Ipertrofia prostatica

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Terapia farmacologica

Inibitori della 5α reduttasi

Agiscono inibendo la trasformazione del testosterone nel metabolita diidrotestosterone, forma attiva responsabile dell'ingrossamento della prostata. la loro efficacia si manifesta dopo mesi di terapia

Antagonisti alfa 1

Agiscono rilassando la muscolatura liscia del collo vescicale, dell'uretra prostatica e della prostata migliorando di conseguenza la minzione.

Questo rilassamento della muscolatura avviene grazie all'antagonismo dei recettori α1, di cui esistono diversi sottotipi (i più importanti sono α1a, α1b e α1d), distribuiti in maniera differente nell’organismo. Il sottotipo α1a è il più importante perche si trova per lo più nelle basse vie urinarie, mentre tutti e 3 i sottotipi di recettore α1 sono presenti a livello dell’apparato cardiocircolatorio, mediando la vasocostrizione. Questo suggerisce come un farmaco antagonista selettivo per i recettori α1a possa causare meno effetti collaterali a livello cardiovascolare (Ipotensione ortostatica se sono bloccati tutti e tre i recettori), pur mantenendo un’azione efficace nel ridurre la sintomatologia disurica.

Rimedi fitoterapici

è in grado di inibire (come nel caso della finasteride e della dutasteride) l’enzima 5 α reduttasi che trasforma il testosterone in diidrotestosterone, forma attiva tessutale e responsabile dell’ipertrofia prostatica