti con difetti della coagulazione o in trattamento con [[anticoagulanti]]'': Nei soggetti affetti da difetti della coagulazione o in trattamento con [[anticoagulanti]] l’[[acido acetilsalicilico]] e gli altri [[FANS]] possono causare una grave riduzione delle capacità emostatiche esponendo a rischio di [[emorragia]].
  
* ''Soggetti con compromissione della funzione renale o cardiaca o epatica'': L’acido acetilsalicilico e gli altri FANS possono essere causa di una riduzione critica della funzione renale e di ritenzione idrica; il rischio è maggiore nei soggetti in trattamento con diuretici. Ciò può essere particolarmente pericoloso per gli anziani e per i soggetti con compromissione della funzione renale o cardiaca o epatica.
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*''Soggetti con compromissione della funzione renale o cardiaca o epatica'': L’[[acido acetilsalicilico]] e gli altri [[FANS]] possono essere causa di una riduzione critica della funzione renale e di ritenzione idrica; il rischio è maggiore nei soggetti in trattamento con [[diuretici]]. Ciò può essere particolarmente pericoloso per gli anziani e per i soggetti con compromissione della funzione renale o cardiaca o epatica.
  
* ''Soggetti affetti da asma'': L’acido acetilsalicilico e gli altri FANS possono causare un aggravamento dell’asma.
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*''Soggetti affetti da [[asma]]'': L’[[acido acetilsalicilico]] e gli altri [[FANS]] possono causare un aggravamento dell’[[asma]].
  
 
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*''Età geriatrica (specialmente al di sopra dei 75 anni)'': Il rischio di effetti indesiderati gravi è maggiore nei soggetti in età geriatrica. I soggetti di età superiore ai 70 anni, soprattutto in presenza di terapie concomitanti, devono usare Aspirina solo dopo aver consultato il medico.
 
 
* ''Età geriatrica (specialmente al di sopra dei 75 anni)'': Il rischio di effetti indesiderati gravi è maggiore nei soggetti in età geriatrica. I soggetti di età superiore ai 70 anni, soprattutto in presenza di terapie concomitanti, devono usare Aspirina solo dopo aver consultato il medico.
 
  
 
Aspirina non deve essere utilizzato nei bambini e nei ragazzi di età inferiore ai 16 anni (vedere paragrafo 4.3).
 
Aspirina non deve essere utilizzato nei bambini e nei ragazzi di età inferiore ai 16 anni (vedere paragrafo 4.3).
  
* ''Soggetti con iperuricemia/gotta'': L’acido acetilsalicilico può interferire con l’eliminazione dell’acido urico: alte dosi hanno un effetto uricosurico mentre dosi (molto) basse possono ridurne l’escrezione. Occorre inoltre considerare che l’acido acetilsalicilico e gli altri FANS possono mascherare i sintomi della gotta ritardandone la diagnosi. È anche possibile un effetto antagonista con i farmaci uricosurici (vedere paragrafo 4.5).
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*''Soggetti con [[iperuricemia]]/[[gotta]]'': L’[[acido acetilsalicilico]] può interferire con l’eliminazione dell’acido urico: alte dosi hanno un effetto uricosurico mentre dosi (molto) basse possono ridurne l’escrezione. Occorre inoltre considerare che l’[[acido acetilsalicilico]] e gli altri [[FANS]] possono mascherare i sintomi della [[gotta]] ritardandone la diagnosi. È anche possibile un effetto antagonista con i farmaci uricosurici (vedere paragrafo 4.5).
  
*''Soggetti con predisposizione alla nefrolitiasi calcio-ossalica (calcolosi renale) o con nefrolitiasi ricorrente'': ''Aspirina compresse effervescenti con vitamina C:'' la vitamina C (acido ascorbico) deve essere usata con cautela da soggetti con predisposizione alla nefrolitiasi calcio-ossalica (calcolosi renale) o con nefrolitiasi ricorrente.
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*''Soggetti con predisposizione alla nefrolitiasi calcio-ossalica (calcolosi renale) o con nefrolitiasi ricorrente'': ''Aspirina compresse effervescenti con vitamina C:'' la vitamina C ([[acido ascorbico]]) deve essere usata con cautela da soggetti con predisposizione alla nefrolitiasi calcio-ossalica (calcolosi renale) o con nefrolitiasi ricorrente.
  
* ''Associazione di farmaci non raccomandate o che richiedono precauzioni particolari o un aggiustamento del dosaggio.'' L’uso di acido acetilsalicilico in associazione ad alcuni farmaci può aumentare il rischio di effetti indesiderati gravi (vedere paragrafo 4.5).
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*''Associazione di farmaci non raccomandate o che richiedono precauzioni particolari o un aggiustamento del dosaggio.'' L’uso di [[acido acetilsalicilico]] in associazione ad alcuni farmaci può aumentare il rischio di effetti indesiderati gravi (vedere paragrafo 4.5).
  
Non usare l’acido acetilsalicilico insieme ad un altro FANS o, comunque, non usare più di un FANS per volta.
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Non usare l’[[acido acetilsalicilico]] insieme ad un altro [[FANS]] o, comunque, non usare più di un [[FANS]] per volta.
  
  
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''Fertilità''
 
''Fertilità''
  
L’uso di acido acetilsalicilico come di qualsiasi farmaco inibitore della sintesi delle prostaglandine e della cicloossigenasi potrebbe interferire con la fertilità; di ciò devono essere informati i soggetti di sesso femminile ed in particolare le donne che hanno problemi di fertilità o che sono sottoposte ad indagini sulla fertilità.
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L’uso di [[acido acetilsalicilico]] come di qualsiasi farmaco inibitore della sintesi delle prostaglandine e della cicloossigenasi potrebbe interferire con la fertilità; di ciò devono essere informati i soggetti di sesso femminile ed in particolare le donne che hanno problemi di fertilità o che sono sottoposte ad indagini sulla fertilità.
  
  
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Se si deve essere sottoposti ad un intervento chirurgico (anche di piccola entità, ad esempio l’estrazione di un dente) e nei giorni precedenti si è fatto uso di acido acetilsalicilico o di un altro FANS occorre informarne il chirurgo per i possibili effetti sulla coagulazione.
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Se si deve essere sottoposti ad un intervento chirurgico (anche di piccola entità, ad esempio l’estrazione di un dente) e nei giorni precedenti si è fatto uso di [[acido acetilsalicilico]] o di un altro [[FANS]] occorre informarne il chirurgo per i possibili effetti sulla coagulazione.
  
 
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<br/>Dato che l’[[acido acetilsalicilico]] può essere causa di sanguinamento gastrointestinale occorre tenerne conto nel caso fosse necessario eseguire una ricerca del sangue occulto.
Dato che l’acido acetilsalicilico può essere causa di sanguinamento gastrointestinale occorre tenerne conto nel caso fosse necessario eseguire una ricerca del sangue occulto.
 
  
  
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Una imperfetta e protratta conservazione di Aspirina C può causare variazioni nella colorazione della compressa che di per sé non pregiudicano né l'attività né la tollerabilità del principio attivo.
 
Una imperfetta e protratta conservazione di Aspirina C può causare variazioni nella colorazione della compressa che di per sé non pregiudicano né l'attività né la tollerabilità del principio attivo.
  
In tale evenienza si consiglia comunque di chiedere la sostituzione della confezione in farmacia.
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In tale evenienza si consiglia comunque di chiedere la sostituzione della confezione in farmacia.
  
 
L'assunzione del prodotto deve avvenire a stomaco pieno.
 
L'assunzione del prodotto deve avvenire a stomaco pieno.
 
  
 
==4.5 INTERAZIONI==
 
==4.5 INTERAZIONI==
 
''Associazioni controindicate (evitare l’uso concomitante –vedere paragrafo 4.3):''
 
''Associazioni controindicate (evitare l’uso concomitante –vedere paragrafo 4.3):''
* Metotrexato (dosi maggiori o uguali a 15 mg/settimana): aumento dei livelli plasmatici e della tossicità del metotrexato; il rischio di effetti tossici è maggiore se la funzione renale è compromessa.
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* [[Metotrexato]] (dosi maggiori o uguali a 15 mg/settimana): aumento dei livelli plasmatici e della tossicità del [[metotrexato]]; il rischio di effetti tossici è maggiore se la funzione renale è compromessa.
* Warfarin: grave aumento del rischio di emorragia per potenziamento dell’effetto anticoagulante.
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* [[Warfarin]]: grave aumento del rischio di [[emorragia]] per potenziamento dell’effetto anticoagulante.
  
