Lamisil compresse

Da Wikifarmaco.
Versione del 31 ago 2014 alle 14:20 di Hadihajar (Discussione | contributi)
(diff) ← Versione meno recente | Versione attuale (diff) | Versione più recente → (diff)
Avvertenze.png
Questa voce ha solo scopo illustrativo e non sostituisce il parere di un medico: leggi le avvertenze.

Lamisil compresse è un farmaco antimicotico per uso sistemico a base di terbinafina indicato nelle Onicomicosi (infezioni micotiche delle unghie), Tinea capitis, e altre forme di micosi cutanee

1 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE

LAMISIL 250 mg Compresse

LAMISIL 125 mg Compresse

2 COMPOSIZIONE

LAMISIL 250 mg Compresse

Ogni compressa contiene:

Principio attivo: terbinafina cloridrato 281,250 mg (pari a 250 mg di terbinafina base).


LAMISIL 125 mg Compresse

Ogni compressa contiene:

Principio attivo: terbinafina cloridrato 140,625 mg (pari a 125 mg di terbinafina base).

Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere il foglio illustrativo..

3 FORMA FARMACEUTICA

Compresse. Le compresse possono essere divise in due dosi uguali.

4.1 INDICAZIONI

  • Onicomicosi (infezioni micotiche delle unghie) causate da funghi dermatofiti.
  • Tinea capitis.
  • Infezioni micotiche cutanee da dermatofiti (Tinea corporis, Tinea cruris, Tinea pedis) e infezioni cutanee da lieviti, sostenute dal genere Candida (es.: Candida albicans) per le quali la terapia orale è considerata appropriata in ragione della loro localizzazione, severità od estensione dell'infezione.


Nota: A differenza delle formulazioni topiche di Lamisil, le compresse di terbinafina somministrate per via orale non sono efficaci contro la Pityriasis versicolor.

4.2 POSOLOGIA

Posologia

La durata del trattamento per via orale varia secondo il tipo e la gravità dell'infezione e può eventualmente essere aumentata a giudizio del medico.


Adulti

1 compressa da 250 mg una volta al giorno o 1 compressa da 125 mg due volte al giorno.


Bambini di età maggiore di 2 anni con peso superiore ai 12 kg

Non sono disponibili dati sull’uso in bambini al di sotto dei 2 anni di età (generalmente di peso < 12 kg).


Posologia giornaliera

Peso corporeo

Dosaggio
< 20 kg

62,5 mg una volta al giorno (½ cpr da 125 mg)*

20 – 40 kg

125 mg una volta al giorno
(½ cpr da 250 mg o 1 cpr da 125 mg)
> 40 kg
250 mg una volta al giorno
(1 cpr da 250 mg o 2 cpr da 125 mg)

* le compresse da 250 mg non consentono il trattamento di bambini di peso <20 kg.

Infezioni cutanee

Durata consigliata del trattamento:

  • Tinea pedis (interdigitale, plantare e/o tipo mocassino): 2 – 6 settimane
  • Tinea corporis, cruris: 2 – 4 settimane
  • Candidiasi cutanea: 2 – 4 settimane

La completa risoluzione dei segni e sintomi dell'infezione può verificarsi diverse settimane dopo la guarigione dalla micosi.


Infezioni del cuoio capelluto

Durata consigliata del trattamento:

  • Tinea capitis: 2 – 4 settimane

Nota: nei bambini si riscontra principalmente la Tinea capitis.


Onicomicosi

Per la maggior parte dei pazienti la durata del trattamento è compresa fra 6 e 12 settimane:


Alcuni pazienti con ridotta crescita delle unghie possono richiedere un prolungamento della terapia. Una completa risoluzione dei segni e dei sintomi dell’infezione richiede diversi mesi dalla sospensione del trattamento (ovvero finché la crescita della lamina ungueale non ha determinato il completo ricambio della lamina stessa).


Informazioni aggiuntive su popolazioni particolari di pazienti Pazienti con compromissione epatica

Lamisil compresse non è raccomandato per i pazienti con malattia epatica cronica o attiva (vedere paragrafo 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni d’impiego).


Pazienti con compromissione renale

L’uso di Lamisil compresse non è stato adeguatamente studiato in pazienti con compromissione renale e non è pertanto raccomandato in questa popolazione di pazienti (vedere paragrafo 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni d’impiego e paragrafo 5.2 Proprietà farmacocinetiche).


Pazienti anziani

Non vi sono evidenze che suggeriscono che i pazienti anziani richiedano un diverso dosaggio o che siano soggetti ad effetti indesiderati diversi da quelli riscontrati in pazienti più giovani. Nel prescrivere Lamisil compresse ai pazienti in questa fascia d’età, deve essere tenuta in considerazione la possibilità di una pre-esistente compromissione della funzionalità epatica o renale (vedere paragrafo 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni d’impiego).


