Differenze tra le versioni di "Stronzio ranelato"

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Trattamento (a lungo termine) dell'osteoporosi postmenopausale per ridurre il rischio di fratture vertebrali e dell'anca
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Il '''ranelato di stronzio''' è stato autorizzato nell'Unione europea nel 2004 per il trattamento dell’osteoporosi nelle donne in postmenopausa per ridurre il rischio di fratture vertebrali  
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Nel 2012, la sua autorizzazione è stata estesa per includere il trattamento dell'osteoporosi negli uomini ad aumentato rischio di fratture.
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'''Nel marzo 2012''', a seguito di preoccupazioni sui rischi di tromboembolismo venoso (TEV cioè di formazione di coaguli di sangue nelle vene) e gravi reazioni allergiche cutanee. l'EMA ha raccomandato che il farmaco non deve essere usato in pazienti con TEV o con una storia di tromboembolismo venoso, così come nei pazienti che sono temporaneamente o definitivamente immobilizzati.
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'''Nell'aprile 2013''' la EMA ha raccomandato un'ulterior restrizione nell'uso di ranelato di stronzio, a seguito di una valutazione dei dati che mostrano un aumento rischio d'infarto cardiaco rispetto al placebo: '''Il ranelato di stronzio dovrebbe essere utilizzato solo per il trattamento dell’osteoporosi GRAVE in donne in postmenopausa ad alto rischio di fratture e di osteoporosi Grave negli uomini ad aumentato rischio di fratture'''
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==CONTROINDICAZIONI ==
 
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Versione delle 16:15, 24 lug 2013

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SPECIALITÀ

STRUTTURA

Stronzio ranelato.jpg

MECCANISMO D’AZIONE

L'osteoporosi è definita come una densità minerale ossea della colonna vertebrale o dell'anca (BMD), che è inferiore di 2.5 o più deviazioni standard rispetto al valore medio di un giovane adulto (T score < -2.5 DS).

Il ranelato di stronzio possiede una duplice azione:

  • Aumenta la differenziazione e l'attività degli osteoblasti (osteoblasti sono cellule responsabili della formazione ossea)
  • Diminuisce il riassorbimento osseo riducendo la differenziazione degli osteoclasti e la loro attività di riassorbimento. (osteoclasti sono cellule deputate al riassorbimento dell'osso)

Questo determina un riequilibrio del turnover osseo a favore della sua formazione.

INDICAZIONI

Il ranelato di stronzio è stato autorizzato nell'Unione europea nel 2004 per il trattamento dell’osteoporosi nelle donne in postmenopausa per ridurre il rischio di fratture vertebrali e dell'anca. Nel 2012, la sua autorizzazione è stata estesa per includere il trattamento dell'osteoporosi negli uomini ad aumentato rischio di fratture.

Nel marzo 2012, a seguito di preoccupazioni sui rischi di tromboembolismo venoso (TEV cioè di formazione di coaguli di sangue nelle vene) e gravi reazioni allergiche cutanee. l'EMA ha raccomandato che il farmaco non deve essere usato in pazienti con TEV o con una storia di tromboembolismo venoso, così come nei pazienti che sono temporaneamente o definitivamente immobilizzati.

Nell'aprile 2013 la EMA ha raccomandato un'ulterior restrizione nell'uso di ranelato di stronzio, a seguito di una valutazione dei dati che mostrano un aumento rischio d'infarto cardiaco rispetto al placebo: Il ranelato di stronzio dovrebbe essere utilizzato solo per il trattamento dell’osteoporosi GRAVE in donne in postmenopausa ad alto rischio di fratture e di osteoporosi Grave negli uomini ad aumentato rischio di fratture

CONTROINDICAZIONI

POSOLOGIA

2 gr al giorno, da assumere lontano dal cibo, la sera al momento di coricarsi, almeno due ore dopo la cena (latte e Ca interferiscono con l'assorbimento). Non viene metabolizzato dal fegato, non richiede variazioni di dosaggio in caso di insufficienza renale lieve o moderata.

AVVERTENZE

INTERAZIONI

EFFETTI COLLATERALI

Nausea e diarrea; mal di testa e irritazione cutanea. Il trattamento è stato associato ad incremento di incidenza di tromboembolia venosa (TEV)

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