Differenze tra le versioni di "Paracetamolo"

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(EFFETTI COLLATERALI)
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*'''Reazioni cutanee gravi''': L'uso di paracetamolo può causare reazioni cutanee gravi come la sindrome di Stevens-Johnson, chiazze esantematiche, lesioni bollose, vesciche, eritema multiforme, necrolisi epidermica tossica e talvolta anche reazioni che sono condizioni mediche di emergenza.
 
*'''Reazioni cutanee gravi''': L'uso di paracetamolo può causare reazioni cutanee gravi come la sindrome di Stevens-Johnson, chiazze esantematiche, lesioni bollose, vesciche, eritema multiforme, necrolisi epidermica tossica e talvolta anche reazioni che sono condizioni mediche di emergenza.
 
*'''Problemi renal'''i: Questo farmaco può causare insufficienza renale acuta (danno del tubulo renale prossimale), infiammazione renale (nefrite interstiziale), sangue nelle urine (ematuria), blocco urinario (anuria) nell’1-2% dei soggetti che hanno assunto dosi eccessive di paracetamolo
 
*'''Problemi renal'''i: Questo farmaco può causare insufficienza renale acuta (danno del tubulo renale prossimale), infiammazione renale (nefrite interstiziale), sangue nelle urine (ematuria), blocco urinario (anuria) nell’1-2% dei soggetti che hanno assunto dosi eccessive di paracetamolo
*'''Ulcere gastriche''': Anche se non è considerato un FANS (farmaco anti-infiammatorio non steroideo), i risultati degli studi epidemiologici suggeriscono che il paracetamolo a dosi giornaliere superiori a
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*'''Ulcere gastriche''': Anche se non è considerato un FANS (farmaco anti-infiammatorio non steroideo), i risultati degli studi epidemiologici suggeriscono che il paracetamolo a dosi giornaliere superiori a 2-2,6 g aumenta il rischio di gravi effetti indesiderati nel segmento superiore del tratto digerente, causando ad esempio sanguinamento o perforazioni.
2-2,6 g aumenta il rischio di gravi effetti indesiderati nel segmento superiore del tratto digerente, causando ad esempio sanguinamento o perforazioni.
 
  
 
==ANTIDOTO==
 
==ANTIDOTO==

Versione delle 22:52, 11 apr 2024

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Il paracetamolo è un farmaco comunemente usato per ridurre la febbre e alleviare il dolore lieve e moderato, come mal di testa, mal di denti, dolori muscolari, dolori articolari e dolori mestruali. Non è associato agli effetti anti-infiammatori come gli FANS (farmaci anti-infiammatori non steroidei) come l'ibuprofene o l'aspirina.

Il paracetamolo è conosciuto con diversi nomi commerciali a seconda del paese. Alcuni esempi includono Tylenol, Panadol, Acetaminophen, Calpol, e Tachipirina.

SPECIALITÀ

PARACETAMOLO:


PARACETAMOLO / ACIDO ACETILSALICILICO / CAFFEINA:


PARACETAMOLO / ACIDO ASCORBICO:


PARACETAMOLO / ACIDO ACETILSALICILICO / PROPIFENAZONE:


PARACETAMOLO / ACIDO ACETILSALICILICO / FENILEFRINA:


PARACETAMOLO / ACIDO ACETILSALICILICO / CAFFEINA / CLORFENAMINA MALEATO / ISOPROPAMIDE IODURO:


PARACETAMOLO / CAFFEINA / CLORFENAMINA MALEATO / ISOPROPAMIDE IODURO:


PARACETAMOLO / CAFFEINA:


PARACETAMOLO / CLORFENAMINA:

PARACETAMOLO / CLORFENAMINA/ACIDO ACETILSALICILICO:


PARACETAMOLO / CODEINA:


PARACETAMOLO / FENIRAMINA / FENILEFRINA:


PARACETAMOLO/ISOPROPAMIDE IODURO/DIMETOFRINA/CAFFEINA/CLORFENAMINA/ACIDO ACETILSALICILICO


PARACETAMOLO / PROPIFENAZONE / CAFFEINA:


PARACETAMOLO / PSEUDOEFEDRINA CLORIDRATO:


PARACETAMOLO / PSEUDOEFEDRINA CLORIDRATO / DIFENIDRAMINA CLORIDRATO:


PARACETAMOLO / PSEUDOEFEDRINA / TRIPROLIDINA:

STRUTTURA

Paracetamolo.jpg

MECCANISMO D’AZIONE

il paracetmaolo è un analgesico, antipiretico ma non antiinfiammatorio. Il paracetamolo è un debole inibitore di COX-1, COX-2 mentre svolge un'attività inibitrice particolarmente selettiva per l'enzima costitutivo COX-3 che si trova a livello del SNC ed è per questo che ha una forte capacità antipiretica e analgesica.