Modo di somministrazione

Le compresse divisibili devono essere assunte per via orale con acqua. Devono essere assunte preferibilmente ogni giorno alla stessa ora, a stomaco vuoto o dopo i pasti.


Le compresse sono divisibili per consentire il dosaggio nei bambini secondo il loro peso corporeo.

4.3 CONTROINDICAZIONI

  • Ipersensibilità nota alla terbinafina o ad uno qualsiasi degli eccipienti di Lamisil compresse.
  • Non somministrare al di sotto dei 2 anni di età.
  • Generalmente controindicato in gravidanza e durante l'allattamento (vedere paragrafo 4.6).

4.4 AVVERTENZE E PRECAUZIONI

Funzionalità epatica

Lamisil compresse non è raccomandato in pazienti con malattia epatica attiva o cronica. Prima di prescrivere Lamisil compresse è necessario effettuare un test di funzionalità epatica. Può verificarsi tossicità epatica in pazienti con e senza malattia epatica preesistente, pertanto si raccomanda il monitoraggio periodico (dopo 4-6 settimane di trattamento) con un test di funzionalità epatica. La terbinafina deve essere immediatamente interrotta in caso di aumento dei valori nei parametri di funzionalità epatica. Sono stati segnalati in pazienti trattati con Lamisil compresse casi molto rari di grave insufficienza epatica (alcuni con esito fatale o che hanno richiesto il trapianto di fegato). Nella maggior parte dei casi di insufficienza epatica, i pazienti presentavano pregresse patologie sistemiche gravi e la correlazione causale con l’assunzione di Lamisil compresse non era certa (vedere paragrafo 4.8 Effetti indesiderati). E’ opportuno che i pazienti in trattamento con Lamisil compresse siano informati di comunicare prontamente al proprio medico curante qualsiasi segno e sintomo di nausea persistente senza causa apparente, diminuzione dell’appetito, stanchezza, vomito, dolore addominale nel quadrante superiore destro, ittero, urine scure o feci chiare. I pazienti che presentano questi sintomi devono interrompere la terapia con terbinafina orale e occorre valutare immediatamente la loro funzionalità epatica.


Effetti dermatologici

Sono stati segnalati in pazienti trattati con Lamisil compresse casi molto rari di gravi reazioni dermatologiche (es. sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi epidermica tossica, rash da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici). Qualora si manifestasse rash cutaneo in progressivo peggioramento, il trattamento con Lamisil compresse deve essere interrotto.


La terbinafina deve essere somministrata con cautela ai pazienti con psoriasi o lupus eritematoso preesistente, poiché nell’esperienza post-marketing sono stati segnalati casi di drastico peggioramento ed esacerbazione della psoriasi e del lupus eritematoso cutaneo e sistemico.


Effetti ematologici

Sono stati segnalati in pazienti trattati con Lamisil compresse casi molto rari di discrasie ematiche (neutropenia, agranulocitosi, trombocitopenia, pancitopenia). Deve essere valutata l’eziologia di qualsiasi disturbo ematico che dovesse incorrere in pazienti in trattamento con Lamisil compresse e si devono considerare possibili cambiamenti del regime terapeutico, inclusa l’interruzione del trattamento con Lamisil compresse.


Funzionalità renale

L’uso di Lamisil compresse in pazienti con ridotta funzionalità renale (clearance della creatinina inferiore a 50 ml/min o creatinina sierica superiore a 300 micromoli/l) non è stato adeguatamente studiato e non è pertanto raccomandato (vedere paragrafo 5.2 Proprietà farmacocinetiche).


Interazioni con altri medicinali

Studi in vitro e in vivo hanno evidenziato che la terbinafina inibisce il metabolismo mediato dall'enzima CYP2D6. Pertanto i pazienti devono essere tenuti sotto controllo in caso di trattamento concomitante con farmaci metabolizzati principalmente da CYP2D6 (es. alcuni farmaci appartenenti alle seguenti classi: antidepressivi triciclici, beta- bloccanti, inibitori selettivi del reuptake della serotonina, antiaritmici (inclusi quelli della classe IA, IB e IC), inibitori della monoamino ossidasi di tipo B), soprattutto qualora il farmaco somministrato contemporaneamente abbia una finestra terapeutica stretta (vedere paragrafo 4.5).


Altro

Le compresse da 125 mg contengono lattosio (21 mg/compressa). I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da grave deficit di lattasi o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere terbinafina 125 mg compresse.

4.5 INTERAZIONI

Interazioni osservate da tenere in considerazione


Effetti di altri farmaci sulla terbinafina

La clearance plasmatica di terbinafina può essere accelerata da farmaci induttori del metabolismo e può essere inibita da farmaci che inibiscono il citocromo P450. Nei casi in cui si renda necessaria la somministrazione contemporanea di questi farmaci, potrebbe essere necessario un adeguamento del dosaggio di terbinafina compresse.


