Isonefrine

Da Wikifarmaco.
Avvertenze.png
Questa voce ha solo scopo illustrativo e non sostituisce il parere di un medico: leggi le avvertenze.

1 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE

Isonefrine 36% collirio, soluzione

2 COMPOSIZIONE

100 ml di Isonefrine 36% collirio, soluzione contengono:

Principio attivo: Fenilefrina cloridrato g 36.

Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere il foglio illustrativo.

3 FORMA FARMACEUTICA

Collirio, soluzione.

4.1 INDICAZIONI

Ischemizzante nella chirurgia del bulbo oculare e della mucosa congiuntivale. Trova impiego per facilitare il distacco di sinechie posteriori.

4.2 POSOLOGIA

Vasocostrizione capillare e dilatazione pupillare: instillare nell’occhio una goccia di collirio, ripetere l’instillazione se necessario dopo un’ora.

Uveiti, sinechie posteriori: instillare una goccia di collirio sulla superficie superiore della cornea; ripetere il trattamento se necessario nei giorni seguenti.

Esame oftalmoscopico: instillare una goccia di collirio nell’occhio 15-30 minuti prima dell’esame da compiere.

4.3 CONTROINDICAZIONI

Il prodotto è controindicato nei pazienti che presentano fenomeni di sensibilizzazione verso qualunque dei componenti la specialità, nei pazienti affetti da glaucoma ad angolo stretto e nell’infanzia.

Il farmaco è controindicato nei bambini di età inferiore ai 12 anni.

4.4 AVVERTENZE E PRECAUZIONI

È opportuno controllare attentamente la pressione del sangue. L’uso contemporaneo, o posteriore di 21 giorni, all’impiego di inibitori delle monoaminossidasi deve avvenire sotto attento controllo medico riguardo ai dosaggi impiegati, per evitare il manifestarsi di effetti adrenergici abnormi. La risposta pressoria agli agenti adrenergici può essere inoltre potenziata dall’uso di antidepressivi triciclici. Per prevenire l’irritazione oculare è opportuno instillare un anestetico locale prima dell’uso del prodotto. Una prolungata esposizione all’aria o alla luce intensa, provoca l’ossidazione ed una colorazione bruna della soluzione. Evitare in tal caso l’impiego del prodotto. Usare il collirio esclusivamente per uso esterno, evitando l’applicazione quando la cute sia infiammata o comunque lesa. Il prodotto, se accidentalmente ingerito o se impiegato per lungo periodo a dosi eccessive, può determinare effetti tossici. Esso va quindi tenuto lontano dalla portata dei bambini.

4.5 INTERAZIONI

L’uso contemporaneo, o posteriore di 21 giorni, all’impiego di inibitori della monoaminossidasi deve avvenire sotto attento controllo medico riguardo ai dosaggi impiegati, per evitare il manifestarsi di effetti adrenergici abnormi. La risposta pressoria agli agenti adrenergici può essere inoltre potenziata dall’uso di antidepressivi triciclici.

4.6 GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Non sono noti effetti teratogenetici ed embriotossici della fenilefrina nell’uso topico.

4.7 EFFETTI SUL GUIDARE/USARE MACCHINARI

L’Isonefrine 36% non modifica lo stato di vigilanza ma l’effetto midriatico, anche se limitato nel tempo, può modificare la capacità visiva del paziente in modo tale da rendere difficile la guida di autoveicoli.

4.8 EFFETTI INDESIDERATI

L’uso nei pazienti glaucomatosi può provocare un aumento della pressione endoculare, tuttavia, quando la dilatazione pupillare può determinare il distacco delle adesioni iridolenticolari o l’azione vasocostrittrice può ridurre la tensione oculare, questi vantaggi superano momentaneamente il rischio derivante dalla contemporanea dilatazione della pupilla. A causa dell’assorbimento sistemico del prodotto, l’uso può provocare un aumento della pressione del sangue nei soggetti affetti da ipertensione, alterazioni da arteriosclerosi avanzata e nei bambini con basso peso corporeo.

4.9 SOVRADOSAGGIO

Il sovradosaggio determina bruciore intenso e in caso di assorbimento dalla mucosa nasale, può dar luogo a bruschi aumenti della pressione arteriosa. In tal caso instaurare una terapia adeguata.


DATA DI REVISIONE DEL TESTO: Giugno 2010 </div>