Menaderm

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Questa voce ha solo scopo illustrativo e non sostituisce il parere di un medico: leggi le avvertenze.

1 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE

MENADERM 0,025%+ 0,5% CREMA.

MENADERM 0,025%+0,5% UNGUENTO.

MENADERM 0,025%+0,5% SOLUZIONE CUTANEA.

2 COMPOSIZIONE

MENADERM CREMA

100 g contengono:

beclometasone-17,21-dipropionato 0,025 g, neomicina solfato 0,5 g.


MENADERM UNGUENTO

100 g contengono:

beclometasone-17,21-dipropionato 0,025 g, neomicina solfato 0,5 g.


MENADERM SOLUZIONE CUTANEA

100 g contengono:

beclometasone-17,21-dipropionato 0,025 g, neomicina solfato 0,5 g.

3 FORMA FARMACEUTICA

Crema, unguento e soluzione cutanea.

4.1 INDICAZIONI

Affezioni cutanee in cui è indicata la corticoterapia locale, e complicate da infezioni con germi sensibili alla neomicina: dermatiti allergiche e flogistiche, acute e croniche, esogene ed endogene; dermatiti da contatto di vario tipo, eczema infantile e dermatiti eczematose, affezioni cutanee eritemato-essudanti. Acne pustolosa, intertrigine.

4.2 POSOLOGIA

In generale sono sufficienti due applicazioni giornaliere di Menaderm sulla zona cutanea interessata, utilizzando ogni volta una piccola quantità di prodotto e lievemente massaggiando.


La medicazione occlusiva può essere opportuna in particolari casi a giudizio del medico.

Il Menaderm crema è da preferire, per il suo veicolo idromiscibile, nel trattamento di superfici cutanee delicate o umide.

Il Menaderm unguento, per il suo veicolo grasso, è indicato nel trattamento delle lesioni secche, lichenificate o squamose, nonché quando si ricorra al bendaggio occlusivo.

Il Menaderm soluzione cutanea è indicato nel trattamento di lesioni cutanee estese, delle pieghe cutanee e delle zone pilifere.

4.3 CONTROINDICAZIONI

Ipersensibilità individuale accertata verso uno o più costituenti del prodotto. L'impiego del Menaderm è controindicato nelle lesioni cutanee di natura tubercolare, virale e luetica. L'impiego in terapia occlusiva è controindicato nella dermatite atopica.

4.4 AVVERTENZE E PRECAUZIONI

L'uso, specie se prolungato, dei prodotti per uso topico può dare origine a fenomeni di sensibilizzazione. In tal caso è necessario interrompere il trattamento e istituire eventualmente una terapia idonea. Nella primissima infanzia l'applicazione del Menaderm va effettuata nei casi di effettiva necessità e sotto il diretto controllo del medico. Il prodotto non è per uso oftalmico.

Tenere fuori dalla portata dei bambini.

Se si adotta la tecnica del bendaggio occlusivo, poiché esso può favorire l'assorbimento dei componenti con conseguente possibile comparsa di effetti sistemici, è consigliabile nei casi di lesioni estese, trattarne una parte per volta; in tal modo possono anche evitarsi eventuali alterazioni della omeostasi termica che si manifestano con un aumento della temperatura corporea richiedente, ove si verifichi, l'interruzione del trattamento. Il materiale utilizzato per il bendaggio occlusivo può provocare fenomeni individuali di sensibilizzazione che rendono necessaria la sostituzione del materiale adoperato. La terapia occlusiva è controindicata nella dermatite atopica. Si tenga presente che nei neonati il pannolino può fungere da bendaggio occlusivo, aumentando così il rischio di effetti indesiderati.

4.5 INTERAZIONI

Non note.

4.6 GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Nelle donne in stato di gravidanza e in quelle che allattano l'impiego del Menaderm va effettuato nei casi di effettiva necessità e sotto il diretto controllo del medico, soprattutto se si tratta di applicazione su grandi superfici o con bendaggio occlusivo.

4.7 EFFETTI SUL GUIDARE/USARE MACCHINARI

Non sono noti.

4.8 EFFETTI INDESIDERATI

Gli effetti collaterali sistemici da corticosteroidi sono improbabili. Tuttavia la loro comparsa può essere favorita dalla terapia occlusiva e quando vengano trattate zone cutanee estese con dosi elevate e per periodi di tempo prolungati. Si tratta in questi casi dei disturbi classici della corticoterapia, per lo più in forma lieve e reversibile. Nei soggetti con compromessa funzione renale sono eccezionalmente possibili, in caso di applicazione di dosi elevate su superfici estese e per periodi di tempo prolungati, specie sotto bendaggio occlusivo, fenomeni di ototossicità e di nefrotossicità da riassorbimento sistemico della neomicina. La corticoterapia locale può talora comportare senso di bruciore, irritazione, secchezza della cute, follicoliti, eruzioni acneiformi, ipertricosi, ipopigmentazione e, soprattutto usando il bendaggio occlusivo, atrofia cutanea. La comparsa eventuale delle reazioni sopra accennate richiede l'interruzione del trattamento e, ove del caso, l'istituzione di terapia idonea. Altrettanto dicasi in caso di sviluppo di microorganismi non sensibili, compresi i miceti, che può determinarsi a seguito dell'impiego prolungato dell'antibiotico.

4.9 SOVRADOSAGGIO

Non sono noti casi di sovradosaggio.


DATA DI REVISIONE DEL TESTO: Dicembre 2012 </div>