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Indice
SPECIALITÀ[modifica]
- Sebivo 28CPR RIV 600MG Riassunto EMA , monografia
STRUTTURA[modifica]
MECCANISMO D’AZIONE[modifica]
Analogo della Timina, blocca la DNA polimerasi e quindi la replicazione del virus dell'epatite B, ciò comporta un minore danno al fegato e un miglioramento della funzione del fegato.
INDICAZIONI[modifica]
Trattamento dell’epatite cronica B (HBV) in pazienti adulti con malattia epatica compensata ed evidenza di replicazione virale attiva ed evidenza istologica di infiammazione attiva e/o fibrosi.
CONTROINDICAZIONI[modifica]
Ipersensibilità al principio attivo
POSOLOGIA[modifica]
La dose raccomandata è di una compressa da 600 mg una volta al giorno per un tempo da definirsi in base alla gravità.. La compressa può essere assunta con o senza cibo. Deve essere ingerita intera con un po’ d’acqua.
AVVERTENZE[modifica]
Si può usare in gravidanza.[1]
INTERAZIONI[modifica]
Poiché la telbivudina viene eliminata principalmente per escrezione renale, la co-somministrazione di Telbivudina con sostanze che influiscono sulla funzione renale (come aminoglicosidi, diuretici dell’ansa, composti del platino, vancomicina, amfotericina B) può alterare le concentrazioni plasmatiche della telbivudina e/o della sostanza somministrata congiuntamente. L’associazione della telbivudina con questi medicinali deve essere usata con cautela.
Uno studio clinico che valutava la combinazione di telbivudina, 600 mg al giorno, e interferone alfa-2a pegilato, 180 mcg una volta alla settimana somministrato per via sottocutanea, ha mostrato che questa combinazione è associata ad un aumento del rischio di sviluppare neuropatia periferica.
Telbivudina non è un substrato, un inibitore o un induttore del sistema enzimatico del citocromo P450 (CYP450). Pertanto, per Sebivo il potenziale di interazioni farmacologiche mediate dal CYP450 è basso.
EFFETTI COLLATERALI[modifica]
Comuni (possono manifestarsi in almeno 1 persona su 10)
- Capogiri, cefalea
- Tosse
- Diarrea, nausea, mal di stomaco (dolore addominale)
- Eruzione cutanea
- Stanchezza (affaticamento)
- Risultati degli esami del sangue che mostrano livelli più elevati di alcuni enzimi del fegato (es. ALT, AST), amilasi, lipasi o creatinchinasi
Non comuni (possono manifestarsi in almeno 1 persona su 100)
- Dolore alle articolazioni
- Persistente debolezza muscolare o dolore muscolare (miopatia/miosite), crampi muscolari
- Dolore alla schiena, al collo e al fianco
- Intorpidimento, formicolio, dolore e/o sensazione di bruciore alle braccia e/o alle gambe o attorno alla bocca
- Dolore nella parte bassa della schiena o all’anca che può irradiarsi nella gamba (sciatica)
- Disturbi del gusto
- Sensazione di malessere
Rari (possono manifestarsi in almeno 1 persona su 1.000)
- Eccesso di acido lattico nel sangue (acidosi lattica)
- Danno muscolare (rabdomiolisi)
Effetti indesiderati gravi:
- Persistente debolezza muscolare o dolore muscolare
- Intorpidimento, formicolio, dolore e/o sensazione di bruciore alle braccia e/o alle gambe