Azarga

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AZARGA contiene due principi attivi, brinzolamie e timololo, che agiscono insieme per ridurre la pressione all'interno dell'occhio.

AZARGA è usato per il trattamento della pressione elevata negli occhi, anche chiamata glaucoma o ipertensione oculare, in pazienti di età superiore ai 18 anni e nei quali la pressione elevata negli occhi non può essere controllata efficacemente da una sola medicina.

1 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE

AZARGA 10 MG/ML + 5 MG/ML COLLIRIO, SOSPENSIONE

2 COMPOSIZIONE

Un ml di sospensione contiene 10 mg di brinzolamide e 5 mg di timololo (come timololo maleato).

Eccipienti: Un ml di sospensione contiene 0,10 mg di benzalconio cloruro.

Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere il foglio illustrativo.

3 FORMA FARMACEUTICA

Collirio, sospensione (collirio)

Sospensione uniforme da bianca a biancastra, pH 7,2 (circa).

4.1 INDICAZIONI

Riduzione della pressione intraoculare (PIO) in pazienti adulti con glaucoma ad angolo aperto o ipertensione oculare per i quali la monoterapia produce una riduzione della PIO insufficiente (vedere paragrafo 5.1).

4.2 POSOLOGIA

Uso negli adulti, inclusi gli anziani

Il dosaggio è di una goccia di AZARGA nel sacco congiuntivale dello/gli occhio/i affetto/i due volte al giorno.


L’assorbimento sistemico viene ridotto occludendo il condotto naso lacrimale o abbassando la palpebra per 2 minuti. In questo modo si può ottenere la riduzione degli effetti indesiderati sistemici e l’aumento dell’attività locale.


Se viene usato più di un medicinale topico oftalmico, i medicinali devono essere somministrati singolarmente a distanza di almeno 5 minuti.


Se si salta una dose, proseguire il trattamento con la dose successiva come programmato. La dose non dovrà essere superiore ad una goccia due volte al giorno per occhio affetto.


Quando AZARGA viene usato in sostituzione di un altro prodotto oftalmico antiglaucoma, si deve interrompere la somministrazione dell’altro prodotto ed iniziare la terapia con AZARGA il giorno successivo.


Pazienti Pediatrici

L’uso di AZARGA non è raccomandato nei bambini al di sotto dei 18 anni di età a causa della mancanza di dati sulla sicurezza e sull’efficacia.


Uso in pazienti con insufficienza epatica e renale

Non sono stati condotti studi con AZARGA o colliri contenenti timololo 5 mg/ml in pazienti con insufficienza epatica o renale. Non è necessaria alcuna modifica del dosaggio in pazienti con insufficienza epatica o in pazienti con insufficienza renale da lieve a moderata.


AZARGA non è stato studiato in pazienti con insufficienza renale grave (clearance della creatinina <30 ml/min) o in pazienti con acidosi ipercloremica. Poiché la brinzolamide ed il suo metabolita principale sono escreti in modo predominante dal rene, AZARGA è controindicato in pazienti con insufficienza renale grave (vedere paragrafo 4.3).


Modo di Somministrazione

Per uso oculare.

Informare i pazienti di agitare bene il flacone prima dell’uso.


Per impedire la contaminazione della punta del flacone contagocce e della soluzione, si deve porre attenzione a non toccare le palpebre, le aree circostanti o altre superfici con la punta contagocce del flacone. Informare i pazienti di conservare il flacone ben chiuso quando non lo si utilizza.

4.3 CONTROINDICAZIONI

Ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

Ipersensibilità ad altri betabloccanti

Ipersensibilità alle sulfonamidi (vedere paragrafo 4.4.)

Malattia reattiva delle vie aeree, inclusi asma bronchiale e un'anamnesi di asma bronchiale, pneumopatia ostruttiva cronica grave.

Bradicardia sinusale, sindrome del seno malato, blocco seno-atriale, blocco atrioventricolare di secondo o terzo grado non controllato con pace-maker. Insufficienza cardiaca manifesta o shock cardiogeno.

Rinite allergica grave

Acidosi ipercloremica (vedere paragrafo 4.2).

Insufficienza renale grave.

