Acido valproico

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SPECIALITÀ[modifica]

SODIO VALPROATO:

  • Depakin
    • Depakin: 40cpr gastroresistenti 200mg, 40cpr gastroresistenti 500mg, OS Flacone 40ml 200mg/ml
    • Depakin chrono 30cpr 300mg R.P, 30cpr 500mg R.P
    • Depakin bustine: 30bustine 100mg R.P, 30bustine 250mg R.P, 30bustine 500mg R.P, 30bustine 750mg R.P, 30bustine 1000mg R.P
    • EV 4 fiale 400mg

MAGNESIO VALPROATO:

  • Depamag 40CPR 200MG GASTRORESISTENTI, 40CPR 500MG GASTRORESISTENTI, OS SOLUZ FL 100ML 10%

VALPROMIDE:

STRUTTURA[modifica]

Acido valproico.jpg

MECCANISMO D’AZIONE[modifica]

L'Acido valproico potenzia il sistema GABAergico; L'acido gamma-amminobutirrico (GABA), un neurotrasmettitore con proprietà inibitorie viene normalmente sintetizzato da un’enzima che si chiama GAD (glutammatodecarbossilasi). Il GAD toglie un gruppo carbossilico del glutammato e lo converte in GABA ,uno dei meccanismi dell'acido valproico è aumentare l’azione di GAD. Una volta che il GABA è stato sintetizzato e rilasciato, viene metabolizzato e il primo enzima che entra in azione si chiama GABA-T (GABA Transaminasi), l'acido valproico è un debole inibitore di questo enzima aumentando cosi i livelli di GABA a livello del sistema nervoso centrale.

l'Acido valproico inoltre blocca i canali del sodio voltaggio-dipendenti e i canali del calcio di tipo T. Questi meccanismi rendono l'acido valproico un farmaco anticonvulsivante ad ampio spettro

INDICAZIONI[modifica]

  • Epilessia
    • Assenze (Piccolo male)
    • Crisi parziali
    • Crisi tonico-cloniche
  • Trattamento degli episodi di mania correlati al disturbo bipolare caratterizzato da fasi depressive o maniacali

CONTROINDICAZIONI[modifica]

  • Ipersensibilità al principio attivo.
  • Epatite acuta o cronica
  • Disturbo enzimatico nel ciclo dell'urea; se si sospetta un disturbo enzimatico nel ciclo dell’urea, devono essere effettuate delle analisi metaboliche prima che il trattamento con acido valproico abbia inizio, in accordo con il rischio di iperammoniemia

POSOLOGIA[modifica]

  • Epilessia: La posologia ottimale deve essere determinata essenzialmente in base alla risposta clinica; la determinazione dei livelli plasmatici di acido valproico può essere presa in considerazione a complemento del monitoraggio clinico, quando non si arrivi ad ottenere un adeguato controllo degli attacchi o quando vi sia il sospetto di effetti indesiderati. Le concentrazioni sieriche generalmente ritenute terapeutiche sono comprese tra 40 e 100 mg/l di acido valproico.
    Solitamente la posologia giornaliera iniziale è di 10-15 mg/Kg, quindi le dosi vanno progressivamente aumentate fino a raggiungere la posologia ottimale che generalmente va dai 20 ai 30 mg/Kg:
    • Negli adulti, la posologia usuale va dai 20 ai 30 mg/Kg/die
    • Nei bambini, la posologia usuale è di circa 30 mg/Kg/die


  • Episodi di mania correlati al disturbo bipolare
    • Adulti: La dose giornaliera iniziale raccomandata è di 750 mg. Inoltre, negli studi clinici una dose iniziale di 20 mg di valproato/kg di peso corporeo ha mostrato anch’essa un profilo di sicurezza accettabile. Le formulazioni a rilascio prolungato possono essere somministrate una o due volte al giorno. La dose deve essere aumentata il più rapidamente possibile in modo da raggiungere la dose terapeutica più bassa con cui si ottiene l’effetto clinico desiderato. La dose giornaliera deve essere adattata alla risposta clinica per stabilire la dose minima efficace per il singolo paziente.
      La dose giornaliera media solitamente varia fra 1000 e 2000 mg di valproato. I pazienti che ricevono una dose giornaliera superiore a 45 mg/kg di peso corporeo devono essere attentamente monitorati. La continuazione del trattamento negli episodi di mania correlati al disturbo bipolare deve essere stabilita su base individuale, alla dose minima efficace.
    • Bambini e adolescenti: La sicurezza e l’efficacia dell'acido valproico nel trattamento degli episodi di mania correlati al disturbo bipolare non sono state valutate nei pazienti di età inferiore ai 18 anni.

