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Pioglitazone 15 mg come cloridrato e 850 mg di metformina cloridrato.
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Nucleo: cellulosa microcristallina, povidone K30, croscarmellosa sodic a, magnesio stearato. Rivestimento: ipromellosa, macrogol 8000, talco, titanio diossido.
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Trattamento di pazienti con diabete mellito di tipo 2, particolarmente nei pazienti in sovrappeso che non sono in grado di ottenere un suffi ciente controllo glicemico con le dosi massime tollerate della sola me tformina orale.
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== CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR ==
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Ipersensibilita' ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipient i. Insufficienza cardiaca o storia di insufficienza cardiaca (classi N YHA da I a IV). Patologie acute o croniche che possono causare ipossia tissutale, come insufficienza cardiaca o respiratoria, infarto del mi ocardio recente, shock. Insufficienza epatica. Intossicazione alcolica acuta, alcolismo. Chetoacidosi diabetica o pre-coma diabetico. Insuff icienza renale o disfunzione renale (clearance della creatinina < 60 m l/min). Condizioni acute potenzialmente in grado di alterare la funzio ne renale come: disidratazione, infezione grave, shock, somministrazio ne intravasale di mezzi di contrasto iodati. Allattamento.
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== POSOLOGIA ==
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Adulti: 30 mg/die di pioglitazone piu' 1.700 mg/die di metformina clor idrato (questo dosaggio viene raggiunto con l'assunzione di una compre ssa da 15 mg/850 mg due volte al giorno). Deve essere presa in conside razione la titolazione della dose di pioglitazone (aggiunto alla dose ottimale di metformina) prima che il paziente passi al trattamento con il prodotto. Qualora sia clinicamente appropriato, puo' essere preso in considerazione direttamente il trasferimento dalla monoterapia con metformina al trattamento con il farmaco. Assumere con il cibo, oppure immediatamente dopo il pasto, puo' ridurre i sintomi gastrointestinal i associati con la metformina. Anziani: controllare regolarmente la fu nzionalita' renale in quanto la metformina e' escreta per via renale. Pazienti con insufficienza renale: non deve essere usato in pazienti c on insufficienza renale o disfunzione renale (clearance della creatini na < 60 ml/min). Pazienti con insufficienza epatica: non deve essere u sato tali in pazienti. Bambini e adolescenti: non ci sono dati disponi bili sull'uso di pioglitazone in pazienti al di sotto dei 18 anni di e ta' e pertanto l'uso non e' raccomandato in questo gruppo di eta'.
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CONSERVAZIONE
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Non richiede alcuna speciale precauzione per la conservazione.
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== AVVERTENZE ==
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Non esiste esperienza clinica con pioglitazone in combinazione triplic e con altri agenti anti-diabetici orali. L'acidosi lattica e' una comp licanza metabolica molto rara, ma grave, che puo' verificarsi a causa dell'accumulo di metformina. I casi segnalati si sono verificati princ ipalmente in pazienti diabetici con significativa insufficienza renale . Puo' e deve essere ridotta anche verificando altri fattori di rischi o associati come insufficiente controllo del diabete, chetosi, digiuno prolungato, eccessiva assunzione di alcol, insufficienza epatica e qu alsiasi condizione associata con ipossia. L'acidosi lattica e' caratte rizzata da dispnea acidosica, dolore addominale e ipotermia seguita da coma. Poiche' la metformina e' escreta dal rene, devono essere verifi cate con regolarita' le concentrazioni della creatinina sierica: almen o una volta all'anno in pazienti con normale funzione renale; almeno d a due a quattro volte all'anno in pazienti con livelli di creatinina s ierica ai limiti superiori della norma e nei pazienti anziani. Pioglit azone puo' causare ritenzione idrica che puo' esacerbare o precipitare una insufficienza cardiaca. Quando vengono trattati pazienti che pres entano almeno un fattore di rischio, iniziare il trattamento con la pi u' bassa dose disponibile e aumentare la dose gradualmente. Sono stati riportati durante la commercializzazione casi di insufficienza cardia ca quando pioglitazone e' stato usato in combinazione con insulina o i n pazienti con storia di insufficienza cardiaca. Se si manifesta quals iasi deterioramento dello stato cardiaco interrompere la terapia. Rara mente e' stata riportata disfunzione epatocellulare con pioglitazone. Si raccomanda che i pazienti trattati siano sottoposti a monitoraggio periodico degli enzimi epatici. La terapia non deve essere iniziata in pazienti con aumentati livelli basali degli enzimi