Differenze tra le versioni di "Ivabradina"

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== SPECIALITÀ ==
 
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*'''[[Corlentor]]''' 56CPR RIV 5MG, 56CPR RIV 7.5MG  
*'''[[Procoralan]]''' [http://www.ema.europa.eu/docs/it_IT/document_library/EPAR_-_Summary_for_the_public/human/000597/WC500043585.pdf''monografia''] 56CPR RIV 5MG, 56CPR RIV 7.5MG
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*'''[[Procoralan]]''' 56CPR RIV 5MG, 56CPR RIV 7.5MG
  
 
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== MECCANISMO D’AZIONE==
 
== MECCANISMO D’AZIONE==
Ivabradina agisce riducendo la frequenza cardiaca, questo avviene grazie all'inibizione selettiva dei correnti I<sub>''f''</sub> nel nodo seno-atriale che svolgono la funzione di un “pacemaker” controllando le contrazioni del cuore e regolando la frequenza cardiaca
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'''Aiuta a ridurre gli attacchi anginosi rallentando la frequenza cardiaca e riducendo in questo modo  il consumo di ossigeno da parte del miocardio.'''
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La riduzione della frequenza cardiaca avviene grazie all'inibizione selettiva dei correnti I<sub>''f''</sub> nel nodo seno-atriale che svolgono la funzione di un “pacemaker” controllando le contrazioni del cuore e regolando la frequenza cardiaca.
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Alle dosi normalmente raccomandate, la riduzione della frequenza cardiaca è di circa 10 bpm a riposo e durante esercizio.
  
 
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*'''Angina pectoris''':  
 
*'''Angina pectoris''':  
 
**Trattamento sintomatico dell’'''angina pectoris cronica stabile in pazienti con normale ritmo sinusale''', che abbiano una controindicazione o un’intolleranza ai [[betabloccanti]].
 
**Trattamento sintomatico dell’'''angina pectoris cronica stabile in pazienti con normale ritmo sinusale''', che abbiano una controindicazione o un’intolleranza ai [[betabloccanti]].
*In associazione a un  [[betabloccante]] (per esempio [[atenololo]], [[bisoprololo]], [[metoprololo]]) nei pazienti non adeguatamente controllati con una dose ottimale di betabloccante e la cui frequenza cardiaca sia > 60 bpm.
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**In associazione a un  betabloccante (per esempio [[atenololo]], [[bisoprololo]], [[metoprololo]]) nei pazienti non adeguatamente controllati con una dose ottimale di betabloccante e la cui frequenza cardiaca sia > 60 bpm.
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*'''Insufficienza cardiaca''':  
 
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*Ipersensibili all’ivabradina
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*Pazienti con frequenza cardiaca a riposo inferiore a 60 battiti al minuto
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*Pazienti con con la pressione molto bassa (sotto i 90/50mmHg)
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*Infarto miocardio acuto
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*Pazienti con disturbi del ritmo cardiaco
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*Grave insufficienza epatica
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*Portatori di Pacemaker
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*Gravidanza e allattamento
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*In associazione con potenti inibitori del [[CYP3A4]] ([[Antifungini]] azolici, antibiotici [[macrolidi]], inibitori della proteasi HIV e [[nefazodone]].
  
 
== POSOLOGIA ==
 
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Dopo 3-4 settimane la dose può essere mantenuta a 5 mg, aumentata a 7,5 mg o diminuita a 2,5 mg, due volte al giorno in base alla risposta terapeutica (battito cardiaco del paziente):
 