Il paracetamolo è molto usato a causa della sua bassa gastrolesibilità rispetto ai FANS. E’ un farmaco molto sicuro ma può dare epatotossicità in caso di sovradosaggio o in caso di assunzione di dosi elevate o prolungate.

INDICAZIONI

Come Analgesico: Trattamento sintomatico delle affezioni dolorose di ogni genere (ad esempio, mal di testa, mal di denti, torcicollo, dolori articolari e lombosacrali, dolori mestruali, piccoli interventi chirurgici).

Come antipiretico: trattamento sintomatico di affezioni febbrili quali l'influenza, le malattie esantematiche, le affezioni acute del tratto respiratorio, ecc.

CONTROINDICAZIONI

POSOLOGIA

  • 6-12 mg/kg ogni 4-6 ore, massimo 4g/die.

AVVERTENZE

Sovradosaggi di paracetamolo possono produrre necrosi epatica fatale.

INTERAZIONI

EFFETTI COLLATERALI

Il paracetamolo è generalmente considerato sicuro quando usato secondo le indicazioni. Tuttavia, in alcuni casi, può causare effetti collaterali, soprattutto se assunto in dosi elevate o per lunghi periodi di tempo. Alcuni effetti collaterali possono includere:

  • Problemi epatici: L'assunzione di dosi elevate di paracetamolo può causare alterazioni della funzione epatica fino anche all’epatite tossica acuta e all’insufficienza epatica grave: può causare un danno irreversibile al punto da richiedere anche il trapianto di fegato
  • Reazioni allergiche: Alcune persone possono essere allergiche al paracetamolo e manifestare sintomi come eruzioni cutanee, prurito, gonfiore del viso o della gola, difficoltà respiratorie, o altri sintomi di allergia.
  • Problemi ematologici: In rari casi, Il paracetamolo può indurre riduzione del numero di piastrine (trombocitopenia), di globuli bianchi (leucopenia o agranulocitosi) e dell’emoglobina (anemia).
  • Reazioni cutanee gravi: L'uso di paracetamolo può causare reazioni cutanee gravi come la sindrome di Stevens-Johnson, chiazze esantematiche, lesioni bollose, vesciche, eritema multiforme, necrolisi epidermica tossica e talvolta anche reazioni che sono condizioni mediche di emergenza.
  • Problemi renali: Questo farmaco può causare insufficienza renale acuta (danno del tubulo renale prossimale), infiammazione renale (nefrite interstiziale), sangue nelle urine (ematuria), blocco urinario (anuria) nell’1-2% dei soggetti che hanno assunto dosi eccessive di paracetamolo
  • Ulcere gastriche: Anche se non è considerato un FANS (farmaco anti-infiammatorio non steroideo), i risultati degli studi epidemiologici suggeriscono che il paracetamolo a dosi giornaliere superiori a 2-2,6 g aumenta il rischio di gravi effetti indesiderati nel segmento superiore del tratto digerente, causando ad esempio sanguinamento o perforazioni.

ANTIDOTO

Intossicazione da paracetamolo: Ai dosaggi terapeutici, il 90% di paracetamolo viene metabolizzato dal fegato ed eliminato con le urine come coniugato dell’acido glucuronico e come solfo coniugato. Una piccola porzione di paracetamolo viene ossidata dalla CYP2E1 formando N-acetil-p-benzochinonimina (NAPQI). NAPQI si lega in modo covalente alle proteine degli epatociti e determina morte cellulare. Normalmente le dosi di NAPQI che si formano sono piuttosto basse e vengono rapidamente coniugate con il glutatione epatico formando un composto non tossico che viene eliminato con le urine.

Danni al fegato a causa di eccesso di NAPQI possono verificarsi in molte circostanze (ad esempio, eccessiva assunzione di paracetamolo, eccessiva attività del CYP2E1 dovuto all'induzione da parte di altri farmaci o uso cronico di alcol, deplezione di glutatione a causa di malnutrizione o di ingestione cronica di alcool), in queste circostanze, l'N-Acetilcisteina può essere somministrata per via orale o endovena come antidoto, essendo un precursore del glutatione.