Metforal

Da Wikifarmaco.
Avvertenze.png
Questa voce ha solo scopo illustrativo e non sostituisce il parere di un medico: leggi le avvertenze.

1 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE

METFORAL 500 mg compresse rivestite con film

METFORAL 850 mg compresse rivestite con film

2 COMPOSIZIONE

METFORAL 500mg compresse rivestite con film

Ogni compressa rivestita con film contiene:

500 mg di metformina cloridrato, equivalenti a 390 mg di metformina


METFORAL 850mg compresse rivestite con film

Ogni compressa rivestita con film contiene:

850 mg di metformina cloridrato, equivalenti a 662,9 mg di metformina


Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere il foglio illustrativo..

3 FORMA FARMACEUTICA

METFORAL 500mg compresse rivestite con film:

Compressa rivestita con film rotonda, biconvessa, di colore bianco.

METFORAL 850mg compresse rivestite con film:

Compressa rivestita con film oblunga, di colore bianco, con linea di prerottura su entrambi i lati. La linea di prerottura serve a dividere la compressa per facilitarne l’ingestione e non per ripartirla in dosi uguali.

4.1 INDICAZIONI

Trattamento del diabete mellito di tipo 2, in particolare nei pazienti in sovrappeso, quando il regime alimentare e l'esercizio fisico da soli non bastano ad un controllo adeguato della glicemia.

  • Negli adulti METFORAL 500 mg/METFORAL 850 mg possono essere usati in monoterapia o in combinazione con altri farmaci antidiabetici orali o insieme all'insulina.
  • Nei bambini di età superiore ai 10 anni e negli adolescenti, METFORAL 500 mg/METFORAL 850 mg possono essere utilizzati in monoterapia o in associazione con l’insulina.

E' stata dimostrata una riduzione delle complicanze del diabete nei pazienti adulti in sovrappeso affetti da diabete di tipo 2 trattati con metformina come terapia di prima linea dopo il fallimento del regime alimentare (vedere paragrafo 5.I.).

4.2 POSOLOGIA

Adulti

Monoterapia e combinazione con altri farmaci antidiabetici orali

Di norma la dose iniziale è di una compressa 2 o 3 volte al giorno assunta durante o dopo i pasti. Dopo 10-15 giorni la dose va adeguata sulla base del tasso ematico di glucosio. Un aumento del dosaggio graduale può migliorare la tollerabilità gastrointestinale.

La dose massima raccomandata di metformina cloridrato è di 3 g al giorno.


In caso di passaggio da un altro farmaco antidiabetico orale alla metformina cloridrato: interrompere il farmaco precedente e iniziare con la metformina cloridrato alla dose sopra indicata.


Combinazione con l'insulina

La metformina cloridrato e l'insulina possono essere usate in associazione per migliorare il controllo del tasso ematico di glucosio. La metformina cloridrato viene somministrata alla dose iniziale abituale di una compressa 2-3 volte al giorno, mentre la dose di insulina viene adeguata sulla base del tasso ematico di glucosio.


Anziani

A causa della possibile ridotta funzionalità renale nei pazienti anziani, il dosaggio di metformina cloridrato deve essere adeguato sulla base della funzione renale. E' pertanto necessaria una valutazione periodica della funzione renale (vedere paragrafo 4.4).


Bambini di età superiore a i 10 anni e adolescenti

Monoterapia e associazione con insulina

La dose iniziale consiste generalmente nella somministrazione di una compressa rivestita una volta al dì durante o dopo i pasti.

Dopo 10-15 giorni la dose deve essere adeguata sulla base del tasso ematico di glucosio. Un aumento graduale del dosaggio può migliorare la tollerabilità gastrointestinale del medicinale.

La dose massima raccomandata di metformina cloridrato è 2 g al dì, assunta in 2 o 3 dosi separate.

