Modifica di Dikirogen bustine

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Fruttosio, Myo-Inositolo, D-Chiro-Inositolo, Aroma arancio, Acidificante: Acido citrico, Manganese Pidolato, Antiagglomerante: biossido di silicio, Acido Folico

Dell’ inositolo, una volta considerato appartenente al complesso vitaminico del gruppo B, esistono diverse forme (isomeri) in natura, tra le quali la più rilevante è quella identificata con il nome di Myo-inositolo (MI): il fatto di aver osservato che questi possa essere sintetizzato dal nostro organismo ha però recentemente portato a declassificarlo come vitamina, e pertanto facente parte di una categoria a sé stante. Esistono inoltre una serie di altri isomeri naturali dell’inositolo, presenti comunque in quantità minime; quello più studiato e che ha dimostrato essere coinvolto in numerosi processi biologici è il D-Chiro-Inositolo (DCI).

Nel nostro organismo il DCI non può essere sintetizzato a partire dai precursori, ma può essere ottenuto per conversione (epimerizzazione) del MI, che verrebbe così “sottratto” all’organismo, e ciò giustifica l’importanza di somministrarli entrambi per esplicare un’azione sinergica. Come già sottolineato, le fonti di DCI sono piuttosto scarse, e pertanto eventuali carenze dello stesso possono sfociare in dismetabolismi connessi ad importanti situazioni patologiche, come ad esempio Diabete di tipo II, insulino-resistenza, Sindrome dell’Ovaio Policistico  

Uno degli effetti più conosciuti ed importanti del DCI è la sua azione come messaggero secondario del segnale di trasduzione dell’insulina, ottimizzandone l’azione a livello cellulare e recettoriale, contribuendo quindi a migliorare il quadro metabolico complessivo, sia in situazioni riconducibili a Diabete di tipo II (dove a seguito di una ridotta attività dell’epimerasi si ha come conseguenza finale un basso valore del rapporto DCI/MI in quanto vengono sintetizzate minor quantità di DCI), sia nei casi di insulino-resistenza. Quest’ultima, se non adeguatamente controllata, influisce in maniera negativa sul decorso della gravidanza aumentando il rischio di aborto spontaneo e di fallimenti di impianto post-transfer di embrioni nei trattamenti di PMA (procreazione medicalmente assistita).

E’ stata riscontrata inoltre una diretta correlazione tra la concentrazione di inositolo nel fluido follicolare ed un’elevata qualità degli ovociti. I dati presenti in letteratura hanno dimostrato come la supplementazione con DCI sia in grado di migliorare in maniera significativa sia la qualità degli ovociti che dell’embrione; altre evidenze scientifiche hanno poi messo in risalto come adeguate dosi di DCI siano in grado di ripristinare l’ovulazione spontanea con conseguente aumento della probabilità nel concepimento, sia da solo che in combinazione con gonadotropine.

Ulteriori lavori scientifici hanno documentato la capacità del DCI nel ripristinare una regolare ciclicità mestruale con ovulazione, in virtù della quale viene spesso inserito come coadiuvante nei protocolli di iperstimolazione ovarica controllata.

L’integrazione con DCI è da considerarsi infine opzione realistica per il trattamento della sindrome metabolica nelle donne in menopausa.

escludano attivamente la possibilità, assumano regolarmente almeno 400 µg al giorno di acido folico per ridurre il rischio di difetti congeniti ([[spina bifida]]).

 

L’integrazione con Mn amplifica gli effetti esplicati dal DCI sul metabolismo degli zuccheri e quindi può migliorare la sindrome metabolica associata a PCOS.

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