Differenze tra le versioni di "Bentelan compresse"

Da Wikifarmaco.
(Creata pagina con '{{Avvertenze bugiardino}} {{#seo: |title= |titlemode= append |keywords= |description= }} <div id="global-article"> ==1 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE== BENTELAN 0,5 mg compres...')
 
 
(9 versioni intermedie di uno stesso utente non sono mostrate)
Riga 1: Riga 1:
{{Avvertenze bugiardino}}
+
{{Avvertenze bugiardino}}{{#seo:
{{#seo:
+
|title= Bentelan compresse - Indicazioni, Posologia, Effetti collaterali, Interazioni
|title=
+
|titlemode=
|titlemode= append
 
 
|keywords=  
 
|keywords=  
 
|description=
 
|description=
 
}}
 
}}
<div id="global-article">
+
 
 
==1 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE==
 
==1 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE==
 
BENTELAN  0,5 mg compresse effervescenti  
 
BENTELAN  0,5 mg compresse effervescenti  
Riga 15: Riga 14:
 
''BENTELAN 0,5 mg compresse effervescenti''
 
''BENTELAN 0,5 mg compresse effervescenti''
  
Una compressa da 0,5 mg contiene:
+
Una compressa da 0,5 mg contiene: [[Betametasone]] disodio fosfato 0,6578 mg pari a [[Betametasone]] 0,5 mg
  
Betametasone disodio fosfato 0,6578 mg
 
 
pari a Betametasone 0,5 mg
 
  
 
''BENTELAN 1 mg compresse effervescenti''
 
''BENTELAN 1 mg compresse effervescenti''
  
Una compressa da 1 mg contiene:
+
Una compressa da 1 mg contiene: [[Betametasone]] disodio fosfato 1,316 mg pari a [[Betametasone]] 1 mg
  
Betametasone disodio fosfato 1,316 mg
+
Per gli eccipienti vedere il foglio illustrativo.
 
 
pari a Betametasone 1 mg
 
 
 
Per gli eccipienti v. punto 6.1
 
  
 
==3 FORMA FARMACEUTICA==
 
==3 FORMA FARMACEUTICA==
Riga 39: Riga 31:
 
Tra le principali vanno ricordate:
 
Tra le principali vanno ricordate:
  
-asma bronchiale;
+
-[[asma]] bronchiale;
  
 
-allergopatie gravi;
 
-allergopatie gravi;
  
-artrite reumatoide;
+
-[[artrite reumatoide]];
  
 
-collagenopatie;
 
-collagenopatie;
  
-dermatosi infiammatorie;
+
-[[dermatite|dermatosi]] infiammatorie;
  
 
-neoplasie specialmente a carico del tessuto linfatico (emolinfopatie maligne acute e croniche, morbo di Hodgkin).
 
-neoplasie specialmente a carico del tessuto linfatico (emolinfopatie maligne acute e croniche, morbo di Hodgkin).
  
Altre indicazioni sono: sindrome nefrosica,&nbsp;colite ulcerosa, ileite segmentaria (sindrome di Crohn), pemfigo, sarcoidosi (specialmente ipercalcemica), cardite reumatica, spondilite anchilosante e diverse emopatie discrasiche, quali certi casi di anemia emolitica, agranulocitosi e porpora trombocitopenica.
+
Altre indicazioni sono: sindrome nefrosica,&nbsp;[[colite ulcerosa]], ileite segmentaria (sindrome di Crohn), pemfigo, sarcoidosi (specialmente ipercalcemica), cardite reumatica, spondilite anchilosante e diverse emopatie discrasiche, quali certi casi di [[anemia]] emolitica, [[agranulocitosi]] e porpora trombocitopenica.
  
 
==4.2 POSOLOGIA==
 
==4.2 POSOLOGIA==
Riga 62: Riga 54:
 
<u>Terapie di lunga durata</u>
 
<u>Terapie di lunga durata</u>
  
Nel trattamento di forme morbose croniche o subacute (collagenopatie, anemie emolitiche, asma bronchiale cronico, sindrome nefrosica,&nbsp;colite ulcerosa, pemfigo), dopo una terapia d’attacco in genere di 6-8 compresse al giorno di&nbsp;''BENTELAN 0,5 mg compresse effervescenti''&nbsp;o 2-3 compresse al giorno di&nbsp;''BENTELAN 1 mg compresse effervescenti''&nbsp;(pari a 3-4 mg) ridurre gradualmente la posologia fino alla dose di mantenimento mini–ma capace di tenere sotto controllo la sintomatologia.
+
Nel trattamento di forme morbose croniche o subacute (collagenopatie, anemie emolitiche, [[asma]] bronchiale cronico, sindrome nefrosica,&nbsp;[[colite ulcerosa]], pemfigo), dopo una terapia d’attacco in genere di 6-8 compresse al giorno di&nbsp;''BENTELAN 0,5 mg compresse effervescenti''&nbsp;o 2-3 compresse al giorno di&nbsp;''BENTELAN 1 mg compresse effervescenti''&nbsp;(pari a 3-4 mg) ridurre gradualmente la posologia fino alla dose di mantenimento minima capace di tenere sotto controllo la sintomatologia.
  
