Akineton

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Questa voce ha solo scopo illustrativo e non sostituisce il parere di un medico: leggi le avvertenze.

1 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE

AKINETON

2 mg 60 compresse

4 mg 50 compresse a rilascio prolungato

5 mg/1 ml 5 fiale soluzione iniettabile

2 COMPOSIZIONE

1 compressa da 2 mg contiene:

Biperidene cloridrato mg 2,00


1 compressa a rilascio prolungato da 4 mg contiene:

Biperidene cloridrato mg 4,00


fiala da 1 ml contiene:

Biperidene lattato mg 5,00

3 FORMA FARMACEUTICA

Compresse


Compresse a rilascio prolungato


Soluzione iniettabile per uso intramuscolare o endovenoso

4.1 INDICAZIONI

2 mg compresse – 4 mg compresse a rilascio prolungato

Trattamento coadiuvante di tutte le forme di parkinsonismo (morbo di Parkinson, sindrome parkinsoniana post-encefalitica, sindrome parkinsoniana arteriosclerotica, sindrome extrapiramidale da neurolettici).

5 mg/1 ml soluzione iniettabile

Trattamento coadiuvante di tutte le forme di parkinsonismo (morbo di Parkinson, sindrome parkinsoniana post-encefalitica, sindrome parkinsoniana arteriosclerotica, sindrome extrapiramidale da neurolettici), specie se gravi o in casi di urgenza.

4.2 POSOLOGIA

Il dosaggio più appropriato ad ogni singolo caso potrà venire stabilito soltanto dal medico.

2 mg compresse

In genere si inizia il trattamento con ½ compressa 2 volte al giorno, aumentando tale dose progressivamente sino a 1 compressa 3 volte al giorno. Quest'ultima verrà mantenuta per qualche giorno.

Si continuerà poi ad aumentare lentamente la dose finché non si riesce più ad ottenere un ulteriore miglioramento. Dopodichè si riduce gradatamente la dose sino a che non si manifesta di nuovo un peggioramento dello stato morboso.

La dose ottimale si trova pertanto fra quella massima raggiunta e la dose che aveva causato il nuovo peggioramento. Essa varia, a seconda del caso, da ½ compressa 3 volte al giorno sino a 2 compresse 5 volte al giorno.

Se i pazienti non soffrono di intensa scialorrea, il preparato va somministrato dopo i pasti, altrimenti durante i pasti.

4 mg compresse a rilascio prolungato

In genere si inizia il trattamento con AKINETON 2 mg Compresse aumentando gradualmente fino al raggiungimento del dosaggio più favorevole; quindi si passa alla somministrazione di AKINETON 4 mg Compresse a rilascio prolungato.

La dose media è di 1 - 2 fino a 3 compresse a rilascio prolungato da 4 mg distribuite nel corso della giornata.

Se i pazienti non soffrono di intensa scialorrea, il preparato va somministrato dopo i pasti, altrimenti durante i pasti.

5 mg/1 ml soluzione iniettabile

Parkinsonismo: in casi gravi si consiglia la somministrazione di 2 (4) fiale per via intramuscolare od endovenosa lenta distribuite nel corso della giornata. La dose di mantenimento per via orale è di ½ - 2 compresse da 2 mg, 3 - 4 volte al giorno.

Sintomi extrapiramidali da farmaci (fenomeni eccitomotori-parkinsonoidi): la dose per gli adulti è di ½ - 1 (2) fiale per via intramuscolare od endovenosa lenta.

4.3 CONTROINDICAZIONI

Ipersensibilità al principio attivo o ad altri componenti del medicinale.

Glaucoma acuto, stenosi meccanica del tratto gastrointestinale, megacolon, atonia intestinale e sindromi da ritenzione urinaria.

Generalmente controindicato in gravidanza e nell’allattamento (vedi p. 4.6). Generalmente controindicato in età pediatrica (vedi p. 4.4).

4.4 AVVERTENZE E PRECAUZIONI

Non essendone ancora stata stabilita la sicurezza, se ne sconsiglia l'uso nei pazienti in età pediatrica.

A causa di un possibile incremento del ritmo cardiaco, in pazienti con infarto cardiaco recente, AKINETON può essere prescritto solo sotto stretta sorveglianza della frequenza cardiaca.

Usare con cautela in pazienti con aritmie cardiache o ipertrofia prostatica, in quest'ultimo caso AKINETON può determinare disturbi della minzione (in tali casi si raccomanda la diminuzione della dose); più di rado una ritenzione urinaria (in questo caso si consiglia come antidoto carbacolo).