4.4 AVVERTENZE E PRECAUZIONI

Effetti sistemici

Come altre sostanze oftalmiche per applicazione topica, la brinzolamide e il timololo vengono assorbiti per via sistemica. A causa della componente beta-adrenergica del timololo, possono verificarsi gli stessi tipi di reazioni avverse cardiovascolari, polmonari ed altre reazioni indesiderate osservate con le sostanze beta-bloccanti adrenergiche somministrate per via sistemica. L’incidenza di ADR sistemiche dopo somministrazione oftalmica topica è inferiore rispetto a quella rilevata dopo somministrazione sistemica. Per ridurre l’assorbimento sistemico vedere paragrafo 4.2.


Patologie Cardiache

In pazienti con malattie cardiovascolari (per esempio cardiopatia coronarica, angina di Prinzmetal e insufficienza cardiaca) ed ipotensione, la terapia con i betabloccanti deve essere valutata criticamente e deve essere presa in considerazione la terapia con altri principi attivi. In pazienti con malattie cardiovascolari devono essere monitorati segnali di peggioramento di tali malattie e reazioni indesiderate.

A causa dell’effetto negativo sul tempo di conduzione, i betabloccanti devono essere somministrati con cautela in pazienti con blocco cardiaco di primo grado.


Disturbi vascolari

I pazienti con gravi alterazioni/disturbi circolatori periferici (per esempio gravi forme di malattia di Raynauld o di sindrome di Raynauld) devono essere trattati con cautela.

I betabloccanti possono anche mascherare i segni dell’ipertiroidismo.


Patologie respiratorie

Sono state riportate reazioni respiratorie, inclusa morte dovuta a broncospasmo in pazienti con asma, a seguito della somministrazione di alcuni betabloccanti oftalmici.

In pazienti con malattia polmonare ostruttiva cronica da lieve a moderata AZARGA deve essere usato con cautela e solo se il beneficio potenziale supera il rischio potenziale.


Ipoglicemia/diabete

I betabloccanti devono essere somministrati con cautela in pazienti soggetti ad ipoglicemia spontanea o in pazienti affetti da diabete labile, in quanto i betabloccanti possono mascherare i segni ed i sintomi dell’ipoglicemia acuta.


Disturbi dell’equilibrio acido/base

AZARGA contiene brinzolamide, una sulfonamide. Con la somministrazione per via topica possono verificarsi gli stessi tipi di effetti indesiderati che sono attribuibili alle sulfonamidi.

Disturbi dell’equilibrio acido/base sono stati riportati con l’uso orale di inibitori dell’anidrasi carbonica. Sospendere l’uso di questo medicinale, se si osservano segni di reazioni gravi o di ipersensibilità.


Prontezza mentale

Gli inibitori dell’anidrasi carbonica orali possono pregiudicare la capacità di svolgere compiti che richiedano prontezza mentale o coordinazione fisica in pazienti anziani. AZARGA è assorbito a livello sistemico e quindi questo può accadere in seguito a somministrazione topica.


Reazioni anafilattiche

Durante l’assunzione di beta-bloccanti, i pazienti con un’anamnesi di atopia o di reazione anafilattica grave ad una pluralità di allergeni possono essere più reattivi al contatto ripetuto con tali allergeni e possono non rispondere alle dosi usuali di adrenalina impiegate per il trattamento di reazioni anafilattiche.


Distacco di coroide

È stato riportato distacco di coroide in seguito a somministrazione di terapia per la riduzione della produzione di umore acqueo (per esempio timololo, acetazolamide) dopo procedure filtranti.


Anestesia chirurgica

La preparazioni oftalmologiche betabloccanti possono bloccare gli effetti sistemici beta- agonisti per esempio dell’adrenalina. L’anestesiologo deve essere informato quando il paziente sta assumendo timololo.


Terapia concomitante

L’effetto sulla pressione intra-oculare o gli effetti sistemici noti dei betabloccanti possono essere potenziati quando il timololo viene somministrato a pazienti che ricevono già un agente beta-bloccante sistemico. La risposta di tali pazienti deve essere attentamente monitorata. L’uso topico di due agenti betabloccanti adrenergici non è raccomandato (v. paragrafo 4.5).