4.3 CONTROINDICAZIONI

  • Ipersensibilità a metformina cloridrato o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
  • Chetoacidosi diabetica, pre-coma diabetico.
  • Insufficienza renale o disfunzione renale (clearance della creatinina < 60 ml/min).
  • Condizioni acute con possibilità di alterazione della funzione renale come:
    • disidratazione,
    • infezione grave,
    • shock
  • Malattie acute o croniche che possano provocare ipossia tissutale come:
  • Insufficienza epatica, intossicazione acuta da alcol, alcolismo

4.4 AVVERTENZE E PRECAUZIONI

Acidosi lattica

L'acidosi lattica è una complicanza metabolica rara ma grave (alto tasso di mortalità in assenza di trattamento immediato), che può insorgere in seguito ad un accumulo di metformina. I casi riportati di acidosi lattica in pazienti trattati con metformina cloridrato si sono verificati in particolare in pazienti diabetici affetti da insufficienza renale importante. L'incidenza dell'acidosi lattica può e deve essere ridotta valutando anche altri fattori di rischio associati, come diabete poco controllato, chetosi, digiuno prolungato, eccessiva assunzione di alcol, insufficienza epatica ed eventuali altre condizioni associate all'ipossia.


Diagnosi:

Il rischio di acidosi lattica deve essere considerato in caso di sintomi non specifici quali crampi muscolari con disturbi digestivi come dolore addominale e astenia grave.

L'acidosi lattica è caratterizzata da una dispnea con acidosi, dolori addominali e ipotermia seguiti da coma. Gli esami diagnostici di laboratorio mostrano una diminuzione del pH nel sangue, livelli di lattato plasmatico superiori a 5 mmol/L, e un aumento del gap anionico e del rapporto lattato/piruvato.

In caso di sospetta acidosi metabolica, sospendere la metformina cloridrato e ricoverare il paziente immediatamente (vedere paragrafo 4.9).


Funzione renale

Poichè la metformina viene escreta dai reni, la clearance della creatinina (che può essere valutata in base ai livelli di creatinina sierica mediante l’utilizzo della formula di Cockcroft-Gault) deve essere determinata prima di iniziare il trattamento e in seguito, con frequenza regolare:

  • almeno una volta all'anno nei pazienti con funzione renale normale,
  • almeno due-quattro volte l'anno nei pazienti con livelli di clearance della creatinina al limite inferiore del normale e nei soggetti anziani.


La diminuzione della funzione renale nei soggetti anziani è frequente e asintomatica. Un'attenzione speciale va riservata alle situazioni in cui può venire compromessa la funzione renale, ad esempio quando si inizia una terapia antiipertensiva o una terapia con diuretici e quando si inizia una terapia con farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS).


Somministrazione di agenti di contrasto iodati

Poichè la somministrazione endovascolare di mezzi di contrasto iodati nelle indagini radiologiche può portare ad un'insufficienza renale, la somministrazione di metformina cloridrato deve essere interrotta prima o al momento dell'esame, e non deve essere ripresa se non dopo 48 ore e solo dopo aver controllato che la funzione renale è normale (vedere paragrafo 4.5).


Interventi chirurgici

La somministrazione di metformina cloridrato deve essere interrotta 48 ore prima di un intervento chirurgico in anestesia generale, spinale o peridurale. Il trattamento può essere ripreso non prima di 48 ore dall'intervento o dalla ripresa dell’alimentazione orale e soltanto dopo aver dimostrato una normale funzione renale.


Bambini e adolescenti:

La diagnosi di diabete mellito di tipo 2 deve essere confermata prima di iniziare il trattamento con metformina.

Durante studi clinici controllati della durata di un anno, non sono stati riscontrati effetti della metformina sulla crescita e sulla pubertà; tuttavia, non sono disponibili dati a lungo termine su questi aspetti specifici. Si raccomanda pertanto di osservare attentamente i possibili effetti di metformina rispetto a questi parametri.


Bambini di età compresa fra i 10 e i 12 anni:

Negli studi clinici controllati condotti su bambini e adolescenti sono stati inclusi soltanto 15 soggetti d’età compresa tra i 10 e i 12 anni. Benché l’efficacia e la sicurezza di metformina cloridrato in bambini d’età inferiore ai 12 anni non differiscano dall’efficacia e sicurezza nei bambini di età maggiore, si raccomanda di prestare particolare attenzione quando si prescrive metformina a bambini d’età compresa tra i 10 e i 12 anni.


Altre precauzioni:

  • Tutti i pazienti devono continuare il loro regime alimentare distribuendo in modo regolare i carboidrati durante il giorno. I pazienti in sovrappeso devono continuare il regime alimentare ipocalorico.
  • I test di laboratorio normalmente previsti nei casi di diabete dovranno essere eseguiti regolarmente.
  • La metformina cloridrato da sola non provoca mai ipoglicemia, anche se si consiglia una certa cautela quando viene usata in combinazione con l'insulina o altri antidiabetici orali (ad es. sulfaniluree o meglitinidi).

