Betaistina
Indice
SPECIALITÀ
- Betaistina generico 50CPR 8MG, 30CPR 16MG, 20CPR 24MG
- Betaserc 20CPR 16MG
- Fortamid 30CPR 16MG
- Microser 50CPR 8MG, 30CPR 16MG, 20CPR 24MG, 1FL 60ML 8MG/ML
- Sincrover 20CPR 16MG
- Vertiserc 50CPR 8MG, 20CPR 16MG, 20CPR 24MG, 1FL 60ML 8MG/ML
STRUTTURA
MECCANISMO D’AZIONE
L’attività H1-agonista della betaistina sui recettori istaminici dei vasi sanguigni periferici è stata dimostrata nell’uomo dall’inibizione della vasodilatazione indotta dalla betaistina mediante l’antagonista dell’istamina difenidramina. La betaistina ha un effetto minimo sulla secrezione acida gastrica (una risposta mediata dai recettori H2).
Non è chiaro il meccanismo d’azione della betaistina nella sindrome di Ménière. L’efficacia della betaistina nel trattamento della vertigine può derivare dalla sua capacità di modificare la circolazione nell’orecchio interno o da un suo effetto diretto sui neuroni del nucleo vestibolare.
Dosi orali singole di betaistina fino a 32 mg in soggetti normali producono la massima soppressione del nistagmo vestibolare indotto dopo 3-4 ore dalla somministrazione; le dosi più alte mostrano una maggior efficacia nella riduzione della durata del nistagmo.
La betaistina aumenta la permeabilità dell’epitelio polmonare nell’uomo. Ciò è dimostrato dalla riduzione del tempo di clearance di un marker radioattivo dal polmone al sangue. Questo effetto è prevenuto da un pre-trattamento orale con la terfenadina, noto inibitore del recettore H1.
Mentre l’istamina ha un effetto inotropo positivo sul cuore, la betaistina non sembra aumentare la gittata cardiaca e il suo effetto vasodilatatore può produrre in alcuni pazienti una piccola caduta della pressione.
La betaistina ha scarso effetto sulle ghiandole esocrine nell’uomo.
INDICAZIONI
Trattamento di vertigini, tinnito, perdita dell’udito e nausea associati a sindrome di Ménière.
CONTROINDICAZIONI
POSOLOGIA
AVVERTENZE
INTERAZIONI
EFFETTI COLLATERALI
LINK CORRELATI
- [[]]