In pazienti in terapia con AZARGA e un inibitore dell’anidrasi carbonica per via orale potrebbero manifestarsi effetti additivi sugli effetti sistemici noti degli inibitori dell’anidrasi carbonica. La somministrazione concomitante di AZARGA e inibitori dell’anidrasi carbonica per via orale non è stata studiata e non è raccomandata (vedere paragrafo 4.5).


Effetti oculari

Esiste una esperienza limitata con AZARGA nel trattamento di pazienti con glaucoma pseudoesfoliativo o pigmentario. Si deve prestare attenzione nel trattare questi pazienti ed è raccomandato monitorare strettamente la PIO.

AZARGA non è stato studiato in pazienti con glaucoma ad angolo stretto e il suo utilizzo non è raccomandato in questi pazienti.

I betabloccanti oftalmici possono causare secchezza degli occhi. I pazienti con malattia corneale devono essere trattati con cautela.

Il possibile ruolo della brinzolamide sulla funzione dell’endotelio corneale di pazienti con cornee compromesse (in particolare in pazienti con bassa conta cellulare endoteliale) non è stato studiato. Non sono stati studiati in modo specifico pazienti portatori di lenti a contatto e, in questi pazienti, è raccomandato un attento monitoraggio durante l’uso di brinzolamide, poiché gli inibitori dell’anidrasi carbonica possono alterare l’idratazione corneale e l’uso di lenti a contatto potrebbe aumentare i rischi per la cornea. Si raccomanda di monitorare attentamente i pazienti con cornee compromesse, così come i pazienti con diabete mellito o distrofie corneali.

È stato riportato che il benzalconio cloruro, comunemente utilizzato come sostanza conservante nei prodotti oftalmici, può causare cheratopatia puntata e/o cheratopatia tossico ulcerativa. Poiché AZARGA contiene benzalconio cloruro, è richiesto un attento monitoraggio in caso di uso frequente o prolungato.

AZARGA contiene benzalconio cloruro che può causare irritazione oculare e di cui è nota l’azione di scolorimento delle lenti a contatto morbide. Evitare il contatto con lenti a contatto morbide. Informare i pazienti di togliere le lenti a contatto prima dell'applicazione di AZARGA e di attendere 15 minuti dopo l’instillazione della dose prima di reinserirle.

4.5 INTERAZIONI

Non sono stati effettuati studi di interazione tra farmaci con AZARGA.


AZARGA contiene brinzolamide, un inibitore dell’anidrasi carbonica e, sebbene somministrato per via topica, viene assorbito a livello sistemico. Disturbi dell’equilibrio acido/base sono stati riportati con l’uso orale di inibitori dell’anidrasi carbonica. La possibilità di interazione deve essere considerata in pazienti in terapia con AZARGA.


Gli isoenzimi del citocromo P-450 responsabili del metabolismo della brinzolamide includono CYP3A4 (il principale), CYP2A6, CYP2B6, CYP2C8 e CYP2C9. Si prevede che gli inibitori di CYP3A4 come chetoconazolo, itraconazolo, clotrimazolo, ritonavir e troleandomicina possano inibire il metabolismo della brinzolamide attraverso CYP3A4. È necessario prestare attenzione se si usano contemporaneamente gli inibitori CYP3A4. Tuttavia, dato che l’eliminazione avviene principalmente per la via renale, l’accumulo di brinzolamide è poco probabile. La brinzolamide non è un inibitore degli isoenzimi del citocromo P-450.


Potrebbero manifestarsi effetti additivi quali ipotensione e/o bradicardia marcata nei casi in cui un beta-bloccante in soluzione oftalmica venga somministrato in concomitanza con calcio- antagonisti orali, agenti betabloccanti adrenergici, antiaritmici (incluso amiodarone), glicosidi digitalici, parasimpaticomimetici, guanetidina.


La reazione ipertensiva all’improvvisa sospensione di clonidina può essere potenziata quando si assumono agenti betabloccanti.


Durante il trattamento combinato con gli inibitori CYP2D6 (ad es. chinidina, fluoxetina, paroxetina) e il timololo è stato riportato un potenziamento del beta-blocco sistemico (ad es., riduzione della frequenza cardiaca, depressione).


