Citofolin

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Questa voce ha solo scopo illustrativo e non sostituisce il parere di un medico: leggi le avvertenze.

1 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE

CITOFOLIN

2 COMPOSIZIONE

15 mg compresse

Principio attivo:

calcio folinato anidro mg 16,2

(equivalente ad acido folinico mg 15).

15 mg polvere e solvente per soluzione orale

Tappo separatore

Principio attivo:

calcio folinato anidro mg 16,2

(equivalente ad acido folinico mg 15).

3 mg/ml polvere e solvente per soluzione iniettabile

1 fiala di polvere contiene:

Principio attivo:

calcio folinato anidro mg 3,24

(equivalente ad acido folinico mg 3).

15 mg/ml polvere e solvente per soluzione iniettabile

1 fiala di polvere contiene:

Principio attivo:

calcio folinato anidro mg 16,2

(equivalente ad acido folinico mg 15).

3 FORMA FARMACEUTICA

Compresse, polvere e solvente per soluzione orale, polvere e solvente per soluzione iniettabile.

4.1 INDICAZIONI

L’indicazione terapeutica generale di Citofolin è la correzione di uno stato carenziale di folati comunque realizzatosi.

Citofolin è quindi indicato in tutte le forme anemiche da carenza di folati dovute ad aumentata richiesta, ridotta utilizzazione, insufficiente apporto dietetico di folati.

Inoltre Citofolin trova utilità come antidoto di dosi eccessive di antagonisti dell’acido folico e per combattere gli effetti collaterali indotti da aminopterina o methotrexate.

4.2 POSOLOGIA

Citofolin può essere somministrato per via orale, per infusione, per via endovenosa o per via intramuscolare.

Impiego nella terapia delle anemie da carenza di folati: la posologia media di Citofolin per via orale può essere indicata in una compressa o un flaconcino (pari a 15 mg di acido folinico) al dì o a giorni alterni secondo prescrizione medica. La via parenterale (intramuscolare o endovenosa) andrà riservata ai casi in cui non sia praticabile la via orale; i dosaggi da utilizzare saranno definiti dal medico in rapporto al quadro ematologico. Il trattamento con Citofolin deve essere prolungato sino a completa remissione dei segni clinici della carenza folica e normalizzazione del quadro ematologico.

Impiego di Citofolin nell’ambito di protocolli particolari di chemioterapia antiblastica con alti dosaggi di methotrexate: in base alle più recenti acquisizioni, per migliorare l’indice terapeutico del methotrexate ad alti dosaggi, viene utilizzato Citofolin in un trattamento sequenziale antidotico (Citofolin "rescue"). In tal modo è stato possibile ottenere un miglior controllo della patologia tumorale, senza significativi incrementi di tossicità.

Lo schema terapeutico prevede l’impiego di Citofolin:

– per via parenterale, nella prima fase corrispondente all’antidotismo per competizione;

– per via orale nella seconda fase in cui entra in gioco prevalentemente la componente biochimico–metabolica.

Al momento attuale, tuttavia, non risultano definiti con precisione schemi posologici generali. Poiché il calcio folinato è un antagonista del methotrexate, la loro concomitante somministrazione può essere attuata solo quando, nei singoli casi, si è proceduto alla definizione di uno specifico protocollo terapeutico. A tale scopo è raccomandabile consultare la più recente letteratura in materia.

Antidoto in caso di superdosaggio di methotrexate: Citofolin, antidoto specifico del methotrexate, consente di neutralizzare gli effetti tossici esercitati dall’antimetabolita sul sistema emopoietico e sulle mucose dell’apparato digerente. Nel suo ruolo di antidoto, Citofolin, viene impiegato a diverse posologie in funzione dell’effetto da ottenere.

Nei casi di sovradosaggio accidentale, per ottenere un effetto di competizione si consiglia Citofolin per infusione endovenosa (fino a 100 mg nelle prime 12 ore); per ottenere un effetto biochimico–metabolico si consiglia Citofolin per via intramuscolare o endovenosa o per via orale (15 mg ogni 6 ore per 4 dosi). Nei casi di effetti collaterali da dosi convenzionali di methotrexate si consiglia Citofolin per via intramuscolare o endovenosa o per via orale (15 mg ogni 6 ore per 4 dosi). Nei casi di somministrazione accidentale, Citofolin dovrà essere assunto in dosi pari o superiori a quelle del methotrexate entro la prima ora, risultando meno efficace la somministrazione in tempi successivi.

4.3 CONTROINDICAZIONI

Ipersensibilità verso i componenti o verso altre sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico.

4.4 AVVERTENZE E PRECAUZIONI

Nel trattamento del sovradosaggio da antagonisti dell’acido folico, la somministrazione di Citofolin deve essere effettuata possibilmente entro un’ora, risultando generalmente meno efficace una somministrazione dopo un periodo di 4 ore.

Citofolin non deve essere somministrato per il trattamento dell’anemia perniciosa o di altre anemie megaloblastiche da carenza di vitamina B12 se non in associazione alla stessa; potrebbe altrimenti verificarsi la remissione dei segni ematologici, mentre le manifestazioni neurologiche rimarrebbero progressive. La terapia va pertanto condotta sotto controllo ematologico.

La somministrazione di Citofolin deve essere eseguita con attenzione in modo da evitare il pericolo di reazioni allergiche ed effetti collaterali.

Vedi anche punto 4.2

4.5 INTERAZIONI

Non sono state segnalate per Citofolin.

4.6 GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Niente da segnalare

4.7 EFFETTI SUL GUIDARE/USARE MACCHINARI

Non sono mai stati segnalati effetti imputabili alla somministrazione del farmaco.

4.8 EFFETTI INDESIDERATI

Non risultano finora per Citofolin effetti tossici da sovradosaggio anche per dosi molto superiori a quelle terapeutiche. La somministrazione del prodotto può essere seguita da reazioni generali di ipersensibilità (febbre, orticaria, ipotensione arteriosa, tachicardia, broncospasmo, shock anafilattico).

Il paziente è invitato a segnalare al medico curante l’eventuale comparsa di effetti indesiderati non descritti.

4.9 SOVRADOSAGGIO

Vedi punto 4.8


DATA DI REVISIONE DEL TESTO: Giugno 2010 </div>