Differenze tra le versioni di "Prazepam"

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Versione delle 00:44, 16 nov 2013

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Le informazioni qui riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. Questa voce ha solo scopo illustrativo e non sostituisce il parere di un medico: leggi le avvertenze.

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SPECIALITÀ

STRUTTURA

File:Prazepam.jpg

MECCANISMO D’AZIONE

Prazepam è una benzodiazepina.

Le Benzodiazepine sono composti che agiscono sul sistema nervoso centrale legandosi al recettore GABAA. Tale recettore è composto da 5 subunità (α2β2γ), le benzodiazepine si legano alla subunità α mentre il GABA si lega alla subunità β. Il legame delle benzodiazepine alla subunità α modifica la conformazione spaziale del complesso proteico,aumentando l'affinità recettoriale della subunità β per il GABA.

Il legame di GABA al recettore GABAA determina l’apertura di un canale permeabile agli ioni cloro, con conseguente ingresso dello ione nelle cellule nervose determinando un'iperpolarizzazione e quindi una riduzione della eccitabilità delle cellule stesse.Questo si traduce in effetti ansiolitici, ipnotici, miorilassanti ed anticonvulsivanti.

INDICAZIONI

Disturbi emotivi, stati di tensione e di ansia ed altre manifestazioni somatiche o psichiatriche associate con sindrome ansiosa.

Le benzodiazepine sono indicate soltanto quando il disturbo è grave, disabilitante o sottopone il soggetto a grave disagio

CONTROINDICAZIONI

  • Ipersensibilità al principio attivo o ad altre benzodiazepine
  • Glaucoma acuto ad angolo chiuso (Prazepam potrebbe aumentare la pressione intraoculare)
  • Insufficienza respiratoria grave e sindrome da apnea notturna.
  • Insufficienza epatica grave
  • Miastenia gravis
  • Gravidanza e allattamento

POSOLOGIA

  • Adulti: la posologia media abituale è 30 mg/die, ossia 1 compressa da 10 mg, oppure 20 gocce, 3 volte al giorno
  • Anziani o pazienti debilitati, inclusi quelli con funzione epatica e/o renale alterata: Dimezzare le dosi consigliate per gli adulti

Si consiglia di usare la dose minima efficace per il più breve tempo possibile. l’interruzione delle Benzodiazepine deve essere graduale, lenta e proporzionata al dosaggio e alla durata della terapia.

AVVERTENZE

  • Le benzodiazepine vanno utilizzate con maggiore prudenza negli anziani per la possibilità di causare alterazioni della memoria e di accentuare stati confusionali.
  • Le benzodiazepine provocano dipendenza e tolleranza: con il passare del tempo c'e una perdita di efficacia sopratutto agli effetti ipnotici, questo fenomeno si chiama tolleranza ed è legata ad adattamenti dei recettori specifici nel SNC. Lo sviluppo di dipendenza fisica e psichica da questi medicinali aumenta con la dose e la durata del trattamento.
  • Insonnia ed ansia di rimbalzo all’interruzione del trattamento (diminuire gradualmente il dosaggio)
  • L'effetto sedativo potrebbe compromettere la capacità di vigilanza, di guidare o utilizzare macchinari.
  • Le benzodiazepine hanno effetti deprimenti il Sistema Nervoso Centrale i pazienti devono essere avvertiti di evitare la simultanea ingestione di alcool e altri farmaci con attività deprimente il Sistema Nervoso Centrale.

INTERAZIONI

  • Evitare il succo di pompelmo(inibitore del CYP3A4) perche può amplificare l’effetto del farmaco
  • Inibitori del CYP3A4 (Itraconazolo, Macrolidi ecc.) amplificano l’effetto del farmaco.

EFFETTI COLLATERALI

  • Effetti depressivi sul SNC : Sonnolenza, confusione, atassia (perdita della coordinazione muscolare), cadute, disturbi dell’equilibrio, difficoltà di linguaggio e perdita di memoria, specialmente negli anziani.
  • Dipendenza fisica e psichica.
  • Reazioni psichiatriche e paradosse di aggressività e irritabilità.
  • Grave depressione respiratoria in caso di sovradosaggio (intossicazione) e somministrazione concomitante di Alcool o farmaci depressivi sul SNC.

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