 
<u>Mantenimento</u>:
 
<u>Mantenimento</u>:
Riga 79: Riga 71:
 
Infezioni sistemiche, qualora non venga attuata specifica terapia antiinfettiva.
 
Infezioni sistemiche, qualora non venga attuata specifica terapia antiinfettiva.
  
Immunizzazione con virus attenuati; altri procedimenti immunizzanti non vanno intrapresi in pazienti che ricevono glicocorticoidi, specialmente ad alte dosi, a causa di possibili rischi di complicazioni neurologiche e di insufficiente risposta anticorpale. Generalmente controindicato in gravidanza e durante l’allattamento (v. par. 4.6)
+
Immunizzazione con virus attenuati; altri procedimenti immunizzanti non vanno intrapresi in pazienti che ricevono [[glucocorticoidi]], specialmente ad alte dosi, a causa di possibili rischi di complicazioni neurologiche e di insufficiente risposta anticorpale. Generalmente controindicato in [[gravidanza]] e durante l’allattamento (v. par. 4.6)
  
 
==4.4 AVVERTENZE E PRECAUZIONI==
 
==4.4 AVVERTENZE E PRECAUZIONI==
Nei pazienti in terapia con glicocorticoidi, sottoposti a particolari stress, è indispensabile un adattamento della dose in rapporto all’entità della condizione stressante.
+
Nei pazienti in terapia con [[glucocorticoidi]], sottoposti a particolari stress, è indispensabile un adattamento della dose in rapporto all’entità della condizione stressante.
  
I glicorticoidi possono mascherare alcuni segni di infezione e durante il loro impiego si possono verificare infezioni intercorrenti a causa delle difese immunitarie ridotte. In questi casi va sempre valutata l’opportunità di istituire un’adeguata terapia antibiotica.
+
I glicorticoidi possono mascherare alcuni segni di infezione e durante il loro impiego si possono verificare infezioni intercorrenti a causa delle [[difese immunitarie]] ridotte. In questi casi va sempre valutata l’opportunità di istituire un’adeguata terapia antibiotica.
  
 
L’uso nella tubercolosi attiva va limitato ai casi di malattia fulminante o disseminata, nei quali il glicocorticoide va usato con appropriata terapia antitubercolare.
 
L’uso nella tubercolosi attiva va limitato ai casi di malattia fulminante o disseminata, nei quali il glicocorticoide va usato con appropriata terapia antitubercolare.
  
Se i glicocorticoidi vengono somministrati nei pazienti con tubercolosi latente o con risposta positiva alla tubercolina, è necessaria una stretta sorveglianza in quanto si può verificare una riattivazione della malattia.
+
Se i [[glucocorticoidi]] vengono somministrati nei pazienti con tubercolosi latente o con risposta positiva alla tuber[[colina]], è necessaria una stretta sorveglianza in quanto si può verificare una riattivazione della malattia.
  
 
Nella terapia prolungata questi soggetti devono ricevere una chemioprofilassi.
 
Nella terapia prolungata questi soggetti devono ricevere una chemioprofilassi.
Riga 98: Riga 90:
 
Poichè la secrezione mineralcorticoide può essere compromessa, bisognerebbe somministrare in concomitanza cloruro sodico e/o mineralcorticoide.
 
Poichè la secrezione mineralcorticoide può essere compromessa, bisognerebbe somministrare in concomitanza cloruro sodico e/o mineralcorticoide.
  
A causa della possibilità di una ritenzione di liquidi, bisogna porre attenzione nella somministrazione di corticosteroidi a pazienti con insufficienza cardiaca congestizia.
+
A causa della possibilità di una ritenzione di liquidi, bisogna porre attenzione nella somministrazione di [[corticosteroidi]] a pazienti con [[insufficienza cardiaca]] congestizia.
  
 
In corso di terapia prolungata e con dosi elevate, se si dovesse verificare un’alterazione del bilancio elettrolitico, è opportuno adeguare l’apporto di sodio e di potassio.
 
In corso di terapia prolungata e con dosi elevate, se si dovesse verificare un’alterazione del bilancio elettrolitico, è opportuno adeguare l’apporto di sodio e di potassio.
  
