Differenze tra le versioni di "Lacidipina"
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Versione delle 09:38, 21 mar 2014
Le informazioni qui riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. Questa voce ha solo scopo illustrativo e non sostituisce il parere di un medico: leggi le avvertenze. |
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Indice
SPECIALITÀ
- Aponil 28CPR RIV DIV 4MG, 14CPR RIV 6MG monografia
- Lacidipina generico 28CPR RIV DIV 4MG monografia Teva
- Lacipil 28CPR RIV DIV 4MG, 14CPR RIV 6MG monografia
- Lacirex 28CPR RIV DIV 4MG, 14CPR RIV 6MG monografia
- Ladip 28CPR RIV DIV 4MG, 14CPR RIV 6MG monografia
- Viapres 28CPR RIV DIV 4MG, 14CPR RIV 6MG monografia
STRUTTURA
MECCANISMO D’AZIONE
I Calcio antagonisti agiscono sulle cellule miocardiche e sulla muscolatura liscia delle arterie periferiche e coronariche; Per un normale funzionamento di queste cellule, la concentrazione di calcio intracellulare deve essere aumentata. Ciò avviene solitamente attraverso il flusso degli ioni calcio extracellulari all'interno della cellula, attraverso i canali di calcio situati nella membrana cellulare e attraverso il rilascio del calcio dal reticolo sarcoplasmatico. In questo modo, il calcio svolge un ruolo importante nel mantenimento del tono vasale, della contrattilità e conduzione del miocardio.
I Calcio antagonisti impediscono l’ingresso del calcio extracellulare dentro la cellula e quindi minor rilascio di calcio dal reticolo scarcoplasmico e una ridotta attivazione del complesso acto-miosinico. Le arterie coronariche e periferiche si dilatatano, la contrattilità e la velocità di conduzione miocardica diminuiscono.
Ci sono varie classi di calcio antagonisti, una di questi classi sono i derivati diidropiridinici, caratterizzati da una spiccata vasoselettività e scarsi effetti sula contrattilità e conduzione del miocardio.
Lacidipina è un calcio-antagonista diidropiridinico ed agisce quindi rilasciando la muscolatura liscia vascolare, dilatando le arterie coronariche e periferiche. La riduzione delle resistenze vascolari periferiche comporta una riduzione della pressione arteriosa e del consumo miocardico di ossigeno per riduzione del post-carico. La dilatazione invece delle arterie coronariche aumenta l'apporto di ossigeno al miocardio.
INDICAZIONI
Trattamento dell'ipertensione arteriosa come monoterapia o in associazione ad altri farmaci antiipertensivi quali betabloccanti, diuretici, ACE inibitori.
CONTROINDICAZIONI
- Ipersensibilità al principio attivo.
- Grave stenosi aortica (restringimento della valvola aortica)
- Gravidanza e allattamento.
POSOLOGIA
Adulti: iniziare con 2 mg (mezza compressa da 4 mg) una volta al giorno, alla stessa ora, preferibilmente la mattina, indifferentemente prima o dopo l’assunzione di cibo, la dose è aumentabile fino a 4-6 mg al giorno, se necessario. Prima di aumentare la dose, bisogna lasciare un tempo adeguato perché si instauri l’effetto farmacologico completo. In pratica tale tempo non deve essere inferiore alle 3-4 settimane, a meno che la condizione clinica non richieda un più rapido passaggio ad un dosaggio superiore.
AVVERTENZE
- Usare con cautela nel trattamento di pazienti con preesistenti anomalie nell’attività dei nodi SA e AV
- Usare con cautela in pazienti con prolungamento dell’intervallo QT e in pazienti trattati contemporaneamente con farmaci noti per prolungare l’intervallo QT tipo:
- Antiaritmici di classe I e III: Amiodarone or sotalolo
- Antidepressivi triciclici: Amitriptilina
- Alcuni antipsicotici: Aloperidolo, Paliperidone, Risperidone e Ziprasidone
- Nei pazienti con compromissione della funzione epatica, l'effetto antiipertensivo può essere aumentato
INTERAZIONI
- La lacidipina viene metabolizzata dal citocromo CYP3A4 quindi , inibitori ed induttori del CYP3A4 possono rispettivamente aumentare o diminuire l'eliminazione di questo farmaco.
- L’uso concomitante di lacidipina e corticosteroidi o tetracosactide può diminuire l’effetto antiipertensivo
EFFETTI COLLATERALI
Cefalea, vertigini, astenia, tachicardia, vampate, nausea, poliuria e rash cutaneo.