Vaccino influenzale

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Versione del 15 ott 2013 alle 22:22 di Hadihajar (Discussione | contributi) (MECCANISMO D’AZIONE)
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SPECIALITÀ

MECCANISMO D’AZIONE

I vaccini influenzali trivalenti sono costituiti, per la stagione 2013-2014, da antigeni di superficie (inattivati) (emoagglutinina e neuraminidasi) del virus dell’influenza preparati dai seguenti ceppi:

  • A/California/7 /2009 {H1N1)pdm09-like virus;
  • A{H3N2) virus antigenically like the cell-propagated prototype virus A/Victoria/361/2011;
  • B/Massachusetts/2/2012-like virus.

INDICAZIONI

Profilassi dell'influenza, specialmente nei soggetti che corrono maggiore rischio di complicazioni associate. Il vaccino e' indicato negli adulti e nei bambini a partire dai 6 mesi di eta'. L'uso del prodotto deve essere effettuato sulla base di raccomandazioni ufficiali.

CONTROINDICAZIONI

  • Ipersensibilita' ai principi attivi, a qualsiasi eccipiente
  • L'immunizzazione deve essere rimandata nei pazienti con affezioni febbrili o infezione acuta.

POSOLOGIA

L'immunizzazione deve essere effettuata mediante iniezione intramuscolare o sottocutanea profonda.

  • Adulti: 0,5 ml.
  • Bambini di eta' superiore ai 36 mesi: 0,5 ml.
  • Bambini di eta' compresa tra 6 e 35 mesi: i dati clinici sono limitati. Possono essere utilizzati dosaggi di 0,25 ml o 0,5 ml. La dose somministrata deve essere conforme alla raccomandazione nazionale esistente. Per i bambini che non sono stati precedentemente vaccinati deve essere somministrata una seconda dose dopo un intervallo di almeno 4 settimane.
  • Bambini di eta' inferiore ai 6 mesi: la sicurezza e l'efficacia del vaccino non sono state stabilite. Non vi sono dati disponibili.

AVVERTENZE

  • Un appropriato trattamento e controllo devono essere sempre prontamente disponibili nel caso di una reazione anafilattica conseguente alla somministrazione del vaccino.
  • Il vaccino non deve essere somministrato per via intravascolare.
  • La risposta anticorpale puo' essere insufficiente nei pazienti con immunodeficienza endogena o iatrogena.

INTERAZIONI

  • La risposta immunologica puo' essere ridotta se il paziente e' in trattamento con farmaci immunosoppressori.

INTERAZIONI

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

EFFETTI COLLATERALI

Possibili effetti collaterali includono: cefalea, sudorazione, mialgia, artralgia, febbre, malessere, brividi, affaticamento e reazioni locali (arrossamento, gonfiore, dolore, ecchimosi, indurimento).

  • Reazioni avverse rilevate durante la sorveglianza post-commercializzazione:
    • Patologie del sistema emolinfopoietico: trombocitopenia (alcuni rarissimi casi erano gravi con conte piastriniche inferiori a 5000 per mm^3), linfadenopatia transitoria.
    • Disturbi del sistema immunitario: reazioni allergiche che, in rari casi, hanno condotto allo shock, angioedema.
    • Patologie del sistema nervoso: nevralgia, parestesia, convulsioni febbrili, disturbi neurologici quali encefalomielite, nevriti e sindrome di Guillain Barre'.
    • Patologie vascolari: vasculiti associate in rari casi a interessamento renale transitorio.
    • Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: reazioni cutanee generalizzate, tra cui prurito, orticaria o rash aspecifico.