  
 
''Associazioni non raccomandate (l’uso concomitante dei due farmaci richiede la prescrizione del medico dopo accurata valutazione del rapporto rischio/beneficio- vedere paragrafo 4.4)''
 
''Associazioni non raccomandate (l’uso concomitante dei due farmaci richiede la prescrizione del medico dopo accurata valutazione del rapporto rischio/beneficio- vedere paragrafo 4.4)''
*Antiaggreganti piastrinici: aumento del rischio di emorragia per somma dell’effetto antiaggregante.
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*Antiaggreganti piastrinici: aumento del rischio di [[emorragia]] per somma dell’effetto antiaggregante.
*Trombolitici o Anticoagulanti orali o parenterali: aumento del rischio di emorragia per potenziamento dell’effetto farmacologico.
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*Trombolitici o [[Anticoagulanti]] orali o parenterali: aumento del rischio di [[emorragia]] per potenziamento dell’effetto farmacologico.
*FANS (uso topico escluso): aumento del rischio di effetti indesiderati gravi. Metotrexato (dosi inferiori a 15mg/settimana):  l’aumento  del  rischio  di  effetti tossici  (vedi  sopra)  deve  essere  considerato  anche  per  il  trattamento  con Metotrexato a bassi dosaggi.
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*[[FANS]] (uso topico escluso): aumento del rischio di effetti indesiderati gravi. [[Metotrexato]] (dosi inferiori a 15mg/settimana):  l’aumento  del  rischio  di  effetti tossici  (vedi  sopra)  deve  essere  considerato  anche  per  il  trattamento  con [[Metotrexato]] a bassi dosaggi.
*Inibitori selettivi  del re-uptake della Serotonina (SSRI): incremento del rischio di sanguinamento dell’apparato gastrointestinale superiore a causa di un possibile effetto sinergico.
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*Inibitori selettivi  del re-uptake della Serotonina ([[SSRI]]): incremento del rischio di sanguinamento dell’apparato gastrointestinale superiore a causa di un possibile effetto sinergico.
  
  
 
''Associazioni che richiedono precauzioni particolari o un aggiustamento del dosaggio (l’uso concomitante dei due farmaci richiede la prescrizione del medico dopo accurata valutazione del rapporto rischio/beneficio - vedere paragrafo 4.4)''
 
''Associazioni che richiedono precauzioni particolari o un aggiustamento del dosaggio (l’uso concomitante dei due farmaci richiede la prescrizione del medico dopo accurata valutazione del rapporto rischio/beneficio - vedere paragrafo 4.4)''
 
*ACE-inibitori:    riduzione    dell’effetto    ipotensivo;    aumento    del    rischio    di compromissione della funzione renale.
 
*ACE-inibitori:    riduzione    dell’effetto    ipotensivo;    aumento    del    rischio    di compromissione della funzione renale.
*Acido Valproico: aumento dell’effetto dell’acido valproico (rischio di tossicità). Antiacidi:  gli  antiacidi  assunti  contemporaneamente  ad  altri  farmaci  possono ridurne l’assorbimento; l’escrezione di acido acetilsalicilico aumenta nelle urine alcalinizzate.
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*Acido Valproico: aumento dell’effetto dell’[[acido valproico]] (rischio di tossicità). Antiacidi:  gli  antiacidi  assunti  contemporaneamente  ad  altri  farmaci  possono ridurne l’assorbimento; l’escrezione di [[acido acetilsalicilico]] aumenta nelle urine alcalinizzate.
*Antidiabetici  (es:  insulina  e  ipoglicemizzanti  orali):    aumento    dell’effetto ipoglicemizzante; l’uso dell’acido acetilsalicilico nei soggetti in trattamento con antidiabetici deve tener conto del rischio di indurre ipoglicemia.
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*[[Ipoglicemizzanti|Antidiabetici]] (es:  [[insulina]] [[ipoglicemizzanti]] orali):    aumento    dell’effetto ipoglicemizzante; l’uso dell’[[acido acetilsalicilico]] nei soggetti in trattamento con [[Ipoglicemizzanti|antidiabetici]] deve tener conto del rischio di indurre ipoglicemia.
*Digossina:    aumento    della    concentrazione    plasmatica    di    digossina    per diminuzione dell’eliminazione renale.
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*[[Digossina]]:    aumento    della    concentrazione    plasmatica    di    [[digossina]]   per diminuzione dell’eliminazione renale.
*Diuretici: aumento del rischio di nefrotossicità dell’acido acetilsalicilico e degli altri FANS; riduzione dell’effetto dei diuretici.
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*Diuretici: aumento del rischio di nefrotossicità dell’[[acido acetilsalicilico]] e degli altri [[FANS]]; riduzione dell’effetto dei [[diuretici]].
*Acetazolamide: ridotta eliminazione di acetazolamide (rischio di tossicità). Fenitoina: aumento dell’effetto della fenitoina.
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*[[Acetazolamide]]: ridotta eliminazione di [[acetazolamide]] (rischio di tossicità). [[Fenitoina]]: aumento dell’effetto della [[fenitoina]].
*Corticosteroidi (esclusi quelli per uso topico e quelli impiegati per la terapia dell’insufficienza corticosurrenale):
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*[[Corticosteroidi]] (esclusi quelli per uso topico e quelli impiegati per la terapia dell’insufficienza corticosurrenale):
 
**aumento del rischio di lesioni gastrointestinali;
 
**aumento del rischio di lesioni gastrointestinali;
**a causa dell’aumentata eliminazione dei salicilati indotta dai corticosteroidi si ha riduzione dei livelli plasmatici di salicilato. Per contro, dopo interruzione del trattamento corticosteroideo, si può verificare sovradosaggio di salicilati.  
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**a causa dell’aumentata eliminazione dei salicilati indotta dai [[corticosteroidi]] si ha riduzione dei livelli plasmatici di salicilato. Per contro, dopo interruzione del trattamento corticosteroideo, si può verificare sovradosaggio di salicilati.  
*Metoclopramide:  aumento  dell’effetto  dell’acido  acetilsalicilico  per  incremento della velocità di assorbimento.
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*[[Metoclopramide]]:  aumento  dell’effetto  dell’acido  acetilsalicilico  per  incremento della velocità di assorbimento.
*Uricosurici(es:probenecid, benzbromarone): diminuzione dell’effetto uricosurico.  
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*Uricosurici (es:probenecid, benzbromarone): diminuzione dell’effetto uricosurico.  
*Zafirlukast: aumento della concentrazione plasmatica di zafirlukast.
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*[[Zafirlukast]]: aumento della concentrazione plasmatica di [[zafirlukast]].
*Deferoxamina
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*[[Deferoxamina]]
**Aspirina compresse effervescenti con vitamina C: l’uso concomitante di acido ascorbico può determinare un’ aumentata tossicità tissutale del ferro specialmente a livello cardiaco e causare scompenso cardiaco.
+
**Aspirina compresse effervescenti con vitamina C: l’uso concomitante di [[acido ascorbico]] può determinare un’ aumentata tossicità tissutale del ferro specialmente a livello cardiaco e causare scompenso cardiaco.
**Aspirina compresse effervescenti con Vitamina C contiene sistemi tampone che potrebbero ridurre gli effetti dell’ormone tiroideo Levotiroxina.
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**Aspirina compresse effervescenti con Vitamina C contiene sistemi tampone che potrebbero ridurre gli effetti dell’ormone tiroideo [[Levotiroxina]].
  
  
 
''Alcool''
 
''Alcool''
  
La somma degli effetti dell’alcool e dell’acido acetilsalicilico provoca aumento del danno della mucosa gastrointestinale e prolungamento del tempo di sanguinamento.
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La somma degli effetti dell’alcool e dell’[[acido acetilsalicilico]] provoca aumento del danno della mucosa gastrointestinale e prolungamento del tempo di sanguinamento.
  
 
È comunque opportuno non somministrare altri farmaci per via orale entro 1 o 2 ore dall’impiego del prodotto.
 
È comunque opportuno non somministrare altri farmaci per via orale entro 1 o 2 ore dall’impiego del prodotto.
  
 
==4.6 GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO==
 
==4.6 GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO==
'''Gravidanza'''
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'''[[Gravidanza]]'''
  
L’inibizione della sintesi delle prostaglandine può influire negativamente sulla gravidanza e/o sullo sviluppo embrio/fetale. Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto e di malformazione cardiaca e di gastroschisi dopo l’uso di un inibitore della sintesi delle prostaglandine, nelle prime fasi della gravidanza.
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L’inibizione della sintesi delle prostaglandine può influire negativamente sulla [[gravidanza]] e/o sullo sviluppo embrio/fetale. Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto e di malformazione cardiaca e di gastroschisi dopo l’uso di un inibitore della sintesi delle prostaglandine, nelle prime fasi della [[gravidanza]].
  
