Differenze tra le versioni di "Etizolam"

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*Evitare il succo di pompelmo(inibitore del CYP3A4) perche può amplificare l’effetto del farmaco
 
*Evitare il succo di pompelmo(inibitore del CYP3A4) perche può amplificare l’effetto del farmaco
 
*Inibitori del CYP3A4 ([[Itraconazolo]], [[Macrolidi]] ecc.) amplificano l’effetto del farmaco.
 
*Inibitori del CYP3A4 ([[Itraconazolo]], [[Macrolidi]] ecc.) amplificano l’effetto del farmaco.
*''''''Fluvoxamina'''''': La Fluvoxamina inibisce il metabolismo dell’etizolam, con conseguente
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*'''[[Fluvoxamina]]''': La Fluvoxamina inibisce il metabolismo dell’etizolam, con conseguente
aumento delle sue concentrazioni plasmatiche e possibile potenziamento dei suoi effetti
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*'''Gravidanza''': Se il prodotto viene prescritto ad una donna in età fertile, ella deve mettersi in contatto con il proprio medico, sia se intende iniziare una gravidanza, sia se sospetta di essere incinta, per quanto riguarda la sospensione del medicinale.
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Se, per gravi motivi medici, il prodotto è somministrato durante l’ultimo periodo di gravidanza o durante il travaglio, alle dosi elevate, possono verificarsi effetti sul neonato quali attività ridotta, diminuita suzione, letargia, tachicardia, apnea, cianosi, vomito, aumento del CK serico, ipotermia, ipotonia e moderata depressione respiratoria dovuti all’azione farmacologica del farmaco.
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Inoltre, neonati nati da madri che hanno assunto benzodiazepine cronicamente durante le fasi avanzate della gravidanza, possono sviluppare dipendenza fisica e possono presentare un certo rischio per sviluppare i sintomi da astinenza nel periodo post-natale e presentare sintomi come apnea, cianosi, diminuita suzione, attività ridotta e sindrome da astinenza (irritabilità, tremore, ipertono).
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*'''Allattamento''': Poichè le benzodiazepine sono escrete nel latte materno, esse non dovrebbero essere somministrate alle madri che allattano al seno. Nel caso in cui sia necessario assumere
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etizolam, la paziente deve interrompere l’allattamento poiché il medicinale può passare nel latte materno e bloccare l’aumento ponderale del neonato. Inoltre può causare un peggioramento dell’ittero.
  
 
== EFFETTI COLLATERALI ==
 
== EFFETTI COLLATERALI ==

Versione delle 00:05, 2 ott 2013

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SPECIALITÀ

  • Depas 30 COMPRESSE RIVESTITE 0,5MG , 15 COMPRESSE RIVESTITE 1MG , GOCCE 30ML 0,05% monografia
  • Pasaden 30 COMPRESSE RIVESTITE 0,5MG , 15 COMPRESSE RIVESTITE 1MG , GOCCE 30ML 0,05% monografia

STRUTTURA

Etizolam.jpg

MECCANISMO D’AZIONE

Etizolam è una benzodiazepina. Le benzodiazepine si legano al recettore GABAA e agiscono come modificatori allosterici positivi, variando la conformazione spaziale del complesso proteico ed aumentando l’affinità recettoriale per il GABA.

il legame di GABA al recettore GABAA determina l’apertura di un canale permeabile agli ioni cloro, con conseguente ingresso dello ione nelle cellule nervose determinando un'iperpolarizzazione e quindi una riduzione della eccitabilità delle cellule stesse

INDICAZIONI

  • Ansia, tensione ed altre manifestazioni somatiche o psichiatriche associate con sindrome ansiosa.
  • Insonnia

Le benzodiazepine sono indicate soltanto quando il disturbo è grave, disabilitante o sottopone il soggetto a grave disagio.