I betabloccanti possono potenziare l’effetto ipoglicemico degli agenti antidiabetici. I betabloccanti possono mascherare segni e sintomi di ipoglicemia (vedere paragrafo 4.4).


Occasionalmente è stata riportata midriasi in seguito all’uso concomitante di betabloccanti oftalmici e adrenalina (epinefrina).

4.6 GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Gravidanza

Non ci sono dati adeguati sull’uso di brinzolamide o timololo nelle donne in gravidanza. AZARGA non deve essere usato durante la gravidanza se non in caso di assoluta necessità. Per ridurre l’assorbimento sistemico vedere paragrafo 4.2.


Studi epidemiologici non hanno evidenziato effetti malformativi ma mostrano un rischio di ritardo nella crescita intra-uterina quando i betabloccanti sono somministrati per via orale. In aggiunta, quando i betabloccanti sono stati somministrati fino al momento del parto, nei neonati sono stati osservati segni e sintomi degli effetti dei betabloccanti (per esempio bradicardia, ipotensione, distress respiratorio e ipoglicemia). Se AZARGA è somministrato fino al momento del parto, il neonato deve essere attentamente monitorato nei primi giorni di vita.


Allattamento

Non è noto se la brinzolamide viene escreta nel latte materno umano. Studi condotti sugli animali hanno mostrato escrezione di brinzolamide nel latte materno.


I betabloccanti vengono escreti nel latte materno. Tuttavia, alle dosi terapeutiche di somministrazione del timololo in collirio, è improbabile che nel latte materno siano presenti quantità sufficienti a produrre i sintomi clinici dei betabloccanti nel bambino. Per ridurre l’assorbimento sistemico, vedere paragrafo 4.2.


Fertilità

I dati pre-clinici non evidenziano alcun effetto di brinzolamide o timololo sulla fertilità maschile o femminile. Non ci si attende effetti sulla fertilità maschile o femminile con l’uso di AZARGA.

4.7 EFFETTI SUL GUIDARE/USARE MACCHINARI

Come con qualsiasi collirio, l'annebbiamento transitorio della vista, nonché altri disturbi della visione, possono pregiudicare la capacità di guidare o utilizzare macchinari. Se al momento dell’instillazione si verifica un annebbiamento della vista, il paziente deve attendere che la vista torni nitida prima di guidare o utilizzare macchinari.


Nei pazienti anziani gli inibitori orali dell’anidrasi carbonica possono diminuire la capacità di eseguire operazioni che richiedano attenzione mentale e/o coordinazione fisica (vedere paragrafo 4.4).

4.8 EFFETTI INDESIDERATI

Riepilogo del profilo di sicurezza

In due studi clinici della durata di 6 e 12 mesi condotti su 394 pazienti sottoposti a trattamento con AZARGA, la reazione avversa più frequentemente riportata è stata la visione offuscata transitoria in seguito all’instillazione (3,6%), di durata compresa tra pochi secondi e pochi minuti.


Tabella riepilogativa delle reazioni avverse

Le seguenti reazioni avverse sono state classificate in base alla seguente convenzione: molto comuni (≥1/10), comuni (da ≥1/100 a <1/10), non comuni (da ≥1/1.000 a <1/100), rari (da

≥1/10.000 a <1/1000), molto rari (<1/10.000) o non noti (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). All’interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravità.

Classificazione per sistemi e organi Termine Preferito MedDRA
Disturbi psichiatrici Non comuni: insonnia
Non noti: depressione
Patologie del sistema nervoso Comuni: disgeusia
Patologie dell’occhio Comuni: visione offuscata, dolore oculare, irritazione oculare, sensazione di corpo estraneo negli occhi
Non comuni: erosione corneale, cheratite puntata, occhio secco, secrezione oculare, prurito oculare, iperemia oculare, blefarite, congiuntivite allergica, disturbo corneale, effetto Tyndall in camera anteriore, iperemia congiuntivale, formazione di croste sul bordo palpebrale, astenopia, sensazione anomala nell’occhio, prurito palpebrale, blefarite allergica, eritema della palpebra
Patologie vascolari Non comuni: riduzione della pressione arteriosa
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Non comuni: broncopneumopatia cronica ostruttiva, dolore faringolaringeale, rinorrea, tosse
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Non comuni: problemi ai capelli, lichen planus