 
Il rischio assoluto di malformazioni cardiache era aumentato da meno dell’1% fino a circa l’1,5%. È stato stimato che il rischio aumenta con la dose e la durata della terapia.
 
Il rischio assoluto di malformazioni cardiache era aumentato da meno dell’1% fino a circa l’1,5%. È stato stimato che il rischio aumenta con la dose e la durata della terapia.
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Negli animali la somministrazione di inibitori della sintesi di prostaglandine ha mostrato di  provocare  un aumento della perdita  di  pre e post-impianto  e di mortalità embrio-fetale. Inoltre, un aumento di incidenza di varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare, è stato riportato in animali a cui erano stati somministrati inibitori di sintesi delle prostaglandine, durante il periodo organogenetico.
 
Negli animali la somministrazione di inibitori della sintesi di prostaglandine ha mostrato di  provocare  un aumento della perdita  di  pre e post-impianto  e di mortalità embrio-fetale. Inoltre, un aumento di incidenza di varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare, è stato riportato in animali a cui erano stati somministrati inibitori di sintesi delle prostaglandine, durante il periodo organogenetico.
  
Durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza, l’acido acetilsalicilico non deve essere somministrato se non in caso di effettiva necessità. Qualora farmaci contenenti  acido  acetilsalicilico  siano  usati  da  una  donna  che  cerca  una gravidanza, o durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza, il trattamento dovrà essere il più breve possibile e la dose la più bassa possibile.
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Durante il primo e il secondo trimestre di [[gravidanza]], l’[[acido acetilsalicilico]] non deve essere somministrato se non in caso di effettiva necessità. Qualora farmaci contenenti  acido  acetilsalicilico  siano  usati  da  una  donna  che  cerca  una [[gravidanza]], o durante il primo e il secondo trimestre di [[gravidanza]], il trattamento dovrà essere il più breve possibile e la dose la più bassa possibile.
  
Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi di prostaglandine possono esporre:
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Durante il terzo trimestre di [[gravidanza]], tutti gli inibitori della sintesi di prostaglandine possono esporre:
  
 
il feto a :
 
il feto a :
* tossicità  cardiopolmonare  (con  chiusura  prematura  del  dotto  arterioso  e ipertensione polmonare);
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* tossicità  cardiopolmonare  (con  chiusura  prematura  del  dotto  arterioso  e [[ipertensione]] polmonare);
 
* disfunzione renale, che può  progredire  ad insufficienza  renale  con  oligo-idroamnios;
 
* disfunzione renale, che può  progredire  ad insufficienza  renale  con  oligo-idroamnios;
  
la madre e il nascituro, alla fine della gravidanza, a :
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la madre e il nascituro, alla fine della [[gravidanza]], a :
 
* possibile    prolungamento    del    tempo    di    sanguinamento,    un    effetto antiaggregante che può manifestarsi anche a dosi molto basse ;
 
* possibile    prolungamento    del    tempo    di    sanguinamento,    un    effetto antiaggregante che può manifestarsi anche a dosi molto basse ;
 
* inibizione delle contrazioni uterine risultanti in ritardo o prolungamento del travaglio .
 
* inibizione delle contrazioni uterine risultanti in ritardo o prolungamento del travaglio .
  
Conseguentemente, l’acido acetilsalicilico è controindicato durante il terzo trimestre di gravidanza.
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Conseguentemente, l’[[acido acetilsalicilico]] è controindicato durante il terzo trimestre di [[gravidanza]].
  
  
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Aspirina 500 mg compresse e ASPIRINA 400 mg compresse effervescenti con vitamina C sono controindicate durante l’allattamento (vedere paragrafo 4.3).
 
Aspirina 500 mg compresse e ASPIRINA 400 mg compresse effervescenti con vitamina C sono controindicate durante l’allattamento (vedere paragrafo 4.3).
 
  
 
== 4.7 EFFETTI SUL GUIDARE/USARE MACCHINARI ==
 
== 4.7 EFFETTI SUL GUIDARE/USARE MACCHINARI ==
A causa della possibile insorgenza di cefalea o vertigini, questo medicinale può compromettere la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari.
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A causa della possibile insorgenza di [[cefalea]] o [[vertigini]], questo medicinale può compromettere la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari.
 
 
  
 
==4.8 EFFETTI INDESIDERATI==
 
==4.8 EFFETTI INDESIDERATI==
Gli effetti indesiderati osservati più frequentemente sono a carico dell’apparato gastrointestinale e possono manifestarsi in circa il 4% dei soggetti che assumono acido acetilsalicilico come analgesico-antipiretico. Tale percentuale aumenta sensibilmente nei soggetti a rischio di disturbi gastrointestinali.
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Gli effetti indesiderati osservati più frequentemente sono a carico dell’apparato gastrointestinale e possono manifestarsi in circa il 4% dei soggetti che assumono [[acido acetilsalicilico]] come analgesico-antipiretico. Tale percentuale aumenta sensibilmente nei soggetti a rischio di disturbi gastrointestinali.
  
 
Questi disturbi possono essere parzialmente alleviati assumendo il medicinale a stomaco pieno. La maggior parte degli effetti indesiderati sono dipendenti sia dalla dose che dalla durata del trattamento.
 
Questi disturbi possono essere parzialmente alleviati assumendo il medicinale a stomaco pieno. La maggior parte degli effetti indesiderati sono dipendenti sia dalla dose che dalla durata del trattamento.
  
Gli  effetti  indesiderati  osservati  con l’acido  acetilsalicilico  sono  generalmente comuni agli altri FANS.
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Gli  effetti  indesiderati  osservati  con l’acido  acetilsalicilico  sono  generalmente comuni agli altri [[FANS]].
  
  
 
'''''Patologie del sistema emolinfopoietico'''''
 
'''''Patologie del sistema emolinfopoietico'''''
  
Prolungamento del tempo di sanguinamento, anemia da sanguinamento gastrointestinale, riduzione delle piastrine (trombocitopenia) in casi estremamente rari.
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Prolungamento del tempo di sanguinamento, [[anemia]] da sanguinamento gastrointestinale, riduzione delle piastrine ([[trombocitopenia]]) in casi estremamente rari.
  
 
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A seguito di [[emorragia]] può manifestarsi [[anemia]] acuta e cronica post- emorragica/sideropenica (dovuta, per esempio, a microemorragie occulte) con le relative alterazioni dei parametri di laboratorio ed i relativi segni e sintomi clinici come astenia, pallore e ipoperfusione.
''''''A seguito di emorragia può manifestarsi anemia acuta e cronica post- emorragica/sideropenica (dovuta, per esempio, a microemorragie occulte) con le relative alterazioni dei parametri di laboratorio ed i relativi segni e sintomi clinici come astenia, pallore e ipoperfusione.''''''
 
  
  
 
'''''Patologie del sistema nervoso'''''
 
'''''Patologie del sistema nervoso'''''
  
Cefalea, capogiro.
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[[Cefalea]], capogiro.
  
  
 
Raramente: sindrome di Reye (*)
 
Raramente: sindrome di Reye (*)
  
Da raramente a molto raramente: emorragia cerebrale, specialmente in pazienti con ipertensione non controllata e/o in terapia con anticoagulanti, che, in casi isolati, può risultare potenzialmente letale.
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Da raramente a molto raramente: [[emorragia]] cerebrale, specialmente in pazienti con [[ipertensione]] non controllata e/o in terapia con [[anticoagulanti]], che, in casi isolati, può risultare potenzialmente letale.
  
  
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'''''Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche'''''
 
'''''Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche'''''
  
Sindrome asmatica, rinite (rinorrea profusa), congestione nasale (associate a reazioni d’ipersensibilità).
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Sindrome [[asma]]tica, rinite (rinorrea profusa), congestione nasale (associate a reazioni d’ipersensibilità).
  
  
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'''''Patologie dell’occhio'''''
 
'''''Patologie dell’occhio'''''
  
Congiuntivite (associato a reazioni d’ipersensibilità)
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[[Congiuntivite]] (associato a reazioni d’ipersensibilità)
  
  
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Sanguinamento gastrointestinale (occulto),  disturbi gastrici, pirosi, dolore gastrointestinale, gengivorragia.
 