Tutti i glicocorticoidi aumentano l’escrezione di calcio.
+
Tutti i [[glucocorticoidi]] aumentano l’escrezione di calcio.
  
La terapia corticosteroidea può peggiorare il diabete mellito, l’osteoporosi, l’ipertensione, il glaucoma e l’epilessia.
+
La terapia corticosteroidea può peggiorare il [[diabete]] mellito, l’[[osteoporosi]], l’[[ipertensione]], il [[glaucoma]] e l’[[epilessia]].
  
Durante la terapia possono manifestarsi alterazioni psichiche di vario genere: euforia, insonnia, mutamenti dell’umore o della personalità, depressione grave o sintomi di vere e proprie psicosi.
+
Durante la terapia possono manifestarsi alterazioni psichiche di vario genere: euforia, [[insonnia]], mutamenti dell’umore o della personalità, [[depressione]] grave o sintomi di vere e proprie psicosi.
  
 
Una preesistente instabilità emotiva o tendenze psicotiche possono essere aggravate dal glicocorticoide.
 
Una preesistente instabilità emotiva o tendenze psicotiche possono essere aggravate dal glicocorticoide.
  
La stessa attenzione deve essere posta nei casi di precedente miopatia steroido indotta o ulcera peptica.
+
La stessa attenzione deve essere posta nei casi di precedente miopatia steroido indotta o [[ulcera]] peptica.
  
Nei pazienti con insufficienza epatica i livelli ematici dei corticosteroidi possono essere aumentati, così come avviene con gli altri farmaci che vengono metabolizzati nel fegato.
+
Nei pazienti con insufficienza epatica i livelli ematici dei [[corticosteroidi]] possono essere aumentati, così come avviene con gli altri farmaci che vengono metabolizzati nel fegato.
  
Nei pazienti ipotiroidei o affetti da cirrosi epatica la risposta ai glicocorticoidi può essere aumentata.
+
Nei pazienti ipotiroidei o affetti da cirrosi epatica la risposta ai [[glucocorticoidi]] può essere aumentata.
  
Si consiglia cautela nei pazienti con herpes simplex oculare, perchè è possibile una perforazione corneale.
+
Si consiglia cautela nei pazienti con [[herpes simplex]] oculare, perchè è possibile una perforazione corneale.
  
Nei pazienti con ipoprotrombinemia, si consiglia prudenza nell’associare l’acido acetilsalicilico ai glicocorticoidi.
+
Nei pazienti con ipoprotrombinemia, si consiglia prudenza nell’associare l’[[acido acetilsalicilico]] ai [[glucocorticoidi]].
  
 
I bambini e gli adolescenti sottoposti a prolungata terapia devono essere strettamente sorvegliati dal punto di vista della crescita e dello sviluppo.
 
I bambini e gli adolescenti sottoposti a prolungata terapia devono essere strettamente sorvegliati dal punto di vista della crescita e dello sviluppo.
Riga 124: Riga 116:
 
Il trattamento dovrebbe essere limitato alle dosi minime ed al periodo di tempo più breve possibile. Al fine di ridurre al minimo la soppressione dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene ed i ritardi della crescita dovrebbe essere valutata la possibilità di effettuare una somministrazione singola a giorni alterni.
 
Il trattamento dovrebbe essere limitato alle dosi minime ed al periodo di tempo più breve possibile. Al fine di ridurre al minimo la soppressione dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene ed i ritardi della crescita dovrebbe essere valutata la possibilità di effettuare una somministrazione singola a giorni alterni.
  
Nei pazienti anziani la terapia, in particolare se prolungata, deve essere pianificata in considerazione della maggiore incidenza degli effetti collaterali quali osteoporosi, peggioramento del diabete, dell’ipertensione, maggiore suscettibilità alle infezioni, assottigliamento cutaneo.
+
Nei pazienti anziani la terapia, in particolare se prolungata, deve essere pianificata in considerazione della maggiore incidenza degli effetti collaterali quali [[osteoporosi]], peggioramento del [[diabete]], dell’[[ipertensione]], maggiore suscettibilità alle infezioni, assottigliamento cutaneo.
  
 
La posologia di mantenimento deve essere sempre la minima in grado di controllare la sintomatologia; una riduzione posologica va fatta sempre gradualmente durante un periodo di alcune settimane o mesi in rapporto alla dose precedentemente assunta ed alla durata della terapia.
 
La posologia di mantenimento deve essere sempre la minima in grado di controllare la sintomatologia; una riduzione posologica va fatta sempre gradualmente durante un periodo di alcune settimane o mesi in rapporto alla dose precedentemente assunta ed alla durata della terapia.
  