Descrizione delle reazioni avverse selezionate

La disgeusia (sapore amaro o insolito in bocca in seguito all’instillazione) è risultata una reazione avversa manifestatasi con frequenza a livello sistemico associata all’uso di AzARGA durante gli studi clinici. Ciò é probabilmente dovuto al passaggio del collirio nel nasofaringe attraverso il canale nasolacrimale ed è attribuibile alla brinzolamide. L’occlusione nasolacrimale o la leggera chiusura della palpebra dopo l’instillazione può aiutare a ridurre il verificarsi di questo effetto (vedere paragrafo 4.2).


AZARGA contiene brinzolamide, una sulfonamide inibitore dell’anidrasi carbonica con assorbimento sistemico. Effetti gastrointestinali, sul sistema nervoso, ematologici, renali e metabolici sono generalmente associati agli inibitori sistemici dell’anidrasi carbonica. Lo stesso tipo di reazioni avverse attribuibili agli inibitori orali dell’anidrasi carbonica sono possibili con la somministrazione topica.


AZARGA contiene brinzolamide e timololo (come timololo maleato). Come altri farmaci oftalmici applicati localmente, il timololo viene assorbito nella circolazione sistemica. Questo può causare effetti indesiderati simili a quelli rilevati con agenti betabloccanti sistemici. Le reazioni indesiderate elencate includono reazioni riscontrate nella classe dei betabloccanti oftalmici. Ulteriori reazioni indesiderate associate all’uso dei singoli componenti che potrebbero verificarsi con AZARGA comprendono quelle elencate di seguito. L’incidenza di ADR sistemiche dopo somministrazione oftalmica topica è inferiore rispetto a quella rilevata dopo la somministrazione sistemica. Per ridurre l’assorbimento sistemico vedere paragrafo 4.2.

  Brinzolamide 10 mg/ml Timololo 5 mg/ml
Classificazione Organo Sistema Termine Preferito MedDRA
Infezioni e infestazioni nasofaringite, faringite, sinusite, rinite  
Patologie del sistema emolinfopoietico riduzione della conta degli eritrociti, aumento del cloruro nel sangue  
Disturbi del sistema immunitario   Reazioni allergiche sistemiche, incluso angioedema, orticaria, eruzione cutanea localizzata e generalizzata, prurito, anafilassi.
Disturbi del metabolismo e della nutrizione   ipoglicemia
Disturbi psichiatrici apatia, depressione, umore depresso, riduzione della libido, incubi, nervosismo , Incubi, perdita di memoria
Patologie del sistema nervoso sonnolenza, disfunzione motoria, amnesia, compromissione della memoria,, parestesia, tremore,, ipoestesia, ageusia ischemia cerebrale, accidente cerebrovascolare, sincope, aumento di segni e sintomi della miastenia grave, parestesia, cefalea, capogiro
Patologie dell’occhio cheratite, cheratopatia, aumento del rapporto coppa/disco del nervo ottico, difetto dell’epitelio corneale, alterazione dell’epitelio corneale, aumento della pressione intraoculare, depositi oculari, colorazione della cornea, edema corneale, congiuntivite, meibomite, diplopia, abbagliamento, fotofobia, fotopsia, riduzione dell’acutezza visiva, pterigio, fastidio oculare, cheratocongiuntivite secca, ipoestesia oculare, pigmentazione sclerale, ciste sottocongiuntivale, aumento della lacrimazione, disturbi della vista, edema oculare, allergia oculare, madarosi, disturbo palpebrale, edema palpebrale Segni e sintomi di irritazione dell’occhio (per es. bruciore, irritazione, sensazione di prurito, lacrimazione, arrossamento), cheratite, distacco di coroide in seguito a chirurgia filtrante (v. par. 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni di impiego), sensibilità corneale ridotta, ptosi, diplopia.
Patologie dell’orecchio e del labirinto tinnito, vertigine  
Patologie cardiache distress cardio-respiratorio, angina pectoris, bradicardia, battito cardiaco irregolare, aritmia, palpitazioni, tachicardia, aumento del battito cardiaco Bradicardia, dolore al torace, palpitazioni, edema, aritmia, insufficienza cardiaca congestizia, blocco atrioventricolare, arresto cardiaco, insufficienza cardiaca.
Patologie vascolari ipertensione Ipotensione, fenomeno di Raynauld, mani e piedi freddi.
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche dispnea, asma, iperattività bronchiale, epistassi, irritazione della gola, congestione nasale, congestione del tratto respiratorio superiore, gocciolamento rinofa-ringeo, starnuti, secchezza nasale Broncospasmo (prevalentemente in pazienti con preesistente malattia bronco spastica), dispnea.
Patologie gastrointestinali bocca secca, esofagite, vomito, dispepsia, fastidio all’addome, fastidio allo stomaco, movimenti intestinali frequenti, disturbo gastrointestinale, ipoestesia orale, parestesia orale, flatulenza .Nausea, dispepsia, diarrea, bocca secca, dolore addominale, vomito.
Patologie epatobiliari valori anomali dei test di funzionalità epatica  
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo orticaria, rash maculo-papulare, prurito generalizzato, alopecia, tensione cutanea, dermatite, eritema Alopecia, eruzione psorasiforme o aggravamento della psoriasi, eruzione cutanea.
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo dolore alla schiena, spasmi muscolari, mialgia, artralgia, dolore alle estremità Mialgia
Patologie renali e urinarie dolore ai reni, pollachiuria  
Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella disfunzione erettile Disfunzione sessuale, libido diminuita
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione dolore, astenia, fastidio al torace, affaticamento, sensazione anomala, sensazione di nervosismo, irritabilità, dolore al torace, edema periferico, malessere, residuo di farmaco Astenia/affaticamento
Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura corpo estraneo nell’occhio  