epatici (ALT > 2,5 volte il limite superiore della norma) o con qualsiasi evidenza di ma lattia epatica. Dopo l'inizio della terapia si raccomanda di monitorar e gli enzimi epatici periodicamente secondo necessita' clinica. Negli studi clinici con pioglitazone si e' evidenziato aumento di peso dose correlato. E' stata osservata una lieve riduzione dell'emoglobina medi a e dell'ematocrito durante la terapia con pioglitazone, consistente i n emodiluizione. Modifiche simili sono state osservate in pazienti tra ttati con metformina in studi comparativi controllati con pioglitazone . I pazienti che ricevono pioglitazone in duplice terapia orale con un a sulfonilurea possono essere a rischio di ipoglicemia dose-correlata, e puo' essere necessaria una riduzione nella dose della sulfonilurea. Sono stati riportati con i tiazolidinedioni, incluso pioglitazone, ca si post-marketing di nuova insorgenza o peggioramento di edema macular e diabetico, con diminuzione della acuita' visiva. Molti di questi paz ienti hanno manifestato edema periferico concomitante. Considerare l'o pportunita' di una appropriata visita oftalmologica. Poiche' contiene metformina cloridrato, il trattamento deve essere interrotto 48 ore pr ima di un intervento di chirurgia elettiva in anestesia generale e non deve normalmente essere ripreso prima delle 48 ore successive all'int ervento. La somministrazione intravasale di mezzi di contrasto iodati in esami radiologici puo' portare ad insufficienza renale. Pertanto, i l farmaco deve essere interrotto prima, o al momento dell'esecuzione d ell'esame radiologico e non deve essere ripreso prima delle 48 ore suc cessive, e solo dopo che la funzione renale sia stata rivalutata e ris contrata normale. Come conseguenza dell'aumentata azione dell'insulina , il trattamento con pioglitazone in pazienti con sindrome dell'ovaio policistico puo' causare la ripresa dell'ovulazione. Il rischio di fra tture deve essere preso in considerazione nella terapia a lungo termin e nelle donne trattate con pioglitazone. Usare con cautela durante la somministrazione concomitante di inibitori (es. gemfibrozil) o indutto ri (es. rifampicina) del citocromo P450 2C8. Il controllo glicemico de ve essere monitorato attentamente. Si devono considerare l'aggiustamen to della dose di pioglitazone all'interno della posologia raccomandata o modifiche nel trattamento del diabete.
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== INTERAZIONI ==
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I dati seguenti riflettono le informazioni disponibili sui singoli pri ncipi attivi (pioglitazone e metformina). Studi di interazione hanno d imostrato che pioglitazone non ha alcun effetto rilevante ne' sulla fa rmacocinetica ne' sulla farmacodinamica di digossina, warfarin, fenpro cumone e metformina. Studi condotti nell'uomo suggeriscono che non vi sia induzione del principale citocromo inducibile P450, 1A, 2C8/9 e 3A 4. Studi in vitro non hanno evidenziato alcuna inibizione di alcun sot totipo del citocromo P450. Non sono attese interazioni con farmaci met abolizzati da tali enzimi, ad es. contraccettivi orali, ciclosporina, calcio antagonisti e inibitori della HMGCoA reduttasi. La co-somminist razione di pioglitazone con gemfibrozil (un inibitore del citocromo P4 50 2C8) ha comportato un aumento di 3 volte dell'AUC di pioglitazone. Poiche' e' possibile un aumento degli eventi avversi dose-correlati, p uo' essere necessario diminuire la dose di pioglitazone quando gemfibr ozil e' somministrato in concomitanza. Si deve considerare un attento monitoraggio del controllo glicemico. La co-somministrazione di piogli tazone con rifampicina (un induttore del citocromo P450 2C8) ha compor tato una diminuzione del 54% dell'AUC di pioglitazone. Puo' essere nec essario aumentare la dose di pioglitazone quando la rifampicina e' som ministrata in concomitanza. Si deve considerare un attento monitoraggi o del controllo glicemico. La presenza del principio attivo metformina e' causa di aumentato rischio di acidosi lattica nell'intossicazione acuta da alcol (particolarmente nei casi di digiuno, malnutrizione o i nsufficienza epatica). Si deve evitare il consumo di alcol e di prodot ti medicinali contenenti alcol. La somministrazione intravasale di mez zi di contrasto iodati in esami radiologici puo' portare ad insufficie nza renale, con conseguente accumulo di metformina e rischio di acidos i lattica. Il trattamento con metformina deve essere interrotto prima o al momento dell'esecuzione dell'esame radiologico e non deve essere ripreso prima delle 48 ore successive, e solo dopo che la funzione ren ale sia stata rivalutata e riscontrata normale. I farmaci cationici ch e sono eliminati attraverso la secrezione tubulare renale (ad es. cime tidina) possono dare interazione con la metformina attraverso la compe tizione su sistemi tubulari renali di trasporto in comune. Uno studio condotto su sette volontari sani ha evidenziato che la cimetidina, som ministrata