Tenere il medicinale fuori dalla portata dei bambini.

4.5 INTERAZIONI

COMBINAZIONI SCONSIGLIATE

Alcol

L’intossicazione acuta da alcol è associata con aumento del rischio di acidosi lattica , soprattutto nei casi di:

  • digiuno o malnutrizione,
  • insufficienza epatica.

Evitare il consumo di alcol e di farmaci contenenti alcol.


Agenti di contrasto iodati

La somministrazione endovascolare di agenti di contrasto iodati può provocare un'insufficienza renale, con conseguente accumulo di metformina e rischio di acidosi lattica.

La metformina cloridrato deve quindi essere interrotta prima o al momento dell'analisi, riprendendo la somministrazione non prima di 48 ore dopo l'esame e solo dopo aver controllato se la funzione renale è normale (vedere sezione 4.4).


ASSOCIAZIONI CHE RICHIEDONO PRECAUZIONE

  • Medicinali con intrinseca attività iperglicemica come glucocorticoidi (per via sistemica e locale) e simpaticomimetici hanno attività iperglicemízzante intrinseca. Può essere necessario eseguire controlli più frequenti della glicemia, soprattutto all'inizio del trattamento. Se necessario adeguare il dosaggio della metformina durante la terapia con l'altro farmaco.
  • I diuretici, in particolare idiuretici dell’ansa, possono aumentare il rischio di acidosi lattica per la loro capacità di ridurre la funzione renale.

4.6 GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Gravidanza

Il diabete non controllato durante la gravidanza (gestazionale o permanente) è associato ad un aumento del rischio di anomalie congenite e mortalità perinatale.

Una quantità limitata di dati sull’assunzione di metformina da parte di donne in gravidanza non indica un aumento del rischio di anomalie congenite. Studi sugli animali non indicano effetti dannosi per quanto riguarda la gravidanza, lo sviluppo embrionale o fetale, il parto o lo sviluppo postnatale.

Quando la paziente ha in programma una gravidanza e durante la gravidanza stessa, si raccomanda di non trattare il diabete con metformina, ma di usare l'insulina per mantenere i livelli di glicemia più vicini possibile al normale in modo da ridurre i rischi di malformazioni fetali.

Allattamento

La metformina viene escreta nel latte materno. Non sono state osservate reazioni avverse in neonati/bambini allattati al seno. Tuttavia, poiché sono disponibili soltanto dati limitati, l’allattamento non è consigliato durante il trattamento con metformina. Bisogna quindi decidere se interrompere l'allattamento, considerando i vantaggi dell’allattamento e il possibile rischio di eventi avversi per il bambino.

4.7 EFFETTI SUL GUIDARE/USARE MACCHINARI

La metformina cloridrato in monoterapia non provoca ipoglicemia, quindi non ha effetti sulla capacità di guidare veicoli o di usare macchinari. I pazienti dovranno tuttavia essere informati del rischio di ipoglicemia quando la metformina viene usata in combinazione con altri farmaci antidiabetici (sulfaniluree, insulina, meglitinidi).

4.8 EFFETTI INDESIDERATI

Le frequenze di seguito riportate sono considerate come base durante la valutazione degli effetti indesiderati

Molto comune (≥1/10);

Comune (≥1/100 a <1/10);

Non Comune (≥1/1000 a <1/100);

Raro (≥1/10000 a <1/1000);

Molto Raro (<1/10000)

Non noto: la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili I seguenti effetti indesiderati possono verificarsi durante il trattamento con metformina


Patologie del sistema nervoso:

Comune: alterazioni del gusto


Patologie gastrointestinali:

Molto comune: Nausea, vomito, diarrea, dolore addominale e perdita di appetito.

Questi effetti indesiderati si verificano con maggiore frequenza durante l’inizio della terapia e si risolvono spontaneamente nella maggior parte dei casi. Per evitare questi effetti gastrointestinali, si raccomanda l’assunzione di metformina cloridrato 2 o 3 volte al dì durante o dopo i pasti. Anche un aumento graduale del dosaggio può migliorare la tollerabilità gastrointestinale.


Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo:

Molto raro: reazioni cutanee quali eritema, prurito e orticaria.