I seguenti farmaci possono aumentare l’effetto o la concentrazione plasmatica della terbinafina:

La cimetidina ha diminuito la clearance della terbinafina del 33%.


Il fluconazolo ha aumentato la Cmax e l’AUC della terbinafina rispettivamente del 52% e del 69% in seguito all’inibizione di entrambi gli enzimi CYP2C9 e CYP3A4. Un simile aumento nell’esposizione si può verificare quando altri farmaci che inibiscono sia il CYP2C9 sia il CYP3A4, come ad esempio ketoconazolo e amiodarone, sono somministrati in concomitanza a terbinafina.


I seguenti farmaci possono diminuire l’effetto o la concentrazione plasmatica della terbinafina:


La rifampicina ha aumentato la clearance della terbinafina del 100%.


Effetti della terbinafina su altri farmaci


La terbinafina può aumentare l’effetto o la concentrazione plasmatica dei seguenti farmaci


Farmaci metabolizzati prevalentemente dal CYP2D6

Studi in vitro e in vivo hanno evidenziato che la terbinafina inibisce il metabolismo mediato dall'enzima CYP2D6. Questo risultato potrebbe essere clinicamente significativo per i farmaci metabolizzati principalmente da CYP2D6, ad es. alcuni farmaci appartenenti alle seguenti classi: antidepressivi triciclici, betabloccanti, inibitori selettivi del reuptake della serotonina, antiaritmici (inclusi quelli della classe IA, IB e IC) e inibitori della monoamino ossidasi di tipo B, soprattutto qualora abbiano anche una finestra terapeutica stretta (vedere paragrafo 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni d'impiego).


La terbinafina ha diminuito la clearance della desipramina dell’82% (vedere paragrafo 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni d'impiego).


Negli studi condotti in soggetti sani classificati come metabolizzatori rapidi del destrometorfano (farmaco antitosse e substrato utilizzato per indagare l’attività del CYP2D6), la terbinafina ha aumentato il rapporto metabolico destrometorfano/destrorfano nelle urine da 16 a 97 volte in media. Pertanto la terbinafina può convertire i metabolizzatori rapidi (come genotipo) nello stato fenotipico caratteristico dei metabolizzatori lenti (per quanto riguarda l’attività del CYP2D6).


Caffeina

La terbinafina ha diminuito la clearance della caffeina somministrata per via endovenosa del 19%.


Informazioni su altri farmaci il cui uso concomitante con Lamisil non induce alcuna interazione o induce un’interazione trascurabile


In base ai risultati di studi condotti in vitro e sul volontario sano risulta che la terbinafina altera in modo irrilevante la clearance plasmatica della maggior parte dei farmaci che vengono metabolizzati tramite il sistema enzimatico del citocromo P450 (es. terfenadina, triazolam, tolbutamide o contraccettivi orali), ad eccezione di quelli metabolizzati attraverso il CYP2D6 (vedere sopra).


La terbinafina non interferisce con la clearance dell’antipirina o della digossina.


Non è stato rilevato alcun effetto della terbinafina sulla farmacocinetica del fluconazolo. Inoltre non è stata evidenziata alcuna interazione clinicamente significativa tra la terbinafina e i potenziali farmaci concomitanti cotrimoxazolo (trimetoprim e sulfametossazolo), zidovudina o teofillina.


In pazienti che hanno assunto Lamisil compresse in concomitanza a contraccettivi orali sono stati riscontrati alcuni casi di mestruazioni irregolari, anche se l'incidenza di questi disturbi rientra in quella delle pazienti che assumono contraccettivi orali da soli.


La terbinafina può diminuire l’effetto o la concentrazione plasmatica dei seguenti farmaci:

La terbinafina ha aumentato la clearance della ciclosporina del 15%.


Interazioni con alimenti/bevande

La biodisponibilità della terbinafina è lievemente influenzata dall'assunzione di cibo (aumento della AUC di poco meno del 20%), ma non a livelli tali da richiedere un aggiustamento posologico.

4.6 GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Donne in età fertile

In pazienti che hanno assunto Lamisil compresse in concomitanza a contraccettivi orali sono stati riscontrati alcuni casi di mestruazioni irregolari, anche se l'incidenza di questi disturbi rientra in quella delle pazienti che assumono contraccettivi orali da soli.


Non vi sono dati a supporto di raccomandazioni speciali per le donne in età fertile.


