Differenze tra le versioni di "Deniban compresse"

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(4.4 AVVERTENZE E PRECAUZIONI)
 
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|title= Deniban - Indicazioni, Posologia, Effetti collaterali, Interazioni
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==1 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE==
 
==1 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE==
  
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==2 COMPOSIZIONE==
 
==2 COMPOSIZIONE==
  
Ogni compressa contiene: Principio attivo: amisulpride 50 mg
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Ogni compressa contiene: [[:categoria:principi attivi|Principio attivo]]: [[amisulpride]] 50 mg
  
 
Eccipienti: Lattosio monoidrato 34,8 mg
 
Eccipienti: Lattosio monoidrato 34,8 mg
  
 
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Per l’elenco degli eccipienti, vedere il foglio illustrativo.
'''Per l’elenco degli eccipienti, vedere paragrafo il foglio illustrativo.'''
 
  
 
==3 FORMA FARMACEUTICA==
 
==3 FORMA FARMACEUTICA==
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Una compressa al giorno o secondo parere medico.
 
Una compressa al giorno o secondo parere medico.
  
Pazienti anziani: La sicurezza di amisulpride è stata valutata in un numero limitato di pazienti anziani. Amisulpride deve essere usata con particolare attenzione a causa di un possibile rischio di ipotensione e sedazione. La posologia deve essere attentamente stabilita dal Medico che dovrà valutare una eventuale riduzione del dosaggio sopraindicato. Può anche essere richiesta una riduzione del dosaggio in caso di insufficienza renale.
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Pazienti anziani: La sicurezza di [[amisulpride]] è stata valutata in un numero limitato di pazienti anziani. [[Amisulpride]] deve essere usata con particolare attenzione a causa di un possibile rischio di [[ipotensione]] e sedazione. La posologia deve essere attentamente stabilita dal Medico che dovrà valutare una eventuale riduzione del dosaggio sopraindicato. Può anche essere richiesta una riduzione del dosaggio in caso di insufficienza renale.
  
Bambini: l’efficacia e la sicurezza di amisulpride dalla pubertà all’età di 18 anni non sono state stabilite. Pertanto, l’uso di amisulpride dalla pubertà all’età di 18 anni non è raccomandato. Amisulpride è controindicato nei bambini fino alla pubertà poiché la sua sicurezza non è stata ancora stabilita (vedere sezione 4.3).
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Bambini: l’efficacia e la sicurezza di [[amisulpride]] dalla pubertà all’età di 18 anni non sono state stabilite. Pertanto, l’uso di [[amisulpride]] dalla pubertà all’età di 18 anni non è raccomandato. [[Amisulpride]] è controindicato nei bambini fino alla pubertà poiché la sua sicurezza non è stata ancora stabilita (vedere sezione 4.3).
  
Insufficienza renale: amisulpride viene eliminata per via renale. In caso di insufficienza renale, la dose deve essere ridotta della metà nei pazienti con clearance della creatinina compresa tra 30 e 60 ml/min e a un terzo nei pazienti con clearance compresa tra 10 e 30 ml/min. Non essendo disponibili dati in pazienti con grave insufficienza renale (clearance creatinina <10 ml/min) si raccomanda la massima cautela in questi pazienti (vedere sezione 4.4).
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Insufficienza renale: [[amisulpride]] viene eliminata per via renale. In caso di insufficienza renale, la dose deve essere ridotta della metà nei pazienti con clearance della creatinina compresa tra 30 e 60 ml/min e a un terzo nei pazienti con clearance compresa tra 10 e 30 ml/min. Non essendo disponibili dati in pazienti con grave insufficienza renale (clearance creatinina <10 ml/min) si raccomanda la massima cautela in questi pazienti (vedere sezione 4.4).
  
<u>Insufficienza epatica:</u> amisulpride è scarsamente metabolizzata, non è pertanto necessaria una riduzione della dose.
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<u>Insufficienza epatica:</u> [[amisulpride]] è scarsamente metabolizzata, non è pertanto necessaria una riduzione della dose.
  
 
==4.3 CONTROINDICAZIONI==
 
==4.3 CONTROINDICAZIONI==
*Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
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*Ipersensibilità al [[:categoria:principi attivi|principio attivo]] o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
  
 
*Feocromocitoma.
 
*Feocromocitoma.
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*Concomitanza di tumori prolattino-dipendenti come ad esempio i prolattinomi dell’ipofisi e i tumori mammari.
 
*Concomitanza di tumori prolattino-dipendenti come ad esempio i prolattinomi dell’ipofisi e i tumori mammari.
  
*Da non usarsi in caso di gravidanza accertata o presunta e durante l'allattamento. In donne in età fertile che non usino adeguati mezzi contraccettivi.
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*Da non usarsi in caso di [[gravidanza]] accertata o presunta e durante l'allattamento. In donne in età fertile che non usino adeguati mezzi contraccettivi.
  
 
*Da non usarsi nell'età pediatrica e, comunque, impiegare solo a pubertà terminata.  
 
*Da non usarsi nell'età pediatrica e, comunque, impiegare solo a pubertà terminata.  
  
 
*Associazione con i seguenti farmaci, per la possibile insorgenza di torsioni di punta:
 
*Associazione con i seguenti farmaci, per la possibile insorgenza di torsioni di punta:
** antiaritmici di classe Ia quali chinidina, disopiramide;
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** [[antiaritmici]] di classe Ia quali chinidina, [[disopiramide]];
** antiaritmici di classe III quali amiodarone, sotalolo;
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** [[antiaritmici]] di classe III quali [[amiodarone]], [[sotalolo]];
** altri farmaci quali bepridil, cisapride, sultopride, tioridazina, metadone e.v., eritromicina e.v., vincamina e.v., halofantrina, pentamidina, sparfloxacina (vedere sezione 4.5).
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** altri farmaci quali bepridil, cisapride, sultopride, tioridazina, [[metadone]] e.v., [[eritromicina]] e.v., vincamina e.v., halofantrina, [[pentamidina]], sparfloxacina (vedere sezione 4.5).
  
*Associazione con levodopa (vedere sezione 4.5).
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*Associazione con [[levodopa]] (vedere sezione 4.5).
  