Disturbi del metabolismo e della nutrizione:

Molto raro: acidosi lattica (vedere paragrafo 4.4).

Molto raro: In pazienti trattati a lungo termine con metformina è stata osservata una riduzione dell’assorbimento di vitamina B12 con diminuzione dei livelli sierici. Questa deve essere considerata come possibile causa in pazienti con anemia megaloblastica


Patologie epatobiliari:

Molto raro: Sono stati riportati casi isolati di anomalie nei test di funzionalià epatica o di epatite che si sono risolte con l’interruzione del trattamento con metformina cloridrato.


Bambini e adolescenti

In dati pubblicati e post-marketing e in studi clinici controllati in popolazione pediatrica limitata d’età compresa tra i 10 e i 16 anni sottoposta a trattamento della durata di 1 anno, gli effetti indesiderati riportati erano simili, per tipologia e gravità, a quelli riportati per gli adulti.

4.9 SOVRADOSAGGIO

Non sono state osservate forme di ipoglicemia con dosaggi di metformina cloridrato fino a 85 g, benché in tali circostanze sia insorta un'acidosi lattica. Forti sovradosaggi o rischi concomitanti della metformina possono portare all'acidosi lattica. L'acidosi lattica rappresenta un caso medico di emergenza e va trattata in ospedale. Il metodo più efficace per eliminare lattato e metformina è l'emodialisi.


DATA DI REVISIONE DEL TESTO: Settembre 2013 </div>

Diabete (Ipoglicemizzanti)
Secretagoghi (favoriscono la secrezione dell'insulina) Sulfoniluree Clorpropamide (Diabemide)   Glibenclamide (Daonil, Euglucon, Gliben, Gliboral)   Gliclazide (Diamicron, Gliclazide generico)   Glimepiride (Amaryl, Glimepiride generico, Solosa)   Glipizide (Minidiab)   Gliquidone (Glurenor)
Meglitinidi Repaglinide (Enyglid, Novonorm, Repaglinide generico)
Inibitori della dipeptidil peptidasi 4 Alogliptin (Vipidia)   Linagliptin (Trajenta)   Saxagliptin (Onglyza)   Sitagliptin (Januvia, Tesavel, Xelevia)   Vildagliptin (Galvus)
Incretino mimetici (GLP-1 agonisti) Dulaglutide (Trulicity)   Exenatide (Byetta)   Liraglutide (Victoza)   Lixisenatide (Lyxumia)   Semaglutide (Ozempic, Wegovy)
Insulino-sensibilizzanti
Biguanidi Metformina (Glucophage, Metbay, Metfonorm, Metforal, Metforalmille, Metformina generico compresse, Zuglimet)
Tiazolidinedioni Pioglitazone (Actos)
Modificatori dell'assorbimento intestinale
Inibitori dell'alfa glucosidasi intestinale Acarbosio (Glicobase, Glucobay)
Insuline
Insuline ad azione intermedia‎ Insulina lispro protamina (Humalog BASAL)   Insulina umana protamina (Humulin I, Protaphane)
Insuline ad azione prolungata‎ Insulina detemir (Levemir FlexPen)   Insulina glargine (Lantus)
Insuline rapide‎ Insulina umana (Actrapid, Humulin R, Insuman Rapid flaconcino, Insuman Rapid SoloStar)
Insuline ultrarapide‎‎ Insulina aspart (Novorapid)   Insulina glulisina (Apidra)   Insulina lispro (Humalog)
Insuline premiscelate‎‎‎ (Insulina ultrarapida + insulina intermedia Insulina aspart / Insulina aspart protamina (Novomix)   Insulina lispro / Insulina lispro protamina (Humalog Mix)
Combinazioni
Sulfonilurea + Metformina Glibenclamide / Metformina (Bieuglicon M, Diaglimet, Glibomet, Gliconorm, Glicorest, Suguan M)
Tiazolidinedione + Metformina Pioglitazone / Metformina (Competact, Glubrava)
Tiazolidinedione + Sulfonilurea Pioglitazone / Glimepiride (Tandemact)
Inibitori della dipeptidil peptidasi 4 + Metformina Linagliptin / Metformina (Jentadueto)   Sitagliptin / Metformina (Efficib, Janumet, Velmetia)   Vildagliptin / Metformina (Eucreas)