Differenze tra le versioni di "Urapidil"
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Versione attuale delle 22:35, 27 ago 2014
Le informazioni qui riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. Questa voce ha solo scopo illustrativo e non sostituisce il parere di un medico: leggi le avvertenze. |
Indice
SPECIALITÀ[modifica]
STRUTTURA[modifica]
MECCANISMO D’AZIONE[modifica]
Urapidil induce un abbassamento della pressione sistolica e diastolica, mediante riduzione delle resistenze periferiche per blocco dei recettori alfa-1 postsinaptici.
A livello centrale, urapidil modula l'attività dei centri di regolazione cardiovascolare, prevenendo così un aumentato riflesso del tono del sistema nervoso simpatico o riducendo il tono simpatico.
INDICAZIONI[modifica]
- Emergenze ipertensive (p.es. un aumento pericoloso della pressione sanguigna)
- Forme da severe a estremamente severe di elevata pressione sanguigna
- Elevata pressione sanguigna non altrimenti trattabile
- Riduzione controllata della pressione sanguigna in pazienti con pressione elevata durante o dopo interventi chirurgici.
CONTROINDICAZIONI[modifica]
POSOLOGIA[modifica]
AVVERTENZE[modifica]
INTERAZIONI[modifica]
EFFETTI COLLATERALI[modifica]
- Comuni (possono interessare fino ad 1 persona su 10): capogiri, mal di testa, nausea;
- Non comuni (possono interessare fino ad 1 persona su 100): palpitazioni, battito cardiaco rapido o lento (tachicardia o bradicardia), sensazione di pressione dietro lo sterno, respiro corto, sudorazione improvvisa, stanchezza, vomito, battito cardiaco irregolare;
- Rari (possono interessare fino ad 1 persona su 1.000): naso bloccato, sintomi allergici (prurito, arrossamento della pelle, esantema), erezione permanente (priapismo);
- Molto rari (possono interessare fino ad 1 persona su 10.000): agitazione, problemi di coagulazione del sangue (riduzione della conta piastrinica);
Nella maggior parte dei casi, gli effetti indesiderati suelencati sono dovuti ad una eccessiva caduta della pressione. Tuttavia, l’esperienza ha mostrato che essi scompaiono entro pochi minuti, anche durante l’infusione a lungo termine.
In funzione della gravità degli effetti indesiderati, sarà necessario prendere una decisione circa l’opportunità di interrompere il trattamento