I glicocorticoidi devono essere somministrati con cautela nei seguenti casi:
+
I [[glucocorticoidi]] devono essere somministrati con cautela nei seguenti casi:
  
colite ulcerosa&nbsp;non specifica con pericolo di perforazione, ascessi e infezioni piogeniche in genere, diverticolite, anastomosi intestinali recenti, ulcera peptica attiva o latente, insufficienza renale, ipertensione, osteoporosi, miastenia grave.
+
[[colite ulcerosa]]&nbsp;non specifica con pericolo di perforazione, ascessi e infezioni piogeniche in genere, diverticolite, anastomosi intestinali recenti, [[ulcera]] peptica attiva o latente, insufficienza renale, [[ipertensione]], [[osteoporosi]], miastenia grave.
  
 
Il prodotto deve essere usato sotto il personale controllo del medico.
 
Il prodotto deve essere usato sotto il personale controllo del medico.
  
Si possono presentare effetti sistemici con i corticosteroidi inalatori, in particolare quando prescritti ad alte dosi per periodi prolungati. Tali effetti si verificano con meno probabilità rispetto al trattamento con corticosteroidi orali. I possibili effetti sistemici includono la sindrome di Cushing, aspetto Cushingoide, soppressione surrenalica, ritardo della crescita in bambini e adolescenti, riduzione della densità minerale ossea, cataratta, glaucoma e, più raramente una serie di effetti psicologici o comportamentali che includono iperattività psicomotoria, disturbi del sonno, ansietà, depressione o aggressività (particolarmente nei bambini). È importante, quindi che la dose del corticosteroide per inalazione sia la più bassa dose possibile con cui viene mantenuto il controllo effettivo dell’asma.
+
Si possono presentare effetti sistemici con i [[corticosteroidi]] inalatori, in particolare quando prescritti ad alte dosi per periodi prolungati. Tali effetti si verificano con meno probabilità rispetto al trattamento con [[corticosteroidi]] orali. I possibili effetti sistemici includono la sindrome di Cushing, aspetto Cushingoide, soppressione surrenalica, ritardo della crescita in bambini e adolescenti, riduzione della densità minerale ossea, [[cataratta]], [[glaucoma]] e, più raramente una serie di effetti psicologici o comportamentali che includono iperattività psicomotoria, disturbi del sonno, ansietà, [[depressione]] o aggressività (particolarmente nei bambini). È importante, quindi che la dose del corticosteroide per inalazione sia la più bassa dose possibile con cui viene mantenuto il controllo effettivo dell’[[asma]].
  
 
'''Per chi svolge attività sportiva'''
 
'''Per chi svolge attività sportiva'''
Riga 143: Riga 135:
 
Gli steroidi possono ridurre gli effetti delle anticolinesterasi nella miastenia grave, dei mezzi di contrasto radiografici nella colecistografia, dei salicilati e degli anti infiammatori non steroidei.
 
Gli steroidi possono ridurre gli effetti delle anticolinesterasi nella miastenia grave, dei mezzi di contrasto radiografici nella colecistografia, dei salicilati e degli anti infiammatori non steroidei.
  
Nei pazienti con ipoprotrombinemia, si consiglia prudenza nell’associare l’Acido acetilsalicilico ai glicocorticoidi.
+
Nei pazienti con ipoprotrombinemia, si consiglia prudenza nell’associare l’[[Acido acetilsalicilico]] ai [[glucocorticoidi]].
  
L’effetto degli steroidi può essere ridotto da Fenitoina, Fenobarbitone, Efedrina e Rifampicina.
+
L’effetto degli steroidi può essere ridotto da [[Fenitoina]], Fenobarbitone, [[Efedrina]] e [[Rifampicina]].
  
Può rendersi necessaria una modifica, usualmente in diminuzione, del dosaggio degli anticoagulanti somministrati in concomitanza.
+
Può rendersi necessaria una modifica, usualmente in diminuzione, del dosaggio degli [[anticoagulanti]] somministrati in concomitanza.
  
 
==4.6 GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO==
 
==4.6 GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO==
Nelle donne in stato di gravidanza e nella primissima infanzia il prodotto va somministrato nei casi di effettiva necessità, sotto il diretto controllo del medico.
+
Nelle donne in stato di [[gravidanza]] e nella primissima infanzia il prodotto va somministrato nei casi di effettiva necessità, sotto il diretto controllo del medico.
  
In gravidanza è stata osservata una depressione dei livelli ormonali, ma il significato di questo reperto non è chiaro.
+
In [[gravidanza]] è stata osservata una [[depressione]] dei livelli ormonali, ma il significato di questo reperto non è chiaro.
  
