Zoledronato

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SPECIALITÀ[modifica]

STRUTTURA[modifica]

Zoledronato.jpg

MECCANISMO D’AZIONE[modifica]

Zoledronato è un aminobifosfonato, un bifosfonato di seconda generazione, chiamato così per la presenza di un gruppo azotato. Zoledronato si lega alla superficie minerale dell’osso e riduce l’attività osteoclastica, migliorando cosi la densità ossea e riducendo le fratture vertebrali e dell’ anca.

Inoltre, i pazienti affetti da tumori ossei possono presentare elevati livelli di calcio nel sangue, che viene rilasciato dalle ossa. Inibendo la decomposizione delle ossa, il zoledronato contribuisce a ridurre i livelli di calcio rilasciato nel sangue.

INDICAZIONI[modifica]

  • Trattamento dell’osteoporosi nelle donne in post-menopausa e negli uomini ad aumentato rischio di fratture, compresi quelli con una recente frattura dell’anca da trauma lieve. (ACLASTA)
  • Trattamento dell’osteoporosi associata a terapia sistemica a lungo termine con glucocorticoidi nelle donne in post-menopausa negli uomini ad aumentato rischio di frattura. (ACLASTA)
  • Trattamento del morbo di Paget osseo in adulti. (ACLASTA)
  • Trattamento dell’ipercalcemia associata a neoplasie (ZOMETA)
  • Prevenzione di complicanze ossee in adulti affetti da tumori allo stadio avanzato che interessano le ossa. (ZOMETA)

CONTROINDICAZIONI[modifica]

  • Ipersensibilità al principio attivo, a qualsiasi bisfosfonato o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
  • Pazienti con ipocalcemia
  • Gravidanza e allattamento

POSOLOGIA[modifica]

  • Aclasta:
    • Per il trattamento dell’osteoporosi post-menopausale, dell’osteoporosi nell’uomo e per il trattamento dell’osteoporosi associata a terapia sistemica a lungo termine con glucocorticoidi, la dose raccomandata è una singola infusione endovenosa di 5 mg somministrata una volta all’anno. Aclasta è somministrato con un’infusione della durata di almeno 15 minuti
    • Per il trattamento del morbo di Paget, La dose raccomandata è una singola infusione endovenosa di 5 mg.

Prima del trattamento, i pazienti devono essere idratati adeguatamente prima della somministrazione di Aclasta, ciò è particolarmente importante per gli anziani e per i pazienti in terapia con diuretici, inoltre bisogna somministrare un’adeguato suplemento di vitamina D e di calcio. L’uso di paracetamolo o ibuprofene (medicinali antinfiammatori) poco dopo la somministrazione di Aclasta può ridurre i sintomi quali febbre, dolori muscolari, sintomi influenzali, dolori alle articolazioni e mal di testa nei tre giorni successivi all’infusione.


  • Zometa:
    • La dose raccomandata nella p revenzione di complicanze ossee in adulti affetti da tumori allo stadio avanzato che interessano le ossaè di 4 mg come soluzione per infusione ricostituita e diluita ulteriormente (diluita con 100 ml di soluzione salina allo 0,9% p/v o soluzione glucosata al 5% p/v), somministrata per infusione endovenosa in almeno 15 minuti ogni 3 o 4 settimane. Ai pazienti deve essere somministrato anche un supplemento di 500 mg/die di calcio per via orale e 400 UI/die di vitamina D.
    • La dose raccomandata nel trattamento dell’ipercalcemia associata a neoplasie è di 4 mg come soluzione per infusione ricostituita e diluita ulteriormente (diluita con 100 ml di soluzione salina allo 0,9% p/v o soluzione glucosata al 5% p/v), somministrata per infusione endovenosa singola in almeno 15 minuti. I pazienti devono essere mantenuti in un buono stato di idratazione prima e dopo la somministrazione.

AVVERTENZE[modifica]

  • Un possibile evento avverso associato alla assunzione cronica di bifosfonati è l’osteonecrosi a carico della mandibola

INTERAZIONI[modifica]

EFFETTI COLLATERALI[modifica]

Aclasta (effetti collaterali più comuni dopo la prima infusione): La percentuale complessiva di pazienti che hanno manifestato reazioni avverse era pari rispettivamente a 44,7%, 16,7% e 10,2% dopo la prima, la seconda e la terza infusione.

  • Febbre (17,1%)
  • Mialgia (7,8%),
  • Sintomi simil-influenzali (6,7%)
  • Artralgia (4,8%)
  • Cefalea (5,1%).


Zometa (effetti collaterali più comuni):

  • Ipofosfatemia asintomatica e non richiede interventi terapeutici(20%)
  • Sindrome simil-influenzale (9%)
  • Dolore alle ossa (9,1%)
  • Febbre (7,2%)
  • Nausea (5,8%)
  • Vomito (2,6%)
  • Affaticamento (4,1%)
  • Brividi (2,9%)
  • Artralgia e mialgia (3%)
  • Reazioni locali nel sito di infusione (arrossamenti o edemi e/o dolore) (1%)

LINK CORRELATI[modifica]