Dopo 3-4 settimane la dose può essere mantenuta a 5 mg, aumentata a 7,5 mg o diminuita a 2,5 mg, due volte al giorno in base alla risposta terapeutica (battito cardiaco del paziente):
*Battito cardiaco battito cardiaco compreso tra 50 e 60 battiti al minuto, si deve mantenere la dose di 5 mg al giorno
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*Battito cardiaco compreso tra 50 e 60 battiti al minuto, si deve mantenere la dose di 5 mg al giorno
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*Se con 5 mg due volte al giorno, la frequenza cardiaca è ≤ 50 battiti al minuto (bpm) con sintomi collegati come capogiro, affaticamento o ipotensione, ridurre la dose a 2,5 mg due volte al giorno. Se con 2,5 mg due volte al giorno la frequenza cardiaca si mantiene sotto i 50 bpm il farmaco va sospeso.
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'''Insufficienza cardiaca cronica stabile'''
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La dose iniziale abituale raccomandata è di 5 mg due volte al giorno , mattina e sera, durante i pasti.
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Dopo 2 settimane la dose può essere mantenuta a 5 mg, aumentata a 7,5 mg o diminuita a 2,5 mg, due volte al giorno in base alla risposta terapeutica (battito cardiaco del paziente):
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*Se la frequenza cardiaca a riposo si mantiene continuativamente sopra i 60 bpm la dose può essere aumentata a 7,5 mg due volte al giorno
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*Battito cardiaco compreso tra 50 e 60 battiti al minuto, si deve mantenere la dose di 5 mg al giorno
 
*Se con 5 mg due volte al giorno, la frequenza cardiaca è ≤ 50 battiti al minuto (bpm) con sintomi collegati come capogiro, affaticamento o ipotensione, ridurre la dose a 2,5 mg due volte al giorno. Se con 2,5 mg due volte al giorno la frequenza cardiaca si mantiene sotto i 50 bpm il farmaco va sospeso.
 
*Se con 5 mg due volte al giorno, la frequenza cardiaca è ≤ 50 battiti al minuto (bpm) con sintomi collegati come capogiro, affaticamento o ipotensione, ridurre la dose a 2,5 mg due volte al giorno. Se con 2,5 mg due volte al giorno la frequenza cardiaca si mantiene sotto i 50 bpm il farmaco va sospeso.
  
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==INTERAZIONI==
 
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Potenti inibitori del CYP3A4 aumentano le concentrazioni plasmatiche dell’ivabradina con rischio di eccessiva bradicardia. Per questo motivo, l’uso concomitante '''di potenti inibitori del CYP3A4''' è controindicato.
  
 
== EFFETTI COLLATERALI ==
 
== EFFETTI COLLATERALI ==
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Effetti indesiderati  più frequentemente riportati includono:
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*Disturbi visivi transitori di lieve o moderata intensità riferiti dal 14,5% dei pazienti, si tratta di fenomeni luminosi che si verificano in seguito ad improvvise variazioni dell’intensità della luce.
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*Offuscamento della vista
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*Bradicardia
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*Ipotensione
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*Cefalea
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*Vertigini
  
 
==LINK CORRELATI==
 
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[[Categoria:Principi attivi]]  
 
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[[Categoria:Antianginosi]]
 
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SPECIALITÀ[modifica]

STRUTTURA[modifica]

Ivabradina.jpg

MECCANISMO D’AZIONE[modifica]

Aiuta a ridurre gli attacchi anginosi rallentando la frequenza cardiaca e riducendo in questo modo il consumo di ossigeno da parte del miocardio.

La riduzione della frequenza cardiaca avviene grazie all'inibizione selettiva dei correnti If nel nodo seno-atriale che svolgono la funzione di un “pacemaker” controllando le contrazioni del cuore e regolando la frequenza cardiaca.

Alle dosi normalmente raccomandate, la riduzione della frequenza cardiaca è di circa 10 bpm a riposo e durante esercizio.

INDICAZIONI[modifica]

  • Angina pectoris:
    • Trattamento sintomatico dell’angina pectoris cronica stabile in pazienti con normale ritmo sinusale, che abbiano una controindicazione o un’intolleranza ai betabloccanti.
    • In associazione a un betabloccante (per esempio atenololo, bisoprololo, metoprololo) nei pazienti non adeguatamente controllati con una dose ottimale di betabloccante e la cui frequenza cardiaca sia > 60 bpm.