AVVERTENZE[modifica]

  • Epatotossicità: È stato eccezionalmente riportato un grave danno epatico a volte fatale, che nella maggioranza dei casi si osserva entro i primi sei mesi di terapia. il danno epatico colpisce con maggiore frequenza i neonati e i bambini piccoli al di sotto dei 3 anni che sono suscettibili di gravi crisi epilettiche, in particolare quando l’acido valproico è combinato con altri agenti anticonvulsivanti e i pazienti con disfunzione mitocondriale. Bisogna monitorare i pazienti ed eseguire test di funzionalità epatica periodicamente durante i primi 6 mesi e ad intervalli frequenti in seguito.
  • L'acido valproico può produrre malformazioni congenite, difetti del tubo neurale, ed è associato ad un basso quoziente intellettivo (QI) nel bambino. l'acido valproico non deve essere usato durante la gravidanza e nelle donne in età fertile a meno che non sia strettamente necessario (ad esempio in situazioni in cui altri trattamenti sono inefficaci o non tollerati). Le donne in età fertile devono usare metodi contraccettivi efficaci durante il trattamento.
  • Pancreatiti: Sono state segnalate molto raramente pancreatiti gravi che possono avere esito fatale. I bambini più piccoli sono particolarmente a rischio. Il rischio diminuisce con l'aumentare dell'età. I pazienti che manifestano dolori addominali acuti devono essere immediatamente visitati da un medico. In caso di pancreatite, il valproato va sospeso.
  • Casi di ideazione e comportamento suicidari sono stati riportati nei pazienti in trattamento con farmaci antiepilettici

INTERAZIONI[modifica]

  • Gli antiepilettici con effetto di induzione enzimatica (in particolare fenitoina, fenobarbital e carbamazepina) diminuiscono le concentrazioni sieriche del valproato. Nel caso di terapia combinata i dosaggi vanno aggiustati in base ai livelli ematici.
  • Felbamato: In caso di associazione di felbamato e valproato, si può osservare un aumento della concentrazione sierica di valproato. È necessario un monitoraggio dei tassi plasmatici del valproato.
  • l'aggiustamento del dosaggio dell'amitriptilina, nortriptilina, warfarin, e zidovudina può essere necessario se vengono usati in concomitanza con l'acido valproico (l'acido valproico può aumentare le concentrazioni plasmatiche di questi farmaci).
  • La somministrazione concomitante di topiramato e acido valproico è stata associata ad iperammonemia
  • Alcol: l'alcol può aumentare l’epatotossicità dell’acido valproico.
  • L’acido acetilsalicilico riduce il legame dell’acido valproico con le proteine plasmatiche con un conseguente aumento dei livelli sierici liberi.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO[modifica]

L'acido valproico può produrre malformazioni congenite, difetti del tubo neurale, ed è associato ad un basso quoziente intellettivo (QI) nel bambino. l'acido valproico non deve essere usato durante la gravidanza e nelle donne in età fertile a meno che non sia strettamente necessario (ad esempio in situazioni in cui altri trattamenti sono inefficaci o non tollerati). Le donne in età fertile devono usare metodi contraccettivi efficaci durante il trattamento.

L’acido valproico viene escreto nel latte materno. Tuttavia, poiché sono stati riscontrati livelli molto bassi, non c’è generalmente nessun rischio per il bambino e di solito non è necessario lo svezzamento.

EFFETTI COLLATERALI[modifica]

  • Tremore
  • Dolore addominale, vertigini, nausea e vomito.
  • Cefalea
  • Sonnolenza
  • Astenia
  • Perdita di capelli temporanea dose-dipendente.
  • Aumento di peso
  • Rari casi di epatite
  • Rari casi di Pancreatite acuta
  • Iperammoniemia
  • Rischio teratogeno

LINK CORRELATI[modifica]