Gravidanza

Studi di tossicità fetale con terbinafina nell'animale non hanno evidenziato alcun effetto avverso. Poiché l'esperienza clinica documentata in donne in stato di gravidanza è molto limitata, Lamisil compresse non deve essere utilizzato durante la gravidanza a meno che le condizioni cliniche della donna non richiedano un trattamento per via orale con terbinafina e i potenziali benefici per la madre non superino i potenziali rischi per il feto (vedere paragrafo 4.3).


Allattamento

La terbinafina è escreta nel latte materno; pertanto le pazienti trattate con terbinafina per via orale non devono allattare al seno (vedere paragrafo 4.3).


Fertilità

Studi di tossicità e fertilità nell’animale non hanno evidenziato alcun effetto avverso (vedere paragrafo 5.3).

4.7 EFFETTI SUL GUIDARE/USARE MACCHINARI

Non sono stati effettuati studi sugli effetti di Lamisil compresse sulla capacità di guidare veicoli e di usare macchinari. I pazienti che presentano capogiri come effetto indesiderato, devono evitare di guidare veicoli o usare macchinari.

4.8 EFFETTI INDESIDERATI

Le reazioni avverse al medicinale osservate durante gli studi clinici o nell’esperienza post-marketing (Tabella 1) sono elencate secondo la classificazione per sistemi e organi MedDRA. All’interno di ogni gruppo di frequenza, le reazioni avverse sono elencate in ordine decrescente di gravità. Inoltre, la categoria di frequenza corrispondente per ciascuna reazione avversa è definita in base alla seguente convenzione (CIOMS III): Molto comune (≥1/10); Comune (≥1/100 a <1/10); Non Comune (≥1/1000 a <1/100); Raro (≥1/10000 a <1/1000); Molto Raro (<1/10000) e non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).


Tabella 1

Patologie del sistema emolinfopoietico

Non comune

Anemia.

Molto raro

Neutropenia, agranulocitosi, trombocitopenia, pancitopenia.

Disturbi del sistema immunitario

Molto raro

Reazioni anafilattoidi (incluso angioedema), Lupus eritematoso cutaneo e sistemico.

Non nota

Reazioni anafilattiche, reazioni simili alla malattia da siero.

Disturbi del metabolismo e della nutrizione

Molto comune

Diminuzione dell’appetito.

Disturbi psichiatrici

Comune

Depressione.

Non comune

Ansia.

Patologie del sistema nervoso

Molto comune

Cefalea.

Comune

Disgeusia*, inclusa ageusia*, capogiri.

Non comune

Parestesia e ipoestesia.

Non nota

Anosmia inclusa anosmia permanente, iposmia.

Patologie dell'occhio

Comune

Compromissione della vista, riduzione dell’acuità visiva.

Patologie dell'orecchio e del labirinto

Non comune

Tinnito.

Non nota

Ipoacusia, alterazioni dell'udito.

Patologie vascolari

Non nota

Vasculite.

Patologie gastrointestinali

Molto comune

Sintomi gastrointestinali (sensazione di ripienezza addominale, dispepsia, nausea, dolore addominale, diarrea).

Non nota

Pancreatite.

Patologie epatobiliari

Raro

Insufficienza epatica, epatite, ittero, colestasi, aumento dei livelli degli enzimi epatici (vedere paragrafo 4.4).

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo

Molto comune

Rash, orticaria.

Non comune

Reazioni di fotosensibilità.

Molto raro

Sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi epidermica tossica, pustolosi esantematosa generalizzata acuta (AGEP), eritema multiforme, eruzione cutanea tossica, dermatite esfoliativa, dermatite bullosa.

Eruzioni psoriasiformi o esacerbazioni di psoriasi.

Alopecia.

Non nota

Rash da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici, fotodermatosi, reazioni di fotosensibilità allergica ed eruzione polimorfa da luce.

Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo

Molto comune

Reazioni muscoloscheletriche (artralgia, mialgia).

Non nota

Rabdomiolisi.

Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione

Non comune

Piressia.

Comune

Affaticamento.

Non nota

Sindrome simil-influenzale.

Esami diagnostici

Non comune

Perdita di peso**.

Non nota

Aumento della creatinin fosfochinasi ematica.

* Ipogeusia, inclusa ageusia, che generalmente si risolve nell'arco di alcune settimane dopo l'interruzione del trattamento. Sono stati riportati casi isolati di ipogeusia prolungata.

** Perdita di peso secondaria a disgeusia.

4.9 SOVRADOSAGGIO

Sono stati segnalati alcuni casi di sovradosaggio (fino a 5 g), con comparsa di cefalea, nausea, dolore nella parte superiore dell’addome e capogiri.

In caso di sovradosaggio si raccomanda l'eliminazione del farmaco mediante la somministrazione di carbone attivo accompagnato, in caso di necessità, da un trattamento sintomatico.


DATA DI REVISIONE DEL TESTO: Luglio 2013 </div>