Zuglimet 500 mg

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Questa voce ha solo scopo illustrativo e non sostituisce il parere di un medico: leggi le avvertenze.

1 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE

Zuglimet 500 mg compresse rivestite con film

2 COMPOSIZIONE

Ogni compressa rivestita con film contiene 500 mg di metformina cloridrato equivalente a 390 mg di metformina base.


Per un elenco completo degli eccipienti, vedere il foglio illustrativo.

3 FORMA FARMACEUTICA

Compressa rivestita con film.

Compressa rivestita con film bianca, rotonda con una linea di frattura su un lato.

4.1 INDICAZIONI

Trattamento del diabete mellito di tipo 2, in particolare in pazienti in sovrappeso, nei casi in cui il regime alimentare e l'esercizio fisico non siano da soli sufficienti a ottenere un controllo adeguato della glicemia.

  • Negli adulti, la metformina può essere utilizzata in monoterapia o in combinazione con altri farmaci antidiabetici orali, oppure con insulina.
  • Nei bambini a partire dai 10 anni di età e negli adolescenti, la metformina può essere utilizzata in monoterapia o in combinazione con insulina.

Una riduzione delle complicanze del diabete è stata dimostrata nei pazienti in sovrappeso affetti da diabete di tipo 2 trattati con metformina come terapia di prima linea in seguito ad insuccesso della dieta (vedere paragrafo 5.1.).

4.2 POSOLOGIA

Adulti:

Monoterapia e in combinazione con altri agenti antidiabetici orali

Normalmente, la dose iniziale è di 500 mg oppure 850 mg di metformina cloridrato 2 o 3 volte al giorno durante o dopo i pasti.

Dopo 10 – 15 giorni la dose deve essere adeguata sulla base del tasso ematico di glucosio. Un aumento graduale della dose può migliorare la tollerabilità gastrointestinale. La dose massima raccomandata di metformina cloridrato è di 3 g al giorno distribuiti in 2-3 dosi.


Se si intende passare da un altro farmaco antidiabetico orale alla metformina, sospendere il trattamento con l'altro farmaco e iniziare il trattamento con metformina alle dosi sopra indicate.


Combinazione con insulina

La metformina e l’insulina possono essere usate in associazione al fine di raggiungere un migliore controllo del tasso ematico di glucosio. La metformina cloridrato viene somministrata solitamente con una dose iniziale di 500 mg o 850 mg 2 o 3 volte al giorno, mentre il dosaggio dell'insulina viene definito in base al tasso ematico di glucosio.


Soggetti anziani:

Dato la potenziale riduzione della funzione renale nei soggetti anziani, il dosaggio della metformina deve essere adattato sulla base della funzione renale. È necessaria una valutazione regolare della funzione renale (vedere 4.4).


Bambini sopra i 10 anni e adolescenti:

Monoterapia e combinazione con insulina

Normalmente, la dose iniziale è di una compressa da 500 mg oppure 850 mg di metformina cloridrato una volta al giorno, durante o dopo i pasti.

Dopo 10 – 15 giorni la dose deve essere adattata in base alle misurazioni della glicemia. Un aumento graduale della dose può migliorare la tollerabilità gastrointestinale. La dose massima raccomandata di metformina cloridrato è di 2 g al giorno suddivisa in due o tre dosi.

La compressa può essere divisa per agevolare la somministrazione, purché le due metà siano assunte contemporaneamente.

4.3 CONTROINDICAZIONI

  • Ipersensibilità alla metformina o a uno qualsiasi degli eccipienti.
  • Chetoacidosi diabetica, pre-coma diabetico.
  • Insufficienza renale o disfunzione renale (clearance della creatinina < 60 ml/min).
  • Condizioni acute con potenziale alterazione della funzione renale, come:
    • disidratazione,
    • infezione grave,
    • shock,
    • somministrazione endovasale di mezzi di contrasto iodati (vedere paragrafo 4.4).
  • Malattie acute o croniche che possono provocare ipossia tessutale, come:
  • Insufficienza epatica, intossicazione acuta da alcol, alcolismo
  • Allattamento.

4.4 AVVERTENZE E PRECAUZIONI

Acidosi lattica:

L'acidosi lattica è una complicanza metabolica rara, ma grave (alto tasso di mortalità in assenza di un trattamento immediato), che può verificarsi in seguito all'accumulo della metformina. Sono stati riferiti

casi di acidosi lattica in pazienti trattati con la metformina verificatasi principalmente in pazienti diabetici affetti da insufficienza renale significativa. L'incidenza dell'acidosi lattica può e deve essere ridotta valutando anche altri fattori di rischio associati come diabete poco controllato, chetosi, digiuno prolungato, eccessiva assunzione di bevande alcoliche, insufficienza epatica e qualsiasi condizione associata a ipossia.


