Differenze tra le versioni di "Bisoprololo"

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Versione delle 17:04, 28 feb 2014

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SPECIALITÀ

BISOPROLOLO


BISOPROLOLO/IDROCLOROTIAZIDE

  • Lodoz 30CPR RIV 2,5MG/6,25MG, 30CPR RIV 5MG/6,25MG, 30CPR RIV 10MG/6,25MG monografia


BISOPROLOLO/ACIDO ACETILSALICILICO

  • Iquor 30 cps 5 mg + 100 mg , 30 cps 10 mg + 100 mg

STRUTTURA

Bisoprololo.jpg

MECCANISMO D’AZIONE

Bisoprololo è un betabloccante selettivo con azione prevalente sui recettori β1 cardiaci piutosto che su quelli β2 della muscolatura liscia bronchiale. Il Bisoprololo e' privo di attività simpaticomimetica intrinseca (ISA) e di attività stabilizzante di membrana

l'effetto del blocco del recettore β1 si traduce in una riduzione della gittata cardiaca, della pressione arteriosa e un miglioramento della sintomatologia dell'angina.

INDICAZIONI

  • Ipertensione arteriosa. Se non si ottiene una risposta clinica soddisfacente con la monoterapia, puo' essere aggiunto un diuretico, l'Idroclorotiazide (Lodoz)
  • Angina pectoris, il Bisoprololo diminuisce il fabbisogno di ossigeno del muscolo cardiaco e, perciò, riduce il dolore toracico da sforzo
  • Profilassi post-infartuale
  • Trattamento dell’insufficienza cardiaca cronica stabile

CONTROINDICAZIONI

  • Bradicardia marcata
  • Ipotensione
  • Blocco atrio-ventricolare di secondo o terzo grado
  • Shock cardiogeno
  • Feocromocitoma
  • Gravi disturbi della circolazione arteriosa periferica
  • Grave asma bronchiale o grave Broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO)

POSOLOGIA

  • Ipertensione arteriosa:
    • Bisoprololo, Dose iniziale 2,5-5 mg al giorno. Dose di mantenimento 5-20 mg al giorno.
    • Bisoprololo con Idroclorotiazide (Lodoz), 2,5 mg di bisoprololo e 6,25 mg di idroclorotiazide una volta al giorno. Se l'effetto antipertensivo non e' sufficiente, aumentare a una compressa da 5 mg di bisoprololo e 6,25 mg di idroclorotiazide una volta al giorno e, se la risposta e' ancora insufficiente, aumentare a 10 mg di bisoprololo e 6,25 mg di idroclorotiazide una volta al giorno.
  • Angina pectoris: 5 mg al giorno. Se necessario, la dose puo' essere aumentata a 10 mg al giorno.
  • Trattamento dell’insufficienza cardiaca cronica stabile:
    • Prima settimana 1,25 mg al giorno, se la dose è ben tollerata;
    • Seconda settimana: 2,5 mg al giorno, se la dose e' ben tollerata
    • Terza settimana: 3,75 mg al giorno, se la dose e' ben tollerata,
    • Per 4 settimane: 5 mg una volta al giorno, se la dose e' ben tollerata
    • Per 4 settimane: 7,5 mg una volta al giorno, se la dose e' ben tollerata;
    • Dose di mantenimento: 10 mg al giorno che è la massima dose raccomandata.

AVVERTENZE

INTERAZIONI

EFFETTI COLLATERALI

Molto comune (≥1/10)

Comune (≥1/100, <1/10)

Non comune (≥1/1000, <1/100) Raro (≥1/10.000, <1/1000)

Molto raro (<1/10.000)

Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili)


Disturbi psichiatrici

Non comune: disturbi del sonno, depressione

Raro: incubi, allucinazioni


Patologie del sistema nervoso

Comune: capogiri, cefalea

Raro: sincope


Patologie dell’occhio

Raro: riduzione del flusso lacrimale (da considerare se il paziente utilizza lenti a contatto)

Molto raro: congiuntivite


Patologie dell’orecchio e del labirinto

Raro: disturbi dell’udito


Patologie cardiache

Molto raro: dolore toracico

Molto comune: bradicardia in pazienti con insufficienza cardiaca stabile

Comune: peggioramento dell’insufficienza cardiaca preesistente in pazienti con insufficienza cardiaca stabile

Non comune: disturbi della conduzione atrio-ventricolare


Patologie vascolari

Comune: sensazione di freddo o di intorpidimento alle estremità, ipotensione (specialmente nei pazienti con insufficienza cardiaca)

Non comune: ipotensione ortostatica


Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche

Non comune: broncospasmo nei pazienti con asma bronchiale o con un’anamnesi di malattia ostruttiva delle vie aeree

Raro: rinite allergica


Patologie gastrointestinali

Comune: disturbi gastrointestinali come nausea, vomito, diarrea, stipsi


Patologie epatobiliari

Raro: epatite


Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo

Raro: reazioni di ipersensibilità come prurito, rossore, eruzioni cutanee

Molto raro: i betabloccanti possono provocare o peggiorare la psoriasi o indurre eruzioni cutanee simili a psoriasi, alopecia


Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo

Non comune: debolezza muscolare e crampi


Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella

Raro: disturbi della potenza sessuale


Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione

Comune: astenia, affaticamento


Esami diagnostici

Raro: aumento dei trigliceridi, aumento degli enzimi epatici (ALAT, ASAT)

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