Irbesartan
Le informazioni qui riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. Questa voce ha solo scopo illustrativo e non sostituisce il parere di un medico: leggi le avvertenze. |
Indice
SPECIALITÀ
IRBESARTAN:
- Aprovel 28CPR 150MG, 28CPR 300MG Riassunto EMA
- Assipress 28CPR 150MG, 28CPR 300MG
- Irbesartan generico 28CPR 150MG, 28CPR 300MG Riassunto EMA
- Karvea 28CPR 150MG, 28CPR 300MG Riassunto EMA, monografia
- Retensir 28CPR 150MG, 28CPR 300MG
IRBESARTAN / IDROCLOROTIAZIDE:
- Coaprovel 28CPR 150MG+12,5MG, 28CPR 300MG+12,5MG, 28CPR 300MG+25MG Riassunto EMA, monografia
- Irbesartan idroclorotiazide generico 28CPR 150MG+12,5MG, 28CPR 300MG+12,5MG, 28CPR 300MG+25MG Riassunto EMA
- karvezide 28CPR 150MG+12,5MG, 28CPR 300MG+12,5MG, 28CPR 300MG+25MG Riassunto EMA, monografia
STRUTTURA
MECCANISMO D’AZIONE
Irbesartan appartiene ad un gruppo di medicinali conosciuti come antagonisti dell'angiotensina II.
L'angiotensina II e' un potente vasocostrittore ed e' un fattore determinante nella fisiopatologia dell'ipertensione. Questo ormone si lega al recettore AT1 presente in molti tissuti (muscolatura liscia vascolare,ghiandole surrenali, reni e cuore) e stimola la vasocostrizione periferica, il rilascio dell'aldosterone da parte della corteccia surrenale e a livello del cuore aumenta la forza di contrazione e la frequenza cardiaca. Ciò si traduce in un aumento della pressione sanguigna.
Irbesartan impedisce che l'angiotensina II si leghi a questi recettori, permettendo che i vasi sanguigni si dilatino e che la pressione sanguigna si riduca.
Irbesartan rallenta inoltre il decadimento della funzione renale nei pazienti con pressione sanguigna elevata e diabete di tipo 2.
INDICAZIONI
Irbesartan viene usato nei pazienti adulti:
- Per trattare livelli elevati di pressione sanguigna (ipertensione arteriosa essenziale)
- Per proteggere il rene nei pazienti ipertesi con pressione sanguigna elevata, diabete di tipo 2 e con evidenza di disfunzione renale agli esami di laboratorio.
CONTROINDICAZIONI
- Ipersensibilità al principio attivo
- Secondo e terzo trimestre di gravidanza (è meglio evitare di prendere Irbesartan anche nella fase iniziale della gravidanza)
- Pazienti affetti da diabete mellito o insufficienza renale da moderata a grave e che vengono trattati con medicinali contenenti aliskiren (un altro medicinale per trattare la pressione sanguigna elevata)
POSOLOGIA
Ipertensione: La dose abituale è 150 mg in singola somministrazione giornaliera, indipendentemente dalla contemporanea assunzione di cibo. Il dosaggio può essere incrementato a 300 mg una volta al giorno oppure possono essere co-somministrati altri agenti antipertensivi, in particolare l'idroclorotiazide che ha mostrato un effetto additivo.
Pazienti con pressione sanguigna elevata e diabete di tipo 2 con malattia renale: Nei pazienti con pressione sanguigna elevata e diabete di tipo 2, la dose di mantenimento indicata è di 300 mg una volta al giorno per il trattamento della malattia renale associata.
L'inizio della terapia con 75 mg potrebbe essere preso in considerazione, particolarmente in pazienti emodializzati e nei pazienti anziani di età superiore ai 75 anni.
L'effetto antipertensivo massimo dovrebbe essere raggiunto 4-6 settimane dopo l'inizio della terapia.
AVVERTENZE
INTERAZIONI
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
L' uso degli antagonisti del recettore dell'angiotensina II, non è raccomandato durante il primo trimestre di gravidanza ed è controindicato durante il secondo ed il terzo trimestre di gravidanza.
Allattamento:
Non è noto se irbesartan o i suoi metaboliti siano escreti nel latte materno. Dati farmacodinamici/tossicologici disponibili nei ratti hanno mostrato l'escrezione di irbesartan o dei suoi metaboliti nel latte.
L'Irbesartan non è raccomandato per le donne che stanno allattando e sono da preferire trattamenti alternativi con comprovato profilo di sicurezza per l'uso durante l'allattamento, specialmente in caso di allattamento di neonati e prematuri.
EFFETTI COLLATERALI
Molto comuni (possono manifestarsi in più di 1 persona su 10): 'iperpotassiemia nei pazienti diabetici ipertesi con malattia renale.
Comuni (possono manifestarsi fino a 1 persona su 10): vertigine, sensazione di malessere/vomito, affaticamento e gli esami del sangue possono mostrare un aumento dei livelli di un enzima che misura la funzione muscolare e cardiaca (creatin chinasi). In pazienti diabetici ipertesi con malattia renale, sono stati riportati anche vertigine al momento di alzarsi dalla posizione sdraiata o seduta, pressione sanguigna bassa al momento di alzarsi dalla posizione sdraiata o seduta, dolore alle articolazioni o ai muscoli e diminuzione dei valori dell'emoglobina, non clinicamente significativa.
Non comuni (possono manifestarsi fino a 1 persona su 100): aumento del battito cardiaco, rossore, tosse, diarrea, indigestione/bruciore di stomaco, disfunzione sessuale (problemi relativi al rendimento sessuale), dolore toracico.
Gli effetti indesiderati con frequenza non nota sono: sensazione di giramento di testa, mal di testa, disturbi del gusto, suoni nelle orecchie, crampi muscolari, dolore alle articolazioni e ai muscoli, funzionalità anormale del fegato, aumento dei livelli del potassio nel sangue, disturbi della funzione renale e infiammazione dei piccoli vasi sanguigni riguardante soprattutto la cute (condizione nota come vasculite leucocitoclastica). Sono stati riportati anche casi non comuni di ittero (ingiallimento della pelle e/o del bianco degli occhi).