 
==4.4 AVVERTENZE E PRECAUZIONI==
 
==4.4 AVVERTENZE E PRECAUZIONI==
::* In corso di trattamento con farmaci neurolettici è stato riportato un complesso di sintomi,  potenzialmente  fatale,  denominato  Sindrome  Neurolettica  Maligna.  Tale sindrome  è  caratterizzata  da:  iperpiressia,  rigidità  muscolare,  acinesia,  disturbi vegetativi (irregolarità del polso e della pressione arteriosa, sudorazione, tachicardia, aritmia) valori elevati della creatinfosfochinasi; alterazioni dello stato di coscienza che possono progredire fino allo stupore e al coma. In caso di ipertermia, particolarmente ad alte dosi, il trattamento con tutti i farmaci antipsicotici, compresa amisulpride, deve essere sospeso.
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::* In corso di trattamento con farmaci [[antipsicotici|neurolettici]] è stato riportato un complesso di sintomi,  potenzialmente  fatale,  denominato  Sindrome  Neurolettica  Maligna.  Tale sindrome  è  caratterizzata  da:  iperpiressia,  rigidità  muscolare,  acinesia,  disturbi vegetativi (irregolarità del polso e della pressione arteriosa, sudorazione, [[tachicardia]], [[aritmia]]) valori elevati della creatinfosfochinasi; alterazioni dello stato di coscienza che possono progredire fino allo stupore e al coma. In caso di ipertermia, particolarmente ad alte dosi, il trattamento con tutti i farmaci [[antipsicotici]], compresa [[amisulpride]], deve essere sospeso.
  
::* Come per gli altri antidopaminergici, particolare cautela è richiesta nella prescrizione di amisulpride a pazienti parkinsoniani, in quanto si può avere un peggioramento della malattia. Amisulpride deve essere utilizzata soltanto quando il trattamento neurolettico non può essere evitato.
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::* Come per gli altri antidopaminergici, particolare cautela è richiesta nella prescrizione di [[amisulpride]] a pazienti [[parkinson]]iani, in quanto si può avere un peggioramento della malattia. [[Amisulpride]] deve essere utilizzata soltanto quando il trattamento neurolettico non può essere evitato.
  
 
::* Prolungamento dell’intervallo QT
 
::* Prolungamento dell’intervallo QT
 
 
:::*Usare con cautela nei pazienti con malattie cardiovascolari o con una storia familiare di prolungamento QT.
 
:::*Usare con cautela nei pazienti con malattie cardiovascolari o con una storia familiare di prolungamento QT.
 
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:::*Evitare una terapia concomitante con altri [[antipsicotici|neurolettici]].
:::*Evitare una terapia concomitante con altri neurolettici.
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:::*[[Amisulpride]] determina un prolungamento dose-dipendente dell’intervallo QT (vedere sezione 4.8). È noto che questo effetto aumenta il rischio di [[antiaritmici|aritmie]] ventricolari gravi, quali torsioni di punta.
 
 
:::*Amisulpride determina un prolungamento dose-dipendente dell’intervallo QT (vedere sezione 4.8). È noto che questo effetto aumenta il rischio di aritmie ventricolari gravi, quali torsioni di punta.
 
 
 
 
:::*Prima della somministrazione e, se possibile, in funzione dello stato clinico del paziente, si raccomanda il monitoraggio dei fattori che potrebbero favorire l’insorgenza di tale disturbo del ritmo, quali ad esempio:
 
:::*Prima della somministrazione e, se possibile, in funzione dello stato clinico del paziente, si raccomanda il monitoraggio dei fattori che potrebbero favorire l’insorgenza di tale disturbo del ritmo, quali ad esempio:
 
::::* bradicardia inferiore a 55 battiti al minuto;
 
::::* bradicardia inferiore a 55 battiti al minuto;
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::::* trattamento in corso con farmaci in grado di indurre marcata bradicardia (&lt;55 bpm),    ipokaliemia,    diminuzione    della    conduzione    intracardiaca    o prolungamento dell’intervallo QTc (Vedere sezione 4.5).
 
::::* trattamento in corso con farmaci in grado di indurre marcata bradicardia (&lt;55 bpm),    ipokaliemia,    diminuzione    della    conduzione    intracardiaca    o prolungamento dell’intervallo QTc (Vedere sezione 4.5).
  
::* Eventi cerebrovascolari: In studi clinici randomizzati ''versus ''placebo condotti in una popolazione di pazienti anziani con demenza trattati con alcuni antipsicotici atipici è stato osservato un aumento di circa tre volte del rischio di eventi cerebrovascolari. Il meccanismo di tale aumento del rischio non è noto. Non può essere escluso un aumento del rischio per altri antipsicotici o in altre popolazioni di pazienti. Deniban deve essere usato con cautela in pazienti con fattori di rischio per ictus .
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::* Eventi cerebrovascolari: In studi clinici randomizzati ''versus ''placebo condotti in una popolazione di pazienti anziani con demenza trattati con alcuni [[antipsicotici]] atipici è stato osservato un aumento di circa tre volte del rischio di eventi cerebrovascolari. Il meccanismo di tale aumento del rischio non è noto. Non può essere escluso un aumento del rischio per altri [[antipsicotici]] o in altre popolazioni di pazienti. Deniban deve essere usato con cautela in pazienti con fattori di rischio per ictus .
  