alla dose di 400 mg due volte al giorno, ha aumentato l'esp osizione sistemica alla metformina (AUC) del 50% e la Cmax dell'81%. Q uindi, si devono prendere in considerazione un attento monitoraggio de l controllo glicemico, un aggiustamento della dose all'interno della p osologia raccomandata e modifiche del trattamento diabetico quando ven gono co-somministrati farmaci cationici che sono eliminati attraverso la secrezione tubulare renale. >>Associazioni di farmaci che richiedon o precauzioni per l'uso. I glucocorticoidi (somministrati per via sist emica che per vie locali), i beta-2-agonisti, e i diuretici possiedono attivita' iperglicemizzante intrinseca. Il paziente ne deve essere in formato e deve essere effettuato con maggiore frequenza il controllo d ella glicemia, soprattutto all'inizio del trattamento. Se necessario, il dosaggio del farmaco ipoglicemizzante deve essere aggiustato durant e la terapia con l'altro prodotto medicinale assunto in concomitanza e d al momento della sua interruzione. Gli ACE-inibitori possono diminui re i livelli ematici di glucosio. Se necessario, il dosaggio del farma co ipoglicemizzante deve essere aggiustato durante la terapia con l'al tro prodotto medicinale assunto in concomitanza ed al momento della su a interruzione.
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== EFFETTI INDESIDERATI ==
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Comune (>1/100 <1/10), non comune (>1/1.000 <1/100), raro (>1/10.000 < 1/1.000), molto raro (<1/10.000), comprese segnalazioni isolate e non noto (la frequenza non puo' esssere definita dai dati disponibili). >> Pioglitazione/metformina. Disturbi del sistema ematico e linfatico. Co mune: anemia. Disturbi dell'occhio. Comune: disturbi visivi. Disturbi gastrointestinali. Non comune: flatulenza. Accertamenti. Comune: aumen to di peso. Disturbi del sistema muscoloscheletrico e del tessuto conn ettivo. Comune: artralgia. Disturbi del sistema nervoso. Comune: cefal ea. Disturbi renali e del sistema urinario. Comune: ematuria. Disturbi del sistema riproduttivo e del seno. Comune: disfunzione erettile. E' stato riportato edema, la cui entita' e' stata generalmente da lieve a moderata e di solito non ha richiesto l'interruzione del trattamento . Sono stati segnalati anche aumenti di peso dose correlati. Disturbi visivi sono stati riportati principalmente all'inizio del trattamento e sono correlati alle modifiche del glucosio ematico dovute ad un'alte razione temporanea nella turgidita' e nell'indice di rifrazione del cr istallino come osservato con altri agenti ipoglicemizzanti. Nell'esper ienza post-marketing si sono manifestati rari casi di aumento degli en zimi epatici e di disfunzione epatocellulare. Raramente e' stata ripor tata insufficienza cardiaca durante la commercializzazione di pioglita zone, ma piu' frequentemente quando pioglitazone e' stato usato in com binazione con insulina o in pazienti con storia di insufficienza cardi aca. >>Pioglitazone. Si sono manifestate frequenti infezioni del tratt o respiratorio superiore ed ipoestesia; sinusite ed insonnia si sono m anifestate non frequentemente. POST MARKETING. Disturbi visivi. Non no to: edema maculare. >>Metformina. Disturbi del metabolismo e della nut rizione. Molto rara: diminuzione dell'assorbimento della vitamina B12 con diminuzione dei livelli sierici durante l'uso a lungo termine dell a metformina. Disturbi del sistema nervoso. Comune: disturbi del gusto . Disturbi gastrointestinali. Molto comuni: disturbi gastrointestinali quali nausea, vomito, diarrea, dolore addominale e perdita dell'appet ito. Disturbi epatobiliari. Casi isolati: anomalie dei test di funzion alita' epatica o epatite che si risolvono con l'interruzione del tratt amento con metformina. Disturbi della pelle e del tessuto sottocutaneo . Molto rari: reazioni della pelle quali eritema, prurito, orticaria.
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== GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO ==
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Non sono disponibili dati preclinici o clinici relativi all'esposizion e al farmaco durante la gravidanza o l'allattamento. Non ci sono dati adeguati sull'uomo provenienti dall'uso di pioglitazone in donne in gr avidanza. Gli studi condotti su animali non hanno evidenziato effetti teratogeni, ma hanno mostrato feto tossicita' correlata all'azione far macologica. Piccoli studi clinici non hanno rivelato che la metformina possa causare malformazioni. Comunque, non deve essere usato in gravi danza o in donne in eta' fertile che non facciano uso di misure contra ccettive. Se una paziente desidera iniziare una gravidanza oppure se l a gravidanza si verifica, il trattamento deve essere interrotto. Sia p ioglitazone che metformina sono stati ritrovati nel latte di ratti in allattamento. Non e' noto se l'allattamento al seno possa esporre il n eonato al prodotto medicinale. Quindi, non deve essere somministrato i n donne in allattamento.
  
