Differenze tra le versioni di "Lyrinel"

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|title= Lyrinel (Ossibutinina)
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|title= Lyrinel - Indicazioni, Posologia, Effetti collaterali, Interazioni
 
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Versione attuale delle 08:30, 5 set 2014

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Questa voce ha solo scopo illustrativo e non sostituisce il parere di un medico: leggi le avvertenze.

1 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE

LYRINEL 5 mg compresse a rilascio prolungato

LYRINEL 10 mg compresse a rilascio prolungato

LYRINEL 15 mg compresse a rilascio prolungato

2 COMPOSIZIONE

Ogni compressa a rilascio prolungato contiene: 5 mg di oxibutinina cloridrato

Ogni compressa a rilascio prolungato contiene: 10 mg di oxibutinina cloridrato

Ogni compressa a rilascio prolungato contiene: 15 mg di oxibutinina cloridrato


Eccipienti: ogni compressa di LYRINEL a rilascio prolungato contiene 0,03 mg di lattosio.


Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere il foglio illustrativo.

3 FORMA FARMACEUTICA

Compresse a rilascio prolungato.


LYRINEL 5 mg: compresse rotonde, di colore giallo, con un diametro di circa 7,5 mm,che recano impresso “5 XL" su di un lato con inchiostro nero.

LYRINEL 10 mg: compresse rotonde, di colore rosa, con un diametro di circa 7,5 mm, che recano impresso “10 XL" su di un lato con inchiostro nero.

LYRINEL 15 mg: compresse rotonde, di colore grigio, con un diametro di circa 7,5 mm, che recano impresso “15 XL" su di un lato con inchiostro nero.

4.1 INDICAZIONI

Adulti

Lyrinel è indicato negli adulti per il trattamento sintomatico dell'incontinenza da urgenza e/o aumento della frequenza urinaria associata a urgenza come può accadere ai pazienti con vescica instabile.


Popolazione pediatrica

Oxibutinina cloridrato è indicato nei bambini al di sopra dei 5 anni di età per:

  • Incontinenza urinaria, urgenza e frequenza in condizioni di vescica instabile per vescica iperattiva idiopatica o disturbi neurogeni della vescica (iperattività del detrusore).
  • Enuresi notturna associata a iperattività del detrusore, in associazione a terapia non farmacologica, quando ogni altro trattamento ha fallito.

4.2 POSOLOGIA

Posologia

Lyrinel può essere somministrato durante i pasti o lontano dai pasti (vedere paragrafo 5.2).


Adulti

Dose iniziale: la dose iniziale raccomandata è una compressa da 5 mg una volta al giorno.


Dose di mantenimento/aggiustamento della dose: per ottenere una dose di mantenimento che consenta il raggiungimento di un equilibrio ottimale di efficacia e tollerabilità, dopo almeno una settimana di trattamento con 5 mg una volta al giorno, la dose può essere portata a 10 mg una volta al giorno e può essere successivamente aumentata o diminuita, di 5 mg al giorno. Tra un cambiamento di dose e l’altro deve essere previsto un intervallo di almeno una settimana.


Dose massima: nei pazienti che necessitano una dose maggiore, la dose giornaliera totale non deve superare i 20 mg.


Per i pazienti in corso di trattamento con oxibutinina a rilascio immediato, la scelta di una dose appropriata di LYRINEL deve essere affidata al giudizio clinico. Il dosaggio deve essere aggiustato alla dose minima che consente il raggiungimento di un equilibrio ottimale di efficacia e tollerabilità, tenendo conto della dose di farmaco a rilascio immediato attualmente somministrata.


In caso di dimenticanza di una dose, il paziente può attendere e assumere la dose successiva alla solita ora.


Pazienti anziani

Nei pazienti anziani non è necessario un aggiustamento del dosaggio.


Bambini al di sopra dei 5 anni

La dose iniziale è di 5 mg una volta al giorno con aumenti di 5 mg fino a raggiungere una dose massima di 15 mg una volta al giorno.

L’uso di Lyrinel non è raccomandato in bambini al di sotto dei 5 anni di età per mancanza di dati di sicurezza ed efficacia (vedere paragrafi 5.1 e 5.2).


Modo di somministrazione

La compressa di LYRINEL deve essere ingerita intera con l’aiuto di un po’ di liquido; non deve essere masticata, né divisa o frantumata perché la compressa è formulata per fornire un rilascio prolungato.

I pazienti devono essere informati del fatto che la membrana della compressa è in grado di attraversare il tratto gastrointestinale senza subire modificazioni. Ciò non influisce sull’efficacia del prodotto.