La sostituzione di altri preparati con AKINETON 2 mg Compresse, AKINETON 4 mg Compresse a rilascio prolungato viene generalmente effettuata solo progressivamente, diminuendo cioè lentamente la dose del farmaco precedentemente usato ed aumentando nel contempo gradatamente la dose di AKINETON.

Anche la sospensione del trattamento con AKINETON 2 mg Compresse, AKINETON 4 mg Compresse a rilascio prolungato va effettuata gradatamente.

Come per tutti i farmaci ad azione centrale, durante il trattamento con AKINETON deve essere evitato il consumo di bevande alcooliche.

Come dimostrano i risultati di esperimenti animali, i farmaci anticolinergici ad azione centrale come AKINETON possono aumentare la tendenza alle convulsioni; di ciò occorre tener conto nella gestione di persone predisposte.

4.5 INTERAZIONI

La somministrazione di AKINETON in combinazione con altri farmaci psicotropi anticolinergici, farmaci antiparkinsoniani e antispastici può potenziare gli effetti collaterali centrali e periferici. La contemporanea assunzione di chinidina può potenziare l’effetto anticolinergico, specialmente per quanto riguarda la conduzione atrioventricolare cardiaca. La somministrazione simultanea di L-DOPA e AKINETON può accentuare la discinesia. I sintomi parkinsoniani in presenza di una discinesia tardiva sono talvolta così gravi da imporre la continuazione della terapia anticolinergica. I farmaci anticolinergici possono accentuare gli effetti collaterali della petidina sul sistema nervoso centrale.

L’azione della metoclopramide e di farmaci similari sul tratto gastrointestinale è antagonizzata da AKINETON.

4.6 GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Non essendone ancora stata stabilita la sicurezza, se ne sconsiglia l'uso in gravidanza e nelle donne che allattano.

Non è nota la quantità di biperidene secreta con il latte materno.

4.7 EFFETTI SUL GUIDARE/USARE MACCHINARI

In rapporto alla dose ed alla sensibilità individuale, AKINETON può interferire con la capacità di reazione (ad esempio guida di veicoli).

4.8 EFFETTI INDESIDERATI

AKINETON, come tutti gli anticolinergici, può dar luogo a secchezza delle fauci e disturbi dell'accomodazione, visione indistinta, ipertensione oculare, costipazione, disturbi della minzione, che sono tuttavia molto rari. Questi effetti possono essere eliminati con la riduzione della dose somministrata. In qualche caso si possono presentare anche senso di stanchezza, torpore e vertigini, eventualmente anche accelerazione del polso. Queste manifestazioni scompaiono spesso dopo un certo tempo, senza variare la dose. In rari casi sarà necessario ridurre la dose ed interrompere il trattamento.

In pazienti particolarmente sensibili (specie soggetti ansiosi o cerebropatici) o in casi di abuso, è possibile la comparsa di agitazione, euforia, disturbi del comportamento, stati confusionali. Queste evenienze comportano l'interruzione del trattamento ed il ricorso al medico, che deciderà sull'eventuale prosecuzione della cura.

Se AKINETON 5 mg/1 ml Soluzione iniettabile viene associato a psicofarmaci a posologie elevate si può sviluppare un quadro delirante con allucinazioni ottiche.

Eventuali disturbi gastrici possono essere evitati somministrando AKINETON 2 mg Compresse durante o dopo i pasti.

In caso di somministrazione endovenosa di AKINETON 5 mg/1 ml Soluzione iniettabile si può avere un abbassamento della pressione sanguigna.

4.9 SOVRADOSAGGIO

L’intossicazione da AKINETON assomiglia essenzialmente a un avvelenamento da atropina con sintomi periferici anticolinergici quali pupille dilatate e pigre, secchezza delle mucose, rossore, tachicardia, atonia intestinale e vescica a colonne, ipertermia, specie nel bambino, e compromissione del sistema nervoso centrale (con agitazione, confusione, disorientamento e/o allucinazioni). Nell’intossicazione grave aumenta la depressione cardiorespiratoria.

In caso di intossicazione minacciosa per la vita si può usare come antidoto un inibitore della acetilcolina- esterasi capace di superare la barriera ematoencefalica, preferibilmente la fisostigmina. In aggiunta può essere indicato un supporto cardiovascolare e respiratorio, il cateterismo vescicale e, all’occorrenza, il raffreddamento corporeo.


DATA DI REVISIONE DEL TESTO: Febbraio 2007 </div>