Acarbosio

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SPECIALITÀ

STRUTTURA

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MECCANISMO D’AZIONE

Grazie alla sua struttura simil saccaridica, riduce l'attività dell'alfa-glucosidasi, un enzima responsabile dell'idrolisi dei carboidrati a zuccheri semplici nell'intestino, favorendone l'assorbimento.

Ritardando la digestione dei carboidrati ritarda il passaggio del glucosio in circolo così da consentire alla ß-cellula pancreatica di aumentare la secrezione insulinica con una riduzione del picco glicemico post-prandiale.

L’acarbosio riduce la glicemia a digiuno di circa 25 mg/dl, la glicemia postprandiale di circa 40mg/dl e l’HbA1c di circa 1%.

INDICAZIONI

  • è indicato in pazienti affetti da diabete tipo 2, da solo o in associazione con sulfoniluree o metformina per controllare l'iperglicemia postprandiale (Non ha effetto sulla glicemia a digiuno)
  • In terapia combinata con insulina nel trattamento del paziente diabetico di primo tipo.

CONTROINDICAZIONI

  • Controindicato in presenza di malattie infiammatorie intestinali
  • Cirrosi o creatininemia >2 mg/dl
  • Gravidanza e allattamento

POSOLOGIA

il dosaggio iniziale dovrebbe prevedere l'assunzione di mezza compressa da 100mg per 3 volte al giorno all'inizio del pasto, aumentabile a una compressa da 100mg per 3 volte al giorno come fase di mantenimento.

AVVERTENZE

INTERAZIONI

  • L'efficacia è ridotta dalla contemporanea assunzione di antiacidi

EFFETTI COLLATERALI

  • Meteorismo e flatulenza per fermentazione intestinale degli zuccheri, dolore addominale, diarrea, che tendono ad attenuarsi con l’uso
  • In caso di somministrazione combinata con insulina e/o sulfaniluree aumenta il rischio di ipoglicemia.

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