::* Pazienti anziani con demenza: Pazienti anziani con psicosi correlate alla demenza trattati con farmaci antipsicotici presentano un aumento del rischio di morte. Le  analisi  di  diciassette  studi  clinici  controllati  verso  placebo  (durata  modale  10 settimane), su pazienti che, in gran parte, assumevano farmaci antipsicotici atipici, hanno rivelato un rischio di morte, nei pazienti trattati con il farmaco, da 1,6 a 1,7 volte rispetto a quello rilevato nei pazienti trattati con placebo. Nel corso di uno studio controllato, di 10 settimane, la percentuale dei decessi nei pazienti trattati con il farmaco è stata di circa il 4,5%, rispetto al 2,6% di quella del gruppo trattato con placebo. Sebbene le cause di morte durante gli studi clinici con antipsicotici atipici siano state varie, la maggior parte è sembrata essere o di natura cardiovascolare (ad es. insufficienza cardiaca, morte improvvisa) o infettiva (ad es. polmonite). Studi osservazionali suggeriscono che, come con i farmaci antipsicotici atipici, anche il trattamento con farmaci antipsicotici convenzionali possa incrementare la mortalità. La misura in cui il rilievo di una maggiore mortalità negli studi osservazionali può essere attribuita ai farmaci antipsicotici piuttosto che ad alcune caratteristiche peculiari dei pazienti non è chiara.
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::* Pazienti anziani con demenza: Pazienti anziani con psicosi correlate alla demenza trattati con farmaci [[antipsicotici]] presentano un aumento del rischio di morte. Le  analisi  di  diciassette  studi  clinici  controllati  verso  placebo  (durata  modale  10 settimane), su pazienti che, in gran parte, assumevano farmaci [[antipsicotici]] atipici, hanno rivelato un rischio di morte, nei pazienti trattati con il farmaco, da 1,6 a 1,7 volte rispetto a quello rilevato nei pazienti trattati con placebo. Nel corso di uno studio controllato, di 10 settimane, la percentuale dei decessi nei pazienti trattati con il farmaco è stata di circa il 4,5%, rispetto al 2,6% di quella del gruppo trattato con placebo. Sebbene le cause di morte durante gli studi clinici con [[antipsicotici]] atipici siano state varie, la maggior parte è sembrata essere o di natura cardiovascolare (ad es. [[insufficienza cardiaca]], morte improvvisa) o infettiva (ad es. polmonite). Studi osservazionali suggeriscono che, come con i farmaci [[antipsicotici]] atipici, anche il trattamento con farmaci [[antipsicotici]] convenzionali possa incrementare la mortalità. La misura in cui il rilievo di una maggiore mortalità negli studi osservazionali può essere attribuita ai farmaci [[antipsicotici]] piuttosto che ad alcune caratteristiche peculiari dei pazienti non è chiara.
  
::* Tromboembolia venosa: Casi di tromboembolia venosa (TEV) sono stati riportati con farmaci antipsicotici. Dal momento che i pazienti trattati con antipsicotici presentano spesso fattori di rischio acquisiti per la TEV, tutti i possibili fattori di rischio per la TEV devono essere identificati, prima e durante il trattamento con Deniban e devono essere adottate delle misure preventive.
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::* Tromboembolia venosa: Casi di tromboembolia venosa (TEV) sono stati riportati con farmaci [[antipsicotici]]. Dal momento che i pazienti trattati con [[antipsicotici]] presentano spesso fattori di rischio acquisiti per la TEV, tutti i possibili fattori di rischio per la TEV devono essere identificati, prima e durante il trattamento con Deniban e devono essere adottate delle misure preventive.
  
::* In pazienti trattati con alcuni antipsicotici atipici, fra cui amisulpride, è stata osservata iperglicemia. Pertanto i pazienti con diagnosi certa di diabete mellito o con fattori di rischio per diabete dovranno essere sottoposti a un appropriato monitoraggio glicemico se in terapia con amisulpride.
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::* In pazienti trattati con alcuni [[antipsicotici]] atipici, fra cui [[amisulpride]], è stata osservata iperglicemia. Pertanto i pazienti con diagnosi certa di [[diabete]] mellito o con fattori di rischio per [[diabete]] dovranno essere sottoposti a un appropriato monitoraggio glicemico se in terapia con [[amisulpride]].
  
::* Amisulpride può abbassare la soglia epilettogena. Pertanto i pazienti con anamnesi positiva per episodi epilettici devono venire strettamente seguiti durante il trattamento.
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::* [[Amisulpride]] può abbassare la soglia epilettogena. Pertanto i pazienti con anamnesi positiva per episodi epilettici devono venire strettamente seguiti durante il trattamento.
  
 
::* Poiché il farmaco è eliminato per via renale, in caso di insufficienza renale la dose deve essere ridotta o può essere prescritto un trattamento intermittente (vedere sezione 4.2).
 
::* Poiché il farmaco è eliminato per via renale, in caso di insufficienza renale la dose deve essere ridotta o può essere prescritto un trattamento intermittente (vedere sezione 4.2).
  
::* Nei pazienti anziani amisulpride, come gli  altri  farmaci  neurolettici,  deve  essere utilizzata con particolare cautela per il possibile rischio di ipotensione e sedazione. Può anche essere richiesta una riduzione del dosaggio  in caso di insufficienza renale.
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::* Nei pazienti anziani [[amisulpride]], come gli  altri  farmaci  [[antipsicotici|neurolettici]],  deve  essere utilizzata con particolare cautela per il possibile rischio di [[ipotensione]] e sedazione. Può anche essere richiesta una riduzione del dosaggio  in caso di insufficienza renale.
  
::* Dopo interruzione repentina di alte dosi terapeutiche di farmaci antipsicotici sono stati descritti sintomi da astinenza, che comprendono nausea, vomito e insonnia. Possono anche ripresentarsi sintomi psicotici e, con amisulpride è stata riportata l’insorgenza di disordini del movimento involontario (quali acatisia, distonia e discinesia). Pertanto si raccomanda l’interruzione graduale di amisulpride.
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::* Dopo interruzione repentina di alte dosi terapeutiche di farmaci [[antipsicotici]] sono stati descritti sintomi da astinenza, che comprendono [[nausea]], [[vomito]] e [[insonnia]]. Possono anche ripresentarsi sintomi psicotici e, con [[amisulpride]] è stata riportata l’insorgenza di disordini del movimento involontario (quali acatisia, distonia e discinesia). Pertanto si raccomanda l’interruzione graduale di [[amisulpride]].
  
::* Con gli antipsicotici, compreso Deniban, sono state segnalate leucopenia, neutropenia e agranulocitosi. Infezioni inspiegabili o febbre possono  indicare  discrasia  ematica (vedere sezione 4.8), che richiedono un’immediata indagine ematologica.
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::* Con gli [[antipsicotici]], compreso Deniban, sono state segnalate [[leucopenia]], [[neutropenia]] e [[agranulocitosi]]. Infezioni inspiegabili o [[febbre]] possono  indicare  discrasia  ematica (vedere sezione 4.8), che richiedono un’immediata indagine ematologica.
  
