Differenze tra le versioni di "Azacitidina"

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Trattamento di pazienti adulti affetti dalle malattie indicate di seguito e che non  
 
Trattamento di pazienti adulti affetti dalle malattie indicate di seguito e che non  
 
possono sottoporsi a trapianto di midollo osseo:  
 
possono sottoporsi a trapianto di midollo osseo:  
*'''Sindromi mielodisplastiche''', ovvero un gruppo di malattie per cui il midollo osseo produce un numero insufficiente di globuli del sangue. In alcuni casi tali sindromi possono portare allo sviluppo di leucemia mieloide acuta (LMA), un tipo di cancro che colpisce particolari globuli  
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*'''Sindromi mielodisplastiche''', ovvero un gruppo di malattie per cui il midollo osseo produce un numero insufficiente di globuli del sangue. In alcuni casi tali sindromi possono portare allo sviluppo di leucemia mieloide acuta (LMA), un tipo di cancro che colpisce particolari globuli bianchi, le cellule mieloidi. Azacitidina viene usata nei pazienti con rischio da intermedio ad elevato di sviluppo di LMA o di morte;  
bianchi, le cellule mieloidi. Azacitidina viene usata nei pazienti con rischio da intermedio ad elevato di sviluppo di LMA o di morte;  
 
 
*Leucemia mielomonocitica cronica (LMMC), un tipo di cancro che colpisce particolari globuli bianchi, i monociti. Azacitidina viene usata qualora il midollo osseo sia composto per il 10-29% da cellule anormali e non produca un numero sufficiente di globuli bianchi;  
 
*Leucemia mielomonocitica cronica (LMMC), un tipo di cancro che colpisce particolari globuli bianchi, i monociti. Azacitidina viene usata qualora il midollo osseo sia composto per il 10-29% da cellule anormali e non produca un numero sufficiente di globuli bianchi;  
*Leucemia mieloide acuta (LMA) a seguito di sindrome mielodisplastica. Azacitidina viene usata solo qualora il midollo osseo sia composto per il 20-30% da cellule anormali.  
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*Leucemia mieloide acuta (LMA) a seguito di sindrome mielodisplastica. Azacitidina viene usata solo qualora il midollo osseo sia composto per il 20-30% da cellule anormali.
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==CONTROINDICAZIONI ==
 
==CONTROINDICAZIONI ==
 
L'Azacitidina non va usata nei pazienti che potrebbero essere ipersensibili (allergici) all’azacitidina, nei pazienti con cancro avanzato al fegato o nelle donne che allattano.  
 
L'Azacitidina non va usata nei pazienti che potrebbero essere ipersensibili (allergici) all’azacitidina, nei pazienti con cancro avanzato al fegato o nelle donne che allattano.  

Versione delle 22:26, 22 set 2013

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SPECIALITÀ

STRUTTURA

Azacitidina.jpg

MECCANISMO D’AZIONE

l'Azacitidina appartiene alla classe degli antimetaboliti. Essa è un analogo della citidina; ciò significa che viene incorporata nel materiale genetico delle cellule (RNA e DNA). Si pensa che essa agisca modificando il modo in cui la cellula attiva e disattiva i geni e anche interferendo con la produzione di nuovo RNA e DNA. Si ritiene che tali interventi correggano i problemi di maturazione e crescita dei nuovi globuli sanguigni nel midollo osseo che causano le sindromi mielodisplastiche e che uccidano le cellule cancerose nei casi di leucemia.

INDICAZIONI

Trattamento di pazienti adulti affetti dalle malattie indicate di seguito e che non possono sottoporsi a trapianto di midollo osseo:

  • Sindromi mielodisplastiche, ovvero un gruppo di malattie per cui il midollo osseo produce un numero insufficiente di globuli del sangue. In alcuni casi tali sindromi possono portare allo sviluppo di leucemia mieloide acuta (LMA), un tipo di cancro che colpisce particolari globuli bianchi, le cellule mieloidi. Azacitidina viene usata nei pazienti con rischio da intermedio ad elevato di sviluppo di LMA o di morte;
  • Leucemia mielomonocitica cronica (LMMC), un tipo di cancro che colpisce particolari globuli bianchi, i monociti. Azacitidina viene usata qualora il midollo osseo sia composto per il 10-29% da cellule anormali e non produca un numero sufficiente di globuli bianchi;
  • Leucemia mieloide acuta (LMA) a seguito di sindrome mielodisplastica. Azacitidina viene usata solo qualora il midollo osseo sia composto per il 20-30% da cellule anormali.

CONTROINDICAZIONI

L'Azacitidina non va usata nei pazienti che potrebbero essere ipersensibili (allergici) all’azacitidina, nei pazienti con cancro avanzato al fegato o nelle donne che allattano.

POSOLOGIA

Il trattamento con Azacitidina va iniziato e monitorato sotto la supervisione di un medico con esperienza in chemioterapia. Prima di iniziare il trattamento con Azacitidina ai pazienti vanno somministrati medicinali contro la nausea e il vomito.

La dose iniziale raccomandata di Azacitidina è di 75 mg per metro quadrato di superficie corporea (calcolata in base al peso e all’altezza del paziente) e va somministrata tramite iniezione sottocutanea nella parte superiore del braccio, nella coscia o nell’addome ogni giorno per una settimana, seguita da tre settimane senza trattamento. Tale periodo di quattro settimane costituisce un “ciclo”.

Il trattamento continua per almeno sei cicli e poi fino a che il paziente continua a trarne vantaggio. Prima di ogni ciclo vanno controllati fegati, reni e sangue. Qualora le conte ematiche scendano a valori troppo bassi oppure se nel paziente subentrano problemi ai reni, il trattamento successivo andrà differito oppure condotto ad una dose ridotta. I pazienti con gravi problemi al fegato vanno attentamente monitorati per l’eventuale insorgenza di effetti collaterali; in ogni caso l'Azacitidina non va usata nei pazienti con cancro avanzato del fegato.

AVVERTENZE

INTERAZIONI

EFFETTI COLLATERALI

Gli effetti collaterali più comuni (osservati in oltre il 60% dei pazienti trattati) sono reazioni a livello ematico che comprendono trombocitopenia (basse conte piastriniche), neutropenia (bassi livelli di neutrofili, un tipo di globuli bianchi) e leucopenia (basse conte dei globuli bianchi), effetti collaterali a carico dello stomaco e dell’intestino, comprendenti nausea e vomito, e reazioni nel sito dell’iniezione.

BIBLIOGRAFIA

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