4.3 CONTROINDICAZIONI

  • ipersensibilità al principio attivo o ad uno degli eccipienti
  • glaucoma ad angolo stretto o camera anteriore poco profonda
  • miastenia grave
  • ritenzione urinaria
  • malattie gastrointestinali ostruttive, ileo paralitico o atonia intestinale
  • grave colite ulcerosa
  • megacolon tossico
  • frequenza urinaria e nicturia dovuta a scompenso cardiaco o insufficienza renale
  • porfiria

4.4 AVVERTENZE E PRECAUZIONI

L’oxibutinina è associata ad effetti anticolinergici sul sistema nervoso centrale (SNC) (vedere paragrafo 4.8). I pazienti che ricevono oxibutinina devono essere monitorati per la comparsa di segni e sintomi di effetti anticolinergici sul SNC, particolarmente nei primi mesi dopo l’inizio del trattamento o dopo un incremento della dose. Se il paziente mostra effetti anticolinergici sul SNC, deve essere presa in considerazione una riduzione della dose o la sospensione della terapia.


Con oxibutinina, è stato segnalato angioedema al volto, alle labbra, alla lingua e/o alla laringe. In alcuni casi, l’angioedema è apparso dopo la prima dose. Un angioedema associato ad edema delle alte vie respiratorie è potenzialmente pericoloso per la vita. Se si verifica il coinvolgimento di lingua, ipofaringe o laringe, l’assunzione di oxibutinina deve essere immediatamente sospesa e deve essere prontamente fornita un’appropriata terapia e/o misura necessaria a garantire la pervietà delle vie aeree.


L’oxibutinina deve essere somministrata con cautela a pazienti che presentano le seguenti condizioni:

  • compromissione della funzionalità epatica o renale
  • ostacolo al deflusso urinario clinicamente significativo, dato che i farmaci anticolinergici possono aggravare l’ostacolo al deflusso urinario o causare ritenzione (vedere paragrafo 4.3)
  • disordini della motilità gastrointestinale (vedere paragrafo 4.3)
  • reflusso gastro-esofageo e/o assunzione di farmaci (come ad esempio bifosfonati) che possono causare o esacerbare una esofagite
  • demenza pre-esistente trattata con inibitori dell’acetilcolinesterasi, a causa del rischio di aggravamento dei sintomi

L’oxibutinina deve essere utilizzata con cautela negli anziani deboli di salute, che possono essere maggiormente sensibili agli effetti dell’oxibutinina.

In caso di infezione del tratto urinario, deve essere iniziata un'appropriata terapia antibatterica.

L’oxibutinina può aggravare i sintomi di ipertiroidismo, scompenso cardiaco congestizio, aritmia cardiaca, tachicardia, ipertensione ed ipertrofia prostatica.

Quando l’oxibutinina è impiegata in pazienti con febbre o in condizioni climatiche con temperature elevate, può causare prostrazione da calore o attacco di calore dovuto ad una diminuzione della sudorazione.

I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di lattasi di Lapp o da malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale.

L'oxibutinina può causare la diminuzione della secrezione di saliva con conseguenza di carie dentali, periodontiti o candidosi orale.


Poichè l'oxibutinina può causare glaucoma ad angolo chiuso, l'acuità visiva e la pressione intraoculare devono essere monitorate periodicamente durante la terapia. I pazienti devono essere avvisati di informare immediatamente il medico in caso di improvvisa perdita della acuità visiva.


Popolazione pediatrica

Oxibutinina cloridrato non è raccomandato in bambini al di sotto dei 5 anni di età per mancanza di dati di sicurezza ed efficacia.

Ci sono limitate evidenze a supporto dell’uso di Oxibutinina in bambini con enuresi notturna monosintomatica (non correlata a iperattività del detrusore).

Nei bambini al di sopra dei 5 anni di età, Oxibutinina cloridrato deve essere usato con cautela poiché potrebbero essere più sensibili agli effetti del farmaco, in particolare alle reazioni avverse sul SNC e psichiatriche.

4.5 INTERAZIONI

L'uso concomitante di oxibutinina con altri anticolinergici o con farmaci ad attività anticolinergica, come amantadina o altri farmaci antiparkinson (es. biperiden, levodopa), antistaminici, antipsicotici (es. fenotiazina, butirrofenone, clozapina) chinidina, antidepressivi triciclici, atropina e composti correlati come antispastici atropinici, dipiridamolo, può aumentare la frequenza o la gravità della secchezza delle fauci, della costipazione e della sonnolenza.