  
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galattosio, da deficit di Lapp lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.
 
galattosio, da deficit di Lapp lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.
  
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==4.5 INTERAZIONI==
  
'''Interazioni con altri farmaci ed altre forme di interazione'''
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L'associazione  con  altri  psicofarmaci  richiede  particolare  cautela  e  vigilanza  da  parte  del Medico onde evitare inattesi effetti indesiderati da interazione.
 
 
L'associazione  con  altri  psicofarmaci  richiede  particolare  cautela  e  vigilanza  da  parte  del
 
 
 
Medico onde evitare inattesi effetti indesiderati da interazione.
 
  
Quando i neurolettici sono somministrati in concomitanza con farmaci che prolungano il QT il rischio di insorgenza di aritmie cardiache aumenta.
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Quando i [[antipsicotici|neurolettici]] sono somministrati in concomitanza con farmaci che prolungano il QT il rischio di insorgenza di [[antiaritmici|aritmie]] cardiache aumenta.
  
  
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Farmaci in grado di provocare torsioni di punta:
 
Farmaci in grado di provocare torsioni di punta:
* antiaritmici di classe Ia, quali chinidina, disopiramide;
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* [[antiaritmici]] di classe Ia, quali chinidina, [[disopiramide]];
* antiaritmici di classe III, quali amiodarone, sotalolo;
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* [[antiaritmici]] di classe III, quali [[amiodarone]], [[sotalolo]];
* altri farmaci quali bepridil, cisapride, sultopride, tioridazina, metadone e.v., eritromicina e.v., vincamina e.v., halofantrina, pentamidina, sparfloxacina.
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* altri farmaci quali bepridil, cisapride, sultopride, tioridazina, [[metadone]] e.v., [[eritromicina]] e.v., vincamina e.v., halofantrina, [[pentamidina]], sparfloxacina.
  
Levodopa: antagonismo reciproco degli effetti tra levodopa e neurolettici. Amisulpride può contrastare l’effetto degli agonisti dopaminergici come bromocriptina e ropinirolo.
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[[Levodopa]]: antagonismo reciproco degli effetti tra [[levodopa]] e [[antipsicotici|neurolettici]]. [[Amisulpride]] può contrastare l’effetto degli agonisti dopaminergici come [[bromocriptina]] e [[ropinirolo]].
  
Non somministare in concomitanza con farmaci che determinano alterazioni degli elettroliti, come  ad  esempio  farmaci  che  provocano  ipokalemia  quali  diuretici  ipokalemici,  lassativi stimolanti, amfotericina B e.v., glicocorticoidi, tetracosactidi.
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Non somministare in concomitanza con farmaci che determinano alterazioni degli elettroliti, come  ad  esempio  farmaci  che  provocano  ipokalemia  quali  [[diuretici]] ipokalemici,  [[lassativi]] stimolanti, [[amfotericina B]] e.v., [[glucocorticoidi]], tetracosactidi.
  
 
L’ipokalemia deve essere corretta.
 
L’ipokalemia deve essere corretta.
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''Associazioni sconsigliate''
 
''Associazioni sconsigliate''
  
Amisulpride può aumentare gli effetti centrali dell’alcol.
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[[Amisulpride]] può aumentare gli effetti centrali dell’alcol.
  
 
Farmaci che aumentano il rischio di torsioni di punta o possono prolungare il QT
 
Farmaci che aumentano il rischio di torsioni di punta o possono prolungare il QT
* farmaci  che  inducono  bradicardia:  beta-bloccanti,  bloccanti  del  canale  del  calcio  quali diltiazem e verapamil, clonidina, guanfacina; digitalici
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* farmaci  che  inducono  bradicardia:  [[betabloccanti]],  bloccanti  del  canale  del  calcio  quali [[diltiazem]] e [[verapamil]], [[clonidina]], guanfacina; digitalici
* neurolettici quali pimozide, aloperidolo, [[antidepressivi]] imipraminici, litio
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* [[antipsicotici|neurolettici]] quali [[pimozide]], [[aloperidolo]], [[antidepressivi]] imipraminici, [[litio]]
* alcuni antistaminici
+
* alcuni [[antistaminici]]
* alcuni antimalarici (per esempio la meflochina)
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* alcuni [[antimalarici]] (per esempio la [[meflochina]])
  
  
 
''Associazioni da considerare con attenzione''
 
''Associazioni da considerare con attenzione''
* depressivi del SNC: ipnotici, tranquillanti, anestetici, analgesici, antistaminici H1 sedanti, barbiturici, benzodiazepine e altri ansiolitici, clonidina e derivati.
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* depressivi del SNC: [[ipnotici]], tranquillanti, [[anestetici]], [[analgesici]], [[antistaminici]] H1 sedanti, [[barbiturici]], [[benzodiazepine]] e altri [[ansiolitici]], [[clonidina]] e derivati.
* farmaci antiipertensivi e altri medicamenti ipotensivi.
+
* farmaci [[antiipertensivi]] e altri medicamenti ipotensivi.
  
 
==4.6 GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO==
 
==4.6 GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO==
  
''Gravidanza''
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''[[Gravidanza]]''
  
È controindicato in caso di gravidanza accertata o presunta.
+
È controindicato in caso di [[gravidanza]] accertata o presunta.
  