Deve essere valutata l’opportunità dell’alimentazione al seno da parte di pazienti sottoposte a trattamento con dosaggi elevati; ciò in quanto i corticosteroidi vengono secreti nel latte materno.
+
Deve essere valutata l’opportunità dell’alimentazione al seno da parte di pazienti sottoposte a trattamento con dosaggi elevati; ciò in quanto i [[corticosteroidi]] vengono secreti nel latte materno.
  
 
== 4.7 EFFETTI SUL GUIDARE/USARE MACCHINARI ==
 
== 4.7 EFFETTI SUL GUIDARE/USARE MACCHINARI ==
Non è nota un’influenza diretta del farmaco sulla capacità di guidare e di usare macchine che può tuttavia essere ridotta in rari casi di effetti indesiderati di tipo neurologico.
+
Non è nota un’[[influenza]] diretta del farmaco sulla capacità di guidare e di usare macchine che può tuttavia essere ridotta in rari casi di effetti indesiderati di tipo neurologico.
  
 
==4.8 EFFETTI INDESIDERATI==
 
==4.8 EFFETTI INDESIDERATI==
 
In corso di terapia con cortisonici, specie per trattamenti intensi e prolungati, possono manifestarsi alcuni tra i seguenti effetti:
 
In corso di terapia con cortisonici, specie per trattamenti intensi e prolungati, possono manifestarsi alcuni tra i seguenti effetti:
  
- alterazioni del bilancio idro-elettrolitico, soprattutto ipokaliemia, che raramente ed in pazienti particolarmente predisposti, possono arrivare all’ipertensione ed alla insufficienza cardiaca congestizia;
+
- alterazioni del bilancio idro-elettrolitico, soprattutto ipokaliemia, che raramente ed in pazienti particolarmente predisposti, possono arrivare all’[[ipertensione]] ed alla [[insufficienza cardiaca]] congestizia;
  
- alterazioni muscoloscheletriche, quali osteoporosi, osteonecrosi asettica, in particolare alla testa del femore, miopatie, fragilità ossea;
+
- alterazioni muscoloscheletriche, quali [[osteoporosi]], osteonecrosi asettica, in particolare alla testa del femore, miopatie, fragilità ossea;
  
- complicazioni a carico dell’apparato gastro-intestinale che possono arrivare fino alla comparsa o all’attivazione di ulcera peptica;
+
- complicazioni a carico dell’apparato gastro-intestinale che possono arrivare fino alla comparsa o all’attivazione di [[ulcera]] peptica;
  
 
- alterazioni cutanee quali ritardi nei processi di cicatrizzazione; assottigliamento e fragilità della cute;
 
- alterazioni cutanee quali ritardi nei processi di cicatrizzazione; assottigliamento e fragilità della cute;
  
- alterazioni neurologiche quali vertigini, cefalea e aumento della pressione endocranica, instabilità psichica, iperattività psicomotoria, disturbi del sonno, ansietà, depressione, aggressività, disturbi di comportamento (prevalentemente nei bambini) con frequenza sconosciuta;
+
- alterazioni neurologiche quali [[vertigini]], [[cefalea]] e aumento della pressione endocranica, instabilità psichica, iperattività psicomotoria, disturbi del sonno, ansietà, [[depressione]], aggressività, disturbi di comportamento (prevalentemente nei bambini) con frequenza sconosciuta;
  
 
- disendocrinie quali irregolarità mestruali, segni di ipercorticismo, aspetto similcushingoide, disturbi della crescita nei bambini;
 
- disendocrinie quali irregolarità mestruali, segni di ipercorticismo, aspetto similcushingoide, disturbi della crescita nei bambini;
  
- interferenza con la funzionalità dell’asse ipofisi-surrene, particolarmente in momenti di stress; diminuita tollerabilità ai glucidi e possibile manifestazione di diabete mellito latente, nonchè aumentata necessità di farmaci ipoglicemizzanti nei diabetici;
+
- interferenza con la funzionalità dell’asse ipofisi-surrene, particolarmente in momenti di stress; diminuita tollerabilità ai glucidi e possibile manifestazione di [[diabete]] mellito latente, nonchè aumentata necessità di farmaci [[ipoglicemizzanti]] nei diabetici;
  
- complicazioni oftalmiche quali glaucoma, cataratta posteriore subcapsulare ed aumentata pressione endooculare;
+
- complicazioni oftalmiche quali [[glaucoma]], [[cataratta]] posteriore subcapsulare ed aumentata pressione endooculare;
  
 
- negativizzazione del bilancio dell’azoto, per cui, nei trattamenti prolungati, la razione di proteine deve essere adeguatamente aumentata.
 