Gli agenti anticolinergici possono potenzialmente alterare l'assorbimento di alcuni farmaci somministrati contemporaneamente a causa degli effetti anticolinergici sulla motilità gastrointestinale. Essi possono anche antagonizzare gli effetti procinetici gastrointestinali di metoclopramide e domperidone. Tuttavia, l'interazione tra procinetici ed oxibutinina non è stata studiata.

La secchezza delle fauci può provocare una mancata dissoluzione dei nitrati per uso sublinguale, riducendone l'effetto terapeutico.

L'oxibutinina viene metabolizzata dall'isoenzima CYP3A4 del citocromo P450. Le concentrazioni medie di oxibutinina cloridrato erano circa 2 volte più alte quando LYRINEL veniva somministrato con ketoconazolo, un potente inibitore del CYP3A4. Altri inibitori del sistema enzimatico del citocromo P450 3A4, quali gli agenti antimicotici (es. itraconazolo e fluconazolo) o antibiotici macrolidi (es. eritromicina) possono alterare le proprietà farmacocinetiche dell'oxibutinina. Non è nota la relazione clinica di questa possibile interazione. E' necessaria cautela quando tali farmaci sono somministrati contemporaneamente.


Popolazione pediatrica

Gli studi di interazione sono stati effettuati solo negli adulti. Non è noto se l’entità delle interazioni nella popolazione pediatrica sia simile a quella negli adulti.

4.6 GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Gravidanza

Non esistono dati sufficienti sull'uso di oxibutinina nelle donne in gravidanza. Gli studi negli animali hanno mostrato una bassa tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3.). L’uso di LYRINEL non è raccomandato in gravidanza.


Allattamento

Quando l’oxibutinina è utilizzata durante l’allattamento al seno, una piccola quantità è escreta nel latte materno. Non è noto l’effetto su neonati/bambini. Lyrinel non deve essere usato durante l’allattamento al seno.


Fertilità

Gli studi, con oxibutinina orale, sulla riproduzione di topi, ratti, criceti e conigli non hanno mostrato compromissione della fertilità.

4.7 EFFETTI SUL GUIDARE/USARE MACCHINARI

Oxibutinina altera lievemente la capacità di guidare e di usare macchinari. Oxibutinina può indurre sonnolenza o visione annebbiata, pertanto, il paziente deve essere invitato ad usare prudenza nelle attività che richiedono vigilanza mentale, quali la guida di autoveicoli, l’azionamento di macchinari o l’esecuzione di lavori pericolosi durante il periodo di assunzione del farmaco.

4.8 EFFETTI INDESIDERATI

Riassunto del profilo di sicurezza

Le reazioni avverse più comuni, segnalate da >5% dei pazienti durante gli studi clinici, sono state bocca secca, costipazione, diarrea, mal di testa, sonnolenza e capogiri.


Le reazioni avverse gravi associate ad oxibutinina includono gli effetti anticolinergici sul sistema nervoso centrale (vedere paragrafo 4.4).


Elenco delle reazioni avverse

La sicurezza di LYRINEL è stata valutata in cinque studi clinici in doppio cieco, controllati (verso placebo o un principio attivo di confronto) per il controllo della vescica iperattiva, nei quali 759 pazienti adulti hanno ricevuto una dose che variava da 5 a 20 mg/giorno. In aggiunta, la sicurezza è stata valutata in uno studio clinico in aperto (verso principio attivo di confronto) nel quale 60 pazienti pediatrici hanno ricevuto dosi di 10 o 15 mg/giorno. La Tabella 1 sottostante riflette le reazioni avverse al farmaco riportate con LYRINEL negli studi clinici negli adulti e durante l’esperienza post-marketing. Le reazioni avverse al farmaco registrate nello studio pediatrico sono riportate in Tabella 2. Tabella 1: Reazioni avverse al farmaco riportate negli adulti durante gli studi clinici e provenienti dall’esperienza post-marketing

