Differenze tra le versioni di "Plasil"

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(Eccipienti )
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== Categoria farmacoterapeutica  ==
 
  
Farmaci per i disturbi funzionali gastrointestinali, procinetici.
 
  
==Frome in commercio ==
 
*plasil os gtt 20ml 4mg/ml
 
  
*plasil inet 5f 2ml 10mg/2ml
 
 
*plasil 24cpr 10mg
 
 
*plasil scir 120ml 10mg/10ml
 
== Principi attivi  ==
 
 
Metoclopramide monocloridrato monoidrato.
 
 
== Eccipienti  ==
 
*Compresse: gomma guar, metilcellulosa, etilcellulosa, silice colloidale idrata, amido di patate, magnesio stearato, pentaeritritolo.
 
 
*Sciroppo: metile paraidrossibenzoato, propile paraidrossibenzoato, acido sorbico, idrossietilcellulosa, saccarina, glicol propilenico, alcool, essenza mandarino, essenza caramello, essenza custard, sodio idrato q.b. apH 3,0, acqua depurata.
 
 
*Gocce orali, soluzione: acido sorbico, sodio metabisolfito, olio di ricino poliossietilenato, saccarina, acqua depurata.
 
 
*Soluzione iniettabile: sodio metabisolfito, sodio cloruro, acquaper preparazioni iniettabili.
 
 
== Indicazioni  ==
 
 
Medicina generale disturbi gastrici da medicamenti come antimitotici, antibiotici, chemioterapici (PAS, etionamide in particolare), digitalici, morfina e codeina, ecc., vomito da stati acidosici ed iperazotemici, cefalee digestive, cefalee e disturbi digestivi del periodo mestruale, disturbi digestivi psicosomatici in soggetti ansiosi in surmenage,ecc. Gastroenterologia: gastriti, sindromi dispeptico-enterocolitiche , coadiuvante nelle ulcere gastriche e duodenali, spasmi del piloro, disturbi da ptosi gastrica, discinesie e calcolosi biliari, disturbi digestivi nei cirrotici, postumi di colecistectomia e gastrectomia. Cgirurgia e anestesiologia: nausee e vomiti da anestetici o post-operatori. Radiologia: manifestazioni gastriche dei mal da raggi e della cobaltoterapia, nella esplorazione radiologica funzionale dell'apparato digerente.
 
 
== Controindicazioni / eff.secondari  ==
 
 
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Pazienti affetti da glaucoma, feocromocitoma, malattia epilettica,morbo di Parkinson e altre affezioni extrapiramidali conclamate o in corso di terapia con anticolinergici. Casi in cui la stimolazione della motilita' intestinale possa rivelarsi pericolosa, per esempio in presenza di emorragia gastrointestinale, perforazione, ostruzione meccanica. Bambini al di sotto dei 16 anni. Primo trimestre di gravidanza e allattamento. Associazione con levodopa a causa di un antagonismo reciproco. La metoclopramide e' controindicata nei pazienti in trattamento con farmaci potenzialmente in grado di determinare reazioni extrapiramidali (antimonoaminossidasi, neurolettici come fenotiazine, butirrofenoni, tioxanteni, ecc.). Non e' consigliabile l'uso del prodotto nei soggetti che abbiano gia' evidenziato discinesie tardive da farmaci.
 
 
== Posologia  ==
 
 
Adulti, compresse: una compressa da 10 mg di metoclopramide monocloridrato tre volte al giorno prima dei pasti. Sciroppo: 10 ml (10 mg di metoclopramide monocloridrato) tre volte al giorno prima dei pasti. Soluzione iniettabile: una fiala da 2 ml (10 mg di metoclopramide monocloridrato) per via intramuscolare o endovenosa. L'iniezione puo' essere ripetuta. La somministrazione endovenosa del farmaco deve avvenire lentamente, nel tempo di almeno tre minuti. La fiala si apre senza limetta. Gocce orali, soluzione: 48 gocce 3 volte al giorno. Nel trattamento di pazienti anziani la posologia deve essere attentamente stabilita dal medico che dovra' valutare una eventuale riduzione dei dosaggi sopraindicati. Il farmaco non deve essere utilizzato nei bambini al di sotto dei 16 anni di eta'. Radiologia del tratto gastrointestinale: da unaa due fiale da 2 ml (10 mg di metoclopramide monocloridrato), 10 minu ti prima dell'inizio dell’,esame, somministrate per via i.m. o e.v. Non superare le dosi massime consigliate.
 
