Differenze tra le versioni di "Betaistina"

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(MECCANISMO D’AZIONE)
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== MECCANISMO D’AZIONE==
 
== MECCANISMO D’AZIONE==
L’attività H1-agonista della betaistina sui recettori istaminici dei vasi sanguigni periferici è stata dimostrata nell’uomo dall’inibizione della vasodilatazione indotta dalla betaistina mediante l’antagonista dell’istamina difenidramina. La betaistina ha un effetto minimo sulla secrezione acida gastrica (una risposta mediata dai recettori H2).
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La Betaistina ha una debole attività come H1-agonista e ha un alta affinità antagonista del recettore dell'istamina H3.  
  
Non è chiaro il meccanismo d’azione della betaistina nella sindrome di Ménière. L’efficacia della betaistina nel trattamento della vertigine può derivare dalla sua capacità di modificare la circolazione nell’orecchio interno o da un suo effetto diretto sui neuroni del nucleo vestibolare.
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L’efficacia della betaistina nel trattamento della vertigine può derivare dalla sua capacità di modificare la circolazione nell’orecchio interno dilatando i vasi sanguigni all'interno dell'orecchio medio e alleviando la pressione del liquido in eccesso
 
 
Dosi orali singole di betaistina fino a 32 mg in soggetti normali producono la massima soppressione del nistagmo vestibolare indotto dopo 3-4 ore dalla somministrazione; le dosi più alte mostrano una maggior efficacia nella riduzione della durata del nistagmo.
 
 
 
La betaistina aumenta la permeabilità dell’epitelio polmonare nell’uomo. Ciò è dimostrato dalla riduzione del tempo di clearance di un marker radioattivo dal polmone al sangue. Questo effetto è prevenuto da un pre-trattamento orale con la terfenadina, noto inibitore del recettore H1.
 
 
 
Mentre l’istamina ha un effetto inotropo positivo sul cuore, la betaistina non sembra aumentare la gittata cardiaca e il suo effetto vasodilatatore può produrre in alcuni pazienti una piccola caduta della pressione.
 
 
 
La betaistina ha scarso effetto sulle ghiandole esocrine nell’uomo.
 
  
 
== INDICAZIONI ==
 
== INDICAZIONI ==

Versione delle 22:21, 26 set 2011

SPECIALITÀ

STRUTTURA

Betaistina.jpg

MECCANISMO D’AZIONE

La Betaistina ha una debole attività come H1-agonista e ha un alta affinità antagonista del recettore dell'istamina H3.

L’efficacia della betaistina nel trattamento della vertigine può derivare dalla sua capacità di modificare la circolazione nell’orecchio interno dilatando i vasi sanguigni all'interno dell'orecchio medio e alleviando la pressione del liquido in eccesso

INDICAZIONI

Trattamento di vertigini, tinnito, perdita dell’udito e nausea associati a sindrome di Ménière.

CONTROINDICAZIONI

POSOLOGIA

AVVERTENZE

INTERAZIONI

EFFETTI COLLATERALI

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