 
[[categoria:Nome commerciale]]
 
[[categoria:Nome commerciale]]

Versione delle 01:34, 31 mag 2011

vedi anche Pioglitazone

DENOMINAZIONE

COMPETACT


CATEGORIA FARMACOLOGICA

Associazioni di farmaci ipoglicemizzanti orali.


PRINCIPI ATTIVI

Pioglitazone 15 mg come cloridrato e 850 mg di metformina cloridrato.


ECCIPIENTI

Nucleo: cellulosa microcristallina, povidone K30, croscarmellosa sodic a, magnesio stearato. Rivestimento: ipromellosa, macrogol 8000, talco, titanio diossido.


INDICAZIONI

Trattamento di pazienti con diabete mellito di tipo 2, particolarmente nei pazienti in sovrappeso che non sono in grado di ottenere un suffi ciente controllo glicemico con le dosi massime tollerate della sola me tformina orale.


CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita' ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipient i. Insufficienza cardiaca o storia di insufficienza cardiaca (classi N YHA da I a IV). Patologie acute o croniche che possono causare ipossia tissutale, come insufficienza cardiaca o respiratoria, infarto del mi ocardio recente, shock. Insufficienza epatica. Intossicazione alcolica acuta, alcolismo. Chetoacidosi diabetica o pre-coma diabetico. Insuff icienza renale o disfunzione renale (clearance della creatinina < 60 m l/min). Condizioni acute potenzialmente in grado di alterare la funzio ne renale come: disidratazione, infezione grave, shock, somministrazio ne intravasale di mezzi di contrasto iodati. Allattamento.


POSOLOGIA

Adulti: 30 mg/die di pioglitazone piu' 1.700 mg/die di metformina clor idrato (questo dosaggio viene raggiunto con l'assunzione di una compre ssa da 15 mg/850 mg due volte al giorno). Deve essere presa in conside razione la titolazione della dose di pioglitazone (aggiunto alla dose ottimale di metformina) prima che il paziente passi al trattamento con il prodotto. Qualora sia clinicamente appropriato, puo' essere preso in considerazione direttamente il trasferimento dalla monoterapia con metformina al trattamento con il farmaco. Assumere con il cibo, oppure immediatamente dopo il pasto, puo' ridurre i sintomi gastrointestinal i associati con la metformina. Anziani: controllare regolarmente la fu nzionalita' renale in quanto la metformina e' escreta per via renale. Pazienti con insufficienza renale: non deve essere usato in pazienti c on insufficienza renale o disfunzione renale (clearance della creatini na < 60 ml/min). Pazienti con insufficienza epatica: non deve essere u sato tali in pazienti. Bambini e adolescenti: non ci sono dati disponi bili sull'uso di pioglitazone in pazienti al di sotto dei 18 anni di e ta' e pertanto l'uso non e' raccomandato in questo gruppo di eta'.