 
== Avvertenze  ==
 
 
La somministrazione endovenosa del farmaco deve avvenire lentamente, nel tempo di almeno tre minuti. La somministrazione in pazienti che soffrono di depressione deve avvenire solo dopo aver valutato il beneficio atteso e i rischi potenziali. Si possono manifestare disturbi extrapiramidali, particolarmente nei bambini e nel giovane adulto e/o in caso di dosi elevate. Tali reazioni avverse si risolvono completamente con la sospensione del trattamento. Puo' rendersi necessario un trattamento per il controllo della sintomatologia (benzodiazepine nei bambini e/o farmaci antiparkinson di tipo anticolinergico nell'adulto). Il trattamento non deve superare i 3 mesi a causa del rischio di discinesia tardiva. Il rispetto dell'intervallo di tempo tra le singole somministrazioni di metoclopramide specificato nella posologia (almeno 6 ore) e' importante anche in caso di vomito con eliminazione della dose, per evitare che si verifichino casi di sovradosaggio. Metoclopramide non e' consigliata nei pazienti epilettici poiche' le benzamidi possono abbassare la soglia epilettica. Come per i neurolettici, si puo' verificare una sindrome maligna da neurolettici (NMS) caratterizzata da ipertermia, disturbi extrapiramidali, instabilita' del sistema nervoso autonomico ed aumento del CPK. Pertanto e' necessaria cautela in caso di comparsa di febbre, uno dei sintomi di NMS, e metoclopramide va sospesa in caso di sospetto di NMS. E' stata riportata metemoglobinemia che potrebbe essere correlata ad un deficit di NADH citocromo b5 reduttasi. In tali casi metoclopramide deve essere interrotta immediatamente e permanentemente ed adottate appropriate misure. Le gocce e le fiale contengono sodio metabisolfito; tale sostanza puo' provocare in soggetti sensibili e particolarmente negli asmatici reazioni di tipo allergico ed attacchi asmatici gravi. Plasil sciroppo contiene alcool. Per chi svolge attivita' sportiva, l'uso di medicinali contenenti alcool etilicopuo' determinare positivita' ai test antidoping in rapporto ai limiti di concentrazione alcolemica indicata da alcune federazioni sportive. Il farmaco in sciroppo contiene metile paraidrossibenzoato e propile paraidrossibenzoato che possono causare reazioni allergiche (anche ritardate). Particolare cautela deve essere adottata nel trattamento di pazienti con insufficienza epatica o renale, nei quali la metabolizzazione e l'eliminazione della metoclopramide puo' essere sostanzialmente compromessa. In tali pazienti si raccomanda una riduzione del dosaggio. Il possibile incremento dei livelli di prolattina dovrebbe essere attentamente considerato, in particolare nei pazienti affetti da tumore al seno o da adenoma ipofisario secernente prolattina. E' sconsigliatol'uso concomitante della metoclopramide con bevande alcoliche.
 