Sanguinamento gastrointestinale (occulto),  disturbi gastrici, pirosi, dolore gastrointestinale, gengivorragia.
  
Vomito, diarrea, nausea, dolore addominale crampiforme (associate a reazioni d’ipersensibilità).
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[[Vomito]], [[diarrea]], [[nausea]], dolore addominale crampiforme (associate a reazioni d’ipersensibilità).
  
Raramente: infiammazione gastrointestinale, erosione gastrointestinale, ulcerazione gastrointestinale, ematemesi (vomito di sangue o di materiale “a posta di caffè”), melena (emissione di feci nere, picee), esofagite.
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Raramente: infiammazione gastrointestinale, erosione gastrointestinale, ulcerazione gastrointestinale, ematemesi ([[vomito]] di sangue o di materiale “a posta di caffè”), melena (emissione di feci nere, picee), esofagite.
  
Molto raramente: ulcera gastrointestinale emorragica e/o perforazione gastrointestinale con i relativi segni e sintomi clinici ed alterazioni dei parametri di laboratorio.
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Molto raramente: [[ulcera]] gastrointestinale emorragica e/o perforazione gastrointestinale con i relativi segni e sintomi clinici ed alterazioni dei parametri di laboratorio.
  
  
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'''''Patologie della cute e dei tessuti sottocutanei'''''
 
'''''Patologie della cute e dei tessuti sottocutanei'''''
  
Eruzione cutanea, edema,orticaria, prurito, eritema, angioedema (associate a reazioni di ipersensibilità).
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Eruzione cutanea, [[edema]],[[orticaria]], [[prurito]], eritema, [[angioedema]] (associate a reazioni di ipersensibilità).
  
  
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(*) Sindrome di Reye (SdR)
 
(*) Sindrome di Reye (SdR)
  
La SdR si manifesta inizialmente con il vomito (persistente o ricorrente) e con altri segni di sofferenza encefalica di diversa entità: da svogliatezza, sonnolenza o alterazioni della personalità (irritabilità o aggressività) a disorientamento, confusione o delirio fino a convulsioni o perdita di coscienza. È da tener presente la variabilità del quadro clinico: anche il vomito può mancare o essere sostituito dalla diarrea.
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La SdR si manifesta inizialmente con il [[vomito]] (persistente o ricorrente) e con altri segni di sofferenza encefalica di diversa entità: da svogliatezza, sonnolenza o alterazioni della personalità (irritabilità o aggressività) a disorientamento, confusione o delirio fino a convulsioni o perdita di coscienza. È da tener presente la variabilità del quadro clinico: anche il [[vomito]] può mancare o essere sostituito dalla [[diarrea]].
  
Se questi sintomi insorgono nei giorni immediatamente successivi ad un episodio influenzale (o simil-influenzale o di varicella o ad un’altra infezione virale) durante il quale è stato somministrato acido acetilsalicilico o altri medicinali contenenti salicilati l’attenzione del medico deve immediatamente essere rivolta alla possibilità di una SdR.
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Se questi sintomi insorgono nei giorni immediatamente successivi ad un episodio [[influenza]]le (o simil-[[influenza]]le o di [[varicella]] o ad un’altra infezione virale) durante il quale è stato somministrato [[acido acetilsalicilico]] o altri medicinali contenenti salicilati l’attenzione del medico deve immediatamente essere rivolta alla possibilità di una SdR.
  
 
==4.9 SOVRADOSAGGIO==
 
==4.9 SOVRADOSAGGIO==
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La tossicità da salicilati (un dosaggio superiore ai 100 mg/kg/giorno per 2 giorni consecutivi può indurre tossicità) può essere la conseguenza di un’assunzione cronica di dosi eccessive, oppure di sovradosaggio acuto, potenzialmente pericoloso per la vita e che comprende anche l’ingestione accidentale nei bambini.
  
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L’avvelenamento&nbsp;'''cronico'''&nbsp;da salicilati può essere insidioso dal momento che i segni e i sintomi sono aspecifici. Una lieve intossicazione cronica da salicilati, o salicilismo, in genere si verifica unicamente in seguito a utilizzo ripetuto di dosi considerevoli. Tra i sintomi vi sono il capogiro, le [[vertigini]], il tinnito, la sordità, la sudorazione, la [[nausea]] e il [[vomito]], la [[cefalea]] e lo stato confusionale. Questi sintomi possono essere controllati riducendo il dosaggio. Il tinnito può manifestarsi a concentrazioni plasmatiche comprese tra i 150 e i 300 mcg /ml, mentre a concentrazioni superiori ai 300 mcg /ml si palesano eventi avversi più gravi.
  
La tossicità da salicilati (un dosaggio superiore ai 100 mg/kg/giorno per 2 giorni consecutivi può indurre tossicità) può essere la conseguenza di un’assunzione cronica di dosi eccessive, oppure di sovradosaggio acuto, potenzialmente pericoloso per la vita e che comprende anche l’ingestione accidentale nei bambini.
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La caratteristica principale dell'intossicazione&nbsp;'''acuta'''&nbsp;è una grave alterazione dell'equilibrio acido-base, che può variare con l'età e la gravità dell'intossicazione; la presentazione più comune, nel bambino, è l'acidosi metabolica. Non è possibile stimare la gravità dell'avvelenamento dalla sola concentrazione plasmatica; l'assorbimento dell’[[acido acetilsalicilico]] può essere ritardato a causa di uno svuotamento gastrico ridotto, della formazione di concrezioni nello stomaco, o in conseguenza dell'ingestione di preparati gastroresistenti. La gestione di un'intossicazione da [[acido acetilsalicilico]] è determinata dall’entità, dallo stadio e dai sintomi clinici di quest'ultima, e deve essere attuata secondo le tecniche convenzionali di gestione degli avvelenamenti. Le misure principali da adottare consistono nell'accelerazione dell’escrezione del farmaco e nel ripristino del metabolismo elettrolitico e acido-base.
  
L’avvelenamento '''cronico '''da salicilati può essere insidioso dal momento che i segni e i sintomi sono aspecifici. Una lieve intossicazione cronica da salicilati, o salicilismo, in genere si verifica unicamente in seguito a utilizzo ripetuto di dosi considerevoli. Tra i sintomi vi sono il capogiro, le vertigini, il tinnito, la sordità, la sudorazione, la nausea e il vomito, la cefalea e lo stato confusionale. Questi sintomi possono essere controllati riducendo il dosaggio. Il tinnito può manifestarsi a concentrazioni plasmatiche comprese tra i  150 e i  300 microgrammi/ml, mentre a concentrazioni superiori ai 300 microgrammi/ml si palesano eventi avversi più gravi.
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Per i complessi effetti fisiopatologici, connessi con l'avvelenamento da salicilati, i segni e sintomi/risultati delle indagini biochimiche e strumentali, possono comprendere:
  
  
La caratteristica principale dell'intossicazione '''acuta '''è una grave alterazione dell'equilibrio acido-base, che può variare con l'età e la gravità dell'intossicazione; la presentazione più comune, nel bambino, è l'acidosi metabolica. Non è possibile stimare la gravità dell'avvelenamento dalla sola concentrazione plasmatica; l'assorbimento dell’acido acetilsalicilico può essere ritardato a causa di uno svuotamento gastrico ridotto, della formazione di concrezioni nello stomaco, o in conseguenza dell'ingestione di preparati gastroresistenti.  La gestione di un'intossicazione da acido acetilsalicilico è determinata dall’entità, dallo stadio e dai sintomi clinici di quest'ultima, e deve essere attuata secondo le tecniche convenzionali di gestione degli avvelenamenti. Le misure principali da adottare consistono nell'accelerazione dell’escrezione del farmaco e nel ripristino del metabolismo elettrolitico e acido-base.
 
