Localyn crema

Da Wikifarmaco.

1 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE

LOCALYN 0,025% + 325.000 U.I./ 100 g crema

2 COMPOSIZIONE

100 g contengono:

Principi attivi:

Fluocinolone acetonide 0,025 g

Neomicina solfato 325.000 U.I.

Eccipienti: metile p-idrossibenzoato, propile p-idrossibenzoato, glicole propilenico


Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere il foglio illustrativo.

3 FORMA FARMACEUTICA

Crema.

4.1 INDICAZIONI

Dermatosi acute, subacute e croniche di natura infiammatoria o allergica quali: dermatiti atopiche, eczematose, seborroiche, esfoliative, da contatto, da farmaci, da stasi e di origine attinica; neurodermiti e lichen simplex; prurito anale e sequele della chirurgia perianale; intertrigine; urticaria, ustioni, punture di insetti; disidrosi; eritemi polimorfi; cheiliti; pitiriasi rosea; psoriasi croniche stabilizzate ecc., nonché manifestazioni cutanee del lupus eritematoso, quando minacci o sia in atto una complicazione infettiva locale.

4.2 POSOLOGIA

Applicare la dose necessaria per coprire la parte da trattare, 2 o 3 volte al giorno, massaggiando leggermente.

4.3 CONTROINDICAZIONI

Ipersensibilità ai principi attivi o ad uno degli eccipienti o ad altre sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico.

Infezioni da tubercolosi cutanea ed Herpes Simplex, nonché da malattie virali con localizzazione cutanea (vaiolo, varicella ecc.).

4.4 AVVERTENZE E PRECAUZIONI

L’uso, specie se prolungato, dei prodotti per uso locale, può dare origine a fenomeni di sensibilizzazione o ad irritazione. In tal caso occorre interrompere il trattamento ed istituire una terapia idonea. L’applicazione cutanea dei cortisonici può determinare un assorbimento sistemico che aumenta con il tempo di trattamento, con l’estensione delle superfici cutanee da trattare e con l’impiego della medicazione occlusiva. In tali casi o quando si preveda un trattamento prolungato sono richieste le precauzioni opportune, particolarmente in pazienti pediatrici.

Date le caratteristiche chimico-fisiche della preparazione non è consigliata l’applicazione con bendaggio occlusivo. Nei neonati il pannolino può fungere da bendaggio occlusivo.

Se si sviluppa un’eccessiva secchezza od un’aumentata irritazione della pelle, sospendere l’uso di LOCALYN crema.

Nelle dermatosi, ove sia presente una componente microbica o micotica, è opportuno associare a LOCALYN crema un trattamento specifico.


Se non si ottiene rapidamente una risposta, sospendere il trattamento corticosteroideo fino all’adeguato controllo dell’infezione.

In caso di sviluppo di infezione sistemica va istituita opportuna terapia di copertura; altrettanto in caso di sviluppo di microorganismi non sensibili.

Ognuno degli effetti indesiderati descritti per i corticosteroidi sistemici, tra cui l’iposurrenalismo, può verificarsi anche con i corticosteroidi ad uso locale, soprattutto in pazienti pediatrici.

LOCALYN crema non deve essere impiegato per uso oftalmico. Evitare il contatto con gli occhi e le mucose.

La crema contiene come conservanti para-idrossi-benzoati che possono provocare reazioni allergiche (anche ritardate); contiene, inoltre, come conservante, glicole propilenico che può causare irritazione.

USO IN PEDIATRIA

Nella primissima infanzia, il prodotto va somministrato nei casi di effettiva necessità, sotto il diretto controllo del medico.

I pazienti pediatrici possono dimostrarsi più sensibili degli adulti agli effetti dei corticosteroidi esogeni e, in particolare, alla depressione dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene indotta dai cortisonici ad uso locale, dato il maggiore assorbimento dovuto all’elevato rapporto tra superficie cutanea e peso corporeo.

In bambini trattati con corticosteroidi ad uso locale sono stati descritti depressione dell’asse ipotalamo- ipofisi-surrene, sindrome di Cushing, ritardo della crescita staturale e ponderale ed ipertensione endocranica.

Nei bambini le manifestazioni di iposurrenalismo secondario includono bassi livelli di cortisolemia e mancata risposta alla stimolazione con ACTH. Le manifestazioni di ipertensione endocranica includono tensione delle fontanelle, cefalea e papilledema bilaterale.

4.5 INTERAZIONI

Nessuna nota.

4.6 GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

In gravidanza e durante l’allattamento il medicinale va somministrato nei casi di effettiva necessità, sotto il diretto controllo del medico.

La sicurezza dei corticosteroidi ad uso locale non è stata stabilita nelle donne in gravidanza e, pertanto, in corso di gravidanza, l’uso dei farmaci appartenenti a questa classe deve essere limitato ai casi in cui il beneficio atteso giustifichi il rischio potenziale per il feto.

In ogni caso, nelle donne in gravidanza tali farmaci non vanno impiegati in modo intensivo a dosi elevate e per lunghi periodi di tempo.

Non essendo noto se la somministrazione locale dei corticosteroidi possa determinare un assorbimento sistemico sufficiente a produrre concentrazioni dosabili nel latte materno, è necessario decidere se interrompere l’allattamento o se sospendere la terapia tenuto conto dell’importanza del farmaco per la madre.

4.7 EFFETTI SUL GUIDARE/USARE MACCHINARI

Il medicinale non influisce sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari.

4.8 EFFETTI INDESIDERATI

In corso di terapia cortisonica epicutanea, specie per trattamenti intensi e prolungati, possono manifestarsi alcuni dei seguenti effetti indesiderati: sensazione di bruciore, prurito, irritazione, secchezza della pelle, atrofia cutanea, eruzione acneica, ipopigmentazione; atrofia e strie localizzate alle zone trattate per un lungo periodo di tempo. Gli effetti sistemici sono estremamente rari in considerazione delle basse dosi adoperate dei principi attivi. Tuttavia per la neomicina esiste il rischio potenziale della oto- e della nefro- tossicità.

4.9 SOVRADOSAGGIO

Sintomi

L’impiego eccessivo o prolungato di corticosteroidi ad uso locale può deprimere la funzione ipofisaria surrenalica, provocando iposurrenalismo secondario e manifestazioni di ipercorticismo tra cui sindrome di Cushing, in particolare astenia, adinamia, ipertensione arteriosa, turbe del ritmo cardiaco, ipopotassiemia, acidosi metabolica.

Trattamento

È indicato il trattamento sintomatico appropriato. I sintomi di ipercorticismo acuto sono generalmente reversibili. Se necessario, trattare lo squilibrio elettrolitico. Nel caso di tossicità cronica è raccomandata la lenta eliminazione del corticosteroide.


DATA DI REVISIONE DEL TESTO: Maggio 2010 </div>