- negativizzazione del bilancio dell’azoto, per cui, nei trattamenti prolungati, la razione di proteine deve essere adeguatamente aumentata.
  
 
==4.9 SOVRADOSAGGIO==
 
==4.9 SOVRADOSAGGIO==
Il sovradosaggio di glucocorticoidi, betametasone incluso, non comporta situazioni di pericolo di vita. Ad eccezione dei dosaggi estremi, un sovradosaggio di glucocorticoidi per pochi giorni non ha probabilità di produrre risultati pericolosi in assenza di controindicazioni specifiche come diabete mellito, glaucoma o ulcera peptica attiva o di trattamento concomitante con farmaci tipo digitale, cumarinici o diuretici che provocano deplezione di potassio.
+
Il sovradosaggio di [[glucocorticoidi]], [[betametasone]] incluso, non comporta situazioni di pericolo di vita. Ad eccezione dei dosaggi estremi, un sovradosaggio di [[glucocorticoidi]] per pochi giorni non ha probabilità di produrre risultati pericolosi in assenza di controindicazioni specifiche come [[diabete]] mellito, [[glaucoma]] o [[ulcera]] peptica attiva o di trattamento concomitante con farmaci tipo digitale, cumarinici o [[diuretici]] che provocano deplezione di potassio.
 +
 
  
  

Versione attuale delle 14:03, 3 set 2014

Avvertenze.png
Questa voce ha solo scopo illustrativo e non sostituisce il parere di un medico: leggi le avvertenze.

1 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE

BENTELAN 0,5 mg compresse effervescenti

BENTELAN 1 mg compresse effervescenti

2 COMPOSIZIONE

BENTELAN 0,5 mg compresse effervescenti

Una compressa da 0,5 mg contiene: Betametasone disodio fosfato 0,6578 mg pari a Betametasone 0,5 mg


BENTELAN 1 mg compresse effervescenti

Una compressa da 1 mg contiene: Betametasone disodio fosfato 1,316 mg pari a Betametasone 1 mg

Per gli eccipienti vedere il foglio illustrativo.

3 FORMA FARMACEUTICA

Compresse effervescenti.

4.1 INDICAZIONI

La terapia corticosteroidea può trovare indicazione in una vasta gamma di malattie.

Tra le principali vanno ricordate:

-asma bronchiale;

-allergopatie gravi;

-artrite reumatoide;

-collagenopatie;

-dermatosi infiammatorie;

-neoplasie specialmente a carico del tessuto linfatico (emolinfopatie maligne acute e croniche, morbo di Hodgkin).

Altre indicazioni sono: sindrome nefrosica, colite ulcerosa, ileite segmentaria (sindrome di Crohn), pemfigo, sarcoidosi (specialmente ipercalcemica), cardite reumatica, spondilite anchilosante e diverse emopatie discrasiche, quali certi casi di anemia emolitica, agranulocitosi e porpora trombocitopenica.

4.2 POSOLOGIA

ADULTI:

Terapie di breve durata:

4-6 compresse al giorno di BENTELAN 0,5 mg compresse effervescenti o 2-3 compresse al giorno di BENTELAN 1 mg compresse effervescenti (pari a 2-3 mg), riducendo gradualmente tale dose in base all’evoluzione clinica.

Terapie di lunga durata

Nel trattamento di forme morbose croniche o subacute (collagenopatie, anemie emolitiche, asma bronchiale cronico, sindrome nefrosica, colite ulcerosa, pemfigo), dopo una terapia d’attacco in genere di 6-8 compresse al giorno di BENTELAN 0,5 mg compresse effervescenti o 2-3 compresse al giorno di BENTELAN 1 mg compresse effervescenti (pari a 3-4 mg) ridurre gradualmente la posologia fino alla dose di mantenimento minima capace di tenere sotto controllo la sintomatologia.

Mantenimento:

La dose di mantenimento oscilla nell’adulto di peso medio fra 1-2 compresse al giorno.

BAMBINI:

I bambini tollerano in genere dosi proporzionalmente superiori a quelle stabilite per gli adulti: si consigliano 0,1-0,2 mg/Kg di peso corporeo al giorno.

Le compresse di BENTELAN sono divisibili a metà per facilitare l’aggiustamento della posologia, inoltre la solubilità in acqua consente una pratica ed agevole somministrazione.

Aerosolterapia: 0,5-1 mg sciolti al momento dell’uso in 1-2 ml di acqua.

4.3 CONTROINDICAZIONI

Infezioni sistemiche, qualora non venga attuata specifica terapia antiinfettiva.