 
Per i complessi effetti fisiopatologici, connessi con l'avvelenamento da salicilati, i segni e sintomi/risultati delle indagini biochimiche e strumentali, possono comprendere:
 
  
 
{| class="wikitable"
 
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| '''''Segni e sintomi'''''
 
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| '''Risultati delle indagini biochimiche e strumentali'''
 
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| '''''Misure terapeutiche'''''
 
 
'''''Segni e sintomi'''''
 
 
 
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<center>'''''Risultati delle indagini biochimiche e strumentali'''''</center>
 
 
 
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'''''Misure terapeutiche'''''
 
 
 
 
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| '''INTOSSICAZIONE DA LIEVE A MODERATA'''
 
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'''INTOSSICAZIONE DA LIEVE A MODERATA'''
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| Lavanda gastrica, somministrazione ripetuta di carbone attivo, diuresi alcalina forzata
 
 
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Lavanda gastrica, somministrazione ripetuta di carbone attivo, diuresi alcalina forzata
 
 
 
 
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| Tachipnea, iperventilazione, alcalosi respiratoria
Tachipnea, iperventilazione, alcalosi respiratoria
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| Alcalemia, alcaluria
 
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| Gestione dei liquidi e degli elettroliti
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Alcalemia, alcaluria
 
 
 
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Gestione dei liquidi e degli elettroliti
 
 
 
 
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| Sudorazione
Sudorazione
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| [[Nausea]], [[vomito]], [[cefalea]], [[vertigini]]
Nausea, vomito, cefalea, vertigini
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| '''INTOSSICAZIONE DA MODERATA A GRAVE'''
 
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'''INTOSSICAZIONE DA MODERATA A GRAVE'''
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| Lavanda gastrica, somministrazione ripetuta di carbone attivo, diuresi alcalina forzata, emodialisi nei casi gravi
 
 
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Lavanda gastrica, somministrazione ripetuta di carbone attivo, diuresi alcalina forzata, emodialisi nei casi gravi
 
 
 
 
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| Alcalosi respiratoria con acidosi metabolica compensatoria,
Alcalosi respiratoria con acidosi metabolica compensatoria,
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| Acidemia, aciduria
 
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| Gestione dei liquidi e degli elettroliti
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Acidemia, aciduria
 
 
 
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Gestione dei liquidi e degli elettroliti
 
 
 
 
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| Iperpiressia
Iperpiressia
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| Gestione dei liquidi e degli elettroliti
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Gestione dei liquidi e degli elettroliti
 
 
 
 
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| Respiratori: variabili dall’iperventilazione ed [[edema]] polmonare non cardiogeno fino all’arresto respiratorio e asfissia
Respiratori: variabili dall’iperventilazione ed edema polmonare non cardiogeno fino all’arresto respiratorio e asfissia
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| Cardiovascolari: variabili dalle aritmie e [[ipotensione]] fino all’arresto cardiocircolatorio
Cardiovascolari: variabili dalle aritmie e ipotensione fino all’arresto cardiocircolatorio
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| Ad es. alterazione della pressione arteriosa, alterazione dell’ECG
 
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Ad es. alterazione della pressione arteriosa, alterazione dell’ECG
 
 
 
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| Perdita di liquidi e di elettroliti: disidratazione, dall’oliguria fino all’insufficienza renale
Perdita di liquidi e di elettroliti: disidratazione, dall’oliguria fino all’insufficienza renale
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| Ad es. ipokaliemia, iperna­triemia, iponatriemia, funzionalità renale alterata
 
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| Gestione dei liquidi e degli elettroliti
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Ad es. ipokaliemia, ipernatriemia, iponatriemia, funzionalità renale alterata
 
 
 
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Gestione dei liquidi e degli elettroliti
 
 
 
 
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| Alterazioni del metabolismo glucidico, cheto­si
 
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| Iperglicemia, ipoglicemia (specialmente nei bambini) Incrementati livelli dei chetoni
Alterazioni del metabolismo glucidico, chetosi
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Iperglicemia, ipoglicemia (specialmente nei bambini)
 
 
 
 
 
Incrementati livelli dei chetoni
 
 
 
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| Tinnito, sordità
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| Gastrointestinali: sanguinamento gastrointestinale, [[ulcera]] gastrica
Gastrointestinali: sanguinamentogastroint estinale, ulcera gastrica
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| Ematologici: coagulopatia, [[anemia]] sideropenica
Ematologici: coagulopatia, anemia sideropenica
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| Ad es. prolungamento del PT, ipoprotrombinemia
 
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Ad es. prolungamento del PT, ipoprotrombinemia
 
 
 
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| Neurologici: encefalopatia tossica e [[depressione]] del SNC con manifestazioni variabili dalla letargia e confusione fino al coma e alle convulsioni. [[Edema]] cerebrale.
Neurologici: encefalopatia tossica e depressione del SNC con manifestazioni variabili dalla letargia e confusione fino al coma e alle convulsioni. Edema cerebrale.
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| Epatici: danni epatici
Epatici: danni epatici
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| Aumento dei livelli degli enzimi epatici
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A dosaggi elevati possono comparire anche:
Aumento dei livelli degli enzimi epatici
 
  
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Alterazioni del gusto.
  
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Eruzioni cutanee ([[acne]]iformi, eritematose, scarlattiniformi, [[eczema]]toidi, desquamative, bollose, purpuriche), [[prurito]].
  
A dosaggi elevati possono comparire anche: Alterazioni del gusto.
+
Altri: [[congiuntivite]], anoressia, riduzione dell’acuita’ visiva, sonnolenza.
  
Eruzioni  cutanee  (acneiformi, eritematose, scarlattiniformi, eczematoidi, desquamative, bollose, purpuriche), prurito.
+
Raramente: [[anemia]] aplastica, [[agranulocitosi]], coagulazione intravascolare disseminata, pancitopenia, [[leucopenia]], trombicitopenia, eosinopenia, porpora, [[eosinofilia]] associata all’epatotossicita’ indotta dal farmaco, nefrotossicita’ (nefrite tubulo-interstiziale allergica), ematuria (presenza di sangue nelle urine).
  
Altri: congiuntivite, anoressia, riduzione dell’acuita’ visiva, sonnolenza. Raramente:    anemia    aplastica,    agranulocitosi,    coagulazione    intravascolare disseminata,  pancitopenia,  leucopenia,trombocitopenia,eosinopenia,  porpora, eosinofilia associata all’epatotossicita’ indotta dal farmaco, nefrotossicita’ (nefrite tubulo-interstiziale allergica),ematuria ( presenza di sangue nelle urine) .
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Reazioni allergiche acute conseguenti ad assunzione di [[acido acetilsalicilico]],possono essere trattate, se necessario, con somministrazione di [[adrenalina]], [[corticosteroidi]] e di un antistaminico.
 
 
Reazioni allergiche acute conseguenti ad assunzione di acidoacetilsalicilico, possono essere trattate, se necessario, con somministrazione di adrenalina, corticosteroidie di un antistaminico .
 
  
 
In caso di sovradosaggio contattare immediatamente un centro antiveleni o il più vicino ospedale.
 
In caso di sovradosaggio contattare immediatamente un centro antiveleni o il più vicino ospedale.
  
L’acido acetilsalicilico è dializzabile.
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L’[[acido acetilsalicilico]] è dializzabile.
  
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Aspirina 400 mg compresse effervescenti con vitamina C contiene [[acido ascorbico]]: Sono riportati in letteratura singoli casi di sovradosaggio acuto e cronico di '''[[acido ascorbico]]'''. Il sovradosaggio di [[acido ascorbico]] può provocare emolisi ossidativa nei pazienti con deficit dell’enzima glucosio-6-fosfato deidrogenasi, coagulazione intravascolare disseminata e livelli sierici e urinari di ossalati significativamente elevati. E’ stato dimostrato che livelli aumentati di ossalati danno luogo alla formazione di depositi di ossalato di calcio nei pazienti dializzati.
  
Aspirina 400 mg compresse effervescenti con vitamina C contiene acido ascorbico: Sono riportati in letteratura singoli casi di sovradosaggio acuto e cronico di '''acido ascorbico'''. Il sovradosaggio di acido ascorbico può provocare emolisi ossidativa nei pazienti con deficit dell’enzima glucosio-6-fosfato deidrogenasi, coagulazione intravascolare disseminata e livelli sierici e urinari di ossalati significativamente elevati. E’ stato dimostrato che livelli aumentati di ossalati danno luogo alla formazione di depositi di ossalato di calcio nei pazienti dializzati.
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Alte dosi di vitamina C possono causare depositi di ossalato di calcio, cristalluria di ossalato di calcio nei pazienti con predisposizione alla formazione di cristalli, nefropatia tubulo interstiziale e insufficienza renale acuta conseguente ai cristalli di ossalato di calcio.
  
Alte dosi di vitamina C possono causare depositi di ossalato di calcio, cristalluria di ossalato di calcio nei pazienti con predisposizione alla formazione di cristalli, nefropatia tubulo interstiziale e insufficienza renale acuta conseguente ai cristalli di ossalato di calcio.
 
  
 
'''DATA DI REVISIONE DEL TESTO:''' Maggio 2012
 
'''DATA DI REVISIONE DEL TESTO:''' Maggio 2012
 
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[[Category:Farmaci]]
 
[[Category:Farmaci]]

Versione attuale delle 04:38, 3 set 2014

Avvertenze.png
Questa voce ha solo scopo illustrativo e non sostituisce il parere di un medico: leggi le avvertenze.