 
== Interazioni  ==
 
 
Associazioni controindicate levodopa: levodopa e metoclopramide si antagonizzano vicendevolmente. Associazioni da evitare: alcool. Gli effetti sedativi di metoclopramide sono potenziati dall'alcool. Associazioni da tenere in considerazione: anticolinerigi e derivati della morfina. Gli anticolinergici ed i derivati della morfina antagonizzano l'effetto di metoclopramide sulla motilita' intestinale. Farmaci deprimenti il SNC (derivati della morfina, ipnoinducenti, ansiolitici, antistaminici H1 sedativi, antidepressivi sedativi, barbiturici, clonidina e farmaci correlati): gli effetti sedativi dei farmaci deprimenti il SNC e della metoclopramide risultano potenziati. Neurolettici: metoclopramide potrebbe avere un effetto additivo con i neurolettici (fenotiazine, butirrofenoni, tioxanteni ecc.) per quanto riguarda i disturbi extrapiramidali. A causa dell'effetto procinetico di metoclopramide, l'assorbimento di alcuni farmaci puo' risultare alterato. Digossina: metoclopramide riduce la biodisponibilita' della digossina. E' necessario un attento monitoraggio delle concentrazioni plasmatiche di digossina. Ciclosporina: metoclopramide aumenta la biodisponibilita' della ciclosporina. E' necessario un attento monitoraggio delle concentrazioni plasmatiche di ciclosporina. Mivacurium e suxametonio: l'iniezione di metoclopramide puo' prolungare la durata del blocco neuromuscolare (tramite inibizione delle colinesterasi plasmatiche). Cisplatino: alcune osservazioni riportano, con metoclopramide, un aumento della tossicita' renale del cisplatino. Insulina: riducendo il transito intestinale anche del cibo, il trattamento con metoclopramide puo' richiedere un aggiustamento del dosaggio di insulina nel diabete. La metoclopramide inoltre riduce gli effetti dell'apomorfina sul S.N.C.
 
 
== Effetti indesiderati  ==
 
 
>>Patologie del sistema nervoso e disturbi psichiatrici. Le reazioni seguenti, a volte associate, si verificano piu' frequemtemente con l'utilizzo di alte dosi: sintomi extrapiramidali, distonia acuta, sindromeparkinsoniana, acatisia anche in seguito alla somministrazione di una dose singola del farmaco, particolarmente nei bambini e nel giovane a dulto. Sonnolenza, ridotto stato di coscienza, confusione, allucinazioni. Altre reazioni che possono verificarsi: discinesia tardiva, durante o dopo in trattamento prolungato, particolarmente nel paziente anziano, convulsioni, sindrome maligna da neurolettici, depressione. >>Patologie gastrointestinali: diarrea. >>Patologie del sistema emolinfopoietico: metemoglobinemia che potrebbe essere correlata ad un deficit della NADH citocromo b5 reduttasi, particolarmente nei neonati. Sulfemoglobinemia, particolarmente in caso di somministrazione concomitante di dosi elevate di farmaci che rilasciano zolfo. >>Patologie endocrine: durante trattamenti prolungati, disturbi endocrini correlati all'iperprolattinemia. >>Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede disomministrazione: reazioni allergiche, compresa anafilassi, astenia. >>Patologie cardiache e vascolari: ipotensione, specialmente con la formulazione endovenosa, bradicardia, blocco cardiaco particolarmente con la somministrazione endovenosa, arresto cardiaco, che si verifica poco dopo la somministrazione iniettiva, e che puo' essere conseguente abradicardia. Le gocce e le fiale contengono sodio metabisolfito; tale sostanza puo' provocare in soggetti sensibili e particolarmente negli asmatici reazioni di tipo allergico ed attacchi asmatici gravi.
 
 
== Gravidanza e allattamento  ==
 
 
L'uso del prodotto nel primo trimestre di gravidanza e' controindicato. Per quanto riguarda l'impiego del prodotto nell'ulteriore periodo, si tenga presente che prodotti antiemetici in genere devono essere somministrati in gravidanza soltanto nei casi di sintomatologia conclamata, per la quale non sia possibile un intervento alternativo e non nei frequenti e semplici casi di emesi gravidica e tanto meno con fini preventivi di essa. La metoclopramide e' escreta nel latte materno, quindi non deve essere somministrata durante l'allattamento. In alternativa, ricorrere all'allattamento artificiale.
 
  
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Versione delle 18:23, 31 dic 2011