CONTROINDICAZIONI

  • Miastenia grave (i sintomi potrebbero essere aggravati dall’effetto miorilassante).
  • Ipersensibilità al principio attivo o ad altre benzodiazepine.
  • Grave insufficienza respiratoria.
  • Grave insufficienza epatica.
  • Sindrome da apnea notturna.
  • Glaucoma acuto ad angolo chiuso.

POSOLOGIA

Ansia, tensione ed altre manifestazioni somatiche o psichiatriche associate con la sindrome ansiosa: 0,25-0,50 mg due o tre volte al giorno; oppure 1 mg due volte al giorno (mattina e sera), nei disturbi di maggiore intensità.
Per la confezione in gocce: 10 gocce sono pari a 0,25 mg.
Il trattamento dovrebbe essere il più breve possibile e la durata complessiva del trattamento, generalmente, non dovrebbe superare le 8-12 settimane, compreso un periodo di sospensione graduale. In determinati casi può essere necessaria l’estensione oltre il periodo massimo di trattamento; in tal caso ciò non dovrebbe avvenire senza rivalutazione della condizione del paziente.


Insonnia: 1-2 mg prima di coricarsi, in funzione delle necessità individuali.
Per la confezione in gocce: 10 gocce sono pari a 0,25 mg.
Il trattamento dovrebbe essere il più breve possibile. La durata del trattamento, generalmente, varia da pochi giorni a due settimane, fino ad un massimo di quattro settimane, compreso un periodo di sospensione graduale. In determinati casi può essere necessaria l’estensione oltre il periodo massimo di trattamento. Nei pazienti anziani la dose giornaliera non deve essere superiore a 1.5 mg.

AVVERTENZE

  • Le benzodiazepine vanno utilizzate con maggiore prudenza negli anziani per la possibilità di causare alterazioni della memoria e di accentuare stati confusionali.
  • Le benzodiazepine provocano dipendenza e tolleranza: con il passare del tempo c'e una perdita di efficacia sopratutto agli effetti ipnotici, questo fenomeno si chiama tolleranza ed è legata ad adattamenti dei recettori specifici nel SNC. Lo sviluppo di dipendenza fisica e psichica da questi medicinali aumenta con la dose e la durata del trattamento.
  • Insonnia ed ansia di rimbalzo all’interruzione del trattamento (diminuire gradualmente il dosaggio)
  • L'effetto sedativo potrebbe compromettere la capacità di vigilanza, di guidare o utilizzare macchinari.

INTERAZIONI

aumento delle sue concentrazioni plasmatiche e possibile potenziamento dei suoi effetti.


GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

  • Gravidanza: Se il prodotto viene prescritto ad una donna in età fertile, ella deve mettersi in contatto con il proprio medico, sia se intende iniziare una gravidanza, sia se sospetta di essere incinta, per quanto riguarda la sospensione del medicinale.

Se, per gravi motivi medici, il prodotto è somministrato durante l’ultimo periodo di gravidanza o durante il travaglio, alle dosi elevate, possono verificarsi effetti sul neonato quali attività ridotta, diminuita suzione, letargia, tachicardia, apnea, cianosi, vomito, aumento del CK serico, ipotermia, ipotonia e moderata depressione respiratoria dovuti all’azione farmacologica del farmaco. Inoltre, neonati nati da madri che hanno assunto benzodiazepine cronicamente durante le fasi avanzate della gravidanza, possono sviluppare dipendenza fisica e possono presentare un certo rischio per sviluppare i sintomi da astinenza nel periodo post-natale e presentare sintomi come apnea, cianosi, diminuita suzione, attività ridotta e sindrome da astinenza (irritabilità, tremore, ipertono).

  • Allattamento: Poichè le benzodiazepine sono escrete nel latte materno, esse non dovrebbero essere somministrate alle madri che allattano al seno. Nel caso in cui sia necessario assumere

etizolam, la paziente deve interrompere l’allattamento poiché il medicinale può passare nel latte materno e bloccare l’aumento ponderale del neonato. Inoltre può causare un peggioramento dell’ittero.

EFFETTI COLLATERALI

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