Etinilestradiolo/Etonogestrel

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SPECIALITÀ

  • Nuvaring anello vaginale che rilascia 0,015 mg di etinilestradiolo e 0,12 mg di etonorgestrel al giorno
  • Circlet anello vaginale che rilascia 0,015 mg di etinilestradiolo e 0,12 mg di etonorgestrel al giorno

STRUTTURA

MECCANISMO D’AZIONE

L’etinilestradiolo e’ un estrogeno largamento usato nei contraccettivi, in associazione di un progestinico in questo caso l'Etonogestrel.

Il ciclo mestruale e’ regolato dalla funzione dell’asse ipotalamo-ipofisi e ovaio.

A livello dell’ipotalamo viene rilasciato in modo pulsatile il GnRH. Questo agisce sull’ipofisi inducendo la produzione ed il rilascio, sempre in modo pulsatile, delle gonadotropine (FSH ed LH), le quali vanno poi a stimolare la funzione delle ovaie:

L’FSH regola la crescita e la maturazione dei follicoli ovarici e la produzione di estrogeni da parte delle cellule della teca follicolare.

L’LH stimola la produzione di progesterone e Il pico di L’LH a meta’ ciclo stimola l'ovulazione.

La somministrazione dell’etinilestradiolo insieme ad un progestinico garantisce la contraccezione inibendo per un fenomeno di feedback negativo il rilascio del GnRH ipotalamico e di conseguenza anche delle gonadotropine ipofisarie prevenendo quindi il picco di LH fondamentale per l’ovulazione.

Il progestinico etonogestrel strutturalmente derivato dal 19-nortestosterone serve, oltre a mantenere l’effetto di inibizione sulla liberazione dell’LH, a rendere il muco cervicale piu’ denso impedendo il passaggio degli spermatozoi nell’utero e l’endometrio inadatto all’annidamento embrionale.

Questi due ormoni sono presenti nell'anello vaginale Nuvaring che ne assicura un rilascio quotidiano e regolare a dosi giornaliere molto basse e, attraverso le pareti vaginali, vengono direttamente assorbiti nel circolo sanguigno.

INDICAZIONI

Contraccezione

CONTROINDICAZIONI

L'anello vaginale a base di Etinilestradiolo/Etonogestrel non deve essere utilizzato in presenza di una qualunque delle sottoelencate condizioni. Qualora durante l’uso compaia per la prima volta una qualunque di queste condizioni, esso deve essere immediatamente rimosso.

  • Trombosi venosa in atto o in anamnesi (trombosi venosa profonda, embolia polmonare)
  • Trombosi arteriosa in atto o in anamnesi (ad es. accidente cerebrovascolare, infarto miocardico) oppure sintomi prodomici (ad es. angina pectoris e ischemia cerebrale transitoria)
  • Presenza di molteplici fattori di rischio gravi di trombosi:
    • Diabete mellito con sintomi vascolari
    • Grave ipertensione
    • Grave dislipoproteinemia
  • Fattori di predisposizione congenita o acquisita alla trombosi venosa o arteriosa, quali resistenza alla proteina C attivata, deficit di antitrombina III, deficit di proteina C, deficit di proteina S, iperomocisteinemia e anticorpi antifosfolipidi (anticorpi anticardiolipina, lupus anticoagulante).
  • Malattia epatica in atto o in anamnesi, fino a che i valori della funzionalità epatica non sono tornati normali
  • Neoplasie epatiche in atto o in anamnesi (benigni o maligni)
  • Neoplasia mammaria, accertata, pregressa o sospetta
  • Neoplasie maligne, accertate o sospette degli organi genitali steroido-dipendenti
  • Sanguinamento vaginale non diagnosticato
  • Storia di emicrania associata a sintomi neurologici focali
  • Ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

POSOLOGIA

Anello vaginale: L'anello deve essere inserito nella vagina tenendolo compresso fra due dita il primo giorno del ciclo mestruale e viene lasciato per 3 settimane, dopodiché viene rimosso e bisogna aspettare 7 giorni prima di inserire uno nuovo.

AVVERTENZE

INTERAZIONI

EFFETTI COLLATERALI

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