CONSERVAZIONE Non richiede alcuna speciale precauzione per la conservazione.


AVVERTENZE

Non esiste esperienza clinica con pioglitazone in combinazione triplic e con altri agenti anti-diabetici orali. L'acidosi lattica e' una comp licanza metabolica molto rara, ma grave, che puo' verificarsi a causa dell'accumulo di metformina. I casi segnalati si sono verificati princ ipalmente in pazienti diabetici con significativa insufficienza renale . Puo' e deve essere ridotta anche verificando altri fattori di rischi o associati come insufficiente controllo del diabete, chetosi, digiuno prolungato, eccessiva assunzione di alcol, insufficienza epatica e qu alsiasi condizione associata con ipossia. L'acidosi lattica e' caratte rizzata da dispnea acidosica, dolore addominale e ipotermia seguita da coma. Poiche' la metformina e' escreta dal rene, devono essere verifi cate con regolarita' le concentrazioni della creatinina sierica: almen o una volta all'anno in pazienti con normale funzione renale; almeno d a due a quattro volte all'anno in pazienti con livelli di creatinina s ierica ai limiti superiori della norma e nei pazienti anziani. Pioglit azone puo' causare ritenzione idrica che puo' esacerbare o precipitare una insufficienza cardiaca. Quando vengono trattati pazienti che pres entano almeno un fattore di rischio, iniziare il trattamento con la pi u' bassa dose disponibile e aumentare la dose gradualmente. Sono stati riportati durante la commercializzazione casi di insufficienza cardia ca quando pioglitazone e' stato usato in combinazione con insulina o i n pazienti con storia di insufficienza cardiaca. Se si manifesta quals iasi deterioramento dello stato cardiaco interrompere la terapia. Rara mente e' stata riportata disfunzione epatocellulare con pioglitazone. Si raccomanda che i pazienti trattati siano sottoposti a monitoraggio periodico degli enzimi epatici. La terapia non deve essere iniziata in pazienti con aumentati livelli basali degli enzimi epatici (ALT > 2,5 volte il limite superiore della norma) o con qualsiasi evidenza di ma lattia epatica. Dopo l'inizio della terapia si raccomanda di monitorar e gli enzimi epatici periodicamente secondo necessita' clinica. Negli studi clinici con pioglitazone si e' evidenziato aumento di peso dose correlato. E' stata osservata una lieve riduzione dell'emoglobina medi a e dell'ematocrito durante la terapia con pioglitazone, consistente i n emodiluizione. Modifiche simili sono state osservate in pazienti tra ttati con metformina in studi comparativi controllati con pioglitazone . I pazienti che ricevono pioglitazone in duplice terapia orale con un a sulfonilurea possono essere a rischio di ipoglicemia dose-correlata, e puo' essere necessaria una riduzione nella dose della sulfonilurea. Sono stati riportati con i tiazolidinedioni, incluso pioglitazone, ca si post-marketing di nuova insorgenza o peggioramento di edema macular e diabetico, con diminuzione della acuita' visiva. Molti di questi paz ienti hanno manifestato edema periferico concomitante. Considerare l'o pportunita' di una appropriata visita oftalmologica. Poiche' contiene metformina cloridrato, il trattamento deve essere interrotto 48 ore pr ima di un intervento di chirurgia elettiva in anestesia generale e non deve normalmente essere ripreso prima delle 48 ore successive all'int ervento. La somministrazione intravasale di mezzi di contrasto iodati in esami radiologici puo' portare ad insufficienza renale. Pertanto, i l farmaco deve essere interrotto prima, o al momento dell'esecuzione d ell'esame radiologico e non deve essere ripreso prima delle 48 ore suc cessive, e solo dopo che la funzione renale sia stata rivalutata e ris contrata normale. Come conseguenza dell'aumentata azione dell'insulina , il trattamento con pioglitazone in pazienti con sindrome dell'ovaio policistico puo' causare la ripresa dell'ovulazione. Il rischio di fra tture deve essere preso in considerazione nella terapia a lungo termin e nelle donne trattate con pioglitazone. Usare con cautela durante la somministrazione concomitante di inibitori (es. gemfibrozil) o indutto ri (es. rifampicina) del citocromo P450 2C8. Il controllo glicemico de ve essere monitorato attentamente. Si devono considerare l'aggiustamen to della dose di pioglitazone all'interno della posologia raccomandata o modifiche nel trattamento del diabete.