I neonati esposti agli antipsicotici convenzionali o atipici incluso Deniban durante il terzo trimestre di gravidanza sono a rischio di effetti indesiderati inclusi sintomi extrapiramidali o di astinenza che possono variare per gravità e durata dopo la nascita (vedere 4.8). Ci sono state segnalazioni di agitazione, ipertonia, ipotonia, tremore, sonnolenza, stress respiratorio, disturbi dell’assunzione di cibo. Pertanto i neonati dovrebbero essere attentamente monitorati. Nell’animale amisulpride non ha evidenziato tossicità diretta sulla funzione riproduttiva. È stato osservato un calo di fertilità legato agli effetti farmacologici del farmaco (effetto mediato dalla prolattina). Non sono stati osservati effetti teratogeni.
+
I neonati esposti agli [[antipsicotici]] convenzionali o atipici incluso Deniban durante il terzo trimestre di [[gravidanza]] sono a rischio di effetti indesiderati inclusi sintomi extrapiramidali o di astinenza che possono variare per gravità e durata dopo la nascita (vedere 4.8). Ci sono state segnalazioni di agitazione, ipertonia, ipotonia, tremore, sonnolenza, stress respiratorio, disturbi dell’assunzione di cibo. Pertanto i neonati dovrebbero essere attentamente monitorati. Nell’animale [[amisulpride]] non ha evidenziato tossicità diretta sulla funzione riproduttiva. È stato osservato un calo di fertilità legato agli effetti farmacologici del farmaco (effetto mediato dalla prolattina). Non sono stati osservati effetti teratogeni.
  
 
''Allattamento''
 
''Allattamento''
  
Non è noto se amisulpride venga escreta nel latte materno; pertanto  l’allattamento al seno è controindicato.
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Non è noto se [[amisulpride]] venga escreta nel latte materno; pertanto  l’allattamento al seno è controindicato.
  
 
== 4.7 EFFETTI SUL GUIDARE/USARE MACCHINARI ==
 
== 4.7 EFFETTI SUL GUIDARE/USARE MACCHINARI ==
  
Anche quando impiegato secondo quanto raccomandato, amisulpride può causare sonnolenza e quindi può essere alterata la capacità di guidare autoveicoli o di utilizzare macchinari (vedere sezione 4.8).
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Anche quando impiegato secondo quanto raccomandato, [[amisulpride]] può causare sonnolenza e quindi può essere alterata la capacità di guidare autoveicoli o di utilizzare macchinari (vedere sezione 4.8).
  
 
==4.8 EFFETTI INDESIDERATI==
 
==4.8 EFFETTI INDESIDERATI==
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* Patologie del Sistema Nervoso
 
* Patologie del Sistema Nervoso
  
Molto comuni: Possono comparire sintomi extrapiramidali come: tremore, rigidità, ipocinesia, ipersalivazione, acatisia, discinesia. Questi sintomi sono generalmente lievi ai dosaggi ottimali e parzialmente reversibili con la somministrazione di farmaci antiparkinson, anche senza la sospensione di amisulpride. L’incidenza di sintomi extrapiramidali, correlata alla dose, rimane estremamente bassa a dosi comprese fra 50 e 300 mg/die.
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Molto comuni: Possono comparire sintomi extrapiramidali come: tremore, rigidità, ipocinesia, ipersalivazione, acatisia, discinesia. Questi sintomi sono generalmente lievi ai dosaggi ottimali e parzialmente reversibili con la somministrazione di farmaci anti[[parkinson]], anche senza la sospensione di [[amisulpride]]. L’incidenza di sintomi extrapiramidali, correlata alla dose, rimane estremamente bassa a dosi comprese fra 50 e 300 mg/die.
  
Comuni:    Può comparire distonia acuta (torcicollo spasmodico, crisi oculogire, trisma), che è reversibile con la somministrazione di un farmaco antiparkinson, anche senza sospendere la terapia con amisulpride. Sonnolenza.
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Comuni:    Può comparire distonia acuta (torcicollo spasmodico, crisi oculogire, trisma), che è reversibile con la somministrazione di un farmaco anti[[parkinson]], anche senza sospendere la terapia con [[amisulpride]]. Sonnolenza.
  
Non Comuni:        È  stata  riportata  discinesia  tardiva  caratterizzata  da  movimenti  ritmici involontari prevalentemente a carico della lingua e/o del viso, generalmente come con tutti i neurolettici dopo trattamenti a lungo termine. Il trattamento con farmaci antiparkinson è inefficace o può indurre l’aggravamento dei sintomi. Convulsioni.
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Non Comuni:        È  stata  riportata  discinesia  tardiva  caratterizzata  da  movimenti  ritmici involontari prevalentemente a carico della lingua e/o del viso, generalmente come con tutti i [[antipsicotici|neurolettici]] dopo trattamenti a lungo termine. Il trattamento con farmaci anti[[parkinson]] è inefficace o può indurre l’aggravamento dei sintomi. Convulsioni.
  
  
 
* Disturbi Psichiatrici
 
* Disturbi Psichiatrici
  
Comuni:    Insonnia, ansia, agitazione, eccitabilità psicomotoria, anomalie dell’orgasmo.
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Comuni:    [[Insonnia]], [[ansia]], agitazione, eccitabilità psicomotoria, anomalie dell’orgasmo.
  
  
 
* Patologie Gastrointestinali
 
* Patologie Gastrointestinali
  
Comuni:    stipsi, nausea, vomito, secchezza delle fauci.
+
Comuni:    stipsi, [[nausea]], [[vomito]], secchezza delle fauci.
  
  
 
* Patologie Endocrine
 
* Patologie Endocrine
  
Comuni:    Amisulpride causa un aumento dei livelli di prolattina plasmatica reversibile dopo la sospensione del farmaco. Tale aumento può essere associato alla comparsa di galattorrea, amenorrea, dismenorrea, ginecomastia, dolore al seno e disfunzione erettile.
+
Comuni:    [[Amisulpride]] causa un aumento dei livelli di prolattina plasmatica reversibile dopo la sospensione del farmaco. Tale aumento può essere associato alla comparsa di galattorrea, [[amenorrea]], dismenorrea, [[ginecomastia]], dolore al seno e [[disfunzione erettile]].
  
  
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* Patologie Cardiovascolari
 
* Patologie Cardiovascolari
  
Comuni:    ipotensione.  
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Comuni:    [[ipotensione]].  
  
 
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Frequenza non nota: prolungamento del QT, aritmie ventricolari come torsione di punta, tachicardia ventricolare, che possono portare a fibrillazione ventricolare o arresto cardiaco, morte improvvisa (vedere sezione 4.4.).
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Frequenza non nota: prolungamento del QT, [[antiaritmici|aritmie]] ventricolari come torsione di punta, [[tachicardia]] ventricolare, che possono portare a fibrillazione ventricolare o arresto cardiaco, morte improvvisa (vedere sezione 4.4.).
  