Diagnosi:

L'acidosi lattica è caratterizzata da dispnea con acidosi, dolore addominale e ipotermia seguiti da coma. Gli esami diagnostici di laboratorio evidenziano un diminuito pH ematico, livelli di lattato plasmatico superiori a 5 mmol/l, e un aumento del deficit anionico e del rapporto lattato/piruvato. Se si sospetta acidosi metabolica, il trattamento con la metformina deve essere sospeso e il paziente deve essere immediatamente ospedalizzato (vedere 4.9).


Funzione renale:

Poiché la metformina è escreta dal rene, le concentrazioni della creatinina sierica devono essere determinate prima di iniziare il trattamento e in seguito verificate con regolarità:

  • almeno una volta l’anno in pazienti con normale funzione renale,
  • almeno da due a quattro volte l’anno in pazienti con livelli di creatinina sierica ai limiti superiori della norma e nei pazienti anziani.

Una diminuita funzione renale nei pazienti anziani è frequente e asintomatica. Si deve prestare particolare cautela in situazioni di probabile alterazione della funzione renale, ad esempio quando si inizia una terapia antipertensiva o una terapia diuretica e quando si inizia un trattamento con FANS.


Somministrazione di mezzi di contrasto iodati:

La somministrazione endovasale di mezzi di contrasto iodati nel corso di esami radiologici può portare a insufficienza renale. Pertanto, la somministrazione della metformina deve essere interrotta prima, o al momento dell’esecuzione dell’esame radiologico e non deve essere ripresa prima delle 48 ore successive, e solo dopo che la funzione renale sia stata nuovamente valutata e riscontrata normale (vedere paragrafo 4.5).


Chirurgia:

Il trattamento con la metformina deve essere interrotto 48 ore prima di un intervento di chirurgia elettiva in anestesia generale, subaracnoidea o peridurale. La terapia deve essere ripresa non prima di 48 ore dall’intervento o del ripristino dell'alimentazione orale e solo se è stata stabilita la normale funzione renale.


Bambini e adolescenti:

Prima di iniziare il trattamento con la metformina, deve essere confermata la diagnosi di diabete mellito di tipo 2.


Nel corso di studi clinici controllati della durata di un anno, non sono stati rilevati effetti della metformina sulla crescita o la pubertà; tuttavia non si dispone di dati a lungo termine riguardo queste specifiche situazioni. Pertanto, si raccomanda un attento follow-up in relazione a questi parametri nei bambini trattati con la metformina, in particolare nei bambini in età pre-puberale.


Bambini di età compresa tra i 10 e 12 anni:

Negli studi clinici controllati, condotti su bambini e adolescenti, sono stati inclusi solo 15 soggetti di età compresa tra 10 e 12 anni. Anche se i dati di efficacia e sicurezza della metformina per questi bambini non si siano discostati da quelli rilevati per gli adolescenti, si raccomanda particolare cautela nel prescrivere il medicinale ai bambini di età compresa tra i 10 e i 12 anni.


Altre precauzioni:

  • Tutti i pazienti devono continuare a seguire la propria dieta con un'adeguata distribuzione dell'assunzione di carboidrati nell'arco della giornata. I pazienti in sovrappeso devono continuare una dieta ipocalorica.
  • I normali esami di laboratorio per il monitoraggio del diabete devono essere eseguiti regolarmente.
  • La metformina da sola non causa ipoglicemia, ma si consiglia di fare molta attenzione in caso di terapia combinata con l’insulina o le sulfoniluree.

4.5 INTERAZIONI

Non è consigliato l'uso concomitante con altri medicinali

Alcol

L'intossicazione acuta da alcol è associata ad un aumentato rischio di acidosi lattica, in particolare nei seguenti casi:

  • digiuno o malnutrizione,
  • insufficienza epatica.

Si deve evitare il consumo di alcol o di prodotti medicinali contenenti alcol.


''Mezzi di contrasto iodati

La somministrazione endovasale di mezzi di contrasto iodati può provocare insufficienza renale, con conseguente accumulo di metformina e aumento del rischio di acidosi lattica.