1 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE

ASPIRINA 500 mg compresse

ASPIRINA 400 mg compresse effervescenti con vitamina C

2 COMPOSIZIONE

ASPIRINA 500 mg compresse adulti

Una compressa contiene:

Principio attivo: acido acetilsalicilico 500 mg


ASPIRINA 400 mg compresse effervescenti con vitamina C

Una compressa contiene: Principi attivi:


Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere il foglio illustrativo.

3 FORMA FARMACEUTICA

Compresse

Compresse effervescenti

4.1 INDICAZIONI

Terapia sintomatica degli stati febbrili e delle sindromi raffreddamento.

Trattamento sintomatico di mal di testa e di denti, nevralgie, dolori mestruali, dolori reumatici e muscolari.

4.2 POSOLOGIA

ASPIRINA 500 mg compresse adulti: 1-2 compresse come dose singola, ripetendo, se necessario, la dose ad intervalli di 4-8 ore fino a 2- 3 volte al giorno. Le compresse vanno sempre prese con acqua, tè, limonata, etc.


ASPIRINA 400 mg compresse effervescenti con vitamina C: 1-2 compresse come dose singola , ripetendo, se necessario, la dose ad intervalli di 4-8 ore fino a 3-4 volte al giorno. Aspirina C deve essere sempre sciolta prima dell'uso (1 compressa in mezzo bicchiere d'acqua).


L’uso del prodotto è riservato ai soli pazienti adulti.

Utilizzare sempre il dosaggio minimo efficace ed aumentarlo solo se non è sufficiente ad alleviare i sintomi (dolore e febbre) . Non superare le dosi consigliate: in particolare i pazienti anziani dovrebbero attenersi ai dosaggi minimi sopraindicati.

I soggetti maggiormente esposti al rischio di effetti indesiderati gravi, che possono usare il farmaco solo se prescritto dal medico, devono seguirne scrupolosamente le istruzioni (vedere paragrafo 4.4).

Usare il medicinale per il periodo più breve possibile.

Non assumere il prodotto per più di 3 – 5 giorni senza il parere del medico. Consultare il medico nel caso in cui i sintomi persistano.


Assumere il medicinale preferibilmente dopo i pasti principali o, comunque, a stomaco pieno.

4.3 CONTROINDICAZIONI

ASPIRINA compresse e ASPIRINA compresse effervescenti con vitamina C sono controindicate in caso di:

  • ipersensibilità ai principi attivi ( acido acetilsalicilico e acido ascorbico), ad altri analgesici (antidolorifici) / antipiretici (antifebbrili) / farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) o ad uno qualsiasi degli eccipienti;
  • ulcera gastroduodenale;
  • diatesi emorragica;
  • insufficienza renale, cardiaca o epatica gravi;
  • deficit della glucosio –6-fosfato deidrogenasi (G6PD/favismo);
  • trattamento concomitante con metotrexato (a dosi di 15 mg/settimana o più) o con warfarin (vedere paragrafo 4.5);
  • anamnesi di asma indotta dalla somministrazione di salicilati o sostanze ad attività simile, in particolare farmaci antinfiammatori non steroidei;
  • ultimo trimestre di gravidanza e allattamento (vedere paragrafo 4.6);
  • bambini e ragazzi di età inferiore a 16 anni.

4.4 AVVERTENZE E PRECAUZIONI

Reazioni di ipersensibilità

L’acido acetilsalicilico e gli altri FANS possono causare reazioni di ipersensibilità (compresi attacchi d’asma, rinite, angioedema o orticaria).

Il rischio è maggiore nei soggetti che già in passato hanno presentato una reazione di ipersensibilità dopo l’uso di questo tipo di farmaci (vedere paragrafo 4.3) e nei soggetti che presentano reazioni allergiche ad altre sostanze (es. reazioni cutanee, prurito, orticaria).

Nei soggetti con asma e/o rinite (con o senza poliposi nasale) e/o orticaria le reazioni possono essere più frequenti e gravi.

In rari casi le reazioni possono essere molto gravi e potenzialmente fatali.


Nei casi seguenti la somministrazione del farmaco richiede la prescrizione del medico dopo accurata valutazione del rapporto rischio/beneficio:

  • Soggetti a maggior rischio di reazioni di ipersensibilità (vedere sopra)
  • Soggetti a maggiore rischio di lesioni gastrointestinali

L’acido acetilsalicilico e gli altri FANS possono causare gravi effetti indesiderati a livello gastrointestinale (sanguinamento, ulcera, perforazione). Per tale motivo questi farmaci non devono essere usati dai soggetti affetti da ulcera gastrointestinale o sanguinamenti gastrointestinali. È prudente che ne evitino l’uso anche coloro che in passato hanno sofferto di ulcera gastrointestinale o sanguinamenti gastrointestinali. Il rischio di lesioni gastrointestinali è un effetto dose correlato, in quanto la gastrolesività è maggiore in soggetti che fanno un uso di dosi più elevate di acido acetilsalicilico. Anche i soggetti con abitudine all’assunzione di forti quantità di alcool sono maggiormente esposti al rischio di lesioni gastrointestinali (sanguinamenti in particolare).

  • Soggetti con compromissione della funzione renale o cardiaca o epatica: L’acido acetilsalicilico e gli altri FANS possono essere causa di una riduzione critica della funzione renale e di ritenzione idrica; il rischio è maggiore nei soggetti in trattamento con diuretici. Ciò può essere particolarmente pericoloso per gli anziani e per i soggetti con compromissione della funzione renale o cardiaca o epatica.
  • Età geriatrica (specialmente al di sopra dei 75 anni): Il rischio di effetti indesiderati gravi è maggiore nei soggetti in età geriatrica. I soggetti di età superiore ai 70 anni, soprattutto in presenza di terapie concomitanti, devono usare Aspirina solo dopo aver consultato il medico.

Aspirina non deve essere utilizzato nei bambini e nei ragazzi di età inferiore ai 16 anni (vedere paragrafo 4.3).

  • Soggetti con iperuricemia/gotta: L’acido acetilsalicilico può interferire con l’eliminazione dell’acido urico: alte dosi hanno un effetto uricosurico mentre dosi (molto) basse possono ridurne l’escrezione. Occorre inoltre considerare che l’acido acetilsalicilico e gli altri FANS possono mascherare i sintomi della gotta ritardandone la diagnosi. È anche possibile un effetto antagonista con i farmaci uricosurici (vedere paragrafo 4.5).
  • Soggetti con predisposizione alla nefrolitiasi calcio-ossalica (calcolosi renale) o con nefrolitiasi ricorrente: Aspirina compresse effervescenti con vitamina C: la vitamina C (acido ascorbico) deve essere usata con cautela da soggetti con predisposizione alla nefrolitiasi calcio-ossalica (calcolosi renale) o con nefrolitiasi ricorrente.
  • Associazione di farmaci non raccomandate o che richiedono precauzioni particolari o un aggiustamento del dosaggio. L’uso di acido acetilsalicilico in associazione ad alcuni farmaci può aumentare il rischio di effetti indesiderati gravi (vedere paragrafo 4.5).

Non usare l’acido acetilsalicilico insieme ad un altro FANS o, comunque, non usare più di un FANS per volta.


Fertilità

L’uso di acido acetilsalicilico come di qualsiasi farmaco inibitore della sintesi delle prostaglandine e della cicloossigenasi potrebbe interferire con la fertilità; di ciò devono essere informati i soggetti di sesso femminile ed in particolare le donne che hanno problemi di fertilità o che sono sottoposte ad indagini sulla fertilità.


Sodio

Aspirina compresse effervescenti. con Vitamina C contiene 933 mg di sodio per compressa: può non essere adatto per i soggetti che devono seguire una dieta a basso contenuto di sodio.


Se si deve essere sottoposti ad un intervento chirurgico (anche di piccola entità, ad esempio l’estrazione di un dente) e nei giorni precedenti si è fatto uso di acido acetilsalicilico o di un altro FANS occorre informarne il chirurgo per i possibili effetti sulla coagulazione.


Dato che l’acido acetilsalicilico può essere causa di sanguinamento gastrointestinale occorre tenerne conto nel caso fosse necessario eseguire una ricerca del sangue occulto.


