Adalimumab

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SPECIALITÀ

MECCANISMO D’AZIONE

Adalimumab, è un anticorpo monoclonale. Un anticorpo monoclonale è un anticorpo concepito per riconoscere una struttura specifica (detta antigene) presente nell’organismo e legarsi ad essa. Adalimumab è stato concepito per legarsi a un messaggero chimico presente nell’organismo denominato fattore di necrosi tumorale alfa (TNF-α).

Adalimumab si lega selettivamente al TNF-α e ne neutralizza la funzione biologica bloccando la sua interazione con i recettori del TNF-α di membrana cellulare, p55 e p75.

Bloccando il TNF-α, adalimumab riduce l’infiammazione e altri sintomi di malattie come l'artrite psoriasica, l'artrite reumatoide, morbo di crohn ecc.

INDICAZIONI

  • Trattamento da solo o in combinazione con il Metotrexato dell'artrite reumatoide attiva di grado da moderato a grave.
  • Trattamento da solo o in combinazione con il Metotrexato per il trattamento dell’artrite giovanile poliarticolare idiopatica, in adolescenti di età compresa tra 13 e 17 anni.
  • Trattamento da solo o in combinazione con farmaci antireumatici modificanti la malattia (DMARDs) dell’artrite psoriasica attiva e progressiva in soggetti adulti quando la risposta a precedenti trattamenti con farmaci antireumatici modificanti la malattia (DMARDs) è stata inadeguata.
  • Trattamento dei pazienti adulti affetti da spondilite anchilosante attiva grave in cui la risposta alla terapia convenzionale non è risultata adeguata.
  • Indicato per ridurre i segni ed i sintomi e di indurre e mantenere la remissione clinica del morbo di Crohn attivo grave, in pazienti che non rispondono piu' o risultano intolleranti all'Infliximab
  • trattamento dei pazienti adulti con psoriasi a placche cronica da moderata a grave, nei pazienti adulti che non hanno risposto, o che presentano controindicazioni o che sono risultati intolleranti ad altre terapie sistemiche, tra cui il trattamento a base di ciclosporina, metotrexato o PUVA.

CONTROINDICAZIONI

  • Ipersensibilità (allergia) al farmaco
  • Pazienti affetti da tubercolosi attiva o altre gravi infezioni
  • Pazienti affetti da insufficienza cardiaca da moderata a grave.

POSOLOGIA

Adalimumab viene somministrato con iniezione sottocute

  • Adulti: la dose raccomandata è di 40 mg ogni due settimane.
    • Morbo di Crohn e psoriasi: si somministra una dose iniziale (di induzione) di 80 mg e a seguire, una settimana dopo, una dose di 40 mg ogni due settimane (dose di mantenimento).
    • Colite ulcerosa: le prime due dosi sono di 160 mg e di 80 mg somministrate con un intervallo di due settimane l’una dall’altra, seguite da una dose di 40 mg ogni due settimane.


  • Bambini
    • Artrite idiopatica giovanile poliarticolare (Bambini di età compresa fra i due e i 12 anni): la dose raccomandata è di 24 mg per metro quadrato di superficie corporea (calcolata in base al peso e all’altezza del paziente), fino a una dose massima di 20 mg per i bambini con meno di quattro anni e di 40 mg per i bambini di età compresa fra i quattro e i 12 anni, somministrata ogni due settimane.
    • Artrite idiopatica giovanile poliarticolare(Adolescenti di età compresa tra i 13 e i 17 anni): la dose è di 40 mg ogni due settimane.
    • Morbo di Crohn (bambini e adolescenti di età compresa tra i sei e i 17 anni): la dose di induzione abituale è di 80 mg seguita, due settimane dopo, da 40 mg ogni due settimane nei bambini il cui peso sia di almeno 40 kg. Queste dosi vanno dimezzate nei pazienti di peso inferiore a 40 kg, sebbene la dose e la frequenza possano essere aumentate in determinate circostanze.

AVVERTENZE

INTERAZIONI

  • Abatacept: Aumentato rischio di gravi infezioni
  • Anakinra: Aumentato rischio di gravi infezion
  • Vaccini vivi: Evitare l'uso con Adalimumab

EFFETTI COLLATERALI

Gli effetti indesiderati più comuni (osservati in più del 10% dei pazienti): Infezioni dell’apparato respiratorio, leucopenia (basso numero di globuli bianchi), anemia, Iperlipidemia (aumento del livello di lipidi nel sangue), mal di testa, dolore addominale, nausea e vomito, eruzione cutanea, dolori muscoloscheletrici, reazioni nel sito di iniezione (incluso arrossamento) e aumento dei livelli degli enzimi epatici.

LINK CORRELATI

BIBLIOGRAFIA