Sucralfato
Le informazioni qui riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. Questa voce ha solo scopo illustrativo e non sostituisce il parere di un medico: leggi le avvertenze. |
Indice
SPECIALITÀ[modifica]
- Antepsin monografia
- Citogel monografia
- Gastrogel monografia
- Sucralfato Generico
- Sucralfin monografia
- Sucramal monografia
MECCANISMO D’AZIONE[modifica]
Il Sucralfato è un complesso del saccarosio solfato con l'idrossido di alluminio. Esso protegge la mucosa gastrica dall'azione di agenti gastrolesivi grazie alla sua capacità di legarsi saldamente alle proteine presenti sul fondo delle lesioni ulcerose della membrana gastroduodenale ed esofagea, dando luogo alla formazione di uno strato protettivo verso l'aggressione cloridropeptica e dei sali biliari e favorendo il processo di riepitelizzazione della mucosa lesa e quindi la cicatrizzazione dell'ulcera.
INDICAZIONI[modifica]
Ulcera gastrica, ulcera duodenale, gastrite acuta, gastriti croniche sintomatiche, gastropatie da FANS (antinfiammatori non steroidei), esofagite da reflusso.
CONTROINDICAZIONI[modifica]
POSOLOGIA[modifica]
1 g (1 bustina da 1 g di polvere per sospensione orale o una compressa masticabile da 1 g) 4 volte al giorno o 2 g (1 bustina da 2 g) 2 volte al giorno a stomaco vuoto, 1 ora prima dei pasti e prima di coricarsi.
Per la terapia di mantenimento da 1 a 2 g al giorno.
AVVERTENZE[modifica]
Usare con cautela, evitando trattamenti prolungati, in pazienti con insufficienza renale.
INTERAZIONI[modifica]
Non somministrare durante eventuali trattamenti antibiotici con tetracicline per evitare la formazione di sali complessi con conseguente inattivazione dell'antibiotico.
EFFETTI COLLATERALI[modifica]
L’effetto più frequente, specialmente in seguito a uso prolungato è la stipsi. Altri effetti meno comunemente riportati sono: rash, secchezza delle fauci, nausea, prurito, vertigini, insonnia.