Etinilestradiolo/Gestodene

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Versione del 20 mar 2014 alle 14:33 di Hadihajar (Discussione | contributi) (CONTROINDICAZIONI)
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SPECIALITÀ

Etinilestradiolo / Gestodene

STRUTTURA

MECCANISMO D’AZIONE

L’etinilestradiolo e’ un estrogeno largamento usato nei contraccettivi in associazione di un progestinico che in questo caso è il Gestodene (Progestinico di terza generazione)

Il ciclo mestruale e’ regolato dalla funzione dell’asse ipotalamo-ipofisi e ovaio. A livello dell’ipotalamo viene rilasciato in modo pulsatile il GnRH. Questo agisce sull’ipofisi inducendo la produzione ed il rilascio, sempre in modo pulsatile, delle gonadotropine (FSH ed LH), le quali vanno poi a stimolare la funzione delle ovaie:

L’FSH regola la crescita e la maturazione dei follicoli ovarici e la produzione di estrogeni da parte delle cellule della teca follicolare.

L’LH stimola la produzione di progesterone e Il pico di L’LH a meta’ ciclo stimola l'ovulazione.

La somministrazione dell’etinilestradiolo insieme ad un progestinico garantisce la contraccezione inibendo per un fenomeno di feedback negativo il rilascio del GnRH ipotalamico e di conseguenza anche delle gonadotropine ipofisarie prevenendo quindi il picco di LH fondamentale per l’ovulazione.

La presenza nella preparazione contraccettiva del Gestodene, un progestinico di 3° generazione che rispetto al levonorgestrel (progestinico di seconda generazione) ha una maggior azione progestinica e un minor effetto androgenico serve, oltre a mantenere l’effetto di inibizione sulla liberazione dell’LH, a rendere il muco cervicale piu’ denso impedendo il passaggio degli spermatozoi nell’utero e l’endometrio inadatto all’annidamento embrionale.

INDICAZIONI

Contraccezione orale

CONTROINDICAZIONI

I contraccettivi orali combinati non devono essere utilizzati nelle condizioni sotto elencate. Inoltre l’uso di un contraccettivo orale deve essere interrotto immediatamente in caso sopraggiunga una di queste situazioni:

  • Disturbi, presenti o pregressi, della circolazione venosa ed arteriosa, in particolare quelli correlati a trombosi. La trombosi è la formazione di un coagulo di sangue che può verificarsi nei vasi sanguigni delle gambe (trombosi venosa profonda), dei polmoni (embolia polmonare), del cuore (infarto cardiaco), del cervello (ictus) o di altra parte del corpo.
  • Condizioni, presenti o pregresse, che possono rappresentare un primo segno di attacco cardiaco (quali angina pectoris o dolore al petto) o di ictus (quali attacco ischemico transitorio).
  • Predisposizione ereditaria o acquisita per trombosi venosa o arteriosa
  • Anamnesi di emicrania accompagnata da sintomi neurologici focali.
  • Pancreatite o sua anamnesi se associata con grave ipertrigliceridemia.
  • Diabete mellito con lesione dei vasi sanguigni.
  • Ittero (ingiallimento della cute) o grave malattia epatica, presente o pregressa.
  • Tumore del seno o degli organi genitali, presente o pregresso.
  • Tumore epatico benigno o maligno, presente o pregresso.
  • Emorragia vaginale di origine sconosciuta.
  • Gravidanza accertata o presunta.
  • Ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
  • Associazione con Ritonavir

POSOLOGIA

  • Confezioni da 21 compresse: Assumere a partire dal primo giorno delle mestruazioni una compressa al giorno per 21 giorni, interrompere per un intervallo di 7 giorni durante il quale si verificano le mestruazioni per poi reniziare con una nuova scatola.
  • Confezioni da 28 compresse (Arianna e Minesse): Assumere a partire dal primo giorno delle mestruazioni una compressa al giorno per 28 giorni, l’assunzione della confezione successiva va ripresa il giorno dopo l’ultima compressa della confezione precedente.

AVVERTENZE e PRECAUZIONI

  • Prima di iniziare o ricominciare ad assumere la pillola combinata si consiglia di effettuare un’accurata visita medica (controllo della pressione arteriosa, esame delle mammelle, dell'addome e ginecologico generale compreso un Pap-test e relative analisi del sangue).
  • è consigliabile effettuare periodiche visite di controllo, almeno una volta l'anno, durante l'impiego della pillola combinata.
  • La pillola non protegge nei confronti dell’infezione da HIV

INTERAZIONI

EFFETTI COLLATERALI

Effetti collaterali comuni (riscontrati in più di 1 tra 100, ma in meno di 1 tra 10 donne): Mal di testa, nervosismo, scarsa tolleranza alle lenti a contatto, disturbi della vista, nausea, acne, emicrania, aumento ponderale, ritenzione di liquidi, sanguinamento ed emorragia intermestruale possono talvolta manifestarsi nei primi mesi, per poi scomparire non appena il corpo si è adattato alla pillola.

Effetti collaterali non comuni (riscontrati in più di 1 tra 1.000, ma in meno di 1 tra 100 donne): Eccesso di lipidi nel sangue, vomito, ipertensione.

Effetti collaterali rari (riscontrati in più di 1 tra 10.000, ma in meno di 1 tra 1.000 donne): Patologie epatiche, patologie della cute e del tessuto sottocutaneo (lupus eritematoso), patologie dell’ orecchio medio, calcoli biliari, trombosi (formazione di trombi nei vasi sanguigni), disturbi della pigmentazione. L’effetto può essere ridotto evitando di esporsi troppo alla luce solare. Alterata secrezione vaginale.

Effetti collaterali molto rari (riscontrati in meno di 1 tra 10.000 donne): Disturbi motori, affezione del pancreas.

LINK CORRELATI

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