Ivabradina

Da Wikifarmaco.

SPECIALITÀ

STRUTTURA

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MECCANISMO D’AZIONE

Ivabradina agisce riducendo la frequenza cardiaca, questo avviene grazie all'inibizione selettiva dei correnti If nel nodo seno-atriale che svolgono la funzione di un “pacemaker” controllando le contrazioni del cuore e regolando la frequenza cardiaca

INDICAZIONI

Trattamento sintomatico dell’angina pectoris cronica stabile in pazienti con normale ritmo sinusale, che abbiano una controindicazione o un’intolleranza ai betabloccanti. Oppure può essere usato in associazione ai betabloccanti (per esempio atenololo, bisoprololo, metoprololo) nei pazienti non adeguatamente controllati con una dose ottimale di betabloccante e la cui frequenza cardiaca sia > 60 bpm.

CONTROINDICAZIONI

POSOLOGIA

5 mg due volte al giorno , mattina e sera, durante i pasti.

La dose può essere poi aumentata a 7,5 mg o diminuita a 2,5 mg due volte al giorno in base al battito cardiaco del paziente.

Se il battito cardiaco è compreso tra 50 e 60 battiti al minuto, si deve mantenere la dose di 5 mg al giorno.

Se la frequenza cardiaca rimane inferiore a 50 battiti al minuto il farmaco va sospeso

AVVERTENZE

INTERAZIONI

EFFETTI COLLATERALI

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