  • Insufficienza cardiaca:
    • Nell’insufficienza cardiaca cronica stabile, in pazienti con normale ritmo sinusale e la cui frequenza cardiaca sia ≥ 75 bpm, in associazione con la terapia convenzionale che include il trattamento con un betabloccante (per esempio atenololo, bisoprololo, metoprololo).
    • Quando la terapia con un betabloccante è controindicata o non tollerata.

CONTROINDICAZIONI[modifica]

  • Ipersensibili all’ivabradina
  • Pazienti con frequenza cardiaca a riposo inferiore a 60 battiti al minuto
  • Pazienti con con la pressione molto bassa (sotto i 90/50mmHg)
  • Infarto miocardio acuto
  • Pazienti con disturbi del ritmo cardiaco
  • Grave insufficienza epatica
  • Portatori di Pacemaker
  • Gravidanza e allattamento
  • In associazione con potenti inibitori del CYP3A4 (Antifungini azolici, antibiotici macrolidi, inibitori della proteasi HIV e nefazodone.

POSOLOGIA[modifica]

Angina pectoris stabile: La dose iniziale abituale raccomandata è di 5 mg due volte al giorno , mattina e sera, durante i pasti.

Dopo 3-4 settimane la dose può essere mantenuta a 5 mg, aumentata a 7,5 mg o diminuita a 2,5 mg, due volte al giorno in base alla risposta terapeutica (battito cardiaco del paziente):

  • Battito cardiaco compreso tra 50 e 60 battiti al minuto, si deve mantenere la dose di 5 mg al giorno
  • Se con 5 mg due volte al giorno, la frequenza cardiaca è ≤ 50 battiti al minuto (bpm) con sintomi collegati come capogiro, affaticamento o ipotensione, ridurre la dose a 2,5 mg due volte al giorno. Se con 2,5 mg due volte al giorno la frequenza cardiaca si mantiene sotto i 50 bpm il farmaco va sospeso.


Insufficienza cardiaca cronica stabile La dose iniziale abituale raccomandata è di 5 mg due volte al giorno , mattina e sera, durante i pasti.

Dopo 2 settimane la dose può essere mantenuta a 5 mg, aumentata a 7,5 mg o diminuita a 2,5 mg, due volte al giorno in base alla risposta terapeutica (battito cardiaco del paziente):

  • Se la frequenza cardiaca a riposo si mantiene continuativamente sopra i 60 bpm la dose può essere aumentata a 7,5 mg due volte al giorno
  • Battito cardiaco compreso tra 50 e 60 battiti al minuto, si deve mantenere la dose di 5 mg al giorno
  • Se con 5 mg due volte al giorno, la frequenza cardiaca è ≤ 50 battiti al minuto (bpm) con sintomi collegati come capogiro, affaticamento o ipotensione, ridurre la dose a 2,5 mg due volte al giorno. Se con 2,5 mg due volte al giorno la frequenza cardiaca si mantiene sotto i 50 bpm il farmaco va sospeso.

AVVERTENZE[modifica]

INTERAZIONI[modifica]

Potenti inibitori del CYP3A4 aumentano le concentrazioni plasmatiche dell’ivabradina con rischio di eccessiva bradicardia. Per questo motivo, l’uso concomitante di potenti inibitori del CYP3A4 è controindicato.

EFFETTI COLLATERALI[modifica]

Effetti indesiderati più frequentemente riportati includono:

  • Disturbi visivi transitori di lieve o moderata intensità riferiti dal 14,5% dei pazienti, si tratta di fenomeni luminosi che si verificano in seguito ad improvvise variazioni dell’intensità della luce.
  • Offuscamento della vista
  • Bradicardia
  • Ipotensione
  • Cefalea
  • Vertigini

LINK CORRELATI[modifica]