Differenze tra le versioni di "Levodopa"

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Siccome la dopamina viene ossidata facilmente dopo somministrazione orale e non attraversa la barriera emato-encefalica, viene usato il suo precursore, la '''Levodopa''', che viene convertito in dopamina dall’enzima DOPA decarbossilasi.
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Siccome la dopamina viene ossidata facilmente dopo somministrazione orale e non attraversa la barriera emato-encefalica, per la terapia del parkinson viene usato il suo precursore, la '''Levodopa''', che per essere efficace deve raggiungere il SNC dove viene convertito in dopamina dall’enzima DOPA decarbossilasi.
  
La conversione Levodopa in Dopamina nei tessuti periferici determina un eccesso di dopamina circolante, con comparsa di effetti collaterali (nausea e vomito).  
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La conversione della Levodopa in Dopamina nei tessuti periferici e' svantaggiosa per due motivi:
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1- determina un eccesso di dopamina circolante(che non riesce a superare la bariera ematoencefalica), con comparsa di effetti collaterali (nausea e vomito)
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2- limita la concentrazione di levedopa che dovrebbe raggiungere il SNC per essere convertita in dopamina.
  
La Levodopa viene quindi utilizzata molto spesso in associazione con un inibitore periferico della DOPA-decarbossilasi, [[Carbidopa]] o [[Benserazide]], che non attraversano la barriera emato-encefalica.  
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per questo motivo la Levodopa viene utilizzata in associazione con un inibitore periferico della DOPA-decarbossilasi, [[Carbidopa]] o [[Benserazide]], che non attraversano la barriera emato-encefalica.  
 
In presenza di questi inibitori una maggior quantità di levodopa penetra il SNC e questo porta ad una riduzione della dose di levodopa.
 
In presenza di questi inibitori una maggior quantità di levodopa penetra il SNC e questo porta ad una riduzione della dose di levodopa.
  

Versione delle 19:59, 10 ott 2011

SPECIALITÀ

LEVODOPA/BENSERAZIDE

  • Madopar 30CPS 100MG+25MG, 30CPR DISPERS 100+25MG, 30CPS 100MG+25MG R.P., 50CPR DIV 200MG+50MG

LEVODOPA/CARBIDOPA

  • Sinemet 50CPR 100MG+25MG, 50CPR 100MG+25MG R.M., 50CPR 250MG+25MG, 30CPR 200MG+50MG R.M.

LEVODOPA/CARBIDOPA/ENTACAPONE

  • Stalevo 100CPR 50MG/12,5MG/200, 100CPR 100MG/25MG/200MG, 100CPR 150MG/37,5MG/200MG

STRUTTURA

Levedopa.jpg

MECCANISMO D’AZIONE

Siccome la dopamina viene ossidata facilmente dopo somministrazione orale e non attraversa la barriera emato-encefalica, per la terapia del parkinson viene usato il suo precursore, la Levodopa, che per essere efficace deve raggiungere il SNC dove viene convertito in dopamina dall’enzima DOPA decarbossilasi.

La conversione della Levodopa in Dopamina nei tessuti periferici e' svantaggiosa per due motivi: 1- determina un eccesso di dopamina circolante(che non riesce a superare la bariera ematoencefalica), con comparsa di effetti collaterali (nausea e vomito) 2- limita la concentrazione di levedopa che dovrebbe raggiungere il SNC per essere convertita in dopamina.

per questo motivo la Levodopa viene utilizzata in associazione con un inibitore periferico della DOPA-decarbossilasi, Carbidopa o Benserazide, che non attraversano la barriera emato-encefalica. In presenza di questi inibitori una maggior quantità di levodopa penetra il SNC e questo porta ad una riduzione della dose di levodopa.

INDICAZIONI

Trattamento della malattia di Parkinson e la sindrome parkinsoniana; migliora la rigidità e la bradicinesia mentre è meno efficace nel controllo del tremore

CONTROINDICAZIONI

POSOLOGIA

AVVERTENZE

INTERAZIONI

EFFETTI COLLATERALI

  • Effetti neurologici (per trattamento cronico)
    • Discinesie (interessano soprattutto il volto, la lingua, il capo e il collo)
    • Fenomeno “on-off” (alternanza, nel corso della giornata, di uno o più periodi di ricomparsa dei sintomi del parkinsonismo e di periodi di benessere)
  • Apparato cardiocircolatorio:
    • Ipotensione posturale
    • Tachicardia sinusale, extrasistoli, flutter e fibrillazione striatale, tachicardia ventricolare.
  • Apparato gastroenterico:
    • Anoressia, nausea e vomito

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