INTERAZIONI

I dati seguenti riflettono le informazioni disponibili sui singoli pri ncipi attivi (pioglitazone e metformina). Studi di interazione hanno d imostrato che pioglitazone non ha alcun effetto rilevante ne' sulla fa rmacocinetica ne' sulla farmacodinamica di digossina, warfarin, fenpro cumone e metformina. Studi condotti nell'uomo suggeriscono che non vi sia induzione del principale citocromo inducibile P450, 1A, 2C8/9 e 3A 4. Studi in vitro non hanno evidenziato alcuna inibizione di alcun sot totipo del citocromo P450. Non sono attese interazioni con farmaci met abolizzati da tali enzimi, ad es. contraccettivi orali, ciclosporina, calcio antagonisti e inibitori della HMGCoA reduttasi. La co-somminist razione di pioglitazone con gemfibrozil (un inibitore del citocromo P4 50 2C8) ha comportato un aumento di 3 volte dell'AUC di pioglitazone. Poiche' e' possibile un aumento degli eventi avversi dose-correlati, p uo' essere necessario diminuire la dose di pioglitazone quando gemfibr ozil e' somministrato in concomitanza. Si deve considerare un attento monitoraggio del controllo glicemico. La co-somministrazione di piogli tazone con rifampicina (un induttore del citocromo P450 2C8) ha compor tato una diminuzione del 54% dell'AUC di pioglitazone. Puo' essere nec essario aumentare la dose di pioglitazone quando la rifampicina e' som ministrata in concomitanza. Si deve considerare un attento monitoraggi o del controllo glicemico. La presenza del principio attivo metformina e' causa di aumentato rischio di acidosi lattica nell'intossicazione acuta da alcol (particolarmente nei casi di digiuno, malnutrizione o i nsufficienza epatica). Si deve evitare il consumo di alcol e di prodot ti medicinali contenenti alcol. La somministrazione intravasale di mez zi di contrasto iodati in esami radiologici puo' portare ad insufficie nza renale, con conseguente accumulo di metformina e rischio di acidos i lattica. Il trattamento con metformina deve essere interrotto prima o al momento dell'esecuzione dell'esame radiologico e non deve essere ripreso prima delle 48 ore successive, e solo dopo che la funzione ren ale sia stata rivalutata e riscontrata normale. I farmaci cationici ch e sono eliminati attraverso la secrezione tubulare renale (ad es. cime tidina) possono dare interazione con la metformina attraverso la compe tizione su sistemi tubulari renali di trasporto in comune. Uno studio condotto su sette volontari sani ha evidenziato che la cimetidina, som ministrata alla dose di 400 mg due volte al giorno, ha aumentato l'esp osizione sistemica alla metformina (AUC) del 50% e la Cmax dell'81%. Q uindi, si devono prendere in considerazione un attento monitoraggio de l controllo glicemico, un aggiustamento della dose all'interno della p osologia raccomandata e modifiche del trattamento diabetico quando ven gono co-somministrati farmaci cationici che sono eliminati attraverso la secrezione tubulare renale. >>Associazioni di farmaci che richiedon o precauzioni per l'uso. I glucocorticoidi (somministrati per via sist emica che per vie locali), i beta-2-agonisti, e i diuretici possiedono attivita' iperglicemizzante intrinseca. Il paziente ne deve essere in formato e deve essere effettuato con maggiore frequenza il controllo d ella glicemia, soprattutto all'inizio del trattamento. Se necessario, il dosaggio del farmaco ipoglicemizzante deve essere aggiustato durant e la terapia con l'altro prodotto medicinale assunto in concomitanza e d al momento della sua interruzione. Gli ACE-inibitori possono diminui re i livelli ematici di glucosio. Se necessario, il dosaggio del farma co ipoglicemizzante deve essere aggiustato durante la terapia con l'al tro prodotto medicinale assunto in concomitanza ed al momento della su a interruzione.


