Levofloxacina

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SPECIALITÀ

STRUTTURA

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MECCANISMO D’AZIONE

L levofloxacina è un fluorochinolone, appartiene ai chinoloni di terza generazione in quanto sono caratterizzati di uno spettro d’azione più ampio rispetto ai chinoloni di seconda generazione che include oltre ai batteri gram - parecchi batteri gram +. la levofloxacina a differenza dei chinoloni di prima generazione che sono esclusivamente urninari è considerata un chinolone sistemico essendo dotata di un’ottima diffusione tissutale.

I Chinoloni sono agenti antibatterici di sintesi ad azione battericida. I loro bersagli sono l’enzima batterico DNA girasi e la Topoisomerasi IV.

L’inibizione della DNA girasi da parte dei Chinoloni specialmente nei batteri Gram-negativi comporta la perdita da parte del batterio della capacità di replicazione del DNA, infatti la girasi effettua un taglio sulla doppia elica del DNA, fondamentale al fine di consentirne la replicazione o la trascrizione.

La topoisomerasi IV invece rappresenta il principale bersaglio dei chinoloni nei batteri Gram +. Essa separa le molecole di DNA figlie prodotte in seguito alla sua duplicazione, i Chinoloni bloccano questa separazione.

Le cellule eucariotiche (Mammiferi) non contengono ne DNA girasi e ne DNA topoisomerasi IV , ma un enzima simile chiamata DNA topoisomerasi II. I chinoloni dimostrano di avere bassa affinità per questa isoforma a dosaggi terapeutici.

INDICAZIONI

Trattamento delle infezioni sostenute da germi sensibili alla levofloxacina, come:

  • Infezioni delle vie respiratorie (Sinusite batterica acuta, casi acuti di bronchite cronica o polmonite)
  • Infezioni complicate del tratto urinario
  • Prostatite
  • Infezioni della pelle e dei tessuti molli

CONTROINDICAZIONI

  • Ipersensibilità alla levofloxacina oppure ad altri chinoloni.
  • La levofloxacina non deve essere usata in pazienti con affezioni tendinee insorte dopo un precedente uso di chinoloni.
  • Pazienti epilettici.
  • Gravidanza e allattamento.
  • Bambini o adolescenti in fase di crescita.

POSOLOGIA

250 mg a 1000 mg al giorno in base al tipo d'infezione, durante o lontano dai pasti. Nei pazienti con ridotta funzione renale la dose deve essere aggiustata

EMIVITA

6-8 ore

LEGAME CON LE PROTEINE PLASMATICHE (%)

24-38

AVVERTENZE

INTERAZIONI

EFFETTI COLLATERALI

  • Raramente tendinite che coinvolge nella maggior parte dei casi il tendine di Achille, e ancora più raramente la rottura atraumatica del tendine, che sembra essere maggiore nei pazienti anziani e in pazienti trattati contemporaneamente con corticosteroidi.

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