Immunizzazione con virus attenuati; altri procedimenti immunizzanti non vanno intrapresi in pazienti che ricevono glucocorticoidi, specialmente ad alte dosi, a causa di possibili rischi di complicazioni neurologiche e di insufficiente risposta anticorpale. Generalmente controindicato in gravidanza e durante l’allattamento (v. par. 4.6)

4.4 AVVERTENZE E PRECAUZIONI

Nei pazienti in terapia con glucocorticoidi, sottoposti a particolari stress, è indispensabile un adattamento della dose in rapporto all’entità della condizione stressante.

I glicorticoidi possono mascherare alcuni segni di infezione e durante il loro impiego si possono verificare infezioni intercorrenti a causa delle difese immunitarie ridotte. In questi casi va sempre valutata l’opportunità di istituire un’adeguata terapia antibiotica.

L’uso nella tubercolosi attiva va limitato ai casi di malattia fulminante o disseminata, nei quali il glicocorticoide va usato con appropriata terapia antitubercolare.

Se i glucocorticoidi vengono somministrati nei pazienti con tubercolosi latente o con risposta positiva alla tubercolina, è necessaria una stretta sorveglianza in quanto si può verificare una riattivazione della malattia.

Nella terapia prolungata questi soggetti devono ricevere una chemioprofilassi.

Uno stato di insufficienza surrenale secondaria, indotta dal glicocorticoide, può essere minimizzato con una riduzione graduale del dosaggio. Questo tipo di relativa insufficienza può persistere fino ad un anno dopo la sospensione della terapia.

Quindi, in qualsiasi situazione di stress che si manifestasse in questo periodo, la terapia ormonale dovrebbe essere ripresa.

Poichè la secrezione mineralcorticoide può essere compromessa, bisognerebbe somministrare in concomitanza cloruro sodico e/o mineralcorticoide.

A causa della possibilità di una ritenzione di liquidi, bisogna porre attenzione nella somministrazione di corticosteroidi a pazienti con insufficienza cardiaca congestizia.

In corso di terapia prolungata e con dosi elevate, se si dovesse verificare un’alterazione del bilancio elettrolitico, è opportuno adeguare l’apporto di sodio e di potassio.

Tutti i glucocorticoidi aumentano l’escrezione di calcio.

La terapia corticosteroidea può peggiorare il diabete mellito, l’osteoporosi, l’ipertensione, il glaucoma e l’epilessia.

Durante la terapia possono manifestarsi alterazioni psichiche di vario genere: euforia, insonnia, mutamenti dell’umore o della personalità, depressione grave o sintomi di vere e proprie psicosi.

Una preesistente instabilità emotiva o tendenze psicotiche possono essere aggravate dal glicocorticoide.

La stessa attenzione deve essere posta nei casi di precedente miopatia steroido indotta o ulcera peptica.

Nei pazienti con insufficienza epatica i livelli ematici dei corticosteroidi possono essere aumentati, così come avviene con gli altri farmaci che vengono metabolizzati nel fegato.

Nei pazienti ipotiroidei o affetti da cirrosi epatica la risposta ai glucocorticoidi può essere aumentata.

Si consiglia cautela nei pazienti con herpes simplex oculare, perchè è possibile una perforazione corneale.

Nei pazienti con ipoprotrombinemia, si consiglia prudenza nell’associare l’acido acetilsalicilico ai glucocorticoidi.

I bambini e gli adolescenti sottoposti a prolungata terapia devono essere strettamente sorvegliati dal punto di vista della crescita e dello sviluppo.

Il trattamento dovrebbe essere limitato alle dosi minime ed al periodo di tempo più breve possibile. Al fine di ridurre al minimo la soppressione dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene ed i ritardi della crescita dovrebbe essere valutata la possibilità di effettuare una somministrazione singola a giorni alterni.

Nei pazienti anziani la terapia, in particolare se prolungata, deve essere pianificata in considerazione della maggiore incidenza degli effetti collaterali quali osteoporosi, peggioramento del diabete, dell’ipertensione, maggiore suscettibilità alle infezioni, assottigliamento cutaneo.

La posologia di mantenimento deve essere sempre la minima in grado di controllare la sintomatologia; una riduzione posologica va fatta sempre gradualmente durante un periodo di alcune settimane o mesi in rapporto alla dose precedentemente assunta ed alla durata della terapia.

I glucocorticoidi devono essere somministrati con cautela nei seguenti casi:

colite ulcerosa non specifica con pericolo di perforazione, ascessi e infezioni piogeniche in genere, diverticolite, anastomosi intestinali recenti, ulcera peptica attiva o latente, insufficienza renale, ipertensione, osteoporosi, miastenia grave.

Il prodotto deve essere usato sotto il personale controllo del medico.