Prima di somministrare un qualsiasi medicinale devono essere adottate tutte le precauzioni utili a prevenire reazioni indesiderate; particolarmente importante è l’esclusione di precedenti reazioni di ipersensibilità a questo o ad altri medicinali e l’esclusione delle altre controindicazioni o delle condizioni che possono esporre a rischio di effetti indesiderati potenzialmente gravi sopra riportate. In caso di dubbio consultare il proprio medico o farmacista.


Una imperfetta e protratta conservazione di Aspirina C può causare variazioni nella colorazione della compressa che di per sé non pregiudicano né l'attività né la tollerabilità del principio attivo.

In tale evenienza si consiglia comunque di chiedere la sostituzione della confezione in farmacia.

L'assunzione del prodotto deve avvenire a stomaco pieno.

4.5 INTERAZIONI

Associazioni controindicate (evitare l’uso concomitante –vedere paragrafo 4.3):

  • Metotrexato (dosi maggiori o uguali a 15 mg/settimana): aumento dei livelli plasmatici e della tossicità del metotrexato; il rischio di effetti tossici è maggiore se la funzione renale è compromessa.
  • Warfarin: grave aumento del rischio di emorragia per potenziamento dell’effetto anticoagulante.


Associazioni non raccomandate (l’uso concomitante dei due farmaci richiede la prescrizione del medico dopo accurata valutazione del rapporto rischio/beneficio- vedere paragrafo 4.4)

  • Antiaggreganti piastrinici: aumento del rischio di emorragia per somma dell’effetto antiaggregante.
  • Trombolitici o Anticoagulanti orali o parenterali: aumento del rischio di emorragia per potenziamento dell’effetto farmacologico.
  • FANS (uso topico escluso): aumento del rischio di effetti indesiderati gravi. Metotrexato (dosi inferiori a 15mg/settimana): l’aumento del rischio di effetti tossici (vedi sopra) deve essere considerato anche per il trattamento con Metotrexato a bassi dosaggi.
  • Inibitori selettivi del re-uptake della Serotonina (SSRI): incremento del rischio di sanguinamento dell’apparato gastrointestinale superiore a causa di un possibile effetto sinergico.


Associazioni che richiedono precauzioni particolari o un aggiustamento del dosaggio (l’uso concomitante dei due farmaci richiede la prescrizione del medico dopo accurata valutazione del rapporto rischio/beneficio - vedere paragrafo 4.4)

  • ACE-inibitori: riduzione dell’effetto ipotensivo; aumento del rischio di compromissione della funzione renale.
  • Acido Valproico: aumento dell’effetto dell’acido valproico (rischio di tossicità). Antiacidi: gli antiacidi assunti contemporaneamente ad altri farmaci possono ridurne l’assorbimento; l’escrezione di acido acetilsalicilico aumenta nelle urine alcalinizzate.
  • Antidiabetici (es: insulina e ipoglicemizzanti orali): aumento dell’effetto ipoglicemizzante; l’uso dell’acido acetilsalicilico nei soggetti in trattamento con antidiabetici deve tener conto del rischio di indurre ipoglicemia.
  • Digossina: aumento della concentrazione plasmatica di digossina per diminuzione dell’eliminazione renale.
  • Diuretici: aumento del rischio di nefrotossicità dell’acido acetilsalicilico e degli altri FANS; riduzione dell’effetto dei diuretici.
  • Acetazolamide: ridotta eliminazione di acetazolamide (rischio di tossicità). Fenitoina: aumento dell’effetto della fenitoina.
  • Corticosteroidi (esclusi quelli per uso topico e quelli impiegati per la terapia dell’insufficienza corticosurrenale):
    • aumento del rischio di lesioni gastrointestinali;
    • a causa dell’aumentata eliminazione dei salicilati indotta dai corticosteroidi si ha riduzione dei livelli plasmatici di salicilato. Per contro, dopo interruzione del trattamento corticosteroideo, si può verificare sovradosaggio di salicilati.
  • Metoclopramide: aumento dell’effetto dell’acido acetilsalicilico per incremento della velocità di assorbimento.
  • Uricosurici (es:probenecid, benzbromarone): diminuzione dell’effetto uricosurico.
  • Zafirlukast: aumento della concentrazione plasmatica di zafirlukast.
  • Deferoxamina
    • Aspirina compresse effervescenti con vitamina C: l’uso concomitante di acido ascorbico può determinare un’ aumentata tossicità tissutale del ferro specialmente a livello cardiaco e causare scompenso cardiaco.
    • Aspirina compresse effervescenti con Vitamina C contiene sistemi tampone che potrebbero ridurre gli effetti dell’ormone tiroideo Levotiroxina.


Alcool

La somma degli effetti dell’alcool e dell’acido acetilsalicilico provoca aumento del danno della mucosa gastrointestinale e prolungamento del tempo di sanguinamento.

È comunque opportuno non somministrare altri farmaci per via orale entro 1 o 2 ore dall’impiego del prodotto.

4.6 GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Gravidanza

L’inibizione della sintesi delle prostaglandine può influire negativamente sulla gravidanza e/o sullo sviluppo embrio/fetale. Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto e di malformazione cardiaca e di gastroschisi dopo l’uso di un inibitore della sintesi delle prostaglandine, nelle prime fasi della gravidanza.

Il rischio assoluto di malformazioni cardiache era aumentato da meno dell’1% fino a circa l’1,5%. È stato stimato che il rischio aumenta con la dose e la durata della terapia.

Negli animali la somministrazione di inibitori della sintesi di prostaglandine ha mostrato di provocare un aumento della perdita di pre e post-impianto e di mortalità embrio-fetale. Inoltre, un aumento di incidenza di varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare, è stato riportato in animali a cui erano stati somministrati inibitori di sintesi delle prostaglandine, durante il periodo organogenetico.

Durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza, l’acido acetilsalicilico non deve essere somministrato se non in caso di effettiva necessità. Qualora farmaci contenenti acido acetilsalicilico siano usati da una donna che cerca una gravidanza, o durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza, il trattamento dovrà essere il più breve possibile e la dose la più bassa possibile.

Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi di prostaglandine possono esporre:

il feto a :

  • tossicità cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare);
  • disfunzione renale, che può progredire ad insufficienza renale con oligo-idroamnios;

la madre e il nascituro, alla fine della gravidanza, a :

  • possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, un effetto antiaggregante che può manifestarsi anche a dosi molto basse ;
  • inibizione delle contrazioni uterine risultanti in ritardo o prolungamento del travaglio .

Conseguentemente, l’acido acetilsalicilico è controindicato durante il terzo trimestre di gravidanza.


Allattamento

Aspirina 500 mg compresse e ASPIRINA 400 mg compresse effervescenti con vitamina C sono controindicate durante l’allattamento (vedere paragrafo 4.3).

4.7 EFFETTI SUL GUIDARE/USARE MACCHINARI

A causa della possibile insorgenza di cefalea o vertigini, questo medicinale può compromettere la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari.

4.8 EFFETTI INDESIDERATI

Gli effetti indesiderati osservati più frequentemente sono a carico dell’apparato gastrointestinale e possono manifestarsi in circa il 4% dei soggetti che assumono acido acetilsalicilico come analgesico-antipiretico. Tale percentuale aumenta sensibilmente nei soggetti a rischio di disturbi gastrointestinali.

Questi disturbi possono essere parzialmente alleviati assumendo il medicinale a stomaco pieno. La maggior parte degli effetti indesiderati sono dipendenti sia dalla dose che dalla durata del trattamento.

Gli effetti indesiderati osservati con l’acido acetilsalicilico sono generalmente comuni agli altri FANS.


Patologie del sistema emolinfopoietico

Prolungamento del tempo di sanguinamento, anemia da sanguinamento gastrointestinale, riduzione delle piastrine (trombocitopenia) in casi estremamente rari.

A seguito di emorragia può manifestarsi anemia acuta e cronica post- emorragica/sideropenica (dovuta, per esempio, a microemorragie occulte) con le relative alterazioni dei parametri di laboratorio ed i relativi segni e sintomi clinici come astenia, pallore e ipoperfusione.


Patologie del sistema nervoso

Cefalea, capogiro.


Raramente: sindrome di Reye (*)

Da raramente a molto raramente: emorragia cerebrale, specialmente in pazienti con ipertensione non controllata e/o in terapia con anticoagulanti, che, in casi isolati, può risultare potenzialmente letale.


Patologie dell’orecchio e del labirinto

Tinnito (ronzio/fruscio/tintinnio/fischio auricolare).


Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche

Sindrome asmatica, rinite (rinorrea profusa), congestione nasale (associate a reazioni d’ipersensibilità).