Popolazione pediatrica

L’uso di AZARGA non è raccomandato nei bambini al di sotto dei 18 anni di età a causa della mancanza di dati sulla sicurezza e sull’efficacia.

4.9 SOVRADOSAGGIO

Non sono stati riportati casi di sovradosaggio.


In caso di sovradosaggio con AZARGA collirio, il trattamento deve essere sintomatico e di supporto. Possono verificarsi squilibrio elettrolitico, sviluppo di uno stato di acidosi e possibili effetti a livello del sistema nervoso centrale. Devono essere tenuti sotto controllo i livelli di elettroliti nel siero (in modo particolare il potassio) ed i livelli di pH del sangue. Gli studi hanno evidenziato che il timololo non si dializza prontamente.


DATA DI REVISIONE DEL TESTO: Febbraio 2012 </div>

Glaucoma
Alfa agonisti Apraclonidina (Iopidine)   Brimonidina (Alphagan)   Clonidina (Isoglaucon )
Analoghi delle prostaglandine Bimatoprost (Lumigan)   Latanoprost (Iopize, Xalatan)   Tafluprost (Saflutan)   Travoprost (Travatan)
Betabloccanti Betaxololo (Betoptic)   Carteololo (Carteabak, Carteol, Fortidose, Fortinol)   Levobunololo (Vistagan)   Timololo (Droptimol, Ialutim, Timogel, Timolabak, Timoptol...)
Parasimpaticomimetici (Agonisti muscarinici) Aceclidina   Pilocarpina (Dropilton)
Alfa agonisti Apraclonidina (Iopidine)   Brimonidina (Alphagan)   Clonidina (Isoglaucon )
Inibitori dell'anidrasi carbonica Acetazolamide (Diamox)   Brinzolamide (Azopt)   Dorzolamide (Trusopt)
Combinazioni Timololo/Aceclidina (Glautimol)   Timololo/Pilocarpina (Equiton)   Timololo/Brimonidina (Combigan)   Timololo/Brinzolamide (Azarga)   Timololo/Dorzolamide (Cosopt)   Timololo/Bimatoprost (Ganfort)   Timololo/Latanoprost (Droplacomb, Xalacom)   Timololo/Travoprost (Duotrav)