Differenze tra le versioni di "Ivabradina"

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(INDICAZIONI)
(POSOLOGIA)
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Dopo 3-4 settimane la dose può essere mantenuta a 5 mg, aumentata a 7,5 mg o diminuita a 2,5 mg, due volte al giorno in base alla risposta terapeutica (battito cardiaco del paziente):
 
Dopo 3-4 settimane la dose può essere mantenuta a 5 mg, aumentata a 7,5 mg o diminuita a 2,5 mg, due volte al giorno in base alla risposta terapeutica (battito cardiaco del paziente):
*Battito cardiaco battito cardiaco compreso tra 50 e 60 battiti al minuto, si deve mantenere la dose di 5 mg al giorno
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*Battito cardiaco compreso tra 50 e 60 battiti al minuto, si deve mantenere la dose di 5 mg al giorno
 
*Se con 5 mg due volte al giorno, la frequenza cardiaca è ≤ 50 battiti al minuto (bpm) con sintomi collegati come capogiro, affaticamento o ipotensione, ridurre la dose a 2,5 mg due volte al giorno. Se con 2,5 mg due volte al giorno la frequenza cardiaca si mantiene sotto i 50 bpm il farmaco va sospeso.
 
*Se con 5 mg due volte al giorno, la frequenza cardiaca è ≤ 50 battiti al minuto (bpm) con sintomi collegati come capogiro, affaticamento o ipotensione, ridurre la dose a 2,5 mg due volte al giorno. Se con 2,5 mg due volte al giorno la frequenza cardiaca si mantiene sotto i 50 bpm il farmaco va sospeso.
  

Versione delle 23:20, 30 gen 2013

SPECIALITÀ

STRUTTURA

Ivabradina.jpg

MECCANISMO D’AZIONE

Ivabradina agisce riducendo la frequenza cardiaca, questo avviene grazie all'inibizione selettiva dei correnti If nel nodo seno-atriale che svolgono la funzione di un “pacemaker” controllando le contrazioni del cuore e regolando la frequenza cardiaca

INDICAZIONI

  • Angina pectoris:
    • Trattamento sintomatico dell’angina pectoris cronica stabile in pazienti con normale ritmo sinusale, che abbiano una controindicazione o un’intolleranza ai betabloccanti.
    • In associazione a un betabloccante (per esempio atenololo, bisoprololo, metoprololo) nei pazienti non adeguatamente controllati con una dose ottimale di betabloccante e la cui frequenza cardiaca sia > 60 bpm.


  • Insufficienza cardiaca:
    • Nell’insufficienza cardiaca cronica stabile, in pazienti con normale ritmo sinusale e la cui frequenza cardiaca sia ≥ 75 bpm, in associazione con la terapia convenzionale che include il trattamento con un betabloccante (per esempio atenololo, bisoprololo, metoprololo).
    • Quando la terapia con un betabloccante è controindicata o non tollerata.

CONTROINDICAZIONI

POSOLOGIA

Angina pectoris stabile: La dose iniziale abituale raccomandata è di 5 mg due volte al giorno , mattina e sera, durante i pasti.

Dopo 3-4 settimane la dose può essere mantenuta a 5 mg, aumentata a 7,5 mg o diminuita a 2,5 mg, due volte al giorno in base alla risposta terapeutica (battito cardiaco del paziente):

  • Battito cardiaco compreso tra 50 e 60 battiti al minuto, si deve mantenere la dose di 5 mg al giorno
  • Se con 5 mg due volte al giorno, la frequenza cardiaca è ≤ 50 battiti al minuto (bpm) con sintomi collegati come capogiro, affaticamento o ipotensione, ridurre la dose a 2,5 mg due volte al giorno. Se con 2,5 mg due volte al giorno la frequenza cardiaca si mantiene sotto i 50 bpm il farmaco va sospeso.

AVVERTENZE

INTERAZIONI

EFFETTI COLLATERALI

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