Epistassi.


Patologie cardiache

Distress cardiorespiratorio (associato a reazioni d’ipersensibilità)


Patologie dell’occhio

Congiuntivite (associato a reazioni d’ipersensibilità)


Patologie gastrointestinali

Sanguinamento gastrointestinale (occulto), disturbi gastrici, pirosi, dolore gastrointestinale, gengivorragia.

Vomito, diarrea, nausea, dolore addominale crampiforme (associate a reazioni d’ipersensibilità).

Raramente: infiammazione gastrointestinale, erosione gastrointestinale, ulcerazione gastrointestinale, ematemesi (vomito di sangue o di materiale “a posta di caffè”), melena (emissione di feci nere, picee), esofagite.

Molto raramente: ulcera gastrointestinale emorragica e/o perforazione gastrointestinale con i relativi segni e sintomi clinici ed alterazioni dei parametri di laboratorio.


Patologie epatobiliari

Raramente: epatotossicità (lesione epatocellulare generalmente lieve e asintomatica) che si manifesta con un aumento delle transaminasi.


Patologie della cute e dei tessuti sottocutanei

Eruzione cutanea, edema,orticaria, prurito, eritema, angioedema (associate a reazioni di ipersensibilità).


Patologie renali ed urinarie

Alterazione della funzione renale (in presenza di condizioni di alterata emodinamica renale), sanguinamenti urogenitali.


Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione

Emorragie peri-operatorie, ematomi.


Disturbi del sistema immunitario

Raramente: shock anafilattico con le relative alterazioni dei parametri di laboratorio e manifestazioni cliniche.


(*) Sindrome di Reye (SdR)

La SdR si manifesta inizialmente con il vomito (persistente o ricorrente) e con altri segni di sofferenza encefalica di diversa entità: da svogliatezza, sonnolenza o alterazioni della personalità (irritabilità o aggressività) a disorientamento, confusione o delirio fino a convulsioni o perdita di coscienza. È da tener presente la variabilità del quadro clinico: anche il vomito può mancare o essere sostituito dalla diarrea.

Se questi sintomi insorgono nei giorni immediatamente successivi ad un episodio influenzale (o simil-influenzale o di varicella o ad un’altra infezione virale) durante il quale è stato somministrato acido acetilsalicilico o altri medicinali contenenti salicilati l’attenzione del medico deve immediatamente essere rivolta alla possibilità di una SdR.

4.9 SOVRADOSAGGIO

La tossicità da salicilati (un dosaggio superiore ai 100 mg/kg/giorno per 2 giorni consecutivi può indurre tossicità) può essere la conseguenza di un’assunzione cronica di dosi eccessive, oppure di sovradosaggio acuto, potenzialmente pericoloso per la vita e che comprende anche l’ingestione accidentale nei bambini.

L’avvelenamento cronico da salicilati può essere insidioso dal momento che i segni e i sintomi sono aspecifici. Una lieve intossicazione cronica da salicilati, o salicilismo, in genere si verifica unicamente in seguito a utilizzo ripetuto di dosi considerevoli. Tra i sintomi vi sono il capogiro, le vertigini, il tinnito, la sordità, la sudorazione, la nausea e il vomito, la cefalea e lo stato confusionale. Questi sintomi possono essere controllati riducendo il dosaggio. Il tinnito può manifestarsi a concentrazioni plasmatiche comprese tra i 150 e i 300 mcg /ml, mentre a concentrazioni superiori ai 300 mcg /ml si palesano eventi avversi più gravi.

La caratteristica principale dell'intossicazione acuta è una grave alterazione dell'equilibrio acido-base, che può variare con l'età e la gravità dell'intossicazione; la presentazione più comune, nel bambino, è l'acidosi metabolica. Non è possibile stimare la gravità dell'avvelenamento dalla sola concentrazione plasmatica; l'assorbimento dell’acido acetilsalicilico può essere ritardato a causa di uno svuotamento gastrico ridotto, della formazione di concrezioni nello stomaco, o in conseguenza dell'ingestione di preparati gastroresistenti. La gestione di un'intossicazione da acido acetilsalicilico è determinata dall’entità, dallo stadio e dai sintomi clinici di quest'ultima, e deve essere attuata secondo le tecniche convenzionali di gestione degli avvelenamenti. Le misure principali da adottare consistono nell'accelerazione dell’escrezione del farmaco e nel ripristino del metabolismo elettrolitico e acido-base.

Per i complessi effetti fisiopatologici, connessi con l'avvelenamento da salicilati, i segni e sintomi/risultati delle indagini biochimiche e strumentali, possono comprendere:


Segni e sintomi Risultati delle indagini biochimiche e strumentali Misure terapeutiche
INTOSSICAZIONE DA LIEVE A MODERATA   Lavanda gastrica, somministrazione ripetuta di carbone attivo, diuresi alcalina forzata
Tachipnea, iperventilazione, alcalosi respiratoria Alcalemia, alcaluria Gestione dei liquidi e degli elettroliti
Sudorazione    
Nausea, vomito, cefalea, vertigini    
INTOSSICAZIONE DA MODERATA A GRAVE   Lavanda gastrica, somministrazione ripetuta di carbone attivo, diuresi alcalina forzata, emodialisi nei casi gravi
Alcalosi respiratoria con acidosi metabolica compensatoria, Acidemia, aciduria Gestione dei liquidi e degli elettroliti
Iperpiressia   Gestione dei liquidi e degli elettroliti
Respiratori: variabili dall’iperventilazione ed edema polmonare non cardiogeno fino all’arresto respiratorio e asfissia    
Cardiovascolari: variabili dalle aritmie e ipotensione fino all’arresto cardiocircolatorio Ad es. alterazione della pressione arteriosa, alterazione dell’ECG  
Perdita di liquidi e di elettroliti: disidratazione, dall’oliguria fino all’insufficienza renale Ad es. ipokaliemia, iperna­triemia, iponatriemia, funzionalità renale alterata Gestione dei liquidi e degli elettroliti
Alterazioni del metabolismo glucidico, cheto­si Iperglicemia, ipoglicemia (specialmente nei bambini) Incrementati livelli dei chetoni  
Tinnito, sordità    
Gastrointestinali: sanguinamento gastrointestinale, ulcera gastrica    
Ematologici: coagulopatia, anemia sideropenica Ad es. prolungamento del PT, ipoprotrombinemia  
Neurologici: encefalopatia tossica e depressione del SNC con manifestazioni variabili dalla letargia e confusione fino al coma e alle convulsioni. Edema cerebrale.    
Epatici: danni epatici Aumento dei livelli degli enzimi epatici  

A dosaggi elevati possono comparire anche:

Alterazioni del gusto.

Eruzioni cutanee (acneiformi, eritematose, scarlattiniformi, eczematoidi, desquamative, bollose, purpuriche), prurito.

Altri: congiuntivite, anoressia, riduzione dell’acuita’ visiva, sonnolenza.

Raramente: anemia aplastica, agranulocitosi, coagulazione intravascolare disseminata, pancitopenia, leucopenia, trombicitopenia, eosinopenia, porpora, eosinofilia associata all’epatotossicita’ indotta dal farmaco, nefrotossicita’ (nefrite tubulo-interstiziale allergica), ematuria (presenza di sangue nelle urine).

Reazioni allergiche acute conseguenti ad assunzione di acido acetilsalicilico,possono essere trattate, se necessario, con somministrazione di adrenalina, corticosteroidi e di un antistaminico.

In caso di sovradosaggio contattare immediatamente un centro antiveleni o il più vicino ospedale.

L’acido acetilsalicilico è dializzabile.

Aspirina 400 mg compresse effervescenti con vitamina C contiene acido ascorbico: Sono riportati in letteratura singoli casi di sovradosaggio acuto e cronico di acido ascorbico. Il sovradosaggio di acido ascorbico può provocare emolisi ossidativa nei pazienti con deficit dell’enzima glucosio-6-fosfato deidrogenasi, coagulazione intravascolare disseminata e livelli sierici e urinari di ossalati significativamente elevati. E’ stato dimostrato che livelli aumentati di ossalati danno luogo alla formazione di depositi di ossalato di calcio nei pazienti dializzati.

Alte dosi di vitamina C possono causare depositi di ossalato di calcio, cristalluria di ossalato di calcio nei pazienti con predisposizione alla formazione di cristalli, nefropatia tubulo interstiziale e insufficienza renale acuta conseguente ai cristalli di ossalato di calcio.


DATA DI REVISIONE DEL TESTO: Maggio 2012 </div>