  
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* Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo:
 
* Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo:
  
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Frequenza non nota: sindrome da astinenza neonatale, sintomi extrapiramidali (vedere sezione 4.6).
 
Frequenza non nota: sindrome da astinenza neonatale, sintomi extrapiramidali (vedere sezione 4.6).
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==4.9 SOVRADOSAGGIO==
 
==4.9 SOVRADOSAGGIO==
  
L’esperienza con amisulpride in caso di sovradosaggio è limitata. È stata riportata una accentuazione degli effetti farmacologici noti del farmaco. Questi includono sonnolenza, sedazione, ipotensione, sintomi extrapiramidali e coma. Casi con esito fatale sono stati riportati soprattutto in combinazione con altri agenti psicotropi.
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L’esperienza con [[amisulpride]] in caso di sovradosaggio è limitata. È stata riportata una accentuazione degli effetti farmacologici noti del farmaco. Questi includono sonnolenza, sedazione, [[ipotensione]], sintomi extrapiramidali e coma. Casi con esito fatale sono stati riportati soprattutto in combinazione con altri agenti psicotropi.
  
In caso di sovradosaggio acuto, si deve considerare la possibilità di assunzione di più farmaci. Poiché amisulpride è scarsamente dializzata, l’emodialisi non è utile per eliminare il farmaco.
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In caso di sovradosaggio acuto, si deve considerare la possibilità di assunzione di più farmaci. Poiché [[amisulpride]] è scarsamente dializzata, l’emodialisi non è utile per eliminare il farmaco.
  
Non  esiste  un  antidoto  specifico.  Devono  pertanto  essere  istituite  appropriate  misure terapeutiche ed una stretta sorveglianza delle funzioni vitali: continuo monitoraggio cardiaco (rischio prolungamento intervallo QT) fino a quando il paziente  non si sia stabilizzato. Se compaiono sintomi extrapiramidali gravi, devono essere somministrati farmaci anticolinergici.
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Non  esiste  un  [[antidoti|antidoto]] specifico.  Devono  pertanto  essere  istituite  appropriate  misure terapeutiche ed una stretta sorveglianza delle funzioni vitali: continuo monitoraggio cardiaco (rischio prolungamento intervallo QT) fino a quando il paziente  non si sia stabilizzato. Se compaiono sintomi extrapiramidali gravi, devono essere somministrati farmaci [[anticolinergici]].
  
  

Versione attuale delle 21:14, 3 set 2014

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Questa voce ha solo scopo illustrativo e non sostituisce il parere di un medico: leggi le avvertenze.

1 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE

DENIBAN 50 mg compresse

2 COMPOSIZIONE

Ogni compressa contiene: Principio attivo: amisulpride 50 mg

Eccipienti: Lattosio monoidrato 34,8 mg

Per l’elenco degli eccipienti, vedere il foglio illustrativo.

3 FORMA FARMACEUTICA

Compresse.

4.1 INDICAZIONI

Trattamento (a breve-medio termine) della distimia.

4.2 POSOLOGIA

Una compressa al giorno o secondo parere medico.

Pazienti anziani: La sicurezza di amisulpride è stata valutata in un numero limitato di pazienti anziani. Amisulpride deve essere usata con particolare attenzione a causa di un possibile rischio di ipotensione e sedazione. La posologia deve essere attentamente stabilita dal Medico che dovrà valutare una eventuale riduzione del dosaggio sopraindicato. Può anche essere richiesta una riduzione del dosaggio in caso di insufficienza renale.

Bambini: l’efficacia e la sicurezza di amisulpride dalla pubertà all’età di 18 anni non sono state stabilite. Pertanto, l’uso di amisulpride dalla pubertà all’età di 18 anni non è raccomandato. Amisulpride è controindicato nei bambini fino alla pubertà poiché la sua sicurezza non è stata ancora stabilita (vedere sezione 4.3).

Insufficienza renale: amisulpride viene eliminata per via renale. In caso di insufficienza renale, la dose deve essere ridotta della metà nei pazienti con clearance della creatinina compresa tra 30 e 60 ml/min e a un terzo nei pazienti con clearance compresa tra 10 e 30 ml/min. Non essendo disponibili dati in pazienti con grave insufficienza renale (clearance creatinina <10 ml/min) si raccomanda la massima cautela in questi pazienti (vedere sezione 4.4).

Insufficienza epatica: amisulpride è scarsamente metabolizzata, non è pertanto necessaria una riduzione della dose.

4.3 CONTROINDICAZIONI

  • Feocromocitoma.
  • Concomitanza di tumori prolattino-dipendenti come ad esempio i prolattinomi dell’ipofisi e i tumori mammari.
  • Da non usarsi in caso di gravidanza accertata o presunta e durante l'allattamento. In donne in età fertile che non usino adeguati mezzi contraccettivi.
  • Da non usarsi nell'età pediatrica e, comunque, impiegare solo a pubertà terminata.
  • Associazione con levodopa (vedere sezione 4.5).