Si possono presentare effetti sistemici con i corticosteroidi inalatori, in particolare quando prescritti ad alte dosi per periodi prolungati. Tali effetti si verificano con meno probabilità rispetto al trattamento con corticosteroidi orali. I possibili effetti sistemici includono la sindrome di Cushing, aspetto Cushingoide, soppressione surrenalica, ritardo della crescita in bambini e adolescenti, riduzione della densità minerale ossea, cataratta, glaucoma e, più raramente una serie di effetti psicologici o comportamentali che includono iperattività psicomotoria, disturbi del sonno, ansietà, depressione o aggressività (particolarmente nei bambini). È importante, quindi che la dose del corticosteroide per inalazione sia la più bassa dose possibile con cui viene mantenuto il controllo effettivo dell’asma.

Per chi svolge attività sportiva

L’uso del farmaco senza necessità terapeutica costituisce doping e può determinare comunque positività ai test anti-doping.

4.5 INTERAZIONI

Gli steroidi possono ridurre gli effetti delle anticolinesterasi nella miastenia grave, dei mezzi di contrasto radiografici nella colecistografia, dei salicilati e degli anti infiammatori non steroidei.

Nei pazienti con ipoprotrombinemia, si consiglia prudenza nell’associare l’Acido acetilsalicilico ai glucocorticoidi.

L’effetto degli steroidi può essere ridotto da Fenitoina, Fenobarbitone, Efedrina e Rifampicina.

Può rendersi necessaria una modifica, usualmente in diminuzione, del dosaggio degli anticoagulanti somministrati in concomitanza.

4.6 GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Nelle donne in stato di gravidanza e nella primissima infanzia il prodotto va somministrato nei casi di effettiva necessità, sotto il diretto controllo del medico.

In gravidanza è stata osservata una depressione dei livelli ormonali, ma il significato di questo reperto non è chiaro.

Deve essere valutata l’opportunità dell’alimentazione al seno da parte di pazienti sottoposte a trattamento con dosaggi elevati; ciò in quanto i corticosteroidi vengono secreti nel latte materno.

4.7 EFFETTI SUL GUIDARE/USARE MACCHINARI

Non è nota un’influenza diretta del farmaco sulla capacità di guidare e di usare macchine che può tuttavia essere ridotta in rari casi di effetti indesiderati di tipo neurologico.

4.8 EFFETTI INDESIDERATI

In corso di terapia con cortisonici, specie per trattamenti intensi e prolungati, possono manifestarsi alcuni tra i seguenti effetti:

- alterazioni del bilancio idro-elettrolitico, soprattutto ipokaliemia, che raramente ed in pazienti particolarmente predisposti, possono arrivare all’ipertensione ed alla insufficienza cardiaca congestizia;

- alterazioni muscoloscheletriche, quali osteoporosi, osteonecrosi asettica, in particolare alla testa del femore, miopatie, fragilità ossea;

- complicazioni a carico dell’apparato gastro-intestinale che possono arrivare fino alla comparsa o all’attivazione di ulcera peptica;

- alterazioni cutanee quali ritardi nei processi di cicatrizzazione; assottigliamento e fragilità della cute;

- alterazioni neurologiche quali vertigini, cefalea e aumento della pressione endocranica, instabilità psichica, iperattività psicomotoria, disturbi del sonno, ansietà, depressione, aggressività, disturbi di comportamento (prevalentemente nei bambini) con frequenza sconosciuta;

- disendocrinie quali irregolarità mestruali, segni di ipercorticismo, aspetto similcushingoide, disturbi della crescita nei bambini;

- interferenza con la funzionalità dell’asse ipofisi-surrene, particolarmente in momenti di stress; diminuita tollerabilità ai glucidi e possibile manifestazione di diabete mellito latente, nonchè aumentata necessità di farmaci ipoglicemizzanti nei diabetici;

- complicazioni oftalmiche quali glaucoma, cataratta posteriore subcapsulare ed aumentata pressione endooculare;

- negativizzazione del bilancio dell’azoto, per cui, nei trattamenti prolungati, la razione di proteine deve essere adeguatamente aumentata.

4.9 SOVRADOSAGGIO

Il sovradosaggio di glucocorticoidi, betametasone incluso, non comporta situazioni di pericolo di vita. Ad eccezione dei dosaggi estremi, un sovradosaggio di glucocorticoidi per pochi giorni non ha probabilità di produrre risultati pericolosi in assenza di controindicazioni specifiche come diabete mellito, glaucoma o ulcera peptica attiva o di trattamento concomitante con farmaci tipo digitale, cumarinici o diuretici che provocano deplezione di potassio.


DATA DI REVISIONE DEL TESTO: Marzo 2012 </div>