Paracetamolo
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Indice
SPECIALITÀ
PARACETAMOLO:
PARACETAMOLO/ACIDO ACETILSALICILICO/CAFFEINA:
PARACETAMOLO/ACIDO ASCORBICO:
PARACETAMOLO/ACIDO ASCORBICO/PROPIFENAZONE:
PARACETAMOLO/ACIDO ASCORBICO/FENILEFRINA:
PARACETAMOLO/ACIDO ASCORBICO/CAFFEINA/CLORFENAMINA MALEATO/ISOPROPAMIDE IODURO:
PARACETAMOLO/CAFFEINA/CLORFENAMINA MALEATO/ISOPROPAMIDE IODURO:
PARACETAMOLO/CAFFEINA:
- Tachicaf 16BS GRAT EFF 1G/130MG
PARACETAMOLO/CLORFENAMINA:
PARACETAMOLO/CLORFENAMINA/ACIDO ASCORBICO:
PARACETAMOLO/CODEINA:
- Codamol 16 compresse effervescenti 500mg+30mg
- Coefferalgan
- Lonarid
- Tachidol
PARACETAMOLO/FENIRAMINA/FENILEFRINA:
PARACETAMOLO/ISOPROPAMIDE IODURO/DIMETOFRINA/CAFFEINA/CLORFENAMINA/ACIDO ASCORBICO
PARACETAMOLO/PROPIFENAZONE/CAFFEINA:
PARACETAMOLO/PSEUDOEFEDRINA CLORIDRATO/DIFENIDRAMINA CLORIDRATO:
STRUTTURA
MECCANISMO D’AZIONE
il paracetmaolo E' un analgesico, antipiretico ma non antiinfiammatorio. Il paracetamolo è un debole inibitore di COX-1, COX-2 mentre svolge un'attività inibitrice particolarmente selettiva per l'enzima costitutivo COX-3 che si trova a livello del SNC ed è per questo che ha una forte capacità antipiretica e analgesica.
INDICAZIONI
Come Analgesico: Trattamento sintomatico delle affezioni dolorose di ogni genere (ad esempio, mal di testa, mal di denti, torcicollo, dolori articolari e lombosacrali, dolori mestruali, piccoli interventi chirurgici).
Come antipiretico: trattamento sintomatico di affezioni febbrili quali l'influenza, le malattie esantematiche, le affezioni acute del tratto respiratorio, ecc.
CONTROINDICAZIONI
POSOLOGIA
- 6-12 mg/kg ogni 4-6 ore, massimo 4g/die.
AVVERTENZE
Sovradosaggi di paracetamolo possono produrre necrosi epatica fatale.
INTERAZIONI
EFFETTI COLLATERALI
ANTIDOTO
Intossicazione da paracetamolo: Ai dosaggi terapeutici, il 90% di paracetamolo viene metabolizzato dal fegato ed eliminato con le urine come coniugato dell’acido glucuronico e come solfo coniugato. Una piccola porzione di paracetamolo viene ossidata dalla CYP2E1 formando N-acetil-p-benzochinonimina (NAPQI). NAPQI si lega in modo covalente alle proteine degli epatociti e determina morte cellulare. Normalmente le dosi di NAPQI che si formano sono piuttosto basse e vengono rapidamente coniugate con il glutatione epatico formando un composto non tossico che viene eliminato con le urine.
Danni al fegato a causa di eccesso di NAPQI possono verificarsi in molte circostanze (ad esempio, eccessiva assunzione di paracetamolo, eccessiva attività del CYP2E1 dovuto all'induzione da parte di altri farmaci o uso cronico di alcol, deplezione di glutatione a causa di malnutrizione o di ingestione cronica di alcool), in queste circostanze, l'N-Acetilcisteina può essere somministrata per via orale o endovena come antidoto, essendo un precursore del glutatione.