La somministrazione di metformina deve essere interrotta prima, o al momento dell’esecuzione dell’esame radiologico e non deve essere ripresa prima delle 48 ore successive, e solo dopo che la funzione renale sia stata nuovamente valutata e riscontrata normale.


Associazioni che richiedono precauzioni per l'uso:

Glucocorticoidi (per via sistemica e locale), beta-2-agonisti e diuretici hanno un'attività iperglicemica intrinseca. I pazienti ne devono essere informati e devono monitorare l'incremento di glucosio in particolare all'inizio del trattamento con questi medicinali; potrebbe anche rendersi necessario l'adeguamento della dose di metformina.


Gli ACE inibitori possono ridurre i livelli di glicemia. Pertanto, durante e dopo la sospensione di terapie con tali medicinali, possono essere necessari adeguamenti della dose di metformina.

4.6 GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Uso in gravidanza

Finora non sono disponibili dati epidemiologici rilevanti. Gli studi su animali non indicano effetti dannosi sulla gravidanza, lo sviluppo embrionale o fetale, il parto o lo sviluppo postnatale (vedere anche 5.3).

Se una donna affetta da diabete pianifica una gravidanza o è già in gravidanza, il diabete non deve essere trattato con la metformina, ma si deve passare all'insulina al fine di mantenere i livelli di glicemia il più possibile vicini a quelli normali e ridurre il rischio di malformazioni fetali associate a livelli anomali di glicemia.


Uso durante l'allattamento:

Nei ratti in lattazione, la metformina è escreta nel latte. Dati simili non sono disponibili nell'uomo, pertanto si deve prendere una decisione circa l'eventualità di sospendere l'allattamento al seno oppure la terapia con la metformina, considerando l'importanza che il composto ha per la madre.

4.7 EFFETTI SUL GUIDARE/USARE MACCHINARI

La metformina somministrata in monoterapia non provoca ipoglicemia, pertanto non ha effetto sulla capacità di guidare veicoli o usare macchinari.

Tuttavia, i pazienti devono essere informati circa il rischio di ipoglicemia qualora la metformina sia utilizzata in combinazione con altri farmaci antidiabetici (sulfoniluree, insulina, repaglinide).

4.8 EFFETTI INDESIDERATI

Durante il trattamento con la metformina possono manifestarsi i seguenti effetti indesiderati: Le frequenze sono definite di seguito:

molto comune: >1/10;

comune: >1/100, <1/10;

non comune: >1/1.000, <1/100;

raro: >1/10.000, <1/1.000;

molto raro: <1/10.000,

non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).


Patologie del sistema nervoso

Comune: Disturbi del gusto


Patologie gastrointestinali

Molto comune:

Nausea, vomito, diarrea, dolori addominali e perdita di appetito. Questi effetti si manifestano con maggiore frequenza all'inizio della terapia e nella maggior parte dei casi si risolvono spontaneamente. Per prevenire tali sintomi gastrointestinali, si raccomanda di assumere la metformina in due o tre dosi giornaliere durante o dopo i pasti. Un aumento progressivo della dose può anche favorire la tollerabilità gastrointestinale.


Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo

Molto raro:

Reazioni cutanee come eritema, prurito e orticaria.


Disturbi del metabolismo e della nutrizione

Molto raro:

In pazienti sottoposti a trattamento a lungo termine con la metformina sono state osservate una riduzione dell'assorbimento e dei livelli sierici della vitamina B12. Si raccomanda di prendere in considerazione tale eziologia nei casi di pazienti con anemia megaloblastica.

Acidosi lattica (0,03 casi/1.000 pazienti/anno; vedere 4.4).


Patologie epatobiliari

Molto raro:

Anomalie ai test della funzione renale o epatite risolte alla sospensione della terapia con la metformina.


Bambini e adolescenti:

I dati pubblicati e post-commercializzazione e quelli risultati da studi clinici controllati condotti su una popolazione pediatrica limitata di età compresa tra 10 e 16 anni trattata per un anno, indicano eventi avversi di natura e gravità simili a quelli riportati per gli adulti.

4.9 SOVRADOSAGGIO

Non è stata osservata ipoglicemia con dosi di metformina fino a 85 g, nonostante in tali circostanze si sia verificata acidosi lattica. Un sovradosaggio elevato di metformina o rischi concomitanti possono provocare acidosi lattica. L'acidosi lattica è un'emergenza medica e deve essere trattata in ospedale. Il metodo più efficace per rimuovere il lattato e la metformina è l'emodialisi.


DATA DI REVISIONE DEL TESTO: Luglio 2011