EFFETTI INDESIDERATI

Comune (>1/100 <1/10), non comune (>1/1.000 <1/100), raro (>1/10.000 < 1/1.000), molto raro (<1/10.000), comprese segnalazioni isolate e non noto (la frequenza non puo' esssere definita dai dati disponibili). >> Pioglitazione/metformina. Disturbi del sistema ematico e linfatico. Co mune: anemia. Disturbi dell'occhio. Comune: disturbi visivi. Disturbi gastrointestinali. Non comune: flatulenza. Accertamenti. Comune: aumen to di peso. Disturbi del sistema muscoloscheletrico e del tessuto conn ettivo. Comune: artralgia. Disturbi del sistema nervoso. Comune: cefal ea. Disturbi renali e del sistema urinario. Comune: ematuria. Disturbi del sistema riproduttivo e del seno. Comune: disfunzione erettile. E' stato riportato edema, la cui entita' e' stata generalmente da lieve a moderata e di solito non ha richiesto l'interruzione del trattamento . Sono stati segnalati anche aumenti di peso dose correlati. Disturbi visivi sono stati riportati principalmente all'inizio del trattamento e sono correlati alle modifiche del glucosio ematico dovute ad un'alte razione temporanea nella turgidita' e nell'indice di rifrazione del cr istallino come osservato con altri agenti ipoglicemizzanti. Nell'esper ienza post-marketing si sono manifestati rari casi di aumento degli en zimi epatici e di disfunzione epatocellulare. Raramente e' stata ripor tata insufficienza cardiaca durante la commercializzazione di pioglita zone, ma piu' frequentemente quando pioglitazone e' stato usato in com binazione con insulina o in pazienti con storia di insufficienza cardi aca. >>Pioglitazone. Si sono manifestate frequenti infezioni del tratt o respiratorio superiore ed ipoestesia; sinusite ed insonnia si sono m anifestate non frequentemente. POST MARKETING. Disturbi visivi. Non no to: edema maculare. >>Metformina. Disturbi del metabolismo e della nut rizione. Molto rara: diminuzione dell'assorbimento della vitamina B12 con diminuzione dei livelli sierici durante l'uso a lungo termine dell a metformina. Disturbi del sistema nervoso. Comune: disturbi del gusto . Disturbi gastrointestinali. Molto comuni: disturbi gastrointestinali quali nausea, vomito, diarrea, dolore addominale e perdita dell'appet ito. Disturbi epatobiliari. Casi isolati: anomalie dei test di funzion alita' epatica o epatite che si risolvono con l'interruzione del tratt amento con metformina. Disturbi della pelle e del tessuto sottocutaneo . Molto rari: reazioni della pelle quali eritema, prurito, orticaria.


GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Non sono disponibili dati preclinici o clinici relativi all'esposizion e al farmaco durante la gravidanza o l'allattamento. Non ci sono dati adeguati sull'uomo provenienti dall'uso di pioglitazone in donne in gr avidanza. Gli studi condotti su animali non hanno evidenziato effetti teratogeni, ma hanno mostrato feto tossicita' correlata all'azione far macologica. Piccoli studi clinici non hanno rivelato che la metformina possa causare malformazioni. Comunque, non deve essere usato in gravi danza o in donne in eta' fertile che non facciano uso di misure contra ccettive. Se una paziente desidera iniziare una gravidanza oppure se l a gravidanza si verifica, il trattamento deve essere interrotto. Sia p ioglitazone che metformina sono stati ritrovati nel latte di ratti in allattamento. Non e' noto se l'allattamento al seno possa esporre il n eonato al prodotto medicinale. Quindi, non deve essere somministrato i n donne in allattamento.