Molto comune

≥1/10

Comune

≥ 1/100, <1/10

Non comune

≥ 1/1000, <1/100

Raro

≥ 1/10.000, <1/1000

Non nota*

Infezioni ed infestazioni

Infezione delle vie urinarie

Disturbi del sistema immunitario

Ipersensibilità

Reazione anafilattica

Disturbi del metabolismo e della nutrizione

Anoressia, Ritenzione idrica

Disturbi psichiatrici

Insonnia

Allucinazioni, stato confusionale, agitazione, compromissione della memoria

Disturbo psicotico

Patologie del sistema nervoso

Sonnolenza, capogiro, cefalea, disgeusia

Convulsioni

Patologie dell'occhio

Visione offuscata, secchezza dell’occhio,

Glaucoma

Patologie cardiache

Palpitazioni

Aritmia, tachicardia

Patologie vascolari

Ipertensione, rossore

Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche

Dolore orofaringeo, tosse, secchezza nasale, gola secca

Disfonia, congestione nasale, irritazione della gola

Patologie gastrointestinali

Bocca secca

Malattia da reflusso gastroesofageo, dolore addominale, dispepsia, costipazione, diarrea, nausea, flatulenza,

Disfagia, fastidio addominale, evacuazioni frequenti, vomito

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo

Secchezza cutanea, prurito

Orticaria, eruzione cutanea

Angioedema

Patologie renali e urinarie

Disuria, difficoltà iniziale alla minzione

Ritenzione urinaria, residuo urinario

Impotenza

Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione

Affaticamento

Fastidio al torace, secchezza della mucosa, sete

Esami diagnostici

Volume urinario residuo+

Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura

Cadute

* la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili

+ il termine volume urinario residuo comprende i termini volume urinario residuo e aumento del volume urinario residuo.

Descrizione delle reazioni avverse selezionate

Le seguenti reazioni avverse post-marketing elencate in Tabella 1 derivano esclusivamente da dati post-marketing (non osservati negli studi clinici), con la categoria di frequenza stimata sulla base dei dati degli studi clinici comprendenti 759 pazienti: allucinazioni, agitazione, disturbi della memoria e convulsioni. Queste stime rappresentano il limite superiore dell’IC 95%.


Come per altre formulazioni di oxibutinina, la bocca secca è stata la reazione avversa al farmaco riportata con maggior frequenza. Tuttavia, negli studi clinici, la bocca secca è stata riportata meno frequentemente con LYRINEL rispetto alle formulazioni di


oxibutinina a rilascio immediato. Nei pazienti che hanno richiesto una dose finale di LYRINEL di 5 o 10 mg, l’incidenza relativa di bocca secca che si è manifestata a qualsiasi livello di dose è stata 1,8 volte più bassa rispetto ai pazienti che hanno richiesto una dose finale > 10 mg.


Popolazione pediatrica

La sicurezza di Lyrinel è stata valutata in 60 soggetti pediatrici (intervallo di età 5-15 anni; intervallo di dose 10-15 mg/giorno) che hanno partecipato ad uno studio clinico in aperto, a tre bracci di trattamento, controllato con attivo. Le reazioni avverse segnalate nei soggetti pediatrici trattati con Lyrinel, in questo studio clinico, sono riportate in Tabella 2.


Tabella 2: Reazioni avverse al farmaco segnalate in studi clinici con soggetti pediatrici

  Molto comune ≥1/10 Comune ≥1/100, <1/10 Non comune ≥1/1000, <1/100 Raro ≥1/10.000, <1/1000
Disturbi del metabolismo e della nutrizione   anoressia    
Disturbi psichiatrici   insonnia    
Patologie del sistema nervoso   mal di testa    
Patologie vascolari   vampate    
Patologie gastrointestinali costipazione diarrea    
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo   rash, prurito    

4.9 SOVRADOSAGGIO

I sintomi da sovradosaggio con oxibutinina procedono da un’intensificazione degli usuali disturbi a livello del SNC (da irrequietezza ed eccitazione a comportamento psicotico), modificazioni a livello circolatorio (vampe, abbassamenti della pressione arteriosa, scompenso circolatorio, ecc.), insufficienza respiratoria, paralisi e coma.


Le misure da adottare sono:

  1. somministrazione di carbone attivo
  2. iniezione endovenosa lenta di fisostigmina:


La febbre deve essere trattata a livello sintomatico con spugnature tiepide o impacchi ghiacciati.

In caso di irrequietezza o eccitazione pronunciata, è possibile somministrare diazepam mediante iniezione endovenosa. La tachicardia può essere trattata con propranololo somministrato per via endovenosa mentre la ritenzione urinaria può essere gestita mediante cateterismo vescicale.

In caso di progressione di effetti di tipo curaro-simile quali paralisi dei muscoli respiratori, sarà necessario provvedere a ventilazione meccanica.

Il rilascio continuo di oxibutinina dalla compressa di LYRINEL deve essere tenuto in considerazione nel trattamento del sovradosaggio. I pazienti devono essere monitorati per almeno 24 ore.



DATA DI REVISIONE DEL TESTO: Aprile 2013 </div>