Travogen crema vaginale

Da Wikifarmaco.
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Questa voce ha solo scopo illustrativo e non sostituisce il parere di un medico: leggi le avvertenze.

1 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE

TRAVOGEN 1% crema vaginale.

2 COMPOSIZIONE

100 g di crema vaginale contengono:

principio attivo: isoconazolo nitrato 1 g. Eccipienti: alcool cetostearilico.

Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere il foglio illustrativo.

3 FORMA FARMACEUTICA

Crema vaginale.

4.1 INDICAZIONI

Infezioni vulvovaginali micotiche anche con superinfezione batterica.

4.2 POSOLOGIA

TRAVOGEN crema vaginale va applicato una volta al giorno per 7 giorni consecutivi, preferibilmente prima di coricarsi ed in posizione supina, a gambe lievemente piegate. L'applicatore riempito di crema, deve essere introdotto profondamente in vagina, svuotato in cavità e quindi gettato dopo l'uso.

In caso di trattamento del partner a scopo di profilassi, la crema deve essere applicata sul glande e prepuzio, due volte al giorno per circa una settimana.

4.3 CONTROINDICAZIONI

Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Ipersensibilità accertata o presunta ad altri derivati imidazolici antifungini.

4.4 AVVERTENZE E PRECAUZIONI

Evitare il contatto con gli occhi; si raccomanda di lavare accuratamente le mani dopo l’uso del medicinale.

Il trattamento non va effettuato durante il periodo mestruale.

Durante il trattamento e nei giorni immediatamente seguenti é necessario, per evitare una reinfezione, cambiare quotidianamente e sterilizzare mediante bollitura asciugamani e biancheria intima. Per lo stesso motivo é utile considerare l'opportunità di un contemporaneo trattamento locale del partner con TRAVOGEN crema. L'uso, specie se prolungato, dei prodotti per uso topico può dar luogo a fenomeni di sensibilizzazione. In tal caso occorre interrompere il trattamento ed istituire una terapia adeguata.

Questo medicinale contiene alcool cetostearilico pertanto può causare reazioni cutanee locali (ad es. dermatiti da contatto).

4.5 INTERAZIONI

Sono possibili reazioni di sensibilità crociata tra isoconazolo, miconazolo, econazolo e tioconazolo.

4.6 GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Gravidanza

Nelle donne in stato di gravidanza il prodotto va somministrato solo in caso di effettiva necessità e sotto il diretto controllo medico.

Allattamento

Non sono disponibili dati sul passaggio dell'isoconazolo nel latte materno; sulla base dei dati di farmacocinetica e considerando la via di somministrazione si ritiene che esso sia scarso. Il rischio per i neonati/lattanti non può essere escluso.

4.7 EFFETTI SUL GUIDARE/USARE MACCHINARI

Non pertinente.

4.8 EFFETTI INDESIDERATI

In rari casi può verificarsi l'accentuazione di taluni sintomi preesistenti quali bruciore od irritazione a livello vaginale, crampi pelvici, eruzioni cutanee, cefalea, dermatite da contatto, reazioni allergiche. In tali casi é necessario interrompere il trattamento.

4.9 SOVRADOSAGGIO

Non sono noti casi di sovradosaggio da isoconazolo nitrato.


DATA DI REVISIONE DEL TESTO: Dicembre 2012 </div>