4.4 AVVERTENZE E PRECAUZIONI

  • In corso di trattamento con farmaci neurolettici è stato riportato un complesso di sintomi, potenzialmente fatale, denominato Sindrome Neurolettica Maligna. Tale sindrome è caratterizzata da: iperpiressia, rigidità muscolare, acinesia, disturbi vegetativi (irregolarità del polso e della pressione arteriosa, sudorazione, tachicardia, aritmia) valori elevati della creatinfosfochinasi; alterazioni dello stato di coscienza che possono progredire fino allo stupore e al coma. In caso di ipertermia, particolarmente ad alte dosi, il trattamento con tutti i farmaci antipsicotici, compresa amisulpride, deve essere sospeso.
  • Come per gli altri antidopaminergici, particolare cautela è richiesta nella prescrizione di amisulpride a pazienti parkinsoniani, in quanto si può avere un peggioramento della malattia. Amisulpride deve essere utilizzata soltanto quando il trattamento neurolettico non può essere evitato.
  • Prolungamento dell’intervallo QT
  • Usare con cautela nei pazienti con malattie cardiovascolari o con una storia familiare di prolungamento QT.
  • Evitare una terapia concomitante con altri neurolettici.
  • Amisulpride determina un prolungamento dose-dipendente dell’intervallo QT (vedere sezione 4.8). È noto che questo effetto aumenta il rischio di aritmie ventricolari gravi, quali torsioni di punta.
  • Prima della somministrazione e, se possibile, in funzione dello stato clinico del paziente, si raccomanda il monitoraggio dei fattori che potrebbero favorire l’insorgenza di tale disturbo del ritmo, quali ad esempio:
  • bradicardia inferiore a 55 battiti al minuto;
  • squilibrio elettrolitico, in particolare ipokaliemia;
  • intervallo QT prolungato congenito o acquisito;
  • trattamento in corso con farmaci in grado di indurre marcata bradicardia (<55 bpm), ipokaliemia, diminuzione della conduzione intracardiaca o prolungamento dell’intervallo QTc (Vedere sezione 4.5).
  • Eventi cerebrovascolari: In studi clinici randomizzati versus placebo condotti in una popolazione di pazienti anziani con demenza trattati con alcuni antipsicotici atipici è stato osservato un aumento di circa tre volte del rischio di eventi cerebrovascolari. Il meccanismo di tale aumento del rischio non è noto. Non può essere escluso un aumento del rischio per altri antipsicotici o in altre popolazioni di pazienti. Deniban deve essere usato con cautela in pazienti con fattori di rischio per ictus .
  • Pazienti anziani con demenza: Pazienti anziani con psicosi correlate alla demenza trattati con farmaci antipsicotici presentano un aumento del rischio di morte. Le analisi di diciassette studi clinici controllati verso placebo (durata modale 10 settimane), su pazienti che, in gran parte, assumevano farmaci antipsicotici atipici, hanno rivelato un rischio di morte, nei pazienti trattati con il farmaco, da 1,6 a 1,7 volte rispetto a quello rilevato nei pazienti trattati con placebo. Nel corso di uno studio controllato, di 10 settimane, la percentuale dei decessi nei pazienti trattati con il farmaco è stata di circa il 4,5%, rispetto al 2,6% di quella del gruppo trattato con placebo. Sebbene le cause di morte durante gli studi clinici con antipsicotici atipici siano state varie, la maggior parte è sembrata essere o di natura cardiovascolare (ad es. insufficienza cardiaca, morte improvvisa) o infettiva (ad es. polmonite). Studi osservazionali suggeriscono che, come con i farmaci antipsicotici atipici, anche il trattamento con farmaci antipsicotici convenzionali possa incrementare la mortalità. La misura in cui il rilievo di una maggiore mortalità negli studi osservazionali può essere attribuita ai farmaci antipsicotici piuttosto che ad alcune caratteristiche peculiari dei pazienti non è chiara.
  • Tromboembolia venosa: Casi di tromboembolia venosa (TEV) sono stati riportati con farmaci antipsicotici. Dal momento che i pazienti trattati con antipsicotici presentano spesso fattori di rischio acquisiti per la TEV, tutti i possibili fattori di rischio per la TEV devono essere identificati, prima e durante il trattamento con Deniban e devono essere adottate delle misure preventive.
  • In pazienti trattati con alcuni antipsicotici atipici, fra cui amisulpride, è stata osservata iperglicemia. Pertanto i pazienti con diagnosi certa di diabete mellito o con fattori di rischio per diabete dovranno essere sottoposti a un appropriato monitoraggio glicemico se in terapia con amisulpride.
  • Amisulpride può abbassare la soglia epilettogena. Pertanto i pazienti con anamnesi positiva per episodi epilettici devono venire strettamente seguiti durante il trattamento.
  • Poiché il farmaco è eliminato per via renale, in caso di insufficienza renale la dose deve essere ridotta o può essere prescritto un trattamento intermittente (vedere sezione 4.2).
  • Nei pazienti anziani amisulpride, come gli altri farmaci neurolettici, deve essere utilizzata con particolare cautela per il possibile rischio di ipotensione e sedazione. Può anche essere richiesta una riduzione del dosaggio in caso di insufficienza renale.
  • Dopo interruzione repentina di alte dosi terapeutiche di farmaci antipsicotici sono stati descritti sintomi da astinenza, che comprendono nausea, vomito e insonnia. Possono anche ripresentarsi sintomi psicotici e, con amisulpride è stata riportata l’insorgenza di disordini del movimento involontario (quali acatisia, distonia e discinesia). Pertanto si raccomanda l’interruzione graduale di amisulpride.


Informazioni importanti su alcuni eccipienti

DENIBAN contiene lattosio quindi i pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al

galattosio, da deficit di Lapp lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.

4.5 INTERAZIONI

L'associazione con altri psicofarmaci richiede particolare cautela e vigilanza da parte del Medico onde evitare inattesi effetti indesiderati da interazione.

Quando i neurolettici sono somministrati in concomitanza con farmaci che prolungano il QT il rischio di insorgenza di aritmie cardiache aumenta.


Associazioni controindicate

Farmaci in grado di provocare torsioni di punta:

Levodopa: antagonismo reciproco degli effetti tra levodopa e neurolettici. Amisulpride può contrastare l’effetto degli agonisti dopaminergici come bromocriptina e ropinirolo.

Non somministare in concomitanza con farmaci che determinano alterazioni degli elettroliti, come ad esempio farmaci che provocano ipokalemia quali diuretici ipokalemici, lassativi stimolanti, amfotericina B e.v., glucocorticoidi, tetracosactidi.

L’ipokalemia deve essere corretta.


Associazioni sconsigliate

Amisulpride può aumentare gli effetti centrali dell’alcol.

Farmaci che aumentano il rischio di torsioni di punta o possono prolungare il QT


Associazioni da considerare con attenzione

4.6 GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Gravidanza

È controindicato in caso di gravidanza accertata o presunta.

I neonati esposti agli antipsicotici convenzionali o atipici incluso Deniban durante il terzo trimestre di gravidanza sono a rischio di effetti indesiderati inclusi sintomi extrapiramidali o di astinenza che possono variare per gravità e durata dopo la nascita (vedere 4.8). Ci sono state segnalazioni di agitazione, ipertonia, ipotonia, tremore, sonnolenza, stress respiratorio, disturbi dell’assunzione di cibo. Pertanto i neonati dovrebbero essere attentamente monitorati. Nell’animale amisulpride non ha evidenziato tossicità diretta sulla funzione riproduttiva. È stato osservato un calo di fertilità legato agli effetti farmacologici del farmaco (effetto mediato dalla prolattina). Non sono stati osservati effetti teratogeni.

Allattamento

Non è noto se amisulpride venga escreta nel latte materno; pertanto l’allattamento al seno è controindicato.

4.7 EFFETTI SUL GUIDARE/USARE MACCHINARI

Anche quando impiegato secondo quanto raccomandato, amisulpride può causare sonnolenza e quindi può essere alterata la capacità di guidare autoveicoli o di utilizzare macchinari (vedere sezione 4.8).

4.8 EFFETTI INDESIDERATI

Gli effetti collaterali sono stati ordinati in classi di frequenze, utilizzando la seguente convenzione:

molto comuni (> 1/10); comuni (> 1/100; < 1/10); non comuni (> 1/1000; < 1/100); rari (> 1/10.000; < 1/1.000); molto rari (< 1/10.000); frequenza non nota ( non può essere definita sulla base dei dati disponibili).


Dati da Studi Clinici

I seguenti effetti collaterali sono stati osservati in studi clinici controllati. Si deve notare come in alcuni casi può essere difficile distinguere gli eventi avversi dai sintomi della sottostante malattia.


  • Patologie del Sistema Nervoso

Molto comuni: Possono comparire sintomi extrapiramidali come: tremore, rigidità, ipocinesia, ipersalivazione, acatisia, discinesia. Questi sintomi sono generalmente lievi ai dosaggi ottimali e parzialmente reversibili con la somministrazione di farmaci antiparkinson, anche senza la sospensione di amisulpride. L’incidenza di sintomi extrapiramidali, correlata alla dose, rimane estremamente bassa a dosi comprese fra 50 e 300 mg/die.

Comuni: Può comparire distonia acuta (torcicollo spasmodico, crisi oculogire, trisma), che è reversibile con la somministrazione di un farmaco antiparkinson, anche senza sospendere la terapia con amisulpride. Sonnolenza.

Non Comuni: È stata riportata discinesia tardiva caratterizzata da movimenti ritmici involontari prevalentemente a carico della lingua e/o del viso, generalmente come con tutti i neurolettici dopo trattamenti a lungo termine. Il trattamento con farmaci antiparkinson è inefficace o può indurre l’aggravamento dei sintomi. Convulsioni.


  • Disturbi Psichiatrici

Comuni: Insonnia, ansia, agitazione, eccitabilità psicomotoria, anomalie dell’orgasmo.


  • Patologie Gastrointestinali

Comuni: stipsi, nausea, vomito, secchezza delle fauci.


  • Patologie Endocrine

Comuni: Amisulpride causa un aumento dei livelli di prolattina plasmatica reversibile dopo la sospensione del farmaco. Tale aumento può essere associato alla comparsa di galattorrea, amenorrea, dismenorrea, ginecomastia, dolore al seno e disfunzione erettile.


  • Disturbi del Metabolismo e della Nutrizione

Non comuni: Iperglicemia (vedere sezione 4.4).


  • Patologie Cardiovascolari

Comuni: ipotensione.

Non Comuni: bradicardia.


  • Esami diagnostici Comuni: aumento di peso.

Non Comuni: innalzamento degli enzimi epatici soprattutto transaminasi.


  • Disturbi del Sistema Immunitario

Non Comuni: Reazioni allergiche.

Sono stati anche osservati: tendenza a brividi di debole intensità, dispnea di debole intensità, dolori muscolari.


Dati da post-marketing

Le seguenti reazioni avverse sono state riportate solo come segnalazioni spontanee:


  • Patologie del sistema emolinfopoietico

Frequenza non Nota: leucopenia, neutropenia e agranulocitosi (vedere sezione 4.4).


  • Patologie del Sistema Nervoso

Frequenza non Nota: Sindrome Neurolettica Maligna, che è una complicanza potenzialmente fatale (vedere sezione 4.4).


  • Patologie Cardiache

Frequenza non nota: prolungamento del QT, aritmie ventricolari come torsione di punta, tachicardia ventricolare, che possono portare a fibrillazione ventricolare o arresto cardiaco, morte improvvisa (vedere sezione 4.4.).


  • Patologie vascolari

Frequenza non nota: Tromboembolia venosa, inclusa embolia polmonare, qualche volta fatale, e trombosi venosa profonda (vedere sezione 4.4).


  • Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo:

Frequenza non nota: angioedema, orticaria.


Frequenza non nota: sindrome da astinenza neonatale, sintomi extrapiramidali (vedere sezione 4.6).

4.9 SOVRADOSAGGIO

L’esperienza con amisulpride in caso di sovradosaggio è limitata. È stata riportata una accentuazione degli effetti farmacologici noti del farmaco. Questi includono sonnolenza, sedazione, ipotensione, sintomi extrapiramidali e coma. Casi con esito fatale sono stati riportati soprattutto in combinazione con altri agenti psicotropi.

In caso di sovradosaggio acuto, si deve considerare la possibilità di assunzione di più farmaci. Poiché amisulpride è scarsamente dializzata, l’emodialisi non è utile per eliminare il farmaco.

Non esiste un antidoto specifico. Devono pertanto essere istituite appropriate misure terapeutiche ed una stretta sorveglianza delle funzioni vitali: continuo monitoraggio cardiaco (rischio prolungamento intervallo QT) fino a quando il paziente non si sia stabilizzato. Se compaiono sintomi extrapiramidali gravi, devono essere somministrati farmaci anticolinergici.


DATA DI REVISIONE DEL TESTO: Settembre 2013 </div>