Colecalciferolo
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il colecalciferolo (Vitamina D3) è la forma inattiva e non idrossilata della vitamina D
Indice
SPECIALITÀ[modifica]
COLECALCIFEROLO: (Vitamina D3)
- Dibase
- 10.000 U.I. /ml gocce orali, soluzione
- 25.000 U.I. /2,5 ml soluzione orale
- 100.000 U.I. /1 ml soluzione iniettabile
- 300.000 U.I. /1 ml soluzione iniettabile
- Xarenel 10.000 U.I. /ml gocce orali
COLECALCIFEROLO/RETINOLO (Vitamina D3 e Vitamina A)
- Adisterolo
- 10.000UI/ml +10.000UI/ml gocce orali
- 100.000 UI/ml + 20.000 UI/ml soluzione orale ed iniettabile per uso intramuscolare
- 300.000 UI / ml + 20.000 UI / ml soluzione orale ed iniettabile per uso intramuscolare
COLECALCIFEROLO/RETINOLO/ACIDO ASCORBICO: (Vitamina D3 , Vitamina A e Vitamina C)
STRUTTURA[modifica]
MECCANISMO D’AZIONE[modifica]
Il Colecalciferolo, chiamato anche vitamina D3 è la forma inattiva e non idrossilata della vitamina D.
Il colecalciferolo per diventare attivo, deve essere metabolizzato , il suo primo metabolita si forma a livello epatico e si chiama Calcidiolo o anche 25-idrossicolecalciferolo (principale forma circolante di vitamina D) , la seconda metabolizzazione avviene a livello renale attraverso una nuova idrossilazione e determina la formazione dell’Calcitriolo chiamato anche 1,25 diidrossicolecalciferolo o anche 1,25 (OH)2D3 , forma biologicamente attiva della vitamina D che agisce principalmente aumentando l’assorbimento intestinale di calcio, ma esercita anche un effetto diretto sui reni aumentando la ritenzione di calcio e fosfati mediante un riassorbimento tubulare.
Il colecalciferolo non metabolizzato viene accumulato nei tessuti adiposi e muscolari per essere reso disponibile in funzione del fabbisogno dell’organismo: per questo motivo può essere somministrato anche a cadenza settimanale, mensile o annuale.
INDICAZIONI[modifica]
- In combinazione con il calcio nella prevenzione e trattamento dell'osteoporosi postmenopausale o di quella indotta da corticosteroidi.
- Rachitismo
- Osteomalacia
- Ipocalcemia e osteodistrofia da insufficienza renale con emodialisi prolungata
- Ipocalcemia del neonato prematuro o come coadiuvante nei bambini allattati al seno, perché il latte materno di solito ha bassi livelli di vitamina D.
- Ipoparatiroidismo
- Donne in gravidanza (nell’ultimo trimestre)
CONTROINDICAZIONI[modifica]
la vitamina D3 è controindicata in caso di:
- Ipersensibilità al colecalciferolo
- Ipercalcemia, ipercalciuria.
- Calcolosi renale (nefrolitiasi, nefrocalcinosi).
- Insufficienza renale
POSOLOGIA[modifica]
- Dibase: Prevenzione della carenza di vitamina D in Adulti e Anziani
- Gocce orali 10000UI/ML: 3-4 gocce al giorno oppure 20 gocce una volta alla settimana. In soggetti ad alto rischio di carenza può essere necessario aumentare il dosaggio fino a 8 gocce al giorno.
- Soluzione orale da 25.000 U.I./2,5 ml: 1 flaconcino monodose una volta al mese. In soggetti ad alto rischio di carenza può essere necessario aumentare il dosaggio a 2 flaconcini monodose.
- Soluzione iniettabile da 100.000 U.I. /1ml: 1 fiala ogni quattro-sei mesi per via orale o intramuscolare. In soggetti ad alto rischio di carenza può essere necessario aumentare il dosaggio a 1 fiala ogni 2 mesi.
- Soluzione iniettabile da 300.000 U.I. /1ml: 1 fiala una volta all'anno per via orale o intramuscolare. In soggetti ad alto rischio di carenza può essere necessario aumentare il dosaggio a 1 fiala ogni 6 mesi.
AVVERTENZE[modifica]
INTERAZIONI[modifica]
- Diuretici tiazidici: I diuretici tiazidici riducono l’eliminazione urinaria del calcio, è raccomandato il controllo delle concentrazioni sieriche di calcio.
- L’uso concomitante di glucocorticosteroidi può ridurre l’effetto della vitamina D3.
- In caso di trattamento con farmaci contenenti la digitale (Digossina), la somministrazione orale di calcio combinato con la vitamina D aumenta il rischio di tossicità della digitale (aritmia). È pertanto richiesto lo stretto controllo del medico e, se necessario, il monitoraggio elettrocardiografico e delle concentrazioni sieriche di calcio.
- Un concomitante uso di antiacidi contenenti alluminio può interferire con l'efficacia del farmaco, diminuendo l’assorbimento della vitamina D, mentre preparati contenenti magnesio possono esporre al rischio di ipermagnesiemia.
- La colestiramina e